timballo di zia Pina

questa pasta l’ha preparata la mia mamà nei giorni in cui è stata qui da noi, da una ricetta della zia Pina. Una pasta estiva, buonissima e soprattutto comoda da portare in giro nei pic nic o nei pranzi dove ognuno porta qualcosa 😉
Intanto devo dare un consiglio per gli acquisti, non remunerato, totalmente disinteressato. La pasta utilizzata per fare questa ricetta è un formato gigante, spaghetti lunghi quasi il doppio di quelli tradizionali, e di una bontà inaspettata.
per una teglia 20 x30 cm
500 g di spaghetti Rummo
4 grosse melenzane viola
1,200 ml disalsa di pomodoro
100 ml di panna da cucina
150 g di parmigiano grattugiato
150 g di ricotta infornata grattugiata
olio per friggere
pangrattato
sale e pepe
Tagliate le melenzane a fette, friggetele in abbondante olio caldo, ponetele su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, a metà cottura scolatela e conditela con la salsa di pomodoro, cotta precedentemente, e la panna. Ungete la teglia d’olio, spolverate con il pangrattato e cominciate a posizionare gli ingredienti a strati, prima le melenzane poi uno strato di pasta, poi uno strato di formaggi mescolati tra di loro, finite così gli ingredienti, realizzerete 2 strati. Cospargete con un’idea di pangrattato e infornate a 180°C per circa mezz’ora. Dopo la cottura fate riposare prima di impiattare


torta allo yogurt e snack di mele secche dell’amica mia

Io e l’amica mia abbiamo le antenne, ci sintonizziamo e senza saperlo, facciamo le stesse cose…ne è questa la prova, dai però non si può seccare le mele nello stesso momento o_O ahahahahah
Questo stuzzichino l’ho scovato alla Auchan, e avevo pensato di utilizzarlo per una torta…ma dovevo pur assaggiare ste fettine no? e assaggiando assaggiando le ho finite…quindi ho pensato di farle da sola, ma seguite la sua ricetta e otterrete lo snack di mele secche senza confronti!
😉

fettine di mela essiccate dell’amica mia
150 g di farina
150 g di fecola
100 g di burro morbido
80 g di olio extra vergine d’oliva
un’arancia
1/2 bustina di lievito
150 g di zucchero di canna
2 uova
130 g di yogurt a piacere sbizzarritevi io ne ho usato uno alle mele
una fialetta di aroma alla vaniglia
fiocchetti di burro
un spolverata di zucchero di canna
zucchero a velo
scaldate il forno a 180°C, imburrate e infarinate uno stampo da 26 cm di diametro. Setacciate la farina, la fecola e il lievito, aggiungete la scorza d’arancia grattugiata e mettete da parte. Nella planetaria mescolate il burro morbido a pezzetti con lo zucchero, incorporate le uova, l’olio, lo yogurt e la vaniglia. Unite poco alla volta il miscuglio di farina e amalgamate bene. Versate nello stampo, livellate e cospargete la superficie con le fettine di mela secche. aggiungete qua e la qualche fiocchetto di burro e una spolverata di zucchero di canna. Abbassate la temperatura del forno a 160°C, infornate la torta per circa 25- 30 minuti. fate raffreddare il dolce prima di sformarlo e poi spolverate con lo zucchero a velo. Servite la fetta di torta con uno o due cucchiai di yogurt.


Torta sorpresa

Scopiazzata da qull’insieme di volumi sul cioccolato che il “magico Sale & Pepe” ci ha regalato e che con follia maniacale andavo prenotando volta per volta in edicola, sottraendo l’unica copia che arriva dalle grinfie di chicchessia ahahahah…alla fine si impazzisce ma vi assicuro che ne vale la pena 😀
ora arrestatevi un momento guardate le foto, ma non fermatevi a questo, segnatevi questa ricetta e realizzatela, prima che il caldo sia troppo esagerato per indurvi a non accendere il forno e le arance spariscono dalla circolazione…non ve ne pentirete; a prima vista sembrerebbe un “chiummu” ( una cosa pesante, un peso) al cioccolato…ma appena l’affetti il pandispagna all’arancia è talmente morbido che la lama si offende e se ne va! E’ moBBidissimo
allora vi ho convinto?


175 g di burro a temperatura ambiente
175 g di zucchero di canna
la scorza di 2 arance non trattate
3 uova di grandi dimensioni sbattute
175 g di farina autolievitante setacciata
2 cucchiai di succo d’arancia fresco (io ho messo mezza arancia)

per lo sciroppo d’arancia
100 ml di succo d’arancia fresco (equivalente a circa 1 arancia e mezza)
85 g di zucchero di canna

per la glassa al cioccolato
150 g di cioccolato fondente tritato finemente
55 g di burro a pezzetti

Imburrate e ricoprite con carta forno uno stampo da 20 cm di diametro, accendete il forno a 180°C . Mettete il burro morbido in una ciotola e amalgamatelo con le fruste. Aggiungete lo zucchero e la scorza delle arance continuando a mescolare fino ad ottenere un composto leggero e spumoso. Sbattete le uova, poi versatele lentamente nel composto mescolando bene. Aggiungete in 3 riprese la farina, unite in ultimo il succo d’arancia. Versate il composto nella teglia, livellatelo e infornate per circa 35-40 minuti.
Preparate lo sciroppo d’arancia aggiungendo al succo lo zucchero, mescolate fino al completo scioglimento. Quando la torta è cotta, toratela fuori dal forno mettetela su una griglia per dolci e senza rimuoverla dalla teglia, con uno stuzzicadenti fate dei forellini sulla torta, fate attenzione perchè è morbidissima, potreste “scafazzarla” 😉
poi, con un cucchiaio versate lentamente lo sciroppo su tutta la superficie; lasciate riposare fino a completo raffreddamentoe poi rimuovetela dalla teglia. Mettete il cioccolato con il burro a sciogliere a bagnomaria, toglietelo dal fuoco e fatelo raffreddare fino a quando il cioccolato sarà cremoso, poi versatelo sulla torta e ricopritela anche sui lati.

sarde ai mirtilli al profumo d’arancia

ricetta banale se volete ma che incontra i palati come il mio, che adorano i contrasti acidulo/dolce/salato…
per 4 persone

600 g di sarde
un mix di pangrattato, prezzemolo tritato, parmigiano grattugiato
un chiodo di garofano pestato nel mortaio
30 g di pinoli tostati
100 g di mirtilli
un pizzico di zucchero
polvere d’arancia
sale
olio extra vergine d’oliva
mescolate al mix di pangrattato il chiodo di garofano pestato, i mirtilli, i pinoli tostati e lo zucchero, irrorate con un filo d’olio e amalgamate bene. Pulite le sarde eliminate la testa e la lisca, apritele a libro. Su un tagliere posizionate un pesce dal lato della pelle mettete un po’ del miscuglio di pane sulla parte interna, coprite con un’altra sarda a panino lasciano la pelle in alto; passate il panino di sarde sul pangrattato, schiacciatele leggermente con il palmo della mano. Finite così tutti i pesci componendoli a due a due ripieni. Foderate una teglia con carta forno, adagiate i pesci e spolverate con la polvere d’arancia di Alex, condite con un filo d’olio e infornate a 180°C per 10-15 minuti.
e vidi chi manci…
😉

tabella di marcia e ricette

…e vi giuro che mi fermerò qui, ci metto un bel punto e passiamo ad altro ok?
ok!
comincio col dire che, dopo aver studiato il menù con l’aiuto di molte di voi, compresa la mia amica Frenci che mi ha regalato un libriccino davvero utile e a me molto caro :*

ho scritto una tabella di marcia per poter realizzare tutto nei tempi dovuti, qualcuno ride di ciò, ma se non avessi avuto tutto scritto avrei perso qualcosa per strada ahahahah!
Il giovedì è arrivata la mia mamma, che partita da Messina è passata da Acireale facendo incetta di calle 😉
è anche arrivato tutto il materiale della Gamma servizi, ed ho realizzato l’addobbo della “sala”.
Il venerdì alle 5 del mattino ho realizzato i biscotti al burro e il brownies nelle dosi indicate dalle ricette originali. Ho realizzato la base per la torta, preparato le braciole, preparato il ragù per i cannelloni, preparato la glassa reale e gli anelli per la decorazione della torta.
il sabato alle 6 del mattino abbiamo cominciato a fare gli antipasti, poi la torta, il cous cous, i cannelloni, la macedonia, lavato e affettato l’insalata, preparato i cocktail.
La mattina della Domenica abbiamo apparecchiato e coperto i tavoli con dei grandi fogli di cellophane.
adesso le ricette considerando le quantità per 23 persone e in funzione di tutto ciò che era preventivato dal menù

Canapè di bocconcini di mozzarella, crudo e fichi secchi

26 ciliegine di mozzarella
13 fichi secchi
150 g di prosciutto crudo dolce
timo fresco
un filo d’olio
dividete a metà i fichi secchi, ponete sopra una ciliegina avvolta in unpiccola fettina di prosciutto, infilzate il trittico, ponete in dei piccoli pirottini di carta, spolverate con le foglioline di timo e passate un filo d’olio finale.

Involtini di tonno e zucchine di Ann@ccì

3 zucchine genovesi medie
2 scatolette di tonno da 80 g
un uovo
un cipollotto
una manciata di pan grattato
30 g di parmigiano grattugiato
olio per amalgamare
2 alici sott’olio
1 cucchiaio di capperi
un mazzetto di prezzemolo
sale e pepe
Lavate e asciugate le zucchine, affettatele finemente nel senso della lunghezza, conservate quelle più belle circa una trentina, tagliate a julienne nel senso corto le zucchine rimanenti. In una padella con un cucchiaio d’olio sciogliete le alici e soffriggete il cipollotto affettato sottilmente con una mandolina, unite i capperi e le zucchine tagliate a julienne; fate cuocere per 5-7 minuti. Frullate il tonno sgocciolato con l’uovo e il parmigiano e unitelo al composto di zcchine ormai freddo. Su un tagliere, stendete i nastri di zucchine, mettete ad un estremo una pallina di composto e poi arrotolatele e infilzatele con uno stecchino. Ponete i rotoli in piedi su una teglia foderata di carta forno, irrorate con un filo d’olio, spolverate con il pangrattato e infornate per circa 25 minuti a 200°C. Dopo la cottura spolverate con del prezzemolo tritato fresco.

Tartufini di caprino del Cavoletto

600 g di caprino morbido
40 olive nere tritate
foglioline di timo
scorza d’arancia secca
100 g di pistacchi non salati tritati
in una ciotola mescolate il formaggio, le olive, il timo e la scorza d’arancia, formate delle palline e poi passatele sul trito di pistacchi.
ponete su piccoli pirottini di carta e poi sul piatto da portata.

Fagottini di pasta sfoglia

3 rotoli di pasta sfoglia rettangolare
24 cubetti di parmigiano
24 cucchiaini di pesto genovese
24 fettine di melenzane fritte
un uovo sbattuto
stendete leggermente con il mattarello i fogli di pasta sfoglia su un piano leggermente infarinato, ritagliate 24 rettangoli, in ognuno di essi mettete un cubetto di parmigiano, una fettina di melenzana e un cucchiaino di pesto, piegate la pasta a triangolo formando dei fagottini, poneteli su una placca foderata con carta forno, spennellate con l’uovo sbattuto ed infornate per circa 20 minuti a 200°C.

Pecorino di fossa con pere e gelatina di Nero D’Avola, della Scorza


vi rimando alla ricetta indicata dal link

Bonbon salati

250 g di ricotta sgocciolata
un mix di salvia, erba cipollina, timo fresco, rosmarino fresco, alloro fresco tritati
30 g di pinoli
30 g di parmigiano grattugiato
sale e pepe
80 g di nocciole tritate
mescolate in una terrina il formaggio, le erbe tritate e i pinoli tritati grossolanamente, salate e pepate, realizzate delle piccole palline passatele sul trito di nocciole e poi mettetetele in dei pirottini di carta.

Quadrotti al formaggio i Sale & Pepe del maggio 2004


250 g di farina
225 g di burro
100 g di parmigiano grattugiato
1 uovo
1 dl di acqua fredda
3 cucchiaini di rosmarino tritato finemente
slae e pepe
Lavorate la farina con il burro morbido, aggiungete 3/4 di parmigiano, il rosmarino tritato, un pizzico di sale, una macinata di pepe e l’acqua. Lavorate fino a quando l’impasto sarà liscio e omogeneo. Formate una palla e ponetela in frigo per 2-3 ore. Trascorso questo tempo lavoratela leggermente con le mani, stendetela in una sfoglia di un cm di spessore e tagliatela a quadrotti di circa 4 cm di lato, poneteli su una placca foderata di carta forno, spennellate con l’uovo sbattuto, sploverate con il formaggio grattugiato rimasto ed infornate a forno caldo a 190°C per 15-20 minuti

Lumachelle Orvietane di Paoletta


250 g di farina
140 g di acqua
100 g di pancetta
50 g di parmigiano ( Paoletta ha utilizzato il pecorino)
10 g di strutto
10 g di olio extra vergine d’oliva
12 g di lievito
4 g di sale (Paoletta ne usa un pizzico per ovvi motivi il pecorino è molto più saporito del parmigiano)
una macinata di pepe

Nella planetaria con il gancio, ho messo il lievito sciolto nell’acqua tiepida, aggiunto la farina poco alla volta e nell’ultima manciata ho unito il sale e il pepe. Infine ho amalgamato il parmigiano, lo strutto e l’olio, facendo lavorare la macchina per un quarto d’ora. Ho trasferito l’impasto in una ciotola e l’ho fatto riposare più di un’ora. Dopo ho lavorato a mano l’impasto unendo la pancetta tagliata a cubetti molto piccoli ed ho diviso l’impasto in palline di 30 g l’una. Ho realizzato dei cannellino sottili, li ho arrotolati e poi li ho fatti lievitare ancora una volta sulla teglia foderata con carta forno per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo ho acceso il forno ed ho infornatato a 190 °C per circa 15 minuti; in ultimo ho dato qualche minuto di grill per dorare la superficie. li ho fatti raffreddare in forno.

Bocconcini Salati di Ady

200 g di farina 00
80 di olio extravergine d’oliva
100 g di latte
80 g di parmigiano grattugiato
4 uova
1 bustina di lievito in polvere
80 g di mortadella
80 g di emmental grattugiato
sale e pepe
Nel mixer frullate le uova per 10 secondi, quindi unite l’olio, aggiungete il parmigiano, la farina a pioggia, il lievito, il latte il sale e il pepe. Otterete un impasto fluido, versate metà in una teglia ci 20×25 cm foderata di carta forno, quindi adagiatevi la mortadella e il formaggio grattugiato, ricoprite con l’altra metà dell’impasto e cuocete a 180°C 30 minuti. Fate dorare con il grill.

Rotoli di mozzarella della Scorza

5 uova
origano
sale e pepe
2 sfoglia di mozzarella
4 fette di pane per tramezzini lunghi
4 cucchiai di pesto alla genovese
2 zucchine genovesi
uno spicchio d’aglio piccolo
1 fetta di mortadella
burro salato
olio extra vergine d’oliva

Sbattete le uova con l’origano (a piacere) il sale e il pepe, cuocete la frittata in una padella antiaderente larga almeno 30 cm in modo da farla bassa e larga, si cuocerà in pochi minuti. Toglietela dal fuoco e fatela raffreddare un un tagliere. Su un foglio di carta d’alluminio stendete una fetta di pane per tramezzini schiacciatela con un mattarello, spalmate il pesto alla genovese, adagiate 1/4 di frittata, mezza fetta di mortadella ed in ultimo mezzo rotolo di mozzarella. Arrotolate delicatamente aiutandovi con l’alluminio, sigillate e riponete in frigo per almeno un paio d’ore. Fate la stessa cosa con un’altra fetta di pane per tramezzini. In una padella affettate sottilmente lo spicchio d’aglio e soffriggetelo con un paio di cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, aggiungete le zucchine grattugiate con una grattugia a fori grossi. Fate rosolare qualche minuto…pochissimo e fate raffreddare. Su un altro foglio di alluminio stendete un altra fetta di pane per tramezzini, schiacciatelo con un matterello, spalmatelo con il burro salato a temperatura ambiente, adagiate 1/4 di frittata, mezza mozzarella rimanete e metà delle zucchine ormai fredde. Arrotolate delicatamente e sigillate, ponete in frigo sempre per un paio d’ore. Fate lo stesso con l’ultima fetta di pane per tramezzini. Spacchettate i rotoli e tagliateli a fette, di circa 6 millimetri.

I Cannelloni alla bolognese con un’ideuzza sicula li tovate qui

ho moltiplicato per due le dosi

Il Cous cous alle verdure lo trovate qui

ho moltiplicato per due le dosi

Braciolettine alla messinese

1200 g di carpaccio di vitello400 g di pangrattato
200 g di parmigiano grattugiato
1 mazzo di prezzemolo
200 g di olio extravergine d’oliva
olio per l’ammollo della carne
Tagliate a piccole fettine la carne e immergetela in una ciotola con dell’olio e il sale. fate riposare per circa un’ora. Preparate il pangrattato con il prezzemolo tritato, il formaggio e l’olio, amalgamate bene e poi riempite le fettine di carne, richiudetele dai lati e arrotolatele fermatele in uno stecchino a due a due per realizzare dei piccoli bocconcini. Ripassatele nel pangrattato e infornate per 15 minuti a 180°C

Torta glicine

Base torta margherita da preparare sempre un giorno prima
4 uova
150 g di zucchero
la scorza grattugiata di un limone
1 pizzico di sale
100 g di farina
100 g di frumina
1/2 bustina di lievito
4 cucchiai di olio di semi
Sbattete a schiuma i tuorli con 4 cucchiai d’acqua bollente e d aggiungete 100 g di zucchero, la scorza del limone ed il sale. Sbattete fino ad ottenere una crema. Monate gli albumi a neve fermissima, aggiungete 50 g di zucchero e continuate a sbattere. Pineteli sul composto di tuorli e con una spatola incorporateli con movimenti dal basso verso l’alto, aggiungete poco alla volta, la frumina, la farina setacciati e infine il lievit. In ultimo unite anche l’olio a cucchiaiate. Versate l’impasto in una teglia da 26 cm di diametro a 160°C per 25-30 minuti

Crema pasticcera alla vaniglia

500 ml di latte
40 g di farina
4 tuorli
120 g di zucchero a velo
1 baccello di vaniglia
1 noce di burro
1 pizzico di sale
Portate a ebollizione il latte con il baccello di vaniglia tagliato a metà nel senso della lunghezza e del quale avrete liberato i semi. Togliete dal fuoco e lasciatelo in infusione. In una terrina montate i tuorli con lo zucchero e il sale, amalgamate al composto la farina setaciata e versate a filo il latte filtrato. Mescolate con una frusta, versate in una casseruola e cuocete a fiamma dolce fino a quando la crema non si sarà addensata. toglietela dal fuoco e aggiungete una noce di burro, mescolate e fate raffreddare.

Bagna al alimoncello
200 ml di acqua
300 ml di limoncello
in un contenitore emulsionate i due liquidi.

Taglio della torta
Se la parte superiore della torta margherita non è omogeneoa tagliate con un lungo coltello segettato, la parte in eccedenza ottenendo una superficie piatta, con lo stesso coltello effettuate due tagli orizzontali, ottenendo 3 dischi di uguale dimensione.

Farcia alla panna e fragoline
500 ml di panna fresca
60 g di zucchero a velo
500 g di fragoline di bosco
Montate la panna con lo zucchero a velo, poco prima di farcire la torta aggiungete le fragoline e amalgamatele alla panna.

Montaggio della torta
Sul piatto da portata mettete l‘anello di metallo, componete la torta con il primo disco di torta margherita, imbibite con un pennello da cucina intinto nella bagna al limoncello, siate generosi, deve esser molto bagnato, fate la prova appoggiando il palmo della mano, la superficie della torta dovrà risultare ben bagnato e spugnoso. Disponete un abbondante strato di crema pasticcera alla vaniglia, la metà di quella che avete preparato, poi uno di panna e fragoline, anche questo la metà. Bagnate un lato del disco centrale della base della torta su una gratella per dolci e poi facendo molta attenzione adagiate la parte bagnata sullo strato di panna, premete leggermente con le mani, per appiattire e assestare le creme sottostanti, bagnate ancora la faccia superiore generosamente con il pennello. disponete lo strato di crema pasticcera e quello di panna e fragoline, ponete il il terzo e ultimo disco bagnando solo la faccia che va a contatto con la panna. assestate con le mani premendo delicamente e ponete in frigo.

Pasta di zucchero di Rosannina
30 ml d’acqua
5 g di gelatina in polvere
50 g di glucosio
450 g di zucchero a velo setacciato
una fialetta di essenza di vaniglia
una puntina di colore alimentare in polvere viola
amido di mais per spolverare il piano di lavoro
marmellata di albicocche setacciata

Mettete la gelatinain un pentolino a bagno nell’acqua e mescolate per far assorbire tutto il liquido accendete il fuoco, aggiungete il glucosio e l’estratto di vaniglia. portate a fuoco bassissimo allo stato liquido senza fare mai bollire; versate il liquido dentro dentro una terrina dove avrete già messo lo zucchero setacciato e il colore in polvere, lavorate a mano aggiungendo se è il caso un po’ d’acqua per ottenere un impasto morbido. Sul piano da lavoro spargete come se fosse farina, un po’ di amido di mais per evitare che l’impasto si attacchi. Stendete l’impasto di zucchero con un matterello ottenendo un disco delle dimensioni della torta compresi i lati; ogni volta che passate il mattarello tirate su l’impasto e spolverate il piano di lavoro evitando che si attacchi, spolverate anche il mattarello 😉
La mia amica Mich Turner consiglia di adagiare uno strato di marzapane su tutte le torte rivestite di pasta di zucchero, in effetti aveva ragione, io non ho seguito il suo consiglio e la superficie della torta non era liscia 🙁
Eliminate l’anello e prima di rivestire la torta, spennellate la superficie con la marmellata di albicocche scaldata a bagno maria e setacciata. Stendete la pasta di zucchero sulla torta, lisciate la superficie e i lati, eliminate con un coltellino la pasta in eccedenza e bucate eventuali bolle d’aria con uno spillo.

Glassa reale da prepaparare il giorno prima
resa 400 g
1 albume di un uovo medio
350 g di zucchero a velo setacciato
il succo di mezzo limone setacciato
In una ciotola perfettamente pulita e asciutta, montate a neve ferma l’albume, aggiungete lo zucchero e sbattete ancora alla massima velocità per un minuto. Aggiungete il succo del limone e sbattete ancora per un minuto.

Fiocchi di glassa

Con la glassa riempite una tasca da pasticcere fornita di un beccuccio a foro liscio di 3 mm, realizzate una serie di piccoli fiocchi su un foglio di carta forno e fate riposare tutta la notte; la glassa rimanente potete conservarla in un contenitore a chiusura ermetica in frigo, si conserva morbida per 6 giorni.
Metete al centro della torta una cupoletta di glassa reale, staccate delicatamente i fiocchi dalla carta forno e fissateli una alla volta sulla torta, realizzando la composizione desiderata.
Decorate la torta con un nastro e un fiocco.

il menù

L’organizzazzione per la festa di Carlotta è stata meticolosa, tutto doveva essere pronto la sera prima, perchè il giorno della Prima Comunione un dettaglio non trascurabile, capeggiava sulla mia testa…la scorza d’arancia non poteva stare ai fornelli ma in chiesa ad emozionarsi accanto alla scorzetta 😉
Quindi ho redatto una tabella di marcia che doveva essere seguita al minuto ahahahaha!
La mia fortuna è stata la mia mamma che è venuta a darmi un aiuto incommensurabile, non ce l’avrei fatta da sola no! Grazie mamà **** ti adoro!
La tabella di marcia dunque, andava scritta da qualche parte…quale migliore pagine se non quelle del quadernetto che la mia adorabile amica Elga mi ha regalato quest’inverno?
Eccolo infatti con tutte le ricette, e tutte le considerazioni appuntate per la preparazione di questo ricevimento.

L’idea di base è stata quella di organizzare un tavolo con gli antipasti finger food e poi il pranzo al tavolo con due primi un secondo con il contorno. Gli invitati erano 23 e per questo numero non ho a disposizione un servizio completo, quindi ho contattato la Gamma Servizi che mi ha fornito a noleggio i tavoli, le posate, i piatti, i bicchieri, il tovagliato e tutto ciò che serve per organizzare un banchetto elegante. Colgo l’occasione per ringraziare questa azienda e tutto il suo staff gentilissimo, competente e preciso.
Come dite? il menù dicevamo ahahahah, su dai assittatevi che vu cuntu…
Antipasti a bouffet:
Canapè di bocconcini di mozzarella, crudo e fichi secchi di Serena, è stato leggermente interpretato per mancanza di fichi freschi (buonissimi serena grazie!)
Involtini di tonno e zucchine di Ann@ccì
Tartufini di caprino del Cavoletto
Fagottini di pasta Phillo, ma senza pasta phillo ho usato la pasta sfoglia 😉 della Scorza
Pecorino di fossa con pere e gelatina di Nero D’Avola, della Scorza
Bonbon salati di Sale& Pepe del maggio 2006
Quadrotti al formaggio di Sale & Pepe del maggio 2004
Lumachelle Orvietane di Paoletta
Bocconcini Salati di Ady
Rotoli di mozzarella della Scorza





Ho proposto due cocktails:
Cocktail alcolico ricetta di base da aumentare in base al nmero delle persone
in una caraffa versate 4 dl di vino rosato, un dl di Brandy e 150 g di chicchi di melagrana, unite 4 cucciaini di sciroppo di zucchero di canna , mescolate, coprite e tenete in frigo fino al momento di servire.
Cocktail analcolico ricetta di base da aumentare in base al nmero delle persone
2 parti di succo di frutta ace
2 bitter analcolici rossi
1 cucchiaino di sciroppo di granatina

Considerando che la festa era dedicata alla scorzetta lei ha scelto il suo piatto preferito 😉
indovita qual’è? ahahahah
Primi:
Cannelloni alla bolognese con un’ideuzza sicula della Scorza
Cous cous alle verdure della Scorza
Secono e contorno:
Braciolettine alla messinese della Scorza
nella foto sono ancora da cuocere 😉

Insalata mista

Macedonia di fragole e kiwi
Biscottini al burro con cofettura di mirtilli della Scorza
Brownies della Scorza
Caffè
Confetti


Torta glicine della Scorza

Bonboniere e confetti realizzati con l’estro, la cura e l’amore della mia mamà brava no? 😀

Il mio sposo ha realizzato e stampato i segnaposto e i menù 😉 Bravo no? 😀

In ultimo, ma non per importanza un grazie a mia cugina Alessandra che dalla sua splendida casa ad Acireale, mi ha mandato con la mia mamma, una vagonata di calle i miei fiori preferiti, i sedili posteriori dell’automobile di mia madre erano traboccanti di fiori lunghissimi :*
la casa è ancora oggi piacevolemente invasa.
Per oggi mi fermo qui, al più presto posterò tempi e dosi di ogni piatto, datemi qualche giorno
grazie a tutti gli intervenuti alla festa :*
grazie a tutti voi che passete da qui :*

una giornata indimenticabile

Quando il sacerdote ha chiamato il suo nome, e lei con voce ferma, decisa, forte ha detto…”Eccomi” ho fatto fatica a darmi un contegno e trattenere le lacrime che tipo Candy Candy venivano su dal bulbo oculare allagando tutto l’occhio ahahahaha uau che emozione! Lei, seduta all’altare era contenta, emozionata ma serena e sorrideva, sorrideva sempre 🙂
ma che bedda me figghia!
😉
la festa ci aspettava a casa 😉
vi lascio qualche scatto di questa giornata a presto tutte le ricettine con le relative foto delle cosine che ho preparato :







due adorabili gemelle…

ogni volta non so con chi delle due parlo, mi piace pensare che siano sempre insieme e quindi ogni volta mi rivolgo a loro chiamandole ormai simpaticamente Gemelle 🙂
ma mi piacerebbe sapere chi è Manu e chi è Silvia, così tanto per distinguerle, chissà forse quest’estate…
Guardate un po’ il cuore di queste adorabili fanciulle cosa ha fatto arrivare da Padova fino in Sicilia
Il dolce del Santo, una cosa favolosa che dopo aver addentato una fetta friabilissima leggo l’etichetta che dice consumare tiepido ahahahahah, già era buono di suo figuriamoci tiepido, che fo non provo? evvai con un’altra fettazza! ahahahah. Le gemelle mi scrivono che questo dolcino è stato rielaborato, era il pane che i frati donavano ai viandanti, ed è realizzato a mano mica industrialmente;
i Bigoli di Bassano lunghi il doppio degli spaghetti e dalla consistenza particolare;
la cotognata che devo ancora assaggiare e credo proprio che la proverò, come loro stesse suggeriscono con il pecorino;
infine il vino tipico di Verona, la cui prima produzione risale addirittura alla fine dell’ottocento
che dire gemelle sono commossa anzi m’aviti fattu chianciri (ho pianto di commozione quando ho aperto il mio pacco dono) perchè ho sentito l’affetto che veniva fuori dal pacco
Grazie *_*


la scorza va in gita scolastica

ah che emozione non mi capitava da…lasciamo perdere il conto degli anni si perde nella notte dei tempi ahahahahah, andare in gita era favoloso. Oggi ho accompagnato mia figlia in gita con la sua classe, al Giornale di Sicilia e all’Orto Botanico. Vi lascio qualche scatto di questa bellissima giornata.

Giornale di Sicilia




L’orto Botanico di Palermo











lumachelle Orvietane

Curiosando nel blog di Paoletta ho trovato questi stuzzichini troooooooppo buoni che ho malamente scopiazzato ma che rifarò ancora chiù nichi per il bouffet della festa di Carlotta…piuttosto ci siamo quasi 🙂

Seguendo passo passo la ricetta di Paoletta, ho ricavato 11 lumachelle
250 g di farina
140 g di acqua
100 g di pancetta
50 g di parmigiano ( Paoletta ha utilizzato il pecorino)
10 g di strutto
10 g di olio extra vergine d’oliva
12 g di lievito
4 g di sale (Paoletta ne usa un pizzico per ovvi motivi il pecorino è molto più saporito del parmigiano)
una macinata di pepe

Nella planetaria con il gancio, ho messo il lievito sciolto nell’acqua tiepida, aggiunto la farina poco alla volta e nell’ultima manciata ho unito il sale e il pepe. Infine ho amalgamato il parmigiano, lo strutto e l’olio, facendo lavorare la macchina per un quarto d’ora. Ho trasferito l’impasto in una ciotola e l’ho fatto riposare più di un’ora. Dopo ho lavorato a mano l’impasto unendo la pancetta tagliata a cubetti molto piccoli ed ho diviso l’impasto in palline di 50 g l’una. Avrei dovuto realizzare dei cannellino sottili li ho fatti troppo grossi, in effetti sono più carini come ha fatto lei, li ho arrotolati e poi li ho fatti lievitare ancora una volta sulla teglia foderata con carta forno per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo ho acceso il forno ed ho infornatato a 190 °C per circa 15 minuti; in ultimo ho dato qualche minuto di grill per dorare la superficie. li ho fatti raffreddare in forno. Le Lumachelle che realizzerò per la festa le farò realizzando panetti di 30 g ottenendo dei bocconcini nichi nichi. Buone sono!