Azzurro

 …lo so, lo so benissimo che non esiste. L’ho capito tardi, ma è meglio tardi che mai no? Dunque, appurato che Azzurro, il principe, non esiste, faccio un diretto riferimento al pesce azzurro, quello del mare mio: quel mare che quando m’affaccio alla finestra e lo vedo, resto affatata come fosse la prima volta con il luccichìo delle onde sotto i raggi del sole, con quel ciavuru che mi trasi nelle nasche; celestiale, azzurro appunto, come il pesce che ci nata, nuota insomma.
Questo pesce, nella fattispecie sarde, alici e alghe, viene usato come portatore sano di salute nel mese di settembre di Salutiamoci ospite di Un filo di erba cipollina


io adoro le sarde mi piacciono assai, e queste seguono le semplici regole del gioco
Sarde al forno
per due cristiani
500 g di sarde
100 g di pangrattato
2 filetti di acciuga sott’olio
1 spicchio d’aglio
un mazzetto di prezzemolo
mezzo limone
olio extra vergine d’oliva
pepe

pulite le sarde, eliminate la testa, le interiora e apritele a libro. Lavatele, asciugatele e mettetele a macerare qualche minuto in poco olio, giusto il tempo della preparazione del condimento. In una padella sporca con due cucchiai d’olio, sciogliete le acciughe, aggiungete il pangrattato e mescolate portando a doratura. Spegnete il fuoco e aggiungete l’aglio e il prezzemolo tritati insieme, pepate. Ungete una piccola pirofila da forno, cospargete le sarde con il pangrattato aromatico, arrotolatele con la coda rivolta all’insù e posizionatele dentro la teglia. Tagliate a rondelle il limone e posizionate le fettine qua e la tra le file di pesce. Distribuite il pangrattato rimasto e l’olio della marinatura. Infornate a 180°C per 15 minuti.
e vidi chi manci!

36 Comments

  1. Anche io ho qualche dubbio che esista sto Principe … ah! Cmq mi sa che guardiamo lo stesso splendido mare siciliano… io a metà strada tra Palermo e Messina! 😉 Scopro il tuo blog per caso ma mi unisco ai tuoi follower con piacere

  2. Anche a noi ci piacciono le sarde, di solito ci limitiamo a cucinarle con un misto di pangrattato e odori, ma questa tua ricettuzza ci sfizia proprio, c'è un tal tripudio di sapori che ci arriva l'odore fin qua e se il Principe azzurro non esiste, accontentiamoci del pesce.
    Baci da Sabrina&Luca

  3. Non sono esperta di principi azzurri, purtroppo, forse lo sarò in un'altra vita…, ma posso definirmi esperta nell'individuare le ricette carine e questa lo è senza dubbio: semplice, sana (anch'io ADORO le sarde) ma di un invitante pazzesco!
    bacione
    simo

  4. oggi mi state facendo morire con le ricette gratinate, ma basta, non volgio solo vederle!!! Che dici, vengo da te??? Un bacio grande, e grazie grazie grazie bella Cla!!!

  5. Esiste il principe ma ha solo cambiato colore….. Ma tu sei sempre splendida e i tuoi piatti invitanti. Ciao bella!

  6. Forse se lo cerchi proprio azzurro non lo trovi, hai provato a cambiare colore?? 😉
    E se ti dicessi che le sarde non le ho mai mangiate, mi inviti a pranzo da te?

    ciao loredana

  7. il pesce azzurro è di sicuro una certezza…e poi il principe è troppo alliccato per i miei gusti :-))
    Questa terrina poi si mangia con gli occhi!
    Love
    ficoeuva

  8. Chi potrebbe riuscire a rendere la bellezza di una sarda? Chi potrebbe rieuscire a far risaltare il bianco delle carni gustose? Chi avrebbe potuto far passare il profumo di questo piatto attraverso lo schermo? Solo tu!
    Un baciuzzo

  9. decisamente meglio il pesce azzurro che il principe azzurro 🙂
    il tuo piatto è delizioso!
    ps ma sai che vengo a Palermo per lavoro? ho poco tempo che pasticceria mi consigli? grazie e baci

  10. Ciao Claudia,
    e se ti dicessi che hai portato u ciauru du mari fino a Modena?Potenza delle parole e delle immagini…mi sembrava di essere a botta u mari (si dice così?).
    Ciao da una trapiantata al Nord (sigh!)

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