Azzurro
…lo so, lo so benissimo che non esiste. L’ho capito tardi, ma è meglio tardi che mai no? Dunque, appurato che Azzurro, il principe, non esiste, faccio un diretto riferimento al pesce azzurro, quello del mare mio: quel mare che quando m’affaccio alla finestra e lo vedo, resto affatata come fosse la prima volta con il luccichìo delle onde sotto i raggi del sole, con quel ciavuru che mi trasi nelle nasche; celestiale, azzurro appunto, come il pesce che ci nata, nuota insomma.
Questo pesce, nella fattispecie sarde, alici e alghe, viene usato come portatore sano di salute nel mese di settembre di Salutiamoci ospite di Un filo di erba cipollina
io adoro le sarde mi piacciono assai, e queste seguono le semplici regole del gioco
Sarde al forno
per due cristiani
500 g di sarde
100 g di pangrattato
2 filetti di acciuga sott’olio
1 spicchio d’aglio
un mazzetto di prezzemolo
mezzo limone
olio extra vergine d’oliva
pepe
pulite le sarde, eliminate la testa, le interiora e apritele a libro. Lavatele, asciugatele e mettetele a macerare qualche minuto in poco olio, giusto il tempo della preparazione del condimento. In una padella sporca con due cucchiai d’olio, sciogliete le acciughe, aggiungete il pangrattato e mescolate portando a doratura. Spegnete il fuoco e aggiungete l’aglio e il prezzemolo tritati insieme, pepate. Ungete una piccola pirofila da forno, cospargete le sarde con il pangrattato aromatico, arrotolatele con la coda rivolta all’insù e posizionatele dentro la teglia. Tagliate a rondelle il limone e posizionate le fettine qua e la tra le file di pesce. Distribuite il pangrattato rimasto e l’olio della marinatura. Infornate a 180°C per 15 minuti.
…e vidi chi manci!