Halloween …dolcetto o scherzetto?



eh si! Siamo talmente ricettivi che assorbiamo qualunque influenza, da qualunque parte del mondo essa provenga, cominciando dalla ratatouille, passando da internet e finendo alla festa delle streghe. Ciò che mi stupisce è l’ostinazione di alcuni nel voler evitare che questo accada…credo sia assolutamente impossibile. Poi dopo qualche tempo la”cosa” viene inglobata nella normalità e nessuno ci bada più; un esempio per tutti, l’albero di Natale 🙂

…nel frattempo il campanello suona, e vocine in coro gridano “DOLCETTO O SCHERZETTO”
beh direi proprio dolcetto!

torta di mele mia
ingredienti
5 mele golden
200 g di farina
3 uova
150 g di zucchero semolato
6 cucchiai di latte
3 cucchiai di Calvados
40 g di burro circa
una fialetta di aroma al limone
una bustina di lievito
burro e farina per la teglia
una manciata di zucchero di canna
Accendete il forno a 160-180°C, dipende dal vostro forno. Togliete il torsolo dalle mele, con l’apposito attrezzo, sbucciatele e tagliatele sottilmente con una mandolina e mettetele da parte. In una terrina sbattete i tuorli con lo zucchero. Aggiungete poco alla volta, la farina e il lievito setacciati, l’aroma, il latte e il liquore. A parte montate a neve gli albumi con un pizzico di sale, ed aggiungeteli al composto con una spatola delicatamente. L’impasto avrà una consistenza fluida. Versate l’impasto in una teglia precedentemente imburrata e infarinata, livellatene la superfice; distribuite le fette delle mele, ad ogni strato cospargete con poco zucchero di canna, nell’ultimo strato oltre allo zucchero ponete dei fiocchetti di burro. Infornate nella parte alta del forno per 25-30 minuti.

Ah! buona festa di halloween a tutti. 🙂


Sfoglie croccanti con verdure



Da una ricetta di Bian con pochissime divagazioni…giuro! Nel suo blog si chiacchierava sulla destinazione di quasto piatto nelle categorie del menù; chi diceva primo, chi antipasto…io avevo bisogno di un secondo e l’ho piazzato proprio lì!
Per 4 persone
4 fogli di pasta phillo
2 zucchine genovesi
300 g di zucca rossa
300 g di funghi surgelati misti
una manciata di porcini secchi da rinvenire in acqua calda
2 carote
250 g di caprino
50 g di ricotta
100 g di burro
qualche rametto di timo
noce moscata
50 g di parmigiano grattugiato
un pizzico di zucchero
sale e pepe
Prendete i fogli di pasta phillo a due a due e sovrapposti tagliateli con le forbici in 3 nel senso della larghezza, e poi ancora in 3 otterrete 18 rettangolini doppi. Poneteli a poco a poco su una teglia foderata di carta forno e spennellateli da ambo i lati con il burro fuso. Infornate in forno caldo a 200°C per 5-6 minuti fino a quando non diventano dorati e croccanti. Man mano mettete da parte quelle cotte su carta assorbente. Questa operazione richiede quasi un’ora. Pulite le verdure e affettatele con una mandolina. Stufatele in una padella antiaderente, con un filo d’olio; lasciate cuocere per cica 40 minuti a fuoco basso con il coperchio. Salate e pepate a fine cottura. Unite i 2 formaggi morbidi in una ciotola, amalgamateli aggiungete il timo, un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e uno di zucchero, una grattugiata di noce moscata e una macinata di pepe; mescolate bene fino ad ottenere una crema morbida. Componete i piatti: iniziate con un primo strato di pasta, disponete le verdure, cospargete qualche fiocchetto di crema aiutandovi con 2 cucchiai, spolverate con poco parmigiano, ricoprite con un altro foglio di pasta, ripetete l’operazione precedente altre 2 volte. Coprite con il quarto e ultimo foglio di pasta, decorate con un fiocchetto di crema e foglioline di timo.

Ratatuille




che bel film…geniale direi!
va beh certo, la fantasia non ha limiti, per fortuna aggiungerei 🙂
dal canto mio dovevo realizzare il condimento per la pasta, ma all’ultimo momento abbiamo optato per qualcos’altro; quindi è diventato un contorno, la ratatouille appunto. Nientaltro che verdure, alla francese però ;-), la particolarità consiste nel fatto che sono cotte separatamente e poi ripassate in padella insieme.
Ingredienti per 4 persone:
1 zucchina
2 melenzane piccole o 1 grande
1 patata media
1 cipolla
un grosso pomodoro maturo
un mazzetto di erbe miste (basilico, timo, origano
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
Lavate, mondate le verdure e tagliatele a cubetti; scottate in acqua bollente salata per 5-6 minuti, una verdura per volta. Con una schiumarola scolate e mettete a sgocciolare in un colapasta. Sbucciate la cipolla e affettatela. Scaldate 4 cucchiai d’olio in una padella con la cipolla, aggiungete le verdure e fate saltare a fuoco vivo per una decina di minuti, mescolando. Lavate il pomodoro, eliminate i semi e tagliatelo a cubetti. A fine cottura ponete le verdure in una terrina , aggiungete le erbe lavate asciugate e sminuzzate, aggiungete il pomodoro crudo, salate, pepate e servite.

Anelletti al (col) forno

Ah, gli anelletti!!! la pasta al forno per antonomasia a Palermo! Anzi per dirla alla palermitana: la pasta COL forno, accussì si dici ccà.
Ci sono diverse versioni, con l’uovo sodo e con il prosciutto con le melanzane per il più estivo timballo. E’ un piatto che si presta alle scampagnate a mare e in montagna.

Ingredienti per 4 persone
400 g di anelletti
100 g di polpa di maiale tritata
300 g di polpa di vitello tritata
180 g di pisellini sgranati
1 l circa di passata di pomodoro
140 g di doppio concentrato di pomodoro
1 cipolla
1 carota
1 cuore di sedano
1 ciuffo di prezzemolo
1 ciuffo di basilico
50 g di caciocavallo grattugiato
marsala secco
olio extravergine d’oliva
burro
pangrattato
zucchero
sale e pepe
Tritate finemente la cipolla, il sedano, la carota e il prezzemolo, lasciare appassire in un tegame con 4 cucchiai d’olio e una noce di burro. Aggiungete il tritato e rosolatelo su fiamma moderata; bagnate con una spruzzata di marsala e fate evaporare. Unite quindi i pisellini e fate insaporire; poi versate il pomodoro e il concentrato di pomodoro, allungate con un po’ d’acqua. Condite con il sale, una punta di zucchero, il basilico e il pepe, fate cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti, incorporando poca acqua calda se il sugo tendesse a restringersi troppo. Lessate la pasta in abbondante acqua salata; scolatela al dente e conditela con il ragù preparato e il caciocavallo grattugiato (meno un cucchiaio) Versatela in una teglia imburrata e cosparsa di pangrattato e livellatene la superficie. Ricoprite con altro pangrattato e il formaggio grattugiato rimasto. Cuocete in forno a 190°C per circa 40 minuti. Fate riposare almeno mezz’ora prima di servire.

Filetto al pepe verde

Questo è un piatto che adoro, perchè a me piace la carne tenera e al sangue…
Una ricetta facilissima e veloce a meno del riposo della carne.
Ingredienti per 4 persone:
4 fette di filetto di 3 cm di spessore,chiedete quelle centrali perchè sono rotonde
mezzo bicchiere di vino bianco
un bicchierino di cognac
2o0 ml di panna
un cucchiaio di grani di pepe verde in salamoia
una noce di burro
olio extravergine di oliva
sale
timo
Legate i filetti con lo spago da cucina cospargeteli con il pepe leggermente schiacciato in un mortaio, premete con le mani per farli aderire. coprite e lasciate riposare per un’ora. Scaldate il burro in una larga padella con 2 cucchiai d’olio e fate rosolare i filettio per 3-4 minuti per parte; bagnateli con il cognac e fiammeggiate; quando la fiamma si spegne toglieteli dalla padella senza pungerli, e teneteli al caldo, coperto. Unite il vino al fondo di cottura e lascdiatelo ridurre della metà; quindi aggiungete la panna e fate restringere ancora qualche minuto a fiamma bassa.
Rimettete in padella i filetti e il succo che si è formato; salate e lasciate insaporire un paio di minuti. Servite la carne irrorata con la salsa di cottura, decorate con foglioline di timo

Biscotti al burro e cioccolato

Ebbene si! mi sto divertendo a realizzare le ricettine delle amiche cuoche-blogger.
Lalla, nella sua ricettina dice che sono buonissimi…credetele! Anch’io ho avuto lo stesso problema che ha avuto lei nell’uso della sac a poche; durante la cottura hanno perso la forma a stella del beccuccio, e non so il perchè. In questa ricetta ci sono delle piccolissime varianti che potrete verificare andando a sbirciare anche nella sua cucina 😉
Ingredienti
400 g di farina
200 g di burro
200 g di zucchero al velo
3 uova
1 fialetta aroma fiori d’arancio
1 pizzico di sale
1 confezione di glassa al cioccolato pronta da 125 g
Accendete il forno a 180°C. In una ciotola, lavorate il burro morbido fino ad ottenere una crema. Aggiungete lo zucchero al velo setacciato ed incorporatelo bene. Aggiungete l’aroma ed il sale, le uova uno alla volta, amalgamando bene quello precedente. Aggiungete poco alla volta la farina setacciata, lasciate riposare per 15 minuti; dopo, con l’aiuto di una spatola, versate il composto in una sac a poche con beccuccio a stella. Rivestite una teglia con della carta forno, disporre sulla teglia la pasta realizzando con la sac a poche, dei bastoncini o delle “s” o cerchi. Cuocete in forno per circa 20′. Sciogliete la glassa in un pentolino secondo le istruzioni della stessa, versatela in una ciotolina ed intingete i biscotti freddi, fateli indurire su carta forno.


Risotto al radicchio trevigiano, speck e mandorle


Venerdì ho preparato questo risottino di Tuki che mi perdonerà (spero) se non ho usato lo speck di Sauris… comunque la ringrazio per la ricetta perchè è deliziosa
Ingredienti per 4 persone:
1 l di brodo vegetale
5-6 cucchiai d’olio extravergine di oliva
1 cipolla
320 g di riso per risotti
1 bicchiere di vino bianco secco
una noce di burro
50 g di parmigiano
200 g di radicchio trevigiano
100 g di speck
una manciata di mandorle a lamelle
sale
pepe

Mondate il radicchio e affettatelo, tagliare lo speck a listarelle. Tritate finemente la cipolla e fatela appassire nell’olio, aggiungere metà dello speck, metà del radicchio e lasciate insaporire per circa un minuto. Aggiungete il riso e fatelo tostare a fuoco alto, poi sfumate con il vino. Portare a cottura il riso aggiungendo altro brodo bollente poco per volta e mescolando; dopo circa 10 minuti di cottura aggiungete il radicchio rimasto. Durante la cottura tostate le mandorle in un padellino antiaderente; in un altro soffriggete in pochissimo olio lo speck rimasto, quando diventerà croccante sarà pronto. A fine cottura regolate di sale, pepate e mantecate con una noce di burro e il parmigiano. Mettete nei piatti e decorate con lo speck croccante e le lamelle di mandorle.

Vesuvio in crema di noci e sparacelli


Questa pasta è davvero favolosa!Marzia l’aveva detto, in effetti aveva proprio ragione
ho cambiato solo il formato della pasta , ma il “succo del discorso” è lo stesso
andiamo per ordine
ingredienti per noi 3
270 g di pasta formato Vesuvio
4 mazzetti di sparacelli
50 g di gherigli di noci
20 g di mollica di pane fresco
una bustina di zafferano
100 ml di panna
40 g di parmigiano grattugiato…ma me lo sono scordato 🙂
mezzo spicchio d’aglio
noce moscata
sale e pepe
tritate con il minipimer le noci , la mollica di pane, la panna, l’aglio, una presa di sale, una bella grattugiata di noce moscata e una macinata di pepe, riducete in crema, io ho usato della panna a lunga conservazione quindi il composto è risultato abbastanza denso. mondate e lavate gli sparacelli (broccoletti) e riduceteli in piccole cime. Portate a bollore abbondante acqua salata, versate lo zafferano e lessate gli sparacelli, quando i fiori sono cotti ma non sfatti, scolateli e metteteli da parte. Cuocete la pasta nella stessa acqua di cottura della verdura. In una terrina scolate la pasta e conditela con la crema di noci, mescolate ed aggiungete qualche mestolino d’acqua della pasta per rendete fluido il condimento, aggiungete la verdura, mescolate e servite, con il parmigiano grattugiato. Come dicevo io l’ho dimenticato ma devo dire che va bene anche senza.



alchechengi in rosso

Ci sono sere in cui ci piace coccolarci e perchè no concederci un aperitivo nell’attesa del pasto
in questi casi do un occhiata in frigo questa sera ho trovato uno spumante prosecco e una bottiglia di sanbitter rosso, in dispensa c’erano dei crackers alle olive e nel pomeriggio avevo comprato degli alchechengi…detto fatto!
ho mischiato 20 cl di spumante e 10 cl di sanbitter, ho mescolato e versato nei flut, ho sbucciato gli alchechengi li ho lavati, intaccati e messi sui bicchieri.
una cosina semplice semplice che rincuora l’anima

“Le mani nella marmellata”

NO! non è un post di cucina, è una repressione per i blog.
Blogger che si fa?
credo sia il caso di organizzare un MeMe serio serio;

Dal blog di Beppe Grillo…

“Boing Boing, il terzo blog del mondo, ha scritto della legge Levi-Prodi. Il Governo ha fatto un figura mondiale di incompetenza. Levi, un signor Nessuno eletto da nessuno, ha spiegato che c’è stata, per mesi, una consultazione con tutti i protagonisti del settore per redigere la legge, inclusi gli edicolanti. I blogger sono stati esclusi. Gli operatori della Rete sono stati esclusi. Con chi ha parlato Levi? Con Berlusconi, con De Benedetti? Non certo con i ministri del Governo.
Non ha illustrato la legge al titolare del ministero delle Comunicazioni, quello che avrebbe dovuto scriverla.
Il Consiglio dei Ministri è un luogo ben strano. Vorrei poterlo filmare. Il 12 ottobre alla presentazione della Levi-Prodi chi c’era dormiva e se non dormiva pensava ad altro:
– “mi prendo la mia parte di responsabilità per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo…che autorizza interpretazioni estensive che potrebbero limitare l’attività di molti siti e blog. Molto meglio lasciare le regole attuali…” Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni
– “non è stato discusso nel Consiglio dei Ministri del 12 ottobre perchè presentato come provvedimento di normale routine.” Antonio Di Pietro, Ministro delle Infrastrutture
– “dico subito che quel giorno, dopo aver tentato di migliorare il decreto sul welfare, sono dovuto correre al Quirinale per premiare i giovani impegnati sul cambiamento climatico e non ho potuto seguire la norma che sta allarmando la Rete. Rileggendola oggi, mi sembra decisamente restrittiva per chi gestisce un blog o una pagina web.” Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente

Per evitare altre brutte figure Prodi pubblichi prima le proposte del Consiglio on line, legga i commenti e poi proceda. I cittadini sarebbero informati e anche i Ministri.
La Commissione cultura della Camera esamina oggi la Levi-Prodi. Vorrei che la discussione sia resa pubblica con la possibilità di commentarla.
Levi ha dichiarato: “Per ogni legge, il passaggio parlamentare è l’occasione per migliorare i testi e, quando necessario, chiarire i punti ambigui”. La legge l’ha scritta lui su dettatura di Prodi. I casi sono due : Levi ci è o ci fa. Sicuramente ci ha provato. Questa volta sono stati presi con le mani nella marmellata. Ma quante volte ci hanno provato con successo senza che nessuno lo sapesse?”