aglio, olio, amore e prospettiva

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Stavo stappando una bottiglia di vino bianco prima di preparare la cena quando squilla il cellulare, guardo il display e leggo: Francuzzo.
-Bedda di to mà, stiamo organizzando (lui e Patrì, so mugghiere, ndr) una spaghettata domani sera, venite ad Altavilla? Tu ed io dobbiamo preparare una pasta, non so quanti saremo, improvvisiamo. Mi dice.
-‘Ncà, cettu! Gli rispondo, tenendo il cellulare tra la spalla e l’orecchio per versare il vino nel calice.
-Tu triti tutto quello che ti dò da tritare e vediamo che cosa viene fuori. Aggiunge prima di chiudere la conversazione.
Sorrido, mentre affondo il naso nel bicchiere inebriandomi di ciavuru; lui è un creativo, nella vita come in cucina, gira e firrìa come una strummula senza sosta e sua moglie appresso a lui È mio cognato e questi sono i suoi spaghetti.

tavolata

Rustichelli aglio, olio, amore e prospettiva.

per 4 cristiani
4 spicchi d’aglio rosso di Nubia
olio extravergine d’oliva
50 g di graniglia di mandorle pelate
un mazzo di prezzemolo
q.b. peperoncino secco
4 olive snocciolate
400 g di spaghetti rustici piuttosto grezzi che tengono la cottura (12 minuti di cottura)
10 pomodorini tagliati a metà
50 ml di vino bianco secco
un cucchiaino di crema di peperoncino
due cucchiai abbondanti di pesto di pistacchio
40 g di parmigiano grattugiato
sale
Metti a bollore abbondante acqua per la cottura della pasta, quando arriva a bollore aggiungi il sale. Trita l’aglio, aggiungi i gambi del prezzemolo e continua a tritare molto finemente, unisci il peperoncino e trita ancora insieme con le olive. Devi ottenere un composto tritato in maniera omogenea. Trita le foglie di prezzemolo e metti da parte.

trito
In una larga padella metti 4 cucchiai d’olio e il trito con le olive, soffriggi facendo appassire il composto, aggiungi un paio di mestoli di acqua bollente e stufa facendo evaporare. Cuoci la pasta e nel frattempo aggiungi i pomodorini al soffritto, sfuma con il vino e fai evaporare, aggiungi un mestolo di acqua di cottura della pasta e mescola per amalgamare il sugo. Unisci la crema di peperoncino, il pesto di pistacchio e ancora un mestolo di acqua di cottura della pasta per fluidificare; spargi metà del prezzemolo tritato e mescola. Quando mancano un paio di minuti all’ultimazione della cottura della pasta, trasferiscila dentro la padella e completa la cottura risottandola. Aggiungi il formaggio, il prezzemolo tritato rimasto e servi subito.
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Curve sinuose e bellezza in passerella

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Per alcune donne la bellezza esteriore conta in maniera considerevole; il busillisi sta nel capire qual è il concetto di bellezza a cui riferirsi. Non condivido i format che si sono sviluppati nell’alta moda. Lo stereotipo del magro è bello, a tutti i costi.
A me, per esempio, piace l’armonia delle forme, la curva aggraziata delle linee di alcune figure femminili.
Te l’ho mai detto? Da grande voglio fare la modella, ma non sticchinedda quindi, per arrivare (da grande) all’obietivo, mi tengo in forma e mangio bene.
Tonno rosso con cavoletti di Bruxelles, pomodorini caramellati e peperoni

per due cristiani
due fette di tonno rosso
un peperone giallo grosso
300 g di cavoletti di Bruxelles
300 g di pomodorini
una manciata di pan grattato
sale affumicato
zucchero
prezzemolo
una cipolla di Tropea
la scorza grattugiata di un limone e metà del suo succo
50ml di vino bianco
olio extravergine d’oliva più quello per l’intingolo
pepe nero
Facile!
lava i pomodorini, tagliali a metà, cospargi con il sale affumicato, una spolverata di zucchero, una di pepe, una di pan grattato, una manciata di origano e un filo d’olio. Inforna a 160°C per circa mezz’ora; nel frattempo lava il peperone, affettalo longitudinalmente e recupera due fette alte circa 2 cm, elimina i semi e i filamenti con un coltellino, riduci a quadrucci il resto del peperone e metti da parte.
Affetta la cipolla molto sottilmente, ponila in padella con un giro d’olio con i quadrucci di peperone e i cavoletti mondati e tagliati a metà. Soffriggi pochissimo e versa due dita d’acqua, copri e fai stufare. Quando l’acqua è evaporata, togli il coperchio e sfuma con il vino, cospargi con il sale affumicato, un cucchiaino raso di zucchero, una macinata di pepe, mescola e metti da parte.
Fai arroventare una piastra sul fuoco, abbrustolisci i due anelli di peperone da ambo i lati e metti da parte. Sulla stessa piastra arroventata cuoci il tonno, pochi minuti per parte. Prepara l’intingolo mescolando 30 ml di olio con mezzo limone spremuto e il prezzemolo tritato con la scorza del limone, sbatti con una forchetta per emulsionare.
Impiatta realizzando il canapè ponendo la fetta di tonno irrorata con un po’ di intingolo, sopra l’anello di peperone e dentro quest’ultimo le verdure stufate con qualche pomodorino, finisci il piatto suddividendo i pomodorini rimasti e parte dell’intingolo.
Poi mi cunti.

soufflé ghiacciato al cioccolato bianco e lamponi

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Ancora un dolcino, pari chi non manciai autru ‘st’estate! E invece no, un sacco di cose salate manciai, ma questi dessert sono da menzionare per tutta una serie di motivi che fanno la differenza.
Tanto per principiare, li prepari in un battibaleno; in mezz’ora hai il dolcetto pronto, lo metti in frezeer e puoi pensare alla cena.
Secondo di poi, smaltisci gli albumi accumulati; madò, ogni volta è un delirio consumare gli albumi avanzati dalle preparazioni ove ci vuole solo il tuorlo.
In ultimo, ma non per importanza, sono facili da preparare, non ci vuole chissà quale giramento di cabasisi né sbattimenti vari.
Ah, mi stavo scordando di diriti, ‘na cosa; la ricetta è liberamente tratta da un “A Tavola” dell’agosto del 2010.

per 6 soufflé
400 ml di panna fresca
120 g di zucchero a velo
3 albumi a temperatura ambiente
120 g di lamponi
80 g di cioccolato bianco
per guarnire:
confettura di lamponi
lamponi
trita molto finemente il cioccolato oppure grattugialo dopo averlo messo in frezeer per qualche minuto. Monta a neve ferma gli albumi e metti da parte. Monta la panna ben fredda con lo zucchero a velo, aggiungi il cioccolato, i lamponi e gli albumi, con movimenti delicati dal basso verso l’alto, per non smontare il composto. Riempi uno stampo da crème caramel e, aiutandoti con un ring dello stesso diametro degli stampi, riempilo altri 2 cm, sfila il ring e procedi con gli altri contenitori. Otterrai “l’effetto soufflé”. Poni in frezeer per un paio d’ore.
Al momento di servire, ammorbidisci a bagnomaria qualche cucchiaio di confettura di lamponi, fai intiepidire e versane un po’ su ogni soufflé, decora con qualche lampone e servi.
A me piaciu il croccantino del cioccolato sotto i denti e la spumosità del soufflé, ti consiglio dunque di aspettare qualche minuto prima di servire, in modo da dare al dolcetto il tempo per ritornare a temperatura.

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