Barchette di patate



Girovagando nella cucina di Viviana, mi sono imbattuta in un paio di ricettine troppo comiche, nel senso che come erano esposte, mi hanno portato il buon umore; in più erano ricettine stuzzicanti, allora che fo’ vi mando li da lei ? 🙂
Sarebbe un contorno, ma dopo un piatto di bucatini con le sarde, ho preferito lanciarmi su queste barchette corredate da una insalata verde.

Ingredienti per 3
3 patate
una piccola zucchina
olio extraverine d’oliva
burro
sale
pepe

Scegliete 3 patate di simile dimensione, sbucciatele, lavatele e asciugatele; tagliatele in due nel senso della lunghezza, scavatele con l’apposito attrezzo, anch’io non l’ho ed ho utilizzato un leva torsoli …va beh! l’importante è il risultato no? Comunque, oleate una teglia ponete le barchette, infornate a 180°C per 15 minuti. Nel frattempo tritate grossolanamente le patate che avete tolto dalle barchette, e (io ho fatto così) tritate con una grattugia a fori grossi la zucchina, saltate in padella i due ingredienti con l’olio, il sale e il pepe fino a…incroccantirli? Si mi pare proprio che si dica così ;).
Tirate fuori le barchette dal forno, salate e adagiate una fettina di burro, riempite le barchette con la frittura di patate e zucchina, noi non siamo per niente a dieta quindi c’ho messo un’altra fettina di burro, spolverate con un po’ di pan grattato ed infornate per mezz’ora.
sono belle e buonissime.
grazie ViVi.

Scaloppine con nocciole



Un secondo veloce, una ricetta di sale&pepe, alla quale ho aggiunto mezza arancia spremuta e che varierò ancora la prossima volta azzizzandola seguendo un mio pensiero.
ingredienti per 5 persone
600 g di scaloppine sottili
130 g di nocciole tritate
60 g di burro
2 scalogni
un bicchierino di Brandy
il succo di mezza arancia
2 filetti d’acciuga
timo
tritate le nocciole, trasferitele in un piatto e panate le fettine di vitello. In un larga padella sciogliete il burro, unite lo scalogno affettato sottile e le fettine di carne, cuocete per 2-3 minuti per lato; togliete la carne e sfumate con il liquore, fate evaporare, aggiungete il succo d’arancia e sciogliete i filetti d’acciuga. Aggiungete le scaloppine, fate insaporire per pochi secondi e unite le foglioline di timo. Servite con le nocciole tritate grossolanamente.

Cake di zucchine alle erbe




Questa sera cenetta con un po’ di famiglia, poca, giusto un po’ 😉
a gentile richiesta ho riproposto la pasta e fagioli che troverete qui , già è un piatto importante, consistente, non avevo voglia di associare ne’ un secondo di carne ne’ uno di pesce. Fortuna che esistono le verdure, dopo aver letto un cake Adrenalina, mi è venuta voglia di di zucchine e di fiori.
Ingredienti:
un rotolo di pasta sfoglia rettangolare
400 g circa di zucchine
20 piccoli fiori di zucca
3 scalogni
4 cucchiai d’olio
basilico, timo, rosmarino, salvia, erba cipollina
30 g parmigiano grattugiato
30 g di svizzero grattugiato
30 g di Bel Paese grattugiato
2 uova
10 cucchiai di panna fresca
sale e pepe
1 uovo per spennellare
Accendete il forno a 200°C. Soffriggete lo scalogno tritato; mondate, lavate e affettate a rondelle le zucchine, aggiungetele al soffritto e fate saltare qualche minuto. Toglietele dal fuoco e fate raffreddare. In una ciotola sbatte le uova con la panna, salate, pepate ed aggiungete le zucchine. Grattugiate con una grattugia a fori grossi i formaggi morbidi, aggiungete il parmigiano ed amalgamate tutti gli ingredienti. Tritate le erbe e unitele al composto. In uno stampo da plumcake stendete la pasta sfoglia con la carta forno, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta, versate il composto, livellatelo e coprite con i fiori lavati, privati dei pistilli e tagliati a metà, (quest’idea di Adrenalina è stupenda). Richiudete leggermente verso l’interno la pasta eccedente e spennellatela con un uovo leggermente sbattuto. Infornate per i primi 10 minuti a 200° poi continuate la cottura per altri 20 minuti a 180°. Sfornate, sformate e fate raffreddare un po’ prima di servire.

Calamari saporiti stufati al vino rosso



Spero che nessuno inorridisca leggendo queste poche righe, assicuro che il piatto gustato questa sera merita un boccone da parte vostra…

Ingredienti per 2:
4 calamari medi
una manciata di funghi secchi
1 filetto d’acciuga
6 asparagi
un ciuffo di prezzemolo
2 pomodori rossi
una carota
mezza cipolla
un piccolo spicchio d’aglio
una manciata di pan grattato
1 uovo
un cuore di sedano
olio extra vergine d’oliva
vino rosso
sale e pepe

Pulite i calamari, staccate i tentacoli e tritateli. Portate a bollore dell’acqua salata e scottate le punte tenere degli asparagi per pochi minuti, tritateli e metteteli in una terrina insieme con i tentacoli , l’uovo, l’acciuga sminuzzata, l’aglio e il prezzemolo tritati. Amalgamate il tutto con il pan grattato, salate poco e pepate; riempite le sacche dei calamari, facendo attenzione a non riempirli troppo perchè in cottura tendono a gonfiare e a spaccarsi, chiudeteli con uno stecchino di legno. Fate rinvenire i funghi secchi in acqua calda per un quarto d’ora. Fate un battuto tritando la carota, il sedano, la cipolla, fate rosolare con un paio di cucchiai d’olio. Spellate i pomodori, privateli dai semi, tagliateli a cubetti e aggiungeteli al sugo, insieme con i funghi tagliuzzati, salate e pepate. Adagiate i calamari e fate stufare per un’ora circa, a fuoco lento, sfumando di tanto in tanto con il vino rosso in modo che il sugo risulti fluido, girate delicatamente i calamari durante la cottura.
Servite i calamari senza gli stecchini e guarniti dalla salsa di verdure al vino rosso.

Poi…t’avanza sempre la farcia, sempre! Mannaggia ; )
allora ho preso la pasta sfoglia dal frigo, ho foderato 3 pirottini precedentemente oleati, li ho riempiti con la farcia avanzata, rimaneggiata con 5 cucchiai di panna e 2 gamberoni sminuzzati. ho ripiegato i pacchetti, spennellato con un uovo leggermente sbattuto ed infornato a 200 °C per una ventina di minuti; poi mi è avanzata la pasta sfoglia, arimannaggia, è un gatto che si morde la coda…quindi, ho ritagliato delle strisce di pasta, spennellato i due lati e cosparso di semi di finocchio entrambi i lati, li ho spiralati ed infornati alla stessa temperatura per circa 10-15 minuti; li ho usati per accompagnare i calamari…
ahhhh! basta e per stasera mi fermo
notte notte
:*

Trofie al profumo di fiori



Mi è sembrato un idillio associare il mare alla campagna, questo piatto è nato al supermercato questa pomeriggio; si sa che quando devi preparare un piatto a base di pesce, non sei tu che comandi ma il pesce pescato. Sono partita dal desiderio di mangiare dei broccoletti, da qui sono passata al banco del pesce, avevo pensato, banalmente, a dei gamberetti, ma erano finiti…mi sono sacrificata ed ho optato per i gamberoni, non si offende nessuno no? 😉 poi ho intravisto delle zucchine novelle con il fiore.
La cena era già in cottura nella mia testa. Girando poi, nel corridoio della pasta ho notato il nuovo formato di pasta regionale della Barilla; le trofie secche.
Ecco quindi cosa abbiamo mangiato…

Ingredienti per 2:
160 g di trofie
3 mazzetti di broccoletti
6 zucchine novelle con il fiore
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
1 pomodoro rosso
500 g di gamberoni
sale e pepe
brandy
olio extravergine di oliva

Lavate le zucchine, staccate i fiori e togliete i pistilli. Portate a bollore abbondante acqua salata, fate cuocere le zucchine intere per 10 minuti, scolatele, fatele raffreddare, tagliatele a ventaglio con delicatezza e mettetele da parte. Mondate e lavate i broccoletti, riduceteli in cimette e fateli cuocere nell’acqua di cottura delle zucchine per 10 minuti. Scolateli e metteteli da parte. Tritate l’aglio e lo scalogno, dorateli in 4 cucchiai d’olio aggiungetele il pomodoro tagliato a cubetti spellato e senza semi, unite le zucchine e i broccoletti. Saltate il tutto pochi minuti, aggiungete i gamberoni tutti sgusciati tranne 4 che lascerete per guarnire e i fiori di zucca, salate e pepate. Aggiungete il brandy e sfumate a fiamma vivace. Cuocete la pasta nell’acqua di cottura delle verdure; scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento. Condite con un filo d’olio crudo e servite.

polenta con salsiccia e funghi


Era buonissima, ma non è cosa mia 😉
nel senso che il suo gusto non mi fa impazzire. Ho comprato la farina di mais per fare un bel dolcino, ma nel frattempo avevo anche della salsiccia (poca) da consumare… considerando che bisogna allargare i propri orizzonti, ho fatto un salto culinario al nord.
Spero che i cultori della polenta non me ne vogliano, non me ne intendo.
ecco cosa è venuto fuori
Ingredienti per 2:
200 g di farina di mais.
2 nodi di salsiccia
300 g di funghi misti surgelati
1/2 dado per brodo vegetale
1/2 cipolla
Fate imbiondire la cipolla tritata con un cucchiaio d’olio e una noce di burro, aggiungete i funghi, unite qualche mestolo di brodo quasi a coprire i funghi quindi stufateli; Quandi i funghi saranno cotti, togliete il budello alla salsiccia e aggiungetela ai funghi. Preparate la polenta seguendo la ricetta scritta sulla confezione. Servitela in un piatto fondo con una spolverata di pepe nero, e due mestoli di funghi e salsiccia.

Frittata al forno con quello che c’è

“Ma stasera che si mangia?”
classica domanda, fatta da mio marito quando vede me e i fornelli in ozio 😉 allora io:
“Ma se dopo pranzo hai detto:-Stasera non mangiamo!- Seeee! lo dici sempre a panza piena” 🙂
per la cronaca stasera abbiamo mangiato una frittata con quello che c’era nel frigo e fuori. Una frittata da riciclo. E’ il bello delle frittate!!!
Ingredienti per 4 persone
5 patate medie
3 uova
150 ml di panna
150 g di formaggio tipo galbanino
2 fette di prosciutto cotto
il condimento per una persona di pesto alla trapanese
sale
pepe
noce moscata
olio per friggere
pan grattato
burro per ungere la teglia

Pelate le patate, tagliate a cubetti e friggetele in abbondante olio caldo. Salatele e mescolate spesso. In una terrina sbattete le uova, aggiungete la panna e emulsionate ancora. Salate, pepate e grattugiate un po di noce moscata. Aggiungete il condimento del pesto alla trapanese, sbattete e unite il formaggio tagliato a cubetti. Imburrate una teglia, cospargete di pan grattato e versate le patate cotte. Aggiungete il prosciutto a pezzetti e la salsa di uova. Cospargete con una spolverata di pan grattato ed infornate per 25 minuti a 190°C

Spaghetti alla chitarra con ragù di zucca e noci




Avevo degli spaghetti alla chitarra, pasta fresca portata da mio marito dal ritorno dalla trasferta. Avevo una piccola zucca e delle noci, il freddo è ritornato, quindi urgeva un pasta prettamente invernale 🙂
Ingredienti per noi tre:
300 g di pasta fresca, formato spaghetti alla chitarra
150 g di salsiccia
un cucchiaino di semi di finocchio
un quarto di cipolla
uno spicchio d’aglio
100 ml scarsi di marsala semi secco
40 g di gherigli di noci
un cucchiaio di salsa di pomodoro
200 g di polpa di zucca
2 foglie d’alloro
100 ml di panna fresca
pepe
sale
noce moscata
3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva

Tagliate a dadini la zucca e lessatela in acqua salata per una decina di minuti. Scolatela e mettetela da parte. In una padella soffriggete nell’olio l’aglio e la cipolla tritati, aggiungete 3 cucchiai d’acqua della cottura della zucca, fate appassire; aggiungete i semi di finocchio, unite la salsiccia spellata e sminuzzata, fate rosolare per 3-4 minuti, aggiungete il marsala e fate avaporare a fiamma alta. Abbassate la fiamma, unite la salsa di pomodoro e ancora un mestolino d’acqua della cottura della zucca, pepate, aggiungete una grattata di noce moscata e l’alloro. Aggiungete la zucca e fate cuocere il ragù per una decina di minuti, aggiungento la solita acquadi zucca se il sugo si dovesse stringere troppo. Tritate grossolanamente le noci e aggiungetele al sugo, versate la panna e amalgamate al ragù. portate a bollore abbondante acqua salata, versate la pasta e poi saltatela in padella con il sugo.

Buccellati per aspettando Natale con Francesca


Eccoci pronti, dopo due giorni di lavoro nella mia piccola cucina, per presentare un capolavoro! Un dolce, dolce assai! Ho vissuto una stupenda esperienza, sono andata a scuola di tradizione; le mani di nonna Claudia sono magiche, si muovono con leggerezza e maestria. E’ stato bellissimo!!!
Preparatevi ad un po’ di foto 🙂
intanto vi presento la nonnina, di spalle mentre lavora alacremente. E’ la nonnina di tre gemellini compagni di scuola di mia figlia.


Ingredienti:
1 kg di farina 00
250 g di zucchero a velo
250 g di strutto
2 bustine di vanillina
2 bustine di lievito
3 tuorli
1 cucchiaino di bicarbonato
10 g di ammoniaca
1 arancia
1 limone
latte q.b.
per il ripieno:
250 g di mandorle
150 g di uva passa
100 g di cioccolata fondente
150 g di fichi secchi
50 g di miele di fichi o adi api
130 g di marmellata di arance
130 g di marmellata di fichi
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
una manciata di chiodi di garofano pestati nel mortaio
la scorza di mezza arancia
la scorza di mezzo mandarino
liquore all’arancia q.b.
zucchero al velo per decorare.

Impastate la farina con la vaniglia, il lievito il bicarbonato e l’ammoniaca. Realizzate una fontana e sbattete i tuorli con una forchetta.


Aggiungete la scorza grattugiata degli agrumi. Sciogliete in un tegamino lo strutto, quando è liquido aggiungetelo all’impasto, lavorate amalgamando gli ingredienti. Nel tegamino mettete lo zucchero con un po’ di latte, tanto quanto basta per sciogliere lo zucchero; aggiungete all’impasto di farina lavorando sempre. Bisogna lavorare a lungo, aggiungendo latte tiepido se la pasta tende a seccarsi.

Fate riposare l’impasto tutta la notte, coperto da un canovaccio.
Preparate il ripieno: passate in un tritacarne i fichi, l’uva passa e la zuccata. tostate in padella le mandorle e poi pestatele nel mortaio grossolanamente. Riducete a pezzetti la cioccolata e pestate anche quella. Riunite tutti gli ingredienti in una ciotola, lavorateli. Prelevate la scorza degli agrumi, tritatele ed aggiungeteli al composto, amalgamate bene il tutto aggiungendo un po’ di liquore all’arancia. Fate riposare tutta la notte.
Il giorno dopo: reimpastare la frolla con un po’ di latte tiepido, lavorate per renderlo ancora una volta elastico. Lavorate il ripieno con un po di liquore all’arancia e poco miele d’api.
Prelevate una parte di frolla, stendetela con il matterello, realizzate un rettangolo,



ritagliandolo con un coltello di circa 20 per 15 cm, disponete il ripieno su di un lato, ricoprite con l’atro lembo. Tagliate la pasta in rettangoli più piccoli e realizzate altri tagli a pettine,


realizzando 4 o 5 striscioline, arrotolateli a guisa di riccioli.


Infornate a 180°C per circa 20′. Poneteli su un vassoio e spolverateli, ancora caldi, di zucchero al velo. Con 1 kg di farina abbiamo sfornato 93 biscotti. *_*



Per dovere di cronaca devo aggiungere che, diversamente dalla ricetta di nonna Claudia, la tradizione palermitana prevede la preparazione della glassa da spennellare sul dolce nella fase finale, cospargendo di codette.