Torta sorpresa

Scopiazzata da qull’insieme di volumi sul cioccolato che il “magico Sale & Pepe” ci ha regalato e che con follia maniacale andavo prenotando volta per volta in edicola, sottraendo l’unica copia che arriva dalle grinfie di chicchessia ahahahah…alla fine si impazzisce ma vi assicuro che ne vale la pena 😀
ora arrestatevi un momento guardate le foto, ma non fermatevi a questo, segnatevi questa ricetta e realizzatela, prima che il caldo sia troppo esagerato per indurvi a non accendere il forno e le arance spariscono dalla circolazione…non ve ne pentirete; a prima vista sembrerebbe un “chiummu” ( una cosa pesante, un peso) al cioccolato…ma appena l’affetti il pandispagna all’arancia è talmente morbido che la lama si offende e se ne va! E’ moBBidissimo
allora vi ho convinto?


175 g di burro a temperatura ambiente
175 g di zucchero di canna
la scorza di 2 arance non trattate
3 uova di grandi dimensioni sbattute
175 g di farina autolievitante setacciata
2 cucchiai di succo d’arancia fresco (io ho messo mezza arancia)

per lo sciroppo d’arancia
100 ml di succo d’arancia fresco (equivalente a circa 1 arancia e mezza)
85 g di zucchero di canna

per la glassa al cioccolato
150 g di cioccolato fondente tritato finemente
55 g di burro a pezzetti

Imburrate e ricoprite con carta forno uno stampo da 20 cm di diametro, accendete il forno a 180°C . Mettete il burro morbido in una ciotola e amalgamatelo con le fruste. Aggiungete lo zucchero e la scorza delle arance continuando a mescolare fino ad ottenere un composto leggero e spumoso. Sbattete le uova, poi versatele lentamente nel composto mescolando bene. Aggiungete in 3 riprese la farina, unite in ultimo il succo d’arancia. Versate il composto nella teglia, livellatelo e infornate per circa 35-40 minuti.
Preparate lo sciroppo d’arancia aggiungendo al succo lo zucchero, mescolate fino al completo scioglimento. Quando la torta è cotta, toratela fuori dal forno mettetela su una griglia per dolci e senza rimuoverla dalla teglia, con uno stuzzicadenti fate dei forellini sulla torta, fate attenzione perchè è morbidissima, potreste “scafazzarla” 😉
poi, con un cucchiaio versate lentamente lo sciroppo su tutta la superficie; lasciate riposare fino a completo raffreddamentoe poi rimuovetela dalla teglia. Mettete il cioccolato con il burro a sciogliere a bagnomaria, toglietelo dal fuoco e fatelo raffreddare fino a quando il cioccolato sarà cremoso, poi versatelo sulla torta e ricopritela anche sui lati.

torta con crema alla vaniglia e amarene per il compleanno del mio sposo

😉

però non li dimostra…ahahahah
prima della pubblicazione, vuole che gli faccia firmare una liberatoria. Per la privacy dice, non puoi dire in giro la mia età…
in giro? ma se siamo, si e no, un pugno di amici? ahahah
oopppsssss! ho pubblicato! …
😉
va beh va, vi racconto questa tortina com’è fatta

Ho realizzato una torta margherita per la base, quella si Anna per intenderci
ho utilizzato però una teglia da 20 cm e con il resto dell’impasto ho ottenuto delle mini tortine da mangiare a colazione.

Dal Ricettario di Anna
Torta margherita

per una tortiera da 24 cm
6 tuorli
6 albumi montati a neve
200 g di zucchero a velo
100 g di farina
100 g di fecola di patate
100 g di burro fuso
un limone del mio alberello 😉
un pizzico di sale
Setacciate insieme la farina e la fecola. Montate a neve fermissima gli albumi con il sale. in un’altra ciotola montate i tuorli con lo zucchero finchè diventano spumosi. Aggiungete gli albumi con un cucchiaio di legno molto delicatamente. Unite poco alla volta la farina e la fecola e amalgamate al composto, unite poi il burro fuso e la scorza del limone grattugiata. Versate in una tortiera ben unta con burro fuso e infornate per 30 minuti circa a 150°C almeno questa è la temperatura per il mio forno.
Ho ottenuto una torta bassa circa 6 cm che ho tagliato orizzontalmente in 3 parti
Ho preparato una bagna con 100 ml di acqua e 100 ml di limoncello, ho emulsionato e poi con un pennello da cucina ho imbibito le superfici della torta.


Poi ho preparato una crema alla vaniglia, tratta dal secondo numero dei libri di sale e pepe “Tutto al forno”
l’ho manomessa solo un’idea
1 l di latte
200 g di zucchero a velo
70 g di farina
6 tuorli
un baccello di vaniglia
fate bollire il latte con la vaniglia tagliata nel senso della lunghezza, liberate i semi. Sbattete i tuorli con lo zucchero e appena saranno spumosi aggiungete la farina setacciata. Unite molto gradatamente al composto di uova metà del latte caldo, fate sobollire a fuoco lento per qualche minuto e poi aggiungete, il latte rimanente, eliminate la vaniglia e fate addensare qualche altro minuto sul fuoco.

Un barattolo da 230 g di amarena fabbri
500 ml di panna fresca
60 g di zucchero a velo
farina di cocco
guarnizione all’amarena Paneangeli

Montate la panna con lo zucchero a velo e componete la torta.
Su un piatto adagiate il primo strato di torta margherita ben bagnato, distribuite uno strato di crema alla vaniglia circa 3 cm, uno di panna montata e la metà del contenuto del vasetto delle amarene. Ponete il secondo strato di torta margherita e ripetete l’operazione precedente. Finite con l’ultimo strato di torta e finite con la panna, ricoprendo ben bene tutto il dolce con una spatola. Con la guarnizione all’amarena realizzate un cerchio distanziato dal bordo circa 3 cm; decorate con la farina di cocco e in ultimo con una sac a poche piena di panna montata realizzate le scritte e le guarnizioni

torta di patate

certo è che un piatto a base di patate ti risolve spesso una cenaconquelchec’è,
certo è che che per un piatto a base di patate prima ci devi pensare, e non certo all’ultimo minuto
😉
certo è che ogni volta che penso “patate” mi si accende un link in testa
ahahahahah

per una tortiera da 25 cm oppure per 6 tartellette:
una confezione già pronta di pasta brisée oppure preparatela voi che è meglio se avete tempo con
200 g di farina 00
100 g di burro a temperatura ambiente
2-3 cucchiai di acqua fredda
un tuorlo d’uovo
una presa di sale

Sciogliete il sale nell’acqua. Mettete la farina a fontana sul piano di lavoro, al centro unite il burro e pezzetti, lavorate formando grosse briciole. Unite l’acqua, l’uovo e impastate gli ingredienti. Formate un panetto, avvolgetelo in un foglio d’alluminio e ponetelo in frigo per almeno 30 minuti.
Scaldate il forno a 180°C. Tirate la pasta in una sfoglia e rivestite la teglia precedentemente foderata da carta forno. Passate il matterello sulla teglia per ritagliarne i bordi. Bucherellate la pasta con i rebbi di una forchetta e rimettette la teglia in frigo

per il ripieno:
500 g di patate a pasta gialla
100 g di prosciutto cotto
200 ml di latte
40 g di parmigiano grattugiato
foglioline di timo fresco
una spolverata di noce moscata
pan grattato
burro
sale
pepe

Tritate grossolanamente il prosciutto, in una ciotola amalgamate al parmigiano il latte in ultimo aggiungete le foglioline di timo , il pepe e la noce moscata. Lavate le patate, sbucciatele e affettatele con una mandolina circa 2-3 mm di spessore. Tirate fuori la teglia dal frigo, cospargete di pan grattato e qualche fiocchetto di burro, distribuite uno strato di patate, una leggerissima velatura di sale ma oserei dire che potreste ommetterlo, versate un po’ di latte al parmigiano, distribuite un po’ di prosciutto, procedete con la sequenza fino ad esaurire gli ingredienti. Aggiungete ad ogni strato una velatura di pangrattato (grazie Sara ;)). Terminate con uno strato di patate e ancora un po di latte al parmigiano. Distribuite ancora qualche fiocchetto di burro e infornate a 200°C per circa 45-60 minuti. Fate raffreddare la torta prima di servirla, sia per non ustionarvi 😉 sia per dar modo alla preparazione liquida di rassodarsi.

Torta di sarde alle zucchine

Miii fantasia eh?

si lo so ricetta tratta da sale e pepe di luglio del 2005 e che volete che vi dica io sono cresciuta con questa rivista e spero di crescere ancora, ma solo intellettualmente ahahahahah

però questa torta ve la consiglio perchè, se il vostro pescivendolo di fiducia vi pulisce le sarde state a posto, la torta è particamente fatta 😉
Per una teglia da24 cm di diametro
600 g di sarde oppure 20 sarde già pulite
4 cucchiai di parmiigiano reggiano grattugiato
pangrattato
3 zucchine piccole
80 g di olive nere snocciolate
1 spicchio d’aglio
3 rametti di timo
un ciuffo di prezzemolo
un peperoncino piccante
olio extra vergine d’oliva
sale

Ungete la teglia con un filo d’olio e cospargete il fondo e i bordi con il pan grattato. Sistemate metà delle sarde a raggiera con la pelle rivolta verso il basso. Tagliate a dadini le zucchine e fatele saltare in padella con 4 cucchiai d’olio, le olive tritate con l’aglio, il prezzemolo, il timo e il peperoncino, per 10-15 minuti. Salate, lasciate intiepidire, mescolate con 4 cucchiai di pangrattato e il formaggio, distribuitele sullo strato di sarde e coprite con quelle rimaste con la pelle rivolta verso l’alto; cospargete con un po’ dipan grattato, condite con un filo d’olio e cuocete in forno già caldo a 180°C per un quarto d’ora.

La torta della cuccagna

Vuoi fare felice un bambino? dagli una caramella!
lo vuoi fare ancora più felice? dagli pane e nutella!…
ahahahah no, no non faccio la pubblicità a nessuna delle case produttrici di dolciumi, però mi do da fare per l’incentivazione delle visite dal dentista 😉

La volete la ricetta?
🙂
tutte bimbe a cui piacciono le caramelle, lo immaginavo eheheheh!
eccola allora…
La ricetta è desunta dal sale e pepe del giugno 2003
con l’aggiunta di un paio di accorgimenti “interni” che non avrebbero reso la torta quella che poi è diventata. L’originale non prevede la farcitura, ma l’esperienza insegna che, il pan di spagna tra l’altro pieno di nocciole tritate, dieventa un chiummu se non lo bagni e non lo farcisci.
Ingredienti
370 g di nocciole tritate fini
180 g di zucchero
300 g di farina
8 uova
una fialetta aroma vaniglia
la scorza e il succo di un limone non trattato
una bustina di lievito vanigliato
un pizzico di sale
burro e farina per le tortiere
Per farcire:
latte e nutella q.b.
Per guarnire:
500 ml di panna fresca
30 g di zucchero a velo
300 g tra caramelle cioccolattini, marschmallows
…tutto quello che volete

Montate i tuorli insieme con lo zucchero, l’essenza di vaniglia, il succo e la scorza di limone, fino ad ottenere un composto chiaro e schiumoso. Montate a neve soda gli albumi con un pizzico di sale e amalgamateli al composto di tuorli poco alla volta con una spatola, mescolando dal basso verso l’alto. Quindi sempre poco alla volta, incorporate al composto la farina e il lievito setacciati, aggiungete le nocciole e continuate a mescolare finchè tutti gli ingredienti non saranno ben amalgamati. Imburrate e infarinate 2 stampi, uno da 24 e l’altro da 18 cm di diametro, suddividete il composto, livellatelo e cuocete in forno caldo a 170°C per circa 30-35 minuti prova cottura spiedino e sfornatele. Lasciatele raffreddare completamente su una gratella, dopo tagliatele in due e irrorate la base con del latte, cospargetelo con un cucchiaio, facendo in modo da inzuppare il pan di spagna alle nocciole. Con una spatola distibuite un generoso strato di nutella, coprite il disco di base grande con il suo coperchio e posizionatelo sul piatto da portata. Montate la panna con 30 g di zucchero a velo. Coprite la base interamente con la panna e livellate con una spatola sia i lati che la parte superiore. Un buon trucchetto per realizzare questa operazione è quello di posizionare il piatto su un disco rotante, tipo quello della Meliconi per la tv, tenere la spatola ferma e far girare il piatto con la torta 😉
Sistemate la torta piccola, farcita come la precedente, su quella grande al centro. Finite di spalmare di panna montata anche la seconda torta e poi, qui viene il bello, sbizzarritevi decorando la torta come più vi piace con caramelle, marschmallows, cioccolato e quant’altro. Fate riposare in frigo per un’ora.
vi assicuro il puro divertimento
p.s.: un consiglio: non preparate il giorno prima questa torta, il pds si indurisce molto presto

La torta di mele di Loredana


(questa foto qui sopra l’ha composta Carlotta, ha un animo gentile non trovate anche voi?)

Anche questa torta è tratta dal mio quadernetto di ricettine.
Loredana, una mia coinquilina ai tempi dell’università a Palermo la preparò per un suo compleanno…vi ho mai raccontato di quando eravamo in 4 in via Franz Lehar?
Loredana, Sina, Lidia ed io 4 pazze scatenate che dividevano lo stesso tetto e la stessa cucina, Loredana studiava economia e commercio, Lidia si era già laureata ma stava studiando per l’abilitazione all’esercizio della professione di commercialista, io studiavo architettura e Sina lavorava presso un commercialista. Ebbene, Sina arrivava a casa alle 13,15 circa e si metteva ai fornelli per preparare una pasta veloce per quelle 3 che studiavano…A noi sembrava tutto buonissimo, in effetti lo era, ma lei invece diceva: – “non è buono è pronto!!!!”
ahahahah
torno alla tortina va…
tanto per cambiare vi svelo un segreto a me la torta di mele non piace, ma questa si! direte voi ma se sei a dieta, infatti è ininfluente! 😀
la tortina è per la colazione di domani dei colleghi.

Ingredienti:
250 g di farina 00
250 g di zucchero
250 g burro
4 uova
una presa di sale
un cucchiaino raso di cannella
2 cucchiai di cognac o brandy
2 limoni
1 bustina di lievito
5 mele
qb zucchero e burro
Accendete il forno a 150°C . Grattugiate la scorza dei 2 limoni e mettetela da parte. Sbucciate e tagliate 3 mele a dadini e irroratele con il succo di un limone. Sbucciate le altre 2 mele e affettatele sottilmente con una mandolina, irroratele con il succo dell’altro limone. In una ciotola sbattete i 4 tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e cremoso. Sciogliete il burro a bagnomaria ed aggiungetelo al composto di uova e zucchero. Unite la farina setacciata e per rendere l’impasto più fluido, il liquore. Aggiungete il sale, la cannella, la scorza grattugiata dei limoni e il lievito setacciato. Sbattete a neve ferma gli albumi e uniteli all’impasto; versate le mele tagliate a dadini scolate dal succo. Mescolate con un cucchiaio di legno per amalgamare e coprire le mele. Versate in una teglia da 28/30 cm di diametro imburrata e infarinata oppure foderata con cartaforno bagnata e strizzata, disponete a ragiera le mele affettate sottili, distribuite sulla superficie dello zucchero semolato e dei fiocchetti di burro. Infornate a 150°C per 35 minuti circa nella parte alta del forno.

Torta di mele al calvados


Mi mantengo sul semplice che ne pensate? magari ancora per una volta 😉
questa ricetta è desunta dal Sale&Pepe di novembre del 2001. A mio modesto parere è chiummusedda, leggi pesantuccia, poco soffice, comunque i gusti sono gusti quindi…domattina la farò tastare agli assaggiatori ufficiali, ai quali chiederò di essere sinceri e di lasciare un commento, così poi faremo una statistica ahahah!

ingredienti per il ripieno:
800 g di mele golden
20 g di burro
50 g di zucchero
25 g di calvados
la punta di un cucchiaino di cannella in polvere

per l’impasto:
2 uova
180 g di farina 00
50 g di zucchero
2/3 di bustina di lievito vanigliato
90 g di burro fuso
4 cucchiai di latte
un pizzico di sale
la scorza grattugiata di 1/2 limone ( io ho grattugiato tutta la scorza, a me me piace)
zucchero semolato per guarnire

Sbucciate le mele, tagliatele a spicchi e trasferite a cuocere metà, in una padella larga, con il burro e zucchero. Copritele per qualche minuto affinchè si crei un po di vapore, poi levatelo e fate saltare le melefinchè avranno assorbito tutto il liquido e tenderanno a caramellare. Irrorate con il calvados, spegnete e frullate con la cannella. Fate intiepidire.
In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero, il sale, la scorza del limone finchè non saranno chiare e spumose; poi iniziate ad aggiungere la farina con il lievito setacciati, alternando con il burro fuso, il latte e il frullato di mele: alla fine avrete ottenuto una pastella densa. Versate l’impasto in una tortiera da 24 cm foderata con carta forno bagnata e strizzata, livellatelo e disponete a raggiera gli spicchi di mele rimasti, lasciando il drso dello spicchio fuori dall’impasto. cuocete la torta in forno caldo a 180°C per circa 45 minuti. A cottura ultimata sformatela, fatela intiepidire e cospargete con lo zucchero semolato.