spaghettoni arriminati al Nero d’Avola e l’ospite inatteso

Qualche giorno fa, mi chiama Mariachiara  e mi chiede un piatto per un ospite inatteso, “e se ci abbinassi un vino?”

“Ok”, rispondo “ma quando?”
“Presto, prestissimo, quando meno te l’aspetti”, certo, allora perché si chiama l’ospite inatteso? 
Mi spiega, in due parole due, che Simply  promuove la produzione vinicola del territorio, fornendo degli strumenti ai suoi clienti per conoscere le etichette e approfondire la conoscenza nel campo enologico, passando dal cibo. In effetti un buon bicchiere di vino non si beve a stomaco vuoto. Dunque Simply, il mio ospite inatteso, porta il vino e io preparo un piatticeddu di pasta al volo.

Spaghettoni arriminati al Nero d’Avola IGP delle fattorie Azzolino


per 4 cristiani
tempo di preparazione: 15 minuti
tempo di cottura: 20 minuti
250 g di spaghettoni
250 g di cime di broccoletti
250 g di cavoletti di bruxelles
15 g di passolina, uva passa
15 g di pinoli
80 g di nero d’Avola IGP delle fattorie Azzolino
mezza cipolla
due spicchi d’aglio
un peperoncino secco
60 g di olive nere
300 g di Nero d’Avola IGP delle fattorie Azzolino
olio extra vergine d’oliva
un ciuffo di prezzemolo tritato
cacio cavallo grattugiato

tritate finemente uno spicchio d’aglio e la cipolla, poneteli in un wok con 15 g di olio e imbiondite leggermente, aggiungete la passolina con i pinoli, sfumate con il vino. Aggiungete i cavoletti tagliati a fettine e le sole cime dei broccoletti, unite 100 g di acqua, coprite e stufate per 15 minuti.

Togliete dal fuoco e salate; nella stessa padella sporca, aggiungete 15 g di olio con uno spicchio d’aglio schiacciato, un piccolo peperoncino tagliato a metà nel senso della lunghezza, le olive snocciolate e tritate finemente, soffriggete e poi versate 300 g di vino, portate a ebollizione.

Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolate a meno tre minuti dalla fine della cottura e versatela nel wok con il vino in ebollizione, portate a cottura rimestando sempre. quando la pasta sarà cotta, aggiungete la verdura mescolate per insaporire e servite con una spolverata di cacio cavallo e una di prezzemolo tritato

TASTE FIRENZE

Fiorentini! Toscani tutti AMME’!
dal 9 all’11 marzo andate alla Stazione Leopolda a Firenze e immergetevi nel favoloso Taste
Ci sarò anch’io, beh, non fisicamente picchì devo badare ‘a picciridda, ma con una ricetta sarò lì. Vi cuntu che fici.
 Sono stata coinvolta da Simone Sabaini, il produttore di Cioccolato di Modica Sabadì, in un progetto che rende complici il mondo del design con quello del cibo. Mizzica, mi sono detta, che cosa interessante da proporre a un architetto che si occupa di cibo, tanto interessante che mi chiesi in che veste mi si richiedeva il contributo […].  In definitiva il mio progetto prevedeva l’elaborazione di una ricetta inedita che coinvolgesse il Cioccolato di Modica Sabadì con il Siccagno, un nero d’Avola della produzione di Arianna Occhipinti. Dopo di ciò il giovane designer Andren avrebbe dovuto illustrarla. Ebbene, tutto ciò è avvenuto, che cosa aspettate? Andate a vedere di persona pirsonalmente, ben otto foodblogger e 16 designer in mostra a Firenze!
La ricetta la trovate QUI insieme all’illustrazione di Andren. Io, nel mio piccolo vi lascio qualche scatto della ricetta. Oh, raccontatemi qualcosa quando ci andrete, siate gli occhi miei.
*_*

…e tutta la Compagnia bussò alla mia porta

ma ci siete andati a farvi un giro dalla Compagnia del Cavatappi?il negozio on line dove persone vere, mica bau bau micio micio, vi seguono, vi ascoltano e provvedono ai vostri bisogni? no? andateci fate un ordine ed in tre giorni tre vi arriva il pacco 🙂
Noi, il mio sposo ed io, ci siamo divertiti nella pagina dei vini, abbiamo preso anche una grappa e del cioccolato, che aspettate a dare un’occhiata?

Il porta bottiglie in legno è stato gentilmente offerto dalla ditta Azzizza

gente allegra Dio l’aiuta


Ieri si è svolta a Palermo il Degustivina 2008, una manifestazione volta all’insegna della degustazione di vino siciliano di altissimo pregio, ma che meraviglia questo posto! Pieno zeppo di bella gente con tanto di bicchiere firmato in mano che degustava…ho visto tantissime guance rubiconde…comprese le mie ahahahah

eravamo più o meno tutti a stomaco vuoto e con il bicchiere pieno in mano alla ricerca di un pezzettino di pane intinto nell’olio nuovo. Che bellezza e che bontà tutti quei vini a nostra completa disposizione…”signora vuole AVVINARE?” ed io “EH???? che beni a dire???” ahahahah io ero là per bere, mica per AVVINARE che per quelli che non masticano il vinese come me, significa svuotare il bicchiere negli appositi secchielli…ma sono impazziti, piuttosto lo sorseggio e poi si passa ad altro 😉

poi ho finalmente sentito un calore che veniva da dentro, ed ho smesso di sentire freddo!!! Stamani un “canonico” mal di testa aleggiava dentro ‘u ciriveddu…manco a dirlo no?
ahahahah
invito tutti i palermitani, i palermitani e provincia ad andare ad avvinaz…ehm a degustare dell’ottimo vino a Sant’Erasmo al Kalsart è l’ultima serata a disposizione poi ci rivediamo tutti lì l’anno prossimo 🙂

PS: ho corretto il termine da svinare ad avvinare, sono talmente ignorante che ho sbagliato…ero talmente bril…ehm allegra che ho preso fischi per fiaschi ahahahahahah!