[…]E caddi come corpo morto cade


“[…]Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona

Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense».
Queste parole da lor ci fuor porte.

Quand’io intesi quell’anime offense,
china’ il viso e tanto il tenni basso,

fin che ‘l poeta mi disse: «Che pense?»

Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!»[…]”

una storia d’amore così emozionante, ti lascia senza fiato se raccontata così, come Lui la racconta…
il sommo poeta; il sommo interprete

Risotto rosso rubino al profumo di limone


Il risotto di Adrenalina che ha vinto la sfida di Iron Blog mi ha stuzzicato la gola, ed ho voluto gustarlo con alcune varianti. E’ buonissimo!…per me 😉

ingredienti per uno…io 🙂
1 melagrana
100 g di riso
un limone
un quarto di cipolla
250 ml di brodo vegetale
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
50 g di Camembert

aprite la melagrana a metà, una spremetela con uno spremiagrumi e conservate il succo, dall’altra liberate i chicchi. Affettate finemente la cipolla, soffriggetela con un paio di cucchiai d’olio, aggiungete il riso e tostatelo per un paio di minuti mescolando. Bagnatelo con il succo della melagrana e fatelo evaporare. Portate il riso a cottura unendo il brodo bollente, poco alla volta; regolate di sale. Al termine della cottura mantecate con il formaggio tagliato a piccoli tocchetti, aggiungete i chicchi di melagrana e la scorza del limone tagliata con il rigalimoni, pepate e servite.

Vesuvio alla boscaiola


Ingredienti per noi 2:
200 g di pasta formato vesuvio
250 g di funghi misti surgelati (purtroppo)
una piccola melenzana
un piccolo spicchio d’aglio
250 g di pomodori pelati
una piccola cipolla
ricotta salata
25 g di pinoli
un ciuffetto di finocchietto di montagna
olio extra vergine d’oliva
un paio di fette di peperoncino fresco
sale
Spuntate la melenzana, tagliatela a dadini cospargeteli con il sale e lasciateli spurgare l’acqua di vegetazione, poi lavateli sotto l’acqua ed eliminate il sale, strizzateli e asciugateli. Friggeteli in abbondante olio caldo, scolateli e trasferiteli su un foglio di carta assorbente. Sbucciate la cipolla, tritatela finemente e fatela imbiondire in padella con un paio di cucchiai d’olio; unite il pomodoro, salate e aggiungete il peperoncino, cuocete per una decina di minuti. In un’altra padella con 2 cucchiai d’olio e lo spicchio d’aglio affettato, cuocete per 10 minuti i funghi ancora surgelati, salate ed aggiungeteli al sugo insieme con le melenzane e cuocete per una decina di minuti ancora. Tostate i pinoli in un padellino antiaderente; lavate e tagliuzzate il finocchietto. Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela al dente e saltatela in padella con il sugo, i pinoli e il finocchietto. Servite con una grattugiata di ricotta salata.
questo tipo di condimento, in genere quando posso, lo preparo un paio d’ore in anticipo per dare il tempo agli ingredienti di insaporirsi l’un con l’altro.

Girelle di pasta frolla



Ho letto numerose ricette per la realizzazione di questi biscottini affascinanti, poi ho deciso; come prima volta li realizzo a modo mio! quindi ho utilizzato la ricetta della pasta frolla della zia Antonella, la sua ricetta è ineguagliabile per me. La prossima volta utilizzerò una delle tante ricette.
Ingredienti per la frolla bianca:
300 g di farina
150 g di zucchero fine tipo Zefiro
150 g tra burro e strutto
2 tuorli
1 uovo
un pizzico di sale

Ingredienti per la frolla al cioccolato:
gli stessi di quella bianca
3 cucchiai di cacao

impastare separatamente le 2 frolle e ponetele a riposare in frigo avvolte in fogli di carta alluminio, per più di un’ora; tagliate in due il panetto bianco per stenderlo più facilmente, tirate la sfoglia arrotolatela sul matterello e poi adagiatela su una teglia rivestita di carta forno, spennellatela con gli albumi avanzati. Tagliate in due anche l’impasto al cacao, stendetelo più o meno della stessa misura del precedente, arrotolatelo sul matterello e poggiatelo su quello bianco, spennellate anche questo con l’albume, arrotolate le due frolle aiutandovi con la carta forno. Ponete il rotolo in frigo circa mezz’ora per facilitare il taglio. Fate lo stesso con le altre due metà. Accendete il forno a 180°C affettate un rotolo alla volta, a rotelle di 8 mm circa, disponete sulla teglia foderata da carta forno e infornate per 10-15 minuti.

Aspettando aspettando…


…anch’io parteciperò ad “Aspettando Natale 2007” con una ricetta tipica palermitana. Per la quale andrò a scuola da nonna Claudia ad imparare come realizzarla, non vedo l’ora perchè lei è una maestra eccellente.

Pesce spada con patate e aromi



Se fossi superstiziosa, dovrei leggere qualcosa di oscuro in quello che mi è capitato nella preparazione di questo piatto…ma invece sono solo sbadata ah ah ah! certo c’è poco da ridere 😉 Lavo le patate, le metto in una pentola, le ricopro d’acqua e accendo il fuoco sotto…si sotto, ma sotto la caffettiera che essendo piena a metà è rimasta sul fornello. Nel frattempo faccio altre cose in giro per casa, e sento un sobollire strano,mi dico”così presto?” era il caffè che bolliva…marò e questa è la prima!
La seconda: accendo il forno per portarlo a temperatura…e invece non l’avevo acceso, quindi al momento di infornare, ho dovuto aspettare ancora e ricominciare con l’accensione!
va beh! in definitiva abbiamo cenato e adesso vi racconto con cosa.
A me il pesce piace tutto; adoro il pesce da pulire nel piatto, contrastare con le spine e finire col gustarmi le “guanciotte” mi sembra un rito irresistibile. Ma per far mangiare il pesce a mia figlia compro direttamente il pesce da taglio e penso di risolvere un problema, ma mi illudo. Che fatica farla mangiare!

Ingredienti per 3:
3 fette di pesce spada
30 g di pangrattato
30 g di sesamo
scorza di limone
40 g di pecorino di fossa
3 patate
un mazzetto di basilico
un mazzetto di prezzemolo
mezzo spicchio d’aglio
mezza cipolla
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Lavate le patate, lessatele intere, scolatele appena saranno tenere, sbucciatele, fatele raffreddare e tagliatele a dadini. Tritate le erbe aromatiche, l’aglio e le cipolla. Condite le patate con il trito, salate e pepate, unite un paio di cucchiai d’olio. Preparate la panatura per il pesce come l’ha suggerita Stella di Sale, unendo il pan grattato con il sesamo leggermente abbrustoliti, il pecorino grattugiato al momento con una grattugia a fori grossi, l’olio, il sale, il pepe e la buccia del limone tagliata con un rigalimoni…vi confido un segreto, avevo ancora un po’ di pan grattato giusto 30 g, avanzato dalla cena di ieri condito con le madorle e i pistacchi, e quindi l’ho usato con il sesamo…schhhh non ditelo in giro però ;). Bagnate con olio le fette di pesce, salate e panate schiacciando leggermente la panatura per farla aderire. Ungete una teglia, disponete il pesce e sopra le patate. Infornate a 180°C per circa 15-20 minuti.

Fettuccine con vongole al pesto di mandorle e pistacchi


non è facile no!
questa qui è la prova numero 1, era buona ma per raggiure il top, dovrò riprovare azzizzando qua e là.
Ingredienti per 4:
350 g di fettuccine
1500 g di vongole
un mazzetto di prezzemolo
una decina di foglie di mentuccia
un mazzetto di timo
1 spicchio d’aglio
1 peperoncino
1 acciuga sott’olio
50 ml di vino bianco
60 g di mandorle
60 g di pistacchi
3 cucchiai d’olio
4 cucchiai di mollica di pane grattugiata
panna

Spurgate le vongole, ponetele in padella con uno spicchio d’aglio schiacciato e il peperoncino tagliato a rondelle, coprite con un coperchio e fatele aprire. Nel bicchiere del frullatore a immersione mettete le erbe aromatiche, 40 g di pistacchi, 40 g di mandorle, l’olio e il vino. Riducete in crema e aggiungete il pesto alle vongole, mescolate con un cucchiaio di legno; aggiugete poca panna per amalgamare. Tritate grossolanamente la frutta secca rimasta e tostatela in un padellino con un fondo d’olio e la mollica di pane. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente nella padella con il condimento saltate e servite con una manciata di mollica abbrustolita.



Bagels



Meritano le famose merendine certo le mie erano un tantinello pallide ma erano buonissime, quindi vi consiglio di prepararle, sono semplici, moBBide e buone. La ricetta me l’ha data lei…
ma ancora non lo sa 😉

Ingredienti per 12 merendine:

15 g di lievito di birra
un cucchiaino scarso di zucchero
una manciata di farina 00
poca acqua tiepida per sciogliere il lievito

500 g di farina manitoba
200 ml di acqua tiepida
100 ml di latte tiepido
3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
15 g di zucchero
15 g di sale

per la pentola:
3 litri d’acqua
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di zucchero

per guarnire le merendine:
semi di papavero
semi di sesamo

Sciogliete il lievito con poca l’acqua tiepida, lo zucchero e una manciata di farina. Coprite con un telo e ponete a lievitare in forno spento per almeno mezz’ora. Versate in una ciotola la farina, lo zucchero, l’olio e il lievito lievitato; impastate e aggiungete l’acqua e il latte tiepidi, unite il sale e continuate ad impastare, otterrete un impasto molto morbido e appiccicoso. Ponete il contenitore a lievitare ancora almeno un’ora. Dividete l’impasto in 12 panetti, nei quali praticherete un foro. Disribuiteli su un piano di legno infarinato.
Ponete a bollire 3 litri d’acqua con 1 cucchiaio di sale e uno di zucchero, cuocete le ciambelline, poche alla volta e per pochi minuti da un lato e dall’altro, scolatele su un canovaccio. Adagiatele su una teglia foderata con carta da forno, cospargete con i semi di papavero o di sesamo e infornate a 200 °C per circa 15 minuti. Sfornate su una gratella e fate raffreddare. Serviteli conzati (farciti) con quello che vi piace di più.
P.s. per la cronaca, ho provato, seguendo il consiglio di Ida, a non immergere nella miscela di acqua bollente, una ciambellina per vedere che cosa succede…
che succede?
succede che se inforni la ciambellina senza il passaggio nell’acqua la ciambellina perde la forma di ciambellina 🙂




Mezzemaniche con crema di pistacchi di Bronte

Adre, che dire…se non divagazioni sul tema?
Mi sono fissata con la frutta secca, e innamorata dei pistacchi di Bronte, che ho trovato anche senza sale (evvai).


Ingredienti per noi tre:
270 g di mezzemaniche
mezzo cavolfiore piccolo
70 g di pistacchi di Bronte
1 fetta di pane in cassetta ai 5 cereali
1 bustina di pistilli zafferano
150 ml di panna fresca
1 piccola carota
30 g di parmigiano grattugiato
1/2 spicchio d’aglio
noce moscata
pepe
una noce di burro
Tritate con il minipimer 50g di pistacchi con il pane a pezzetti, la panna, una presa di sale, il pepe, e una grattugiata di noce moscata; ponete la crema in una ciotola. Mondate e lavate il cavolfiore e riducetelo in cimette. Porate a bollore abbondante acqua salata con la carota intera, aggiungete lo zafferano e il cavolfiore; quando è cotto, ma croccante, scolatelo nella ciotola con il condimento, aggiungete un paio di mestoli d’acqua della verdura, per fluidificarlo. In un padellino sciogliete la noce di burro e tostate 20 g di pistacchi, per pochi minuti. Cuocete la pasta nell’acqua di cottura del cavolfiore, scolatela con una schiumarola nella ciotola con il condimento. Amalgamate con il condimento. Servite con una manciata di pistacchi tostati al burro.
Probabilmente il piatto sarebbe più elegante con i pistacchi tritati grossolanamente…