tradizioni

Ah, le zie, sono una fucina di idee e un crogiòlo di tradizioni. Sono la memoria della famiglia. 
Adoro stare a sentire le storie, i racconti di altri tempi, gli aneddoti dei grandi di oggi quanneranu picciriddi. Lei, la zia Anna, è la sorella di mio suocero, affettuosa, intelligente, arguta e anche musicista; un’artista a tutto tondo. Un giorno mi fece assaggiare le sue cassatelle e con grande generosità mi ha regalato la ricetta, semplice, antica.
Per il ripieno: (queste quantità sono da considerare per 500 g di impasto e ne avanzerà un po’ da mangiare a cucchiaiate :D)
500 g di ricotta freschissima
q.b. zucchero
q.b. gocce di cioccolato (mi scuddai)
Inizio dal ripieno picchì deve riposare almeno una o due notti, dipende da quanto sia fresca la ricotta. Ve ne accorgerete dal siero che rilascerà. Mettete a gocciolare la ricotta dentro un colino o nella stessa fascedda, coperta dalla pellicola alimentare per tutta la notte in frigo; eliminate il siero e passatela in un passapomodoro a maglie fitte. Pesatela e aggiungete la metà del suo peso di zucchero io ho usato zucchero di canna. Aggiungete lo zucchero e ripassate nel passapomodoro ancora due volte, mettete in un contenitore, aggiungete le gocce di cioccolato, coprite con la pellicola e mettete in frigo fino all’utilizzo.
Per l’impasto:

1kgdi farina 00
250 g di zucchero
300 g di sugna (strutto)
una bustina di lievito (16 g)
una bustina di vanillina
un pizzico di ammoniaca
2 uova
latte per impastare, quanto basta
questa la sua ricetta per l’impasto, per correttezza l’ho trascritta para para come me l’ha dettata lei, io con il senno di poi, della modernità, per intenderci e della consapevolezza ho modificato dimezzando le dosi e adeguando gli ingredienti senza stravolgere completamente il risultato finale.
500 g di farina 0
125 g di zucchero di canna
150 g di sugna (strutto)
8 g di lievito
una bacca di vaniglia
un’idea di ammoniaca (giusto l’odore)
un uovo
latte q.b.

impastate tutti gli ingredienti, realizzate una palla, avvolgetela dentro un foglio di pellicola e ponetela in frigo per almeno due ore. Trascorso il tempo di riposo maneggiate l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata, stendete una parte con il mattarello a uno spessore di 2-3 mm e con un bicchiere messo al contrario e ben infarinato staccate dei cerchi dall’impasto. 

Con un cucchiaino distribuite, al centro del cerchio, una piccola porzione di ripieno, richiudete a mezzaluna, sigillate bene ma anche no, è bello che in cottura venga fuori un po’ di crema di ricotta.

Infornate a 180°C per circa 20 minuti, regolatevi seguendo la conoscenza del vostro forno e non sbaglierete, quando le cassatelle acquisteranno una bella doratura superficiale saranno pronte da sfornare. Fate raffreddare sulla teglia e spolverate di zucchero a velo o di cacao amaro.

32 Comments

  1. Mamma mia che bontà!!! Da provare per forza, adoro la crema di ricotta, ma per quanto mi sforzi non esce mai come quella siciliana 🙂

    Maira

  2. Ciao Claudia! Volevo dirti che anche se provengo da Agira, il paese delle cassatelle di cioccolato, preferisco quelle di ricotta che però ho sempre comprato. Finalmente con la tua ricetta proverò a farle da me. Mi chiedevo…visto che non amo il cioccolato, se alla ricotta aggiungessi anche qualche pezzettino di arancia candita…? Un bacione e grazie per la condivisione 😉

    1. Ciao Rosalba,
      io mi scordai di mettere le goccine di cioccolato erano buonissime lo stesso. L'idea dell'arancia candita è meravigliosa!
      grazie a te bedda mia
      Cla

  3. Che brave le zie, le nonne..le cugine. Ti leggo con un pizzico d'invidia( buona eh), io non ho un gran rapporto con il parentame…tintu carattere il mio ( o magari il loro chilosa). Anche io come te..abbondo con la ricotta, proprio per poterci tuffare il cucchiaio e mangiarla. L'adoro. Un baciotto, Ale 😀

  4. ehhh si le zie un vagone di cose buone 🙂 ero molto legata ad una zia Annina che non c'é più e mi ha lasciato tanti ricordi di cose buone, é un peccato che non ci sia più chissà quante cose ancora mi avrebbe raccontato. Abitava a Cannitello proprio in faccia allo stretto di Messina e molte delle sue preprazioni avevano anche l'influenza siciliana, come la cassata quella ricca di canditi.
    Queste cassatelle sono adorabili nella lro semplicità cosi' come i dolci della tradizione, semplici ma buoni e carichi di ricordi. La foto, la prima, cummari mia é bellissima!!!!!!
    Una domanda, metti ricotta di pecora o vaccina? forse cretina la domanda mahhh!!!
    un'abbraccio carissima dolce Cummari!!!!

    <3

    1. Bedda duci e zuccherata cummari mia,
      hai ragione i racconti dei grandi sono memorabili e dispiace non averli più accanto.
      Ciao alla zia Annina ovunque ella sia :*
      hai ragione anche su un'altra cosa, qua diamo per scontato il tipo di ricotta, usiamo quella di pecora per tutte le preparazioni, dolci e salate.
      un baciuzzo
      Cla

  5. Mai come a "casa nostra" la tradizione e la famiglia si sposano con la cucina. Il cibo è amore …e una ricetta come questa …in epoca in cui tutto si sa e si fruisce in un lampo…è un dono d'amore da conservare su quaderni ingialliti da tramandare ai nostri figli. Ogni morso sazia il cuore. Brava Claudia per averla condivisa.

  6. Ho fatto da poco anche io dei ravioli con la ricotta di pecora (non ancora postati) ma a confronto con i tuoi sembrano i fratelli poveri! 🙁 ….vabbè, vuol dire che proverò anche io la ricetta della zia Anna, per le foto invece ti invito a casa mia!
    smack
    Annalis

  7. sono ricotta dipendente e l'adoro sia nei dolci che nei salati, però quella che mangiai in Sicilia ancora la ricordo….Un baciuzzo grande , buona settimana bedda mia!

  8. bedda mè…c'amma fari? così non possiamo andare avanti…io ogni volta che passo da te rimango basita per dalle foto che per le ricette, mai nulla di banale da te….la verità…..ci futtisti na poco di foto a na rivista patinata?? me lo puoi dire sai!! ma che bellezza! io le ho fatte una volta, ma siccome non sono del tutto a posto con le ricette, tendo sempre a cercare la miglioria, e ca la truvavu! bacioni e grazie!

  9. Ciao Claudia,

    l'altra sera avevo a cena una coppia di amici golosi di dolci con la ricotta e ho preparato loro la tua cassata al forno (cassata di Ida) che è diventato il mio cavallo di battaglia!
    Sono rimasti contentissimi e inoltro a te i loro complimenti 🙂
    La prossima volta preparerò loro queste cassatelle!!
    Solo una curiosità: come mai hai sostituito la farina 00 con la 0? Posso usare la 00 o è meglio l'altra?

    Grazie sempre per le tue ricette e complimenti per le foto!
    Lavy

    P.S. ho scritto tre volte questo commento.. speriamo che questa sia la volta buona!

    1. Lavinia,
      che bello leggerti, come state?
      Cerco di usare meno prodotti raffinati possibile, la 00 è uncriminata ma puoi usarla ci mancherebbe. Grazie assai
      un bacione
      Cla

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