brioches di marmellata rubacchiate a Grazia per una buona causa

…e di queste fantastiche girelle ne vogliamo parlare?
Grazia le ha pubblicate qualche giorno fa e come ogni buona girella mi ha ipnotizzato e mi son detta “…e perchè no? è un’idea stupenda” vero era!!!!
parliamone perchè sono strepitose, semplici e gustose, le ho preparate per la festa di Carlotta, mentre le ragazze facevano le prove per lo spettacolino organizzato per l’occasione, io scattavo e loro ballavano ahahahahah
la ricetta dell’impasto è delle sorelle Simili

125 g di farina manitoba
125 g di farina “00”
100 g (circa) di acqua tiepida

20 g di lievito

50 g di olio

3,5 g di sale

50g di zucchero

scorza di limone grattugiata
gocce di cioccolato
marmellata, ho usato una marmellata di fichi preparata dalle manine d’oro di nonna Claudia
latte per spennellare

Ho sciolto il lievito nell’acqua tiepida, ho impastato nella planetaria…manco a dirlo 😉 e poi ho fatto lievitare per 2 ore in una ciotola, nel forno spento. Trascorso questo tempo ho steso la pasta con il matterello in una sfoglia abbastanza sottile (un paio di mm) poi ho distribuito la marmellata e le gocce di cioccolato, ho arrotolato la sfoglia su se stessa ed ho affettato il rotolo in fette da 1 cm di spessore, ho disposto le girelle su una teglia foderata con carta forno ed ho fatto lievitare ancora 2 ore. Prima di infornare a 170°C per circa 15 minuti, ho spennellato le brioches con del latte.

La torta della cuccagna

Vuoi fare felice un bambino? dagli una caramella!
lo vuoi fare ancora più felice? dagli pane e nutella!…
ahahahah no, no non faccio la pubblicità a nessuna delle case produttrici di dolciumi, però mi do da fare per l’incentivazione delle visite dal dentista 😉

La volete la ricetta?
🙂
tutte bimbe a cui piacciono le caramelle, lo immaginavo eheheheh!
eccola allora…
La ricetta è desunta dal sale e pepe del giugno 2003
con l’aggiunta di un paio di accorgimenti “interni” che non avrebbero reso la torta quella che poi è diventata. L’originale non prevede la farcitura, ma l’esperienza insegna che, il pan di spagna tra l’altro pieno di nocciole tritate, dieventa un chiummu se non lo bagni e non lo farcisci.
Ingredienti
370 g di nocciole tritate fini
180 g di zucchero
300 g di farina
8 uova
una fialetta aroma vaniglia
la scorza e il succo di un limone non trattato
una bustina di lievito vanigliato
un pizzico di sale
burro e farina per le tortiere
Per farcire:
latte e nutella q.b.
Per guarnire:
500 ml di panna fresca
30 g di zucchero a velo
300 g tra caramelle cioccolattini, marschmallows
…tutto quello che volete

Montate i tuorli insieme con lo zucchero, l’essenza di vaniglia, il succo e la scorza di limone, fino ad ottenere un composto chiaro e schiumoso. Montate a neve soda gli albumi con un pizzico di sale e amalgamateli al composto di tuorli poco alla volta con una spatola, mescolando dal basso verso l’alto. Quindi sempre poco alla volta, incorporate al composto la farina e il lievito setacciati, aggiungete le nocciole e continuate a mescolare finchè tutti gli ingredienti non saranno ben amalgamati. Imburrate e infarinate 2 stampi, uno da 24 e l’altro da 18 cm di diametro, suddividete il composto, livellatelo e cuocete in forno caldo a 170°C per circa 30-35 minuti prova cottura spiedino e sfornatele. Lasciatele raffreddare completamente su una gratella, dopo tagliatele in due e irrorate la base con del latte, cospargetelo con un cucchiaio, facendo in modo da inzuppare il pan di spagna alle nocciole. Con una spatola distibuite un generoso strato di nutella, coprite il disco di base grande con il suo coperchio e posizionatelo sul piatto da portata. Montate la panna con 30 g di zucchero a velo. Coprite la base interamente con la panna e livellate con una spatola sia i lati che la parte superiore. Un buon trucchetto per realizzare questa operazione è quello di posizionare il piatto su un disco rotante, tipo quello della Meliconi per la tv, tenere la spatola ferma e far girare il piatto con la torta 😉
Sistemate la torta piccola, farcita come la precedente, su quella grande al centro. Finite di spalmare di panna montata anche la seconda torta e poi, qui viene il bello, sbizzarritevi decorando la torta come più vi piace con caramelle, marschmallows, cioccolato e quant’altro. Fate riposare in frigo per un’ora.
vi assicuro il puro divertimento
p.s.: un consiglio: non preparate il giorno prima questa torta, il pds si indurisce molto presto

Buon compleanno principessa

come dice sempre papà…” carlotta ma tu , come ci hai trovati in via primo carnera 10?”
ahahahah!
Auguri mia piccola principessa oggi compi 9 anni…azz ma dove credi di arrivare? ahahahah
i festeggiamenti sono rimandati ma solo di qualche giorno, aspetterai che la mamma ti prepari almeno una torta? 😉
Buon compleanno Carlotta ***

ps: non sta mai ferma, balla sempre 😉

psn2:le prime quattro immagini e l’ultima sono tratte dalla rete, la quinta lasciatemi dire, mi appartiene 🙂

Dedicato a Giovannella

Che sicuramente non si ricorderà di noi, che sicuramente non leggerà mai questo post, che sicuramente adesso starà lavorando come pazza nel suo ristorante “Old America” ad Altofonte. In questo locale ci andiamo da quand’eramu ziti, il piatto forte è la schiacciata, una specie di pizza ovale molto buona, una sorta di sfincione incrociato con una pizza. Ma quel piatto che ci faceva impazzire era ‘sta pasta qua che non siamo mai riusciti a riprodurre uguale uguale perchè Giovannella non ci ha mai detto l’ingrediente segreto…(anche se dopo aver visto kung fu panda ho capito che l’ingrediente segreto non esiste ahahahah)
Adesso però le sue fettuccine “capricciose” non sono più nel menù, e non le fanno più, chissà poi perchè…questa è la nostra versione, realizzata dal mio sposo in persona coadiuvato dalla mia e sua principessa.

per 4 persone
350 g di fettuccine Poiatti pasta speciale ruvida
1 lattina di funghi champignon
uno spicchio d’aglio
100 g di prosciutto cotto
un bel ciuffo di prezzemolo
un cucchiaio di salsa di pomodoro
un cucchiaio di panna (anche meno, deve solo legare)
cacio cavallo grattugiato
vino bianco per sfumare
olio extravergine d’oliva
pepe

Tritate finemente ma molto finemente i funghi sgocciolati e il prosciutto. Tritate anche l’aglio e fatelo imbiondire in una padella, per pochi istanti in un paio di cucchiai d’olio. Aggiungete i funghi e sfumate con il vino, fate evaporare, aggiungete il prosciutto fate insaporire mescolando, unite la salsa e in ultimo la panna, legate il condimento, pepate e spegnete il fuoco. Portate a bollore abbondante acqua salata e cuocete la pasta per 8 minuti (nella confezione c’è scritto 12…son troppi!) scolatela nella padella con il condimento e saltatela a fuoco medio, spegnete e aggiungete il formaggio a piacere e il prezzemolo.

Siamo tornati a scuola…di passione

Ho le ossa rotte ah ah ah…gl’insegnanti sanno che partiamo da zero, ma che dico zero? è troppo! zero tagliato ahahah
la maestra ci aveva già affascinato già prima di incontrarla a scuola di Tango adesso dopo la prima lezione l’adoriamo 😉
Con Agostino, ci sta insegnando a camminare, a muovere i piedi leggeri sul pavimento e mentre proviamo a farlo, Carlotta, che si accinge a frequentare il quinto anno di danza classica, se la ride perchè i suoi genitori sono 2 frane a ballare ah ah ah ah
è solo la prima lezione, ma che emozione!

Grazie OT sei fenomenale *

foto tratte dalla rete

sciopero del pane e della pasta

io ho aderito! Fortuna che Lenny mi ha ricordato che oggi bisognava porre l’attenzione su questo problema. Ma stamani al radio giornale il giornalista sosteneva che la protesta dovesse arrivare più in alto e consigliava oltre a non comprare pane e pasta di:
non usare l’auto,
non fare la spesa,
non consumare energia…

che faccio mi iberno per un giorno?
e anche li mi sarebbe servita l’energia per congelarmi 🙂
allora vi cunto chi fici…’o solito assittativi!
ho una lista della spesa lunghissima, ma non sono uscita, ho desistino, in fin dei conti non muore nessuno se la dispensa la riempio domani, non ho comprato quindi nulla (mio marito felice era!) sfruttando le scorte del frigo e del congelatore e in definitiva non ho sprecato benzina. Però…in cucina sono stata, tutto il pomeriggio, ho preparato una torta di mele (anzi 2), la cena e la focaccia, quindi ho utilizzato un bel po’ di gas e di eletricità per far andare la mia planetaria, in fondo dovevamo pur mangiare…o no?

focaccia all’origano moBBida moBBida:
per una teglia rotonda da circa 35 cm
500 g di farina 00
100 g di strutto
5 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva profumato
200 ml di latte
25 g di lievito di birra
un cucchiaino di sale
un cucchaino di zucchero
una bella manciata di origano

impastate metà della farina con il sale lo strutto, e l’origano, amalgamate bene. A parte sciogliete nel latte tiepido il lievito con lo zucchero, unitelo all’impasto precedente e completate sempre impastando con la restante farina. Formate una palla e stendetela leggermente nella teglia unta d’olio. Fate lievitare mezz’ora e continuate a stenderla fino a coprire l’intera superficie della teglia. In una ciotolina sbattete 3 cucchiai d’olio con uno d’acqua, emulsionate e con un pennello bello grande per alimenti spennellate la superficie della focaccia e fate lievitare ancoa una mezz’ora. Infornate a 200°C per circa un quarto d’ora, 20 minuti al massimo, tirate fuori la focaccia dal forno ripassate col pennello un velo d’emulsione olio-acqua e passate sotto il grill per pochissimi istanti…non vi allontanate dal forno se no arriva la befana col carbone ahahahahah

pomodori secchi sott’olio

da che mondo e mondo, l’estate si conclude con le conserve, vero è?
Vero è!
sono brava! faccio le domande e so pure le risposte ahahahahah
La tradizione vuole che nel periodo di agosto inoltrato si comprano cassette intere di pomodori perini, si tagliano nel senso della lunghezza si dispongono su un supporto di canne e si comincia la tiritera metti fuori al mattino, metti dentro alla sera, tutto questo lavorìo per una sacrosanta ragione! Bisogna farli secchi ahahahah
🙂
dopo questa operazione si ottiene il gioiellino da conservare in un scrigno trasparente 🙂
Una lezioncina niente male sui pomodori la trovate qui da quel “vagabondo” di Gu

per 5 vasetti
600 g di pomodori secchi
500 ml di aceto di vino bianco
500 ml di aceto di mele
1 litro d’acqua
4 foglie d’alloro
3-4 peperoncini piccanti
5 spicchi d’aglio
un bel mazzetto di basilico
2 bacche di anice stellato
olio extra vergine d’oliva

Immergete i pomodori secchi nel miscuglio bollente di acqua e aceto aromatizzato con le foglie d’alloro, dalla ripresa del bollore cuoceteli per 5 minuti; scolateli e rimetteteli ad asciugare con la parte interna rivolta verso l’alto per un giorno intero al sole. Affettate l’aglio e il peperoncino, lavate e asciugate bene le foglie di basilico. Riempite i vasetti a strati alternando i pomodori, le fettine d’aglio, quelle di peperoncino e le foglie di basilico intere. Un vasetto aromatizzatelo con le 2 bacche di anice stellato. Ricoprite con olio extra vergine d’oliva e fate riposare almeno dico ALMENO, una settimana 😉
ho ancora 400 g di pomodori secchi da aromatizzare alla cannella aspetto una bella giornata di sole per prepararli e poi vi cuntu
😉

p.s.
che io sappia in calabria (e la mia cummari potrebbe smentirmi) fanno un trito di basilico e aglio e imbottiscono i pomodori anzichè farli a strati, poi sempre vengono sommersi nell’olio

Il suo dolce preferito :)


No… perchè… ho pensato che quando torna…si ma quando torna? ahahahaha ma è tornata!!!! Evviva!iuppiyea!!! ehm dicevo, quando torna vorrei farle trovare una cosa gradita e visto che questo è il suo dolce preferito perchè non farle trovare proprio questo?
e poi zompettando qua e la cosa trovo che anche la Preci ha fatto il dolcino del NODD, uau che sballo allora vorrà dire qualcosa no? ahahahaha
ah la ricetta la copio e incollo (tanto per cambiare ahahahaha)

Bentornata Alex *

Ingredienti per una placca da forno, io ho usato le tartellette ne ho realizzate 13 calcolando delle porzioni di impasto lievitato da circa 70 g a teglietta

Per l’impasto:
375 gr di farina
1/2 cubetto di lievito di birra (20 gr)
125 ml di latte
75 gr di zucchero
1 uovo
60 gr di burro fuso
1 presa di sale

+ 2 kg di prugne /zucchero alla lavanda (o zucchero e cannella) qb
io ho usato 1 kg di prugne e zucchero aromatizzato alla cannella
3 cucchiaini di zucchero e uno di cannella

Sciogliere il lievito nel latte tiepido e sciogliere il burro in un pentolino. Versare la farina in una scodella, aggiungere tutti gli altri ingredienti e formare un impasto consistente. Lavorarlo bene e lasciar poi lievitare l’impasto in un luogo caldo finché sarà cresciuto al doppio della sua dimensione iniziale.
Una volta lievitato, stendere l’impasto e rivestire la placca da forno precedentemente imburrata.
Coprire l’impasto con le prugne snocciolate e tagliate a metà (o a quarti se preferite). Io le ho tagliate piccole piccole perchè le tartellette sono di dimensioni ridotte circa 8-10 cm
Infornare a 180° (forno ventilato) per circa 30 min. Appena sfornato, cospargere il dolce di zucchero aromatizzato.

In corsivo le mie piccolissime varianti




…no dico…avete notato? lei con una foto una, ha detto tutto! a me ne son servite 10.000 per dire qualcosa ahahahah
però ho il cuoricino 😉
*

Paccheri al tonno con pomodorini gratinati

Sembra una cosa lunga da fare per via della gratinatura dei pomodori…e invece è una fissaria.
Considerando che non sono una cuoca ma una banalissima esecutrice di ricette copiate qua e la, vi conto da dove ho scopiazzato questa…come? Come dici? INDOVINATOOOOO!!! chi è stato ad indovinare? chi, chi? quella signorina laggiùùùùù, prova a indovinare pure il numero? beh certo diventa troppo difficile, considerando che compro sale & pepe dal giugno del 1997 ahahahah, comunque il numero è quello di Agosto del 2003…pagina 18 😉 (per quelli che andranno a verificare dico subito che la ricetta prevedeva gli anelli di pasta ma io non ne avevo! ;P)
per noi 3:
230 g di Paccheri
200g di filetti di tonno sott’olio sgocciolati
un cucchiaio di capperi sotto sale
10 olive verdi
10 olive nere
1 spicchio d’aglio
70 ml di vino bianco
un limone
300 g di pomodorini ciliegia
un mazzetto di prezzemolo
2 cucchiai di pan grattato
un cucchiaio di parmigiano grattugiato
un cucchiaio di origano
olio extra vergine d’oliva
sale
zucchero
pepe

Sciacquate i capperi eliminate il sale e metteteli da parte. Sbucciate l’aglio e affettatelo sottilmente, soffriggetelo in una padella con 4 cucchiai d’olio finchè risultano dorate, scolatele e mettetele da parte. Saltate i capperi nello stesso olio per pochi secondi 10-15 , scolate anche questi e teneteli da parte con l’aglio. Mettete in padella il tonno spezzettato, sfumate con il vino e cuocete a fiamma bassa per4-5 minuti; snocciolate le olive, tritatele e aggiungetele al soffritto, aggiungete la scorza del limone asportandola con un riga limoni. Mescolate e spegnete. Lavate i pomodori, tagliateli a metà e disponeteli su una placca da forno foderata con un foglio di carta forno, conditeli con un pizzico di sale, e uno di zucchero, cospargeteli con un mix dicomposto da pan grattato, parmigiano e origano. Passateli sotto il grill per 6-7 minuti. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento a base di tonno,unite il prezzemolo i pomodorini e l’aglio con i capperi fritti, amalgamate velocemente e servite.