Eccoci pronti, dopo due giorni di lavoro nella mia piccola cucina, per presentare un capolavoro! Un dolce, dolce assai! Ho vissuto una stupenda esperienza, sono andata a scuola di tradizione; le mani di nonna Claudia sono magiche, si muovono con leggerezza e maestria. E’ stato bellissimo!!!
Preparatevi ad un po’ di foto 🙂
intanto vi presento la nonnina, di spalle mentre lavora alacremente. E’ la nonnina di tre gemellini compagni di scuola di mia figlia.
Ingredienti:
1 kg di farina 00
250 g di zucchero a velo
250 g di strutto
2 bustine di vanillina
2 bustine di lievito
3 tuorli
1 cucchiaino di bicarbonato
10 g di ammoniaca
1 arancia
1 limone
latte q.b.
per il ripieno:
250 g di mandorle
150 g di uva passa
100 g di cioccolata fondente
150 g di fichi secchi
50 g di miele di fichi o adi api
130 g di marmellata di arance
130 g di marmellata di fichi
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
una manciata di chiodi di garofano pestati nel mortaio
la scorza di mezza arancia
la scorza di mezzo mandarino
liquore all’arancia q.b.
zucchero al velo per decorare.
Impastate la farina con la vaniglia, il lievito il bicarbonato e l’ammoniaca. Realizzate una fontana e sbattete i tuorli con una forchetta.
Aggiungete la scorza grattugiata degli agrumi. Sciogliete in un tegamino lo strutto, quando è liquido aggiungetelo all’impasto, lavorate amalgamando gli ingredienti. Nel tegamino mettete lo zucchero con un po’ di latte, tanto quanto basta per sciogliere lo zucchero; aggiungete all’impasto di farina lavorando sempre. Bisogna lavorare a lungo, aggiungendo latte tiepido se la pasta tende a seccarsi.
Fate riposare l’impasto tutta la notte, coperto da un canovaccio.
Preparate il ripieno: passate in un tritacarne i fichi, l’uva passa e la zuccata. tostate in padella le mandorle e poi pestatele nel mortaio grossolanamente. Riducete a pezzetti la cioccolata e pestate anche quella. Riunite tutti gli ingredienti in una ciotola, lavorateli. Prelevate la scorza degli agrumi, tritatele ed aggiungeteli al composto, amalgamate bene il tutto aggiungendo un po’ di liquore all’arancia. Fate riposare tutta la notte.
Il giorno dopo: reimpastare la frolla con un po’ di latte tiepido, lavorate per renderlo ancora una volta elastico. Lavorate il ripieno con un po di liquore all’arancia e poco miele d’api.
Prelevate una parte di frolla, stendetela con il matterello, realizzate un rettangolo,
ritagliandolo con un coltello di circa 20 per 15 cm, disponete il ripieno su di un lato, ricoprite con l’atro lembo. Tagliate la pasta in rettangoli più piccoli e realizzate altri tagli a pettine,
realizzando 4 o 5 striscioline, arrotolateli a guisa di riccioli.
Infornate a 180°C per circa 20′. Poneteli su un vassoio e spolverateli, ancora caldi, di zucchero al velo. Con 1 kg di farina abbiamo sfornato 93 biscotti. *_*
Per dovere di cronaca devo aggiungere che, diversamente dalla ricetta di nonna Claudia, la tradizione palermitana prevede la preparazione della glassa da spennellare sul dolce nella fase finale, cospargendo di codette.