una mousse che rapisce i sensi

dovete assaggiarla!
…dopo vi innamorerete, il mondo vi sembrerà più bello, vedrete tutto con occhi diversi e se, appena finito il primo bicchierino, vi sembrerà che il mondo perda il colore, afferratene un altro,
FUNZIONA! ahahahah
occhio però, perchè può dare dipendenza 😀

La ricetta è tratta da “I grandi libri degli ingredienti” “Cioccolato” de La Cucina del Corriere della sera
per una decina di bicchierini:
1/2 litro di panna fresca
170 g di cioccolato bianco
70 g di zucchero
1 limone
3 uova
10 g di gelatina in fogli
30 ml di limoncello (io ne ho messi 50 ml)
200 g di mirtilli freschi

mettete la gelatina a bagno in acqua fredda. Sciogliete a bagno maria il cioccolato bianco con un paio di cucchiai di panna, poi toglietelo dal fuoco e fate raffreddare. Con delle fruste lavorate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungete il cioccolato e mescolate con una spatola. Montate gli albumi a neve ferma e aggiungeteli delicatamente facendo attenzione a non smontarli. Scaldate il limoncello e aggiugete la gelatina, mescolate per farla sciogliere, dopo aggiungetela al composto di uova e cioccolato. Unite anche la scorza del limone grattugiata. Semimontate la panna ed incorporatela al TUTTO.
Distribuite una manciata di mirtilli sul fondo dei bicchieri, versate la mousse e ponete in frigorifero per almeno 5 ore, poco prima di servire cospargete con altri mirtilli freschi.
P.S.: presto vi farò sapere come viene se si utilizza il cioccolato al latte e le fragoline di bosco…vero Aida?
ahahahah

quante sono le gemelle?

2 sono!
e come sono?
dolcissime sono! esattamente come queste due ricette che propongo per la loro raccolta estivissimissima

Crostatine di panna cotta con composta di fichi e caramello

Bicchieri di panna cotta, composta di fichi e cardamomo

ingredienti per 8 tartellette da 10 cm di diametro

pasta sucrée alle mandorle
250 g di farina 00
5o g di farina di mandorle
100 g di burro a temperatura ambiente
80 g di zucchero a velo
1 pizzico di sale
2 uova piccole
Impastate gli ingredienti lavorando pochissimo con le punte delle dita oppure date l’incombenza alla planetaria che se la cava egregiamente 😉
avvolgete l’impasto nella pellicola e ponete in frigo per almeno 2 ore
panna cotta
500 ml di panna fresca
250 ml di latte
12 g di gelatina in fogli
100 g di zucchero
1 bacca di vaniglia
ammollate in acqua fredda la gelatina. In un pentolino portate a bollore la panna, il latte e lo zucchero con la bacca di vaniglia incisa e liberata dei suoi semi. Togliete dal fuoco e aggiungete la gelatina mescolando fino a completo scioglimento.
caramello
100 g di zucchero semolato
2 cucchiai di acqua
composta di fichi
8 fichi verdi + 4 fichi per decorare
70 g di burro
mezzo bicchierino di cognac
50 ml di acqua
2 cucchiaini rasi di zucchero
sbucciate e tagliate a quadrucci 8 fichi, poneteli in una padella sul fuoco con l’acqua, lo zucchero e il burro appena la frutta assumerà una consistenza piuttosto morbida sfumate con il cognac e alzate la fiamma per fare avaporare.

per 4 bicchieri
10 biscotti secchi al limone
4 bacche di cardamomo verde che mi ha regalato l’amica mia Enzuccia


Imburrate le tegliette ed infarinatele eliminando la farina in eccesso. Distribuite la pasta sucrée dopo averla stesa con il mattarello con uno spessore di 3-4 mm. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e infornate le tartellette a 160 °C per 8-10 minuti poi tiratele fuori, rimodellatele con l’aiuto di un cucchiaino perchè l’impasto tenderà ad afflosciarsi ( se preferite utilizzate i pesi per la cottura in bianco…io li odio), reinfornatele per altri 10 minuti o fino a completa doratura. Tirate fuori le formine e fate raffreddare qualche minuto prima di sformarle. Pestate i biscotti nel mortaio e distribuite un piccolo strato su ogni tartelletta, un po’di più sulla base di ogni bicchiere, avendo cura di compattare la farina di biscotti sul fondo del bicchiere. Sistemate un cucchiaio di composta di fichi dentro le tartellette, mettete da parte il resto. Rimettete per comodità il dolcino nella teglietta, manterrà in forma il guscio di pasta; adesso versate un paio di cucchiai di panna cotta a copertura della composta di fichi arrivando al livello del margine della pasta sucrée, ponete in frigo almeno tre ore per far rassodare la panna. Prendete i bicchieri e dividete la panna cotta rimasta, ponete in frigo a rassodare.
Trascorso il tempo necessario, tirate fuori i bicchieri dal frigo, spartite la composta di fichi rimasta e un po’ di polvere di cardamomo di cui avrete precedentemente pestato i semini contenuti nelle bacche. Ponete in frigo fino al momento di servire.
Preparate il caramello mettendo sul fuoco, in una casseruola col fondo spesso, lasciate cuocere a fuoco basso senza mescolare, lo zucchero con l’acqua. Quando il caramello comincerà a bollire cambierà lentamente colore, fate molta attenzione a che non si bruci, i cristalli si scioglieranno ed è il momento di toglierlo dal fuoco. A questo punto dovrete essere molto veloci, su un tappetino di silicone della Silikomart realizzate dei ghirigori con i rebbi di una forchetta per fare i fili oppurem con un cucchiaino tracciate una “linea” di caramello, lasciate raffreddare un istante e arrotolate la “linea a spirale attorno al manico di un cucchiaio di legno, caramellate la frutta, intingendola dentro il caramello, in teoria la frutta non andrebbe affettata perchè l’umidità interna scioglie il caramello il quale non s’attacca ma i fichi troppo grandi erano 😉
Prima di servire, sformate ancora una volta i docetti, distribuite sulle tartellette la frutta caramellata e i ghirigori di caramello.



semifreddo de lavande parfumé au miel de pistaches de Bronte

immagine tratta da internet

un semifreddo talmente chic che solo in francese posso titolarlo 🙂
la mia cummari mi perdonerà se ho fatto degli errori…vero? In questo caso correggerò di gran carriera ahahahahah!
ah! la Francia, la Provenza, che posti fantastici, se dovessi lasciare la Sicilia è li che vorrei trasferirmi, e una cosa la farei…mi coricherei in mezzo a uno di questi campi di lavanda con le api che ronzzzzzzzano attorno e le farfalle che svolazzano di fiore in fiore 😉
che favola!

torniamo al dolcetto chic e quindi con i piedi per terra dalle mie parti 😀
prendete
130 g di miele millefiori
40 g di miele ai psitacchi di bronte
una decina di steli di lavanda fresca
4 tuorli
7 g di amido di mais
500 ml di latte
500 ml di panna fresca


Lavate delicatamente i fiori di lavanda sotto l’acqua corrente, tamponateli con un canovaccio pulito e staccateli dallo stelo.
Frullate il miele ai pistacchi con un po’ di latte, aggiungete i tuorli, l’amido setacciato, i fiori di lavanda e un altro po’ di latte. Sbattete con una frusta a mano. In una casseruola, portate al limite del bollore il latte rimasto. Aggiungetelo a filo al composto di uova mescolando bene per amalgamare. Riponete il tutto sul fuoco per fare addensare, prima del bollore, versatela in una ciotola e fatela raffreddare prima a temperatura ambiente, poi in frigo per tre ore. Montate a neve ferma la panna e unitela alla crema fredda. Dividete poi in stampini monoporzione e metteteli in freezer. Levate i semifreddi dal freezer mezz’ora prima di servire e fateli ammorbidire in frigo. Decorate, se volete, con fiori di lavanda.

adesso vi dovete sorbire tutte le prove di scatti fatti con e senza cavalletto
😀
promemoria per me: seguire un (due, tre, quattro, cinque, enne…) corso di cucina e uno (due, tre, quattro, cinque, enne…) di fotografia applicata alla cucina 😀






panna cotta al cioccolato e pere

Mi acqua, ma ‘u Signuri su’ scuiddò cu tutta ‘st’acqua! Come dico sempre io? oramà lo sanno anche i sassi, “Ma quando arriva l’estate?”, quel bel caldo afoso 40° all’ombra ah! non vedo l’ora 🙂
meglio di tutto quest’umido, meglio di questo freddo! Figghioli qua ci sono stati 9° ma siamo impazziti?
immagino che chi legge dal NODD inorridisce al pensiero dei nostri 9 gradi per loro sarà caldo ahahahah, ma io sento troppo freddo, io dovevo nascere al centro della terra, sarei stata bene 😉 sicuramente al calduccio, forse troppo ahahahah
Torniamo alle cose dolci ma non calde perchè questa si mangia fredda 🙂 una panna cotta al cioccolato buona buona, questa volta senza salsine varie ma accompagnata dalle pere, un classico degli abbinamenti.
La ricetta la trovate scartabellando il Sale&Pepe di ottobre 2002 a pagina84 😉

4 pere williams
100 g di cioccolato fondente
400 ml di panna fresca
100 ml di latte intero
10 g di gelatina in fogli
50 g di zucchero semolato
il succo di 2 limoni
un cucchiaio di zucchero a velo
un baccello di vaniglia
4 cucchiai di maraschino
cacao amaro

Mettete la gelatina a bagno in acqua fredda. Tritate grossolanamente il cioccolato e mettetetelo in una casseruola con il latte, la panna, lo zucchero, il baccello di vaniglia tagliato nel senso della lunghezza ed anche i suoi semi. Portate a bollore a fuoco basso e mescolate di tanto in tanto. Dopo togliete la casseruola dal fuoco aggiungete la gelatina strizzata e fatela sciogliere completamente. Filtrate attraverso un colino a maglie fini, eliminate il baccello e infine, versate negli stampi che desiderate, precedentemente bagnati con acqua fredda; io ho utilizzato quelli di circa 4 cm di altezza e 6,5 cm di diametro, ho ottenuto 7 dolcini.
Mettete in frigo e fate rassodare per almeno 2 ore. Lavate le pere, dividetele a metà ed eliminate i semi con uno scavino, affettatele a spicchi sottili ma non troppo, metteteli in una ciotola con il succo del limone e il maraschino, mescolate con le mani delicatamente e fate insaporire. Rivestite una placca con carta forno, allineatevi gli spicchi di pera, cospargete con lo zucchero a velo e passate sotto il grill caldo del forno per circa 5 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare. Sformate le panne nei piattini da dessert, distribuite gli spicchi di pera leggermente accavallati, spolverate con il cacao e servite.

Panna cotta alla melagrana

Parlo sempre bene della mia rivista preferita vero? Vero! Oggi però, devo fare un appunto! In questo dessert di gennaio 09 della spettacolare “Sale &Pepe” la ricetta trae in inganno oppure, se volete, mi sono confusa, ho letto male…
Gli ingredienti liquidi sono trascritti in ml e in dl, quindi ho fatto male, anzi direi malissimo i conti, mi sono ritrovata con pochissimo succo di melagrana e il mio adorabile sposo è uscito di corsa per andare dal fruttivendolo a fare il carico di melagrane :). La panna, per 8 bicchieri era 500 ml, il succo di melagrana 5 dl…insomma, a prescindere dal fatto che sono un’idiota, non sarebbe una cosa carina utilizzare le medisime unità di misura? ai posteri l’ardua sentenza e stendiamo un velo pietoso perchè questa volta, possiamo dirlo! Non ho saputo copiare!!! AHAHAHAHAH!!!

per 8 bicchieri
-500 ml di panna fresca
-300 ml di latte
-200 g di zucchero a velo
-un baccello di vaniglia
-2 bicchierini di rum
-20 g di gelatina in fogli
-500 ml di succo di melagrana leggasi mezzolitrocheètantissimodisuccodimelagrana!!!(più o meno 6 melagrane belle grosse)
-una melagrana
-zucchero a velo per il succo perchè è un po’ aspro, fate voi a seconda del vostro gusto

Scaldate il latte con lo zucchero e il baccello di vaniglia inciso. Ammorbidite 15 g di gelatina in acqua fredda, strizzatela e unitela al latte, mescolando finchè si è sciolta, fate raffreddare. Eliminate la vaniglia, aggiungete il rum e la panna, mescolate e versate in 8 bicchieri. Copriteli con la pellicola e fateli riposare in frigo per 6 ore. Scaldate il succo della melagrana, unite la gelatina rimasta precedentemente ammorbidita in acqua fredda, mescolate e fate raffreddare senza farlo consolidare. Disponete su ogni pannacotta un cucchiaio di chicchi di melagrana, completate con il succo, tenete in frigo fino al momento di servire e in ultimo decorate con i chicchi rimasti

Piesse: il commento di Laura mi suggerisce che probabilmente farei bene ad aggiungere che, per ottenere mezzo litro di succo ho utilizzato 6 melagrane piuttosto grosse. Delle prime 3 ho raccolto tutti i chicchi li ho frullati e poi ho filtrato il succo, ma vedendo che il mio colore rosso non somigliava nemmeno lontanamente al rosso della rivista, ho pensato che “forse” bisognava spremere i frutti, ma se ne perde la metà ed il rosso continua ad essere lo stesso cioè non rosso brillante rivista, quindi suggerisco la “prima che ho detto”, raccogliete tutti i chicchi, frullateli e poi filtrate il succo 😉

Piesse n°2: Il commento di Paola invece, mi suggerisce di fare vedere con qualche scatto il metodo che utilizzo per sbucciare la melagrana velocemente, in questo modo la si sgrana in un battibaleno; con la punta di un coltello, incidete la superficie superiore del frutto dall’alto verso il basso fino a metà della calotta, sollevate la parte della buccia che tra l’altro è sottile, dopo di che si sgrana a piccole porzioni direttamente in una ciotola.
scusate, le foto sono un po’ buie perchè oggi piove, ma spero che siano esaustive






Un dessert per memà

Domani sarò a combattere una battaglia contro uno stramaledetto tumore maligno che ha pensato bene di albergare nel polmone sinistro di mia madre. Questo dolcino lo dedico dunque a memà, donna adorabile e mia amata :*
Vi chiedo un pensiero per lei domani, che più siamo e meglio è
grazie :*


Noooo, ma che ve lo dico a fare?
… meglio occultare tutto e fare finta di nulla…
ma poi come vivrò? con il rimorso? noooo non si può! bisogna condividere sissi
allora sapete chi fazzu? vu cuntu…
ahahahah
Si tratta di sperimentazioni ma che devo dire sono andate a buon fine, il mio sposo ha mangiato un dessert intero, quello della foto per essere precisi! E lui è un tipo che notoriamente non va matto per i dolci.

per il caramello
120 g di zucchero semolato
2 cucchiai d’acqua
50 ml di panna
20 g di burro

per la crema al limone
300 ml di latte intero
70 g di zucchero semolato
la scorza di un limone
4 tuorli
2 uova intere

Per l’intermezzo
60 g di biscotti secchi
un cucchiaio di miele

per la panna montata
500 ml di panna fresca
60 g di zucchero

Preparate il caramello sciogliendo, su fuoco dolce, lo zucchero con l’acqua, mescolando sempre; quando avrà preso colore toglietelo dal fuoco e aggiungete la panna e il burro, sempre mescolando rimettete sul fuoco fino a fare amalgamare gli ingredienti. Versatelo in 8 stampini da circa 1,5 dl e fatelo rafferddare. Scaldate il forno a 180°C, nel frattempo portate a ebollizione il latte con la scorza grattugiata del limone. Mettete i tuorli e le uova intere in una ciotola con 70 g di zucchero e il succo del limone filtrato. Sbattete amalgamando, aggiungete a filo il latte filtrato continuando a sbattere. Suddividete il composto negli stampini e passateli in forno a bagnomaria per circa 30-40 minuti a seconda della potenza del vostro forno. Fate raffreddare bene fuori dal forno. Tritare i biscotti in un mortaio aggiungete il miele scaldato su fuoco dolce solo per scioglierlo leggermente e ponetelo sul composto di uova. Montate la panna con lo zucchero, compattatela negli stampini e poneteli in freezer per almeno 4 ore. Due ore prima di servirli, per agevolare la fuoriuscita dei dessert farteli stazionare pochi minuti in acqua tiepida, sformate i semifreddi su piattini singoli, dopo trasferiteli in frigo.

Panna cotta per Carlotta con coulis di fragole

“Mamma, ma tu la sai fare la panna cotta?”
“Carlotta, credo proprio che potrei riuscirci!”
“Evviva, allora me la fai?”
(saltelli, balletti, piroette, giravolte)
una volta tanto che mia figlia mi chiede un dolcino…io che fo’ secondo voi?
manco a dirlo…fortuna che non mi ha chiesto una cosa difficile ^_^’
ahahah

La ricetta originale la trovate da Adina
500 ml di panna
250 ml di latte intero
6 fogli di colla di pesce
100 g di zucchero tipo Zefiro
un baccello di vaniglia

Per la coulis di fragole
300 g di fragole
60 g di zucchero
Ammollate la colla di pesce in acqua fredda per 10 minuti. In un tegamino, mettete la panna, il latte, lo zucchero e il baccello di vaniglia tagliato nel senso della lunghezza. Portate a bollore, mescolando ognoi tanto e poi spegnete subito. Aggiungete la colla di pesce strizzata, mescolate fino a farla dissolvere nella panna. Bagnate gli stampini in alluminio, (i miei sono piccoli e ho ricavato 10 dessert) versate la panna fate raffreddare leggermente e poi infrigoferate 😉
per 4-5 ore ma noi avevamo solo 3 ore a disposizione quindi sappiate che 3 ore possono bastare.
Preparate la coulis, frullate le fragole con lo zucchero, ponete sul fuoco con un cucchiaio d’acqua, portate a bollore mescolando per qualche minuto. Setacciate la coulis e mettetela in frigo. Aiutandovi con un coltello o una piccola spatola, staccate il dolce dalla parete dello stampo e rovesciatelo sul piatto, versate la salsa di fragole e se volete qualche fragola per guarnire.