“tu mangi carboidrati”
” Chi non muore si rivede”
“Eh, la malerba non muore mai”
sono trascorsi mesi e mesi, senza che io abbia digitato alcunchè su queste pagine, m’arricampo con una ricettuzza di quelle a lento rilascio. Mi organizzo pensando a un solo obiettivo, quello di impastare e tutto il resto va a traino.
Ma tanto, chi m’assicuta? Nuddu, miscatu cu nenti. Vero è, niente e nessuno mi rincorre; il tempo vale assai e con la lentezza dei gesti e delle attese, secunnu mia, l’avvaloro.
Pane a lenta lievitazione
la sera prima sciogli 3 g di lievito di birra in 50 g di acqua dentro una ciotola capiente. Aggiungi 400 g di farina di forza e 100 di semola rimacinata usa le mani o una impastatrice, decidi tu, aggiungi 250 g di acqua e impasta tutti gli ingredienti per ottenere un impasto omogeneo. Fai qualche giro di pieghe e riponi dentro una ciotola leggermente unta d’olio, copri con la pellicola a contatto e metti in frigo per tutta la notte.
L’indomani sciogli in 70 g di acqua, 50 g di semola rimacinata, una bustina (5 g) di malto diastasico o un cucchiaino di miele, 10-12 g di sale e unisci al preparato del giorno prima; impasta aggiungendo anche un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva.otterrai un composto liscio e coeso. Fai 4 o 5 giri di pieghe e metti a riposare 15 minuti dentro la ciotola unta d’olio, coperta da un telo pulito. Trascorsi i 15 minuti, ripeti questa operazione altre due volte. Infarina un cuocipane se ce l’hai o una pentola che possa andare in forno. Riprendi l’impasto che sarà molto liscio, rifai i giri di pieghe e poni dentro il cuocipane, cospargi con un setaccio, un po’ di semola rimacinata, copri con il coperchio e fai lievitare per circa mezz’ora ( o fino al raddoppio) dentro il forno spento con la luce di cortesia accesa. Accendi il forno e portalo a 230°C, inforna in forno caldo per circa 45 minuti, trascorso questo tempo togli il coperchio e fai dorare la superficie. Sforna e trasferisci su una gratella per farlo raffreddare.
…e poi mi cunti.