Ancora un altro meme


titolo della foto: Il mio diario segreto
Autore: Cristina Cervi

Elga, Arietta e Ciboulette mi hanno invitato al mitico meme del 7
Azz che devo fa’ allora procedo con ordine raccontando quali sono le regole del gioco
1 le regole del gioco copierai
7 dei tui segreti svelerai
7 felici vincenti individuerai
un messaggio per avvisarli invierai
a consultare il tuo blog li inviterai

mah siete sicuri? va beh!
allora :
1) una volta quand’ero piccola ho rubato un pupazzetto alla fidanzata dello zio Elio, uno di quei pupazzetti che si regalano gl’innamorati, piccolini ma con i cuorie scritte sdolcinate… alla domanda io negai tutto fino alla morte, non so che fine abbia fatto il pupazzetto e credo che lo zio non mi abbia mai creduto. Scusa zio :*
2) ho preso il latte nel biberon fino a grande…troppo grande ;D
3) mi mangio le unghie quando sono nervosa
4) sono stata in terapia da una psicologa per un anno e mezzo…troppo poco direte voi?ahahah
5) ho amato alla follia Miguel Bosè, sognavo che bussava alla mia porta portandomi in spagna per sposarmi…lui però non l’ha mai saputo 😀 mi vestivo esattamente come lui con i jeans il fazzoletto rosso nella tasca posteriore e la maglietta bianca (vi vedo e vi sento, state ridendo)
6) fino alla terza media ho sempre copiato i compiti di matematica dal secchione di turno fingendomi interessata vagamente a lui…non me n’è mai fegato niente. (‘starda) poi è stato impossibile copiare ed ho imparato tutto a memoria, risultato finale che all’università ho dato 3 volte analisi matematica 🙂
7) questa è grossa e non la sa nessuno. Quando ero agli scout caddi sbattendo il “sonno” finsi uno svenimento, mi portarono in ospedale per farmi tutte le prove, stavo benissimo.
manie di protagonismo da super ‘starda!!!
la palla la passo a Silviotta, Otrotango, Antonella, Lalla, Elisa, Danda e Mariangela, bene inteso sempre abbiate voglia di farlo, in caso contrario nessun problema non succede niente!!!

Pasta con le sarde a mare

Domenica, durante la scampagnata in quel di Messina la mamma ha raccolto per me un mazzetto di finocchietto ciavurusu (profumato), quindi consideravo già pronta questa ricettina povera, ma povera… aiutatemi a dire povera 😀
è la versione povera della pasta con le sarde, che già di per sè è un piatto povero.
ingredienti per 2:
100 g di finocchietto selvatico
1 bustina di zafferano
1 cipolla
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di uvetta
2 acciughe sott’olio
olio extra vergine d’oliva
vino bianco
80 g di pangrattato
sale e pepe
Lavate il finocchietto, dopo aver eliminato i gambi più duri e lessatelo in acqua salata. Sgocciolatelo, tenendo da parte l’acqua di cottura etritatelo finemente. Fate appassire la cipolla tritata in una padella con un poo d’olio, aggiungete le acciughe e scioglietele nel condimento. Unite i pinoli, il finocchietto, l’uvetta e lasciate insaporire tutto mescolando. Bagnate con il vino e fate evaporare. Versate 150 ml di acqua di cottura del finocchietto dove avrete sciolto lo zafferano, pepate e fate cuocere su fiamma moderata per circa 10 minuti. Lessate la pasta nell’acqua di cottura della verdura, scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento. Servite con una spolverata di pangrattato, precedentemente abbrustolito con un filino d’olio in un padellino.

Un bellissimo fine settimana

Ah!!!Ma che bel fine settimana abbiamo trascorso, non posso dire quanto bello, ma nondimeno ci proverò con l’ausilio delle immagini…


Intando devo dire che sono andata a trovare la mamma a Messina e già questa è una cosa meravigliosa, che volete la mamma è sempre la mamma, mi sciolgo ogni volta che la vedo *_*
…e poi che per la domenica era stato organizzato un pranzetto con un pezzetto di famiglia con zii e cugini, quindi ognuno di noi ha preparato un pietanza da portare in questo posto meraviglioso vicino Messina, casa di campagna dello ZIO Nino.

Quando arrivo a Messina il mio cervello si scollega e ritorno ragazzetta in casa, nel senso che non mi occupo di cucinare, nemmeno ci penso, tanto c’è la mamma 😀
Lei, la mia mamma, ha comprato per l’occasione al mercato u cavulu bastardu, cavolo viola tipico della piana di Catania, ed ha deciso di realizzare una ricetta della zia Graziella mamma di Lida cugina di Catania.

buonissima!!!
Pasta al forno con il cavolo bastardo della zia Graziella
Ingredienti per 10 persone:
un cavolfiore viola di Catania molto grosso
1 kg di pasta tipo margherita triolo oppure le spaccatelle Barilla
300 g di olive nere
1kg di pecorino pepato fresco
pangrattato
200 g parmigiano grattugiato
olio
riducete in cimette il cavolo e lavatelo, lessatelo in abbondante acqua salata fino a quando non sarà morbido alla prova con la forchetta
tritate con una mezzaluna le olive snocciolate, ponetele in padella capiente con l’olio abbondante e friggetele ben bene, aggiungete le cime del cavolfiore lesse e fate insaporire mescolando.


Accendete il forno a 200°C . Lessate la pasta nella medesima acqua di cottura del cavolo e a metà cottura scolatela. Imburrate una teglia grande e cospatgetela di pan grattato, disponete uno strato di pepato tagliato a fettine, uno strato di pasta, uno strato di condimento e così via fino ad esaurire gli ingredienti. Finite con una abbondante spolverata di parmigiano grattugiato e uno di pangrattato. Infornate per circa 40 minuti.



Lo zio Nino ha preparato il pollo ai funghi al forno, alla richiesta della ricetta da pubblicare mi ha risposto che non si ricordava…quindi a sentimento
😛


La zia/cugina Mariagrazia ha preparato quest’insalata di farro. Non l’avevo mai mangiato il farro così, è come un’insalata di riso senza riso 😉
ottima!!!
Gai e Mariella hanno portato 3 fritate una più buona dell’altra 🙂



il dolce della mamma, il suo cavallo di battaglia…la torta di mele della quale non ho la ricetta, la scriverò per bene in un altro post


Abbiamo trascorso una giornata serena, lontana anni luce dalla dieta, conclusa con la solita raccolta di fiori di campo prima di rimetterci in viaggio per tornare a casa.