Vi starete chiedendo: “ma questa è impazzita? Posta una volta ogni morte di Papa e poi mette su una foto di una chitarra…” Ora i Papi si dimettono ma questa è un’altra storia.
Beh! A tutto c’è una spiegazione; intanto lasciatemi dire che questa è una
Gibson ES 175, una chitarra favolosa solo a
taliarla, poi gli esperti dicono che è anche favolosa da suonare e ci credo. Questo strumento è il sogno del mio sposo, considerando che ancora non posso regalarglielo ho pensato che per il suo compleanno potevo, almeno, realizzarlo da mangiare. Ovviamente doveva essere una sorpresa dunque potevo lavorare durante il giorno ma alla sera, quando tornava dal lavor, tutto doveva “sparire” e Carlotta ed io dovevamo fare finta di nulla. Inutile dire che ci sono stati degli incidenti di percorso -e figurati- Il primo progetto vede un’altra chitarra, nella mia immensa ignoranza avevo disegnato la chitarra sbagliata, pensavo “va beh, una vale l’altra” e invece no! Sono immensamente diverse.
Dopo aver modificato il progetto ho realizzato i pandispagna preparando 4 impasti, uno alla volta e infornando 4 teglie, tipo placche da forno, di 41×36 cm. La ricetta che ho usato è questa:
120 g di farina 00
150 g di zucchero semolato
4 uova
4 g di lievito
Preparate le teglie, almeno due, sporcandole con del burro e poi rivestitele con dei fogli di carta forno e accendete il forno a 150°C ( per la cottura fate affidamento alla conoscenza del vostro forno). Sbattete a neve ferma gli albumi, aggiungete lo zucchero e continuate a sbattere energicamente fino ad ottenere un composto bianco, vaporoso e lucido; incorporate i tuorli, poco alla volta e la farina setacciata con il lievito. Distribuite l’impasto dentro una teglia e infornate per poco meno di 20 minuti.
sfornate la teglia e fate raffreddare l’impasto qualche minuto poi rovesciatelo su una griglia rettangolare per farlo raffreddare completamente. Preparate la dima della chitarra su un foglio di carta forno, ritagliatela e poi ricavate le forme che vi servono per comporre la torta. Come potete vedere dalle foto, la chitarra è a grandezza naturale e, sia la teglia, sia la carta forno, hanno una dimensione minore, niente paura realizzateli a pezzi e poi ricomponete il puzzle legando il tutto con la crema di riempimento e dopo con la crema al burro. Dimenticavo di dirvi che vi serviranno due vassoi rettangolari di 40×58 cm su cui adagiare le torte.
per la farcitura ho realizzato una crema chantilly con fragoline di bosco
per prima cosa ho preparato la crema pasticcera con queste dosi:
400 ml di latte
100 ml di panna fresca
6 tuorli
125 g di zucchero
40 g di amido di mais
un cucchiaino di essenza di vaniglia
sbattete i tuorli con lo zucchero e l’amido setacciato fino a quando assumeranno un colore biancastro e saranno vaporosi. Portate a bollore il latte con la panna e aggiungeteli, poco alla volta e mescolando, al composto di uova; aggiungete la vaniglia e, dopo aver amalgamato, riponete sul fuoco cuocendo fino a bollore per uno o due minuti. Togliete dal fuoco, versate dentro una ciotola e coprite con la pellicola a contatto con la crema.
per la crema chantilly:
1 litro di panna fresca
500 g di crema pasticcera (praticamente tutta quella preparata)
20 g di gelatina in fogli
150 g di zucchero a velo
Fate ammollare la gelatina in acqua fredda per circa dieci minuti, scaldate un po’ di panna dentro un pentolino e poi sciogliete la gelatina strizzata. Spegnete il fuoco e fate intiepidire prima di versare sulla crema pasticcera, mescolando con una frusta a fili manuale. Montate la panna con lo zucchero a velo, incorporatela alla crema pasticcera con movimenti lenti dal basso verso l’alto.
Inumidite la torta con una bagna realizzata con 250 ml di maraschino 700 ml di acqua e zucchero a piacere.
Distribuite la crema con un sac-a-poche lasciando qualche millimetro dal bordo esterno della torta in modo poi da sigillare con la crema al burro. Distribuite le fragoline e coprite con lo strato superiore di pandispagna.
Sigillate con la crema al burro, io l’ho preparata seguendo la ricetta di
Renato:
250 g di burro morbido
350 g di zucchero a velo
10 ml di latte caldo, praticamente una goccia
Sbattete il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa infine unite il latte caldo, continuate a sbattere per pochi istanti. Per coprire tutta la chitarra ho dovuto realizzare due dosi quindi moltiplicate per due.
Per le decorazioni in pasta di zucchero vi consiglio caldamente, di prepararle qualche giorno prima in modo da farle indurire per bene. Io sono stata aiutata da Carlotta e Riccardo, il lavoro c’è! Tasti, chiavi, manopole, ponte, battipenna, potenziometro, pikups del tipo humbucker e tailpiece. Per la copertura e le decorazioni vi serviranno circa 3 kg di pasta di zucchero, compratela pronta perché è molto malleabile e resta morbida a lungo.
Il manico e il battipenna li ho realizzati con 300 g di cioccolato plastico, invece le buche a “effe” le ho dipinte dopo avere realizzato la finitura sunburst. Le decorazioni le ho dipinte con un argento perlato, con lo stesso colore ho scritto “Gibson” e realizzato le decorazioni sulla paletta.
L’ultima decorazione da realizzare sono le corde in pasta di zucchero; utilizzate una sugarcraft e verranno fuori delle corde tutte uguali, abbiate cura di ammorbidire molto bene il fondente prima di utilizzarlo.
Ah, dimenticavo; l’espressione di sorpresa del mio sposo quando ha visto la torta è stata impagabile. E’ rimasto a bocca aperta, si è accontentato, per ora di mangiare la sua chitarra preferita, è pur sempre un inizio no?