L’urlo dell’estate


Lo so, lo so, l’ho promesso; niente lastime sul freddo e sulla pioggia, sul buio che arriva prima e il sole che si è trasferito altrove. Ci mancherebbe, ogni promessa è debito, ed io mantengo sempre le promesse…ma ieri, 28 ottobre, mi vinni a truvari la mia amiketta (con la k) dall’unica provincia siciliana senza mare, Enna. Mi portò una cascitta delle ultime pesche tardive di Leonforte. Queste pesche a polpa gialla, sono caratterizzate dalla coltura particolare; ogni singolo frutto viene insacchettato già da giugno e prosegue la sua maturazione dentro la protezione che evita l’uso di qualunque antiparassitario. Oramà sono le ultimissime, sono perfette per realizzare una confettura che urla ESTATE!  

 La cascitta era piena, piena. Durante il pomeriggio con Enza, Angelo, Giovanni, Carlotta e Riccardo nnì misimu a munnari tutte quelle pesche. Dopo aver eliminato la buccia e i noccioli abbiamo pesato circa  7 chili di polpa e aggiunto 600 g di zucchero per ogni chilo di frutta.
per 7.229 kg di polpa
4.337 Kg di zucchero semolato
100 g di zenzero grattugiato
30 bacche di cardamomo
10 chiodi di garofano

togliete la buccia alle pesche, tagliatele grossolanamente e pesatele. Per ogni kg di frutta aggiungete 600 g di zucchero semolato. Mettete le pesche dentro una pentola capace, unite i chiodi di garofano e i semi contenuti dentro le bacche di cardamomo pestati; unite lo zenzero grattugiato. Fate macerare  tutta la notte con il coperchio. La mattina dopo cuocete a fuoco leggero mescolando e schiumando durante la cottura. Vi serviranno dalle quattro alle cinque ore.