amara o duci, due facce di una stessa medaglia

di che trattasi? l’arancia e le sue varietà trasformate in marmellata.
Nell’ultimo post declamavo la mela, dicevo quant’è buona, come si sposa bene e bla, bla, bla! Ma dell’arancia ne vogliamo parlare? Ok, parliamone senza troppe smancerie. Anche con questo pomo possiamo sposare un mondo di altre pietanze, io un velo di marmellata lo passo anche sulle mele prima di infornarle nella crostata per citare un esempio ma anche nel salato si può osare lasciando libera la fantasia. Quelle che vi propongo sono due ricette di marmellata di arance utilizzando due diverse varietà. Arance di melangolo e arance navel ambedue con la scorza intera. Il melangolo è l’arancio amaro, l’altra varietà, la navel, produce arance di Sicilia dolci e succose. 
Marmellata di arance amare cioccolato e pistacchi
2300 g di arance amare
100 g di cioccolato fondente pestato nel mortaio
2 chiodi di garofano pestati
1250  di zucchero semolato
50 g di pistacchi non salati pestati
lavate le arance e lasciatele in ammollo per tre giorni in acqua con un peso sopra avendo cura di cambiare spesso l’acqua. Affettatele finemente con una mandolina direttamente dentro la pentola che utilizzerete per la cottura. Recuperate i semi e richiudeteli dentro una garza pulita e uniteli alle arance. Aggiungete i chiodi di garofano, i pistacchi, parte del cioccolato e lo zucchero. Fate cuoccere fino all’addensamento. Eliminate il sacchetto con i semi; se volete rendere la marmellata più cremosa date una frullata parziale con un frullatore ad immersione, avrete la cremosità con la consistenza della scorza sotto i denti. Unite il restante cioccolato mescolate e invasate calda in vasetti precedentemente sterilizzati. Capovolgete e fate raffreddare completamente. 

Marmellata di arance navel 
3000 g di arance navel
1500 g di zucchero semolato
2 cm di zenzero fresco
una bacca di vaniglia
Il procedimento è lo stesso descritto sopra a meno dei semi che questa varietà di arance non ha.Abbiate cura di sbucciare lo zenzero e grattugiarlo con uno zester, aprite la bacca di vaniglia e grattate i semi. Cuocete la marmellata fino ad addensamento, vi servirà anche un’ora e mezza, controllate sempre la cottura senza allontanarvi troppo dai fuochi. Invasate calda come descritto precedentemente.

una marmellata tramandata per quattro generazioni

si vede bene? beh la foto ha “qualche” annetto ahahahah
io sono quella nica in braccio alla bisnonna Graziella, la nonna Elsa e la mia mammina che guarda l’obiettivo 😀
4 bedde fimminazze con le loro storie
4 generazioni di un ramo della famiglia
Graziella madre di Elsa
Elsa madre di Silvana
Silvana madre di scorzetta d’arancia nicaredda
…e una marmellata arancione che le lega
La ricetta che mi è stata regalata da mia mamma, è stata scritta dalla nonna Elsa sotto dettatura della bisnonna.
l’ha preparata la bisnonna
l’ha preparata la nonna
l’ha preparata la mamma
e adesso la preparo io 😀
Ho seguito la ricetta passo passo a meno dello zucchero perchè ho ridotto la quantità
per un kg di arance 800 g di zucchero (io ne ho usato 500 g)
tenere a bagno per tre giorni le arance cambiando l’acqua spesso (chi ciavuru ogni volta che cambiavo l’acqua :))
Tagliate in 2 le arance e speremete un po’ di sugo nel recipiente dove poi le cuocerete, per evitare di disperderlo mentre le arance vengono tagliate a fettine sottili (il più possibile). Mettete da parte i semi (le mie non avevavano semi). Cuocete le arance così tagliate per 3/4 d’ora, Aggiungete lo zucchero, unite anche i semi chiusi in un fazzoletto di stoffa perchè essi daranno la giusta densità e la gelatinosità alla marmellata. Fate cuocere ancora un’ora (ho fatto cuocere circa due ore non avevo i semi ;)) .
Versare la marmellata in barattoli sterilizzati con qualche goccia di alcool, chiudete e capovolgeteli, coprite con una coperta e fateli raffreddare lentamente, circa un giorno e mezzo.


La marmellata di Alex ai mirtilli e cardamomo

Alex è partita, è tornata in questa nostra Italia, che poi è anche la sua a fare un po’ di ferie :), prima di partire mi ha stuzzicato lavoglia con questa ricettina qui che vi consiglio di realizzare perchè è davvero facilissima, veloce…dimenticavo di dire che è buonissima, il cardamomo come dice lei si sente molto, è davvero uno spettacolo
grazie Alex, buone vacanze :*

Copio e incollo paro paro 🙂
ingredienti per circa 5 vasetti medi:

  • 1 kg di mirtilli
  • 500 gr di zucchero
  • 1 confezione di pectina 2:1
  • succo di 1 limone
  • ca. 8 bacche di cardamomo (verde)

Preparazione: lavare i mirtilli e metterli in una pentola. Mescolare il fruttapec con lo zucchero e aggiungerlo a freddo alla frutta. Estrarre i semini dalle bacche di cardamomo e pestarle al mortaio. Unire il cardamomo ed il succo di limone ai mirtilli e lasciar macerare per ca. 1 ora. Mettere la pentola sul fuoco, portare ad ebollizione e cuocere per il tempo indicato sulla confezione (di solito almeno 3 minuti). Se volete una consistenza più omogenea, immergere il minipimer nella pentola e frullare. Invasare la marmellata […]a un cm dal bordo[…], ancora calda nei vasetti precedentemente sterilizzati.

Io aggiungo che per avere una chiusura ermetica, appena invasate la marmellata, chiudete i barattoli con il coperchio e capovolgete su un piano, per circa 5 minuti.