Plum cake 7 vasetti al cioccolato



La ricetta originale è di Lalla e vi consiglio di andare a leggerla qui perchè io l’ho pasticciata 😀
E’ divertente la storia dei 7 vasetti, si potrebbero coinvolgere i bambini nella preparazione, è più facile avere l’unità di misura tra le mani.
Ingeredienti:
1 vasetto di yogut bianco (o alla frutta se non aggiungete il cioccolato)
3 vasetti di farina
2 vasetti di zucchero semolato
1 vasetto di olio di semi
3 uova
1 bustina di lievito
100 g di cioccolato amaro
2 cucchiai di panna
1 pizzico di sale
zucchero al velo
Devo premettere che il vasetto di yogurt l’ho riempito fino all’orlo con altro yogurt di un altro vasetto 😀 quindi tutte le altre quantità sono da considerarsi fino all’orlo del vasetto. Accendete il forno a 180°C e ungete uno stampo da plum cake.
Un consiglio: svuotate il vasetto, lavatelo, asciugatelo e misurate gli ingerdienti secchi. In una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungete lo yogurt, l’olio e la farina setacciata con il lievito. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato tagliato a pezzettini e 2 cucchiai di panna, aggiungetelo al composto. Sbattete gli albumi a neve con un pizzico di sale, amalgamateli all’impasto delicatamante dal basso verso l’alto. Versatelo nello stampo e infornate per circa 45 minuti.

Fettuccine all’uovo con zucchine e gamberi a mare


Avevamo comprato queste fettuccine all’uovo intorno al mese di giugno, in un negozio di quelli super, dove trovi l’introvabile. Noi cercavamo a giugno, nientedopodomanichè i tartufi…AHAHAHAH! fu la risposta del simpatico negoziante capendo che si trovava di fronte due ignoranti. Ci chiese se eravamo ristoratori…il mio sposo ed io ci siamo guardati, in un lampo anche noi abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava per il verso giusto. Ci rivelò che GIUGNO non è esattamente il mese dei tartufi che, come i funghi, puoi trovare da settembre a novembre circa. Quindi se fossimo ristoratori (leggi anche esperti cuochi) ci avrebbe venduto il costoso prodotto a peso d’oro ma congelato. Al che abbiamo desistito, ma lui non poteva farci andare via a mani vuote, no! Quindi ci ha appioppato una cremina al tartufo bianco e queste fettucine all’uovo. Noi, felici e contenti siamo tornati a casa..[che tristezza].
Considerando che son li da una cifra, oggi le ho maritate ad un sughetto della stessa serie “svuotafrigo” (ma quante cose ho comprato non lo so nemmeno io).
Ingredienti da smaltire:
200 g di fettuccine all’uovo
10 zucchine piccole con il fiore
2 carote
1 cucchiaio di brandy
4 cucchiai di panna
1 pomodoro
1 spicchio d’aglio
olioextravergine d’oliva
[una cosa ci voleva e non l’avevo…i gamberetti]

Tritate l’aglio, soffriggetelo poi aggiungete le carote affettate a rondelle con una mandolina, poi unite le zucchine anch’esse ridotte a sottili rondelle. Saltate per pochi minuti, spellate il pomodoro e privatelo dai semi, tagliatelo a cubetti, aggiungetelo al condimento; sfumate con il brandy, fate evaporare e aggiungete la panna, in ultimo unite i fiori di zucca. Portate a bollore abbondante acqua salata, cuocete la pasta un paio di minuti e poi mantecate in padella con il condimento. La pasta all’uovo, è risaputo che assorbe il sugo, quindi è necessario che questo sia molto umido, aggiungete eventualmente dell’acqua di cottura della pasta.

Frittata monoporzione

Alcune volte, anche solo variare la forma, rende diversa la solita frittata.
per noi 3
4 patate medie
4 uova
2 cucchiai di latte
1 mozzarella
1 pomodoro
sale
pepe
olio per friggere
Affettate le patate con una mandolina, doratele poco alla volta, in olio bollente, mettetele a scolare su un foglio di carta assorbente. Sbattete le uova, aggiungete il latte, salate e pepate. Spellate il pomodoro, privatelo dei semi e tagliatelo a cubetti. Tagliate a cubetti anche la mozzarella; aggiungete questi ultimi ingredienti al composto di uova. Foderate con carta forno 6 formine di 8 cm di diametro, disponete le fettine di patata, versate il composto di uova e infornate in forno caldo a 180 °C per 20 minuti.

Mezzemaniche con taccole e patate


Il processo svuotafrigo procede con le taccole, che nell’attesa di essere consumate stavano pensando di andarsene a quel paese, invece le ho invitate a restare per essere MANGIATE AH! AH! AH!…mi che paura!
mi sta assalendo l’inquietudine, quindi procedo con questa ricetta semplicissima.
per noi 3:
130 g di taccole
1 patata media circa 200 g
1 pomodoro
mezza cipolla
1 spicchio d’aglio
1,5 l di brodo vegetale
2 rametti di rosmarino
40 g di parmigiano
sale
pepe

affettate finemente la cipolla e l’aglio, soffriggeteli in un tegame; aggiungete le taccole lavate, spuntate e tagliate a losanga, e la patata pelata, lavata e tagliata a dadini. Fate insaporire e aggiungete il pomodoro spellato, privato dai semi e tagliato a cubetti, infine il brodo. Quando arriva a bollore, versate la pasta e cuocete al dente, aggiustate di sale. In una padella soffriggete il rosmarino, unite la pasta scolata con una schiumarola e completate la cottura con un mestolo di acqua saporita della pasta. Servite nei piatti con una spolverata di pepe e una di parmigiano.

Aspettando che cresca


siamo qui che ci impegnamo per farlo crescere, perchè se il quadrifoglio non viene a me io vado da “Citta del Sole” e mi compro il quadrifoglio…
cresci cresci piccolino
😀

Svuota frigo al gratin



Mannaggia, mannaggia… quando compri troppa roba poi rischi che vada a male. E allora subentra la manovra di recupero svuota frigo…1 cavolfiore bianco piccolo, mezza zucca rossa piccola anch’essa e circa 200 g di svizzero originale.
ricapitolando, avevo da smaltire:
un piccolo cavolfiore
200 g circa di zucca rossa, già mondata
30 g di burro
200 g svizzero grattugiato
50 g di burro
50 g di farina
500 ml di latte
30 g di parmigiano grattugiato
noce moscata
pangrattato
sale e pepe
dividete in piccole cime il cavolfiore, lavatelo e lessatelo per 10 minuti in acqua bollente salata; scolatelo e mettetelo da parte. Nella stessa pentola, lessate per 10 minuti, la zucca mondata, priva di semi e tagliata a cubetti. Dopo la cottura, saltate le verdure in padella con 30 g di burro. Preparate la besciamella sciogliendo il burro in un tegame, aggiungete la farina setacciata, amalgamate e unite il latte poco alla volta, evitando grumi, portate a ebollizione, mescolando sempre; fuori dal fuoco, aggiungete 30 g di parmigiano e 70 di svizzero, la noce moscata, il sale e il pepe. Versate un paio di cucchiai di salsa sul fondo di una pirofila, versate le verdure e una spolverata di svizzero; distribuite la salsa sulle verdure, una manciata di svizzero e una di pane grattugiato. Infornate in forno caldo a 180 °C.

Nidi di fagiolini ai funghi

Un secondo a base di verdure dall’effetto scenografico accattivante, vi assicuro che è anche ottimo l’accostamento dei sapori. La ricetta originale prevede la fontina e il prosciutto crudo. Io ho eliminato il prosciuttto e utilizato il Brie.
300 g di fagiolini
300 g di funghi misti surgelati
1 spicchio d’aglio
mezza cipolla
1 ciuffo di prezzemolo
6 fette di pane ai 5 cereali
200 g di brie
60 g di burro
sale e pepe
Private i fagiolini del filo , spuntateli, lavate e lessateli in acqua bollente salata. Scolateli, saltateli in padella con 30 g di burro. Tritate la cipolla, l’aglio e soffriggeteli con circa 40 g di burro, aggiungete i funghi e trifolateli, regolate di sale e pepe. A fine cottura profumate con un trito di prezzemolo. In una teglia foderata con carta forno, ponete le fette di pane cosparse di brie affettato, i fagiolini disposti a nido e i funghi al centro. passate in forno caldo a 200°C per 10 minuti. Servite caldi

Crostini con topenade



antipasto classico con la salsa topenade, a base di capperi, olive e acciughe, spalmata su fette di pane leggermente tostate sotto il grill.
per 8 crostini :
8 fette di pane
40 g di capperi sotto sale
2 filetti d’acciuga sott’olio
100 g di olive verdi
100g di olive nere
olio extravergine d’oliva
2 pomodori secchi
fili di erba cipollina
pepe

Dissalate i capperi sciacquateli, asciugateli con carta da cucina. Tritate grossolanamente nel mixer, le olive nere denocciolate, metà capperi, un filetto d’acciuga e un po’ d’olio. Fate lo stesso con le olive verdi. Passate sotto il grill per 5 minuti le fette di pane, guarnitene metà con la salsa topenade verde e metà con quella nera, insaporite con filetti di pomodoro secco e una spolverata di pepe. Decorate con fili di erba cipollina tagliuzzata.

Pasta con le sarde



Il contrasto dolce/salato di questo piatto povero di matrice araba, è la caratteristica fondamentale di questa ricetta della tradizione palermitana. Il giusto scenario per il pesce azzurro accompagnato dallo zafferano e dall’uva passa. Se riuscite a delegare il vostro pescivendolo all’arduo compito di diliscare e pulire le sarde, in meno di un’ora il condimento l’avrete pronto. Io non ho avuto questa fortuna questa sera, e più di mezz’ora, se n’è andata per effettuare questo lavoro. Sono quindi doppiamente soddisfatta per la riuscita del piatto.
Ingredienti per 4:
mezzo chilo di sarde fresche da pulire
mezzo chilo di finocchietto di montagna
400 g di bucatini
4 acciughe sott’olio
1 cipolla
60 g di uva passa
40 g di pinoli
una bustina di stimmi di zafferano
una bustina di zafferano
4 cucchiai di pangrattato
un cucchiaino scarso di zucchero
olio extra vergine d’oliva
pepe nero
Pulite le sarde, apritele a libro, diliscatele e mettetele da parte. Mondate il finocchietto, eliminando le parti dure, lavatelo e lessatelo in abbondante acqua salata. Mentre cuoce, soffriggete una cipolla, aggiungete le acciughe, scioglietele nell’olio, unite l’uva passa e i pinoli. Scolate i finocchietti, tritateli con una mezzaluna, aggiungeteli al soffritto con un mestolo di acqua di cottura. Aromatizzate con una macinata di pepe e le bustine di zafferano. Cuocete per 10 minuti, aggiungete le sarde e cuocete per altri 15 minuti, aggiungendo se necessario altra acqua. Cuocete i bucatini nell’acqua di cottura del finocchietto, scolateli al dente nella padella con il condimento, saltateli e infine aggiungete un filo d’olio crudo. Servite con una spolverata di pangrattato tostato in padella con un po’ d’olio e lo zucchero.