Mese: Ottobre 2012
L’urlo dell’estate
La cascitta era piena, piena. Durante il pomeriggio con Enza, Angelo, Giovanni, Carlotta e Riccardo nnì misimu a munnari tutte quelle pesche. Dopo aver eliminato la buccia e i noccioli abbiamo pesato circa 7 chili di polpa e aggiunto 600 g di zucchero per ogni chilo di frutta.
per 7.229 kg di polpa
4.337 Kg di zucchero semolato
100 g di zenzero grattugiato
30 bacche di cardamomo
10 chiodi di garofano
ottimizzare il pasto; secondo e ‘nsalata ‘nsemmula
Se avete il pollo già cotto avanzato bene, in caso contrario condite con degli aromi “alla diavola” la vostra coscia di pollo, arroventate una piastra e cuocete il pollo da ambo i lati. Fate raffreddare, eliminate la pelle e riducete in filetti. Sbucciate il mango, affettatelo e riducetelo a cubetti. In una ciotola riunite i pomodori tagliati a fettine, il songino e il mango, salate, pepate e aggiungete il pollo, condite con l’aceto e l’olio. Scaldate un padellino e cuocete, per pochi minuti, una piadina alla volta e da ambo i lati. Riempite ogni piadina con un terzo dell’insalata, avvolgetela e legatela con dello spago da cucina e servitele subito.
il più è fatto!
Che giorno è oggi? Uhm, mercoledì; sono a buon punto, prometto solennemente che non l’assaggerò almeno fino a… domani. Se fossi Pinocchio il mio naso avrebbe già bucato il monitor; ebbene si, l’ho assaggiata se no non potevo postarla, no? Che garanzie potevo avallare se non ne assaggiavo nemmeno n’anticchia? Sacrifici sono! A ogni buon conto eccovi una ciambella moBBida e di stagione.
torta di cachi e nocciole
400 g di cachi maturi da mondare
150 g di farina 00
3 uova
90 g di zucchero Muscovado
100 g di burro
120 g di nocciole tostate
una bustina di lievito
100 ml di latte
Accendete il forno a 160°C. Sbattete il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema. Aggiungete un uovo alla volta, amalgamando bene prima di ogni aggiunta. Sbucciate i cachi, eliminate i semi, se ce ne sono e frullate la polpa con il latte. Setacciate la farina con il lievito, aggiungete il mix al composto di uova alternando le nocciole tagliate a coltello e il frullato di cachi. Versate l’impasto dentro una teglia a ciambella di 22 cm di diametro. Infornate per 30 minuti o fino a quando introducendo uno stecchino questo ne uscirà asciutto e pulito.
Lunedì e il senso di colpa del fine settimana
Per due cristiani:
400 g di salmone in tranci
200 g di zucchina
10 g di capperi
uno spicchio d’aglio
un mazzetto di prezzemolo
un pezzetto di peperoncino piccante
50 g di olive nere già snocciolate
20 g di semi di sesamo
olio extra vergine d’oliva
Accendete il forno a 180°C. Foderate una piccola teglia con un foglio di carta forno, adagiate le fette di salmone e mettete da parte. Tagliate a dadini la zucchina, precedentemente lavata e spuntata, tritate insieme, l’aglio degerminato, il peperoncino, i capperi e le olive, tritate il prezzemolo e tostate, in un padellino, i semi di sesamo. Cospargete il pesce con la zucchina, poi distribuite il mix di olive, il prezzemolo e il sesamo. Irrorate con un filo d’olio e infornate per 15, 20 minuti, dipende dallo spessore del trancio. Servite subito
Quante cose ancora da imparare…
Una giornata MONDIALE
non potevo mancare all’appello
Io qua sono con un pane dolce alle nocciole; questa ricetta l’ho realizzata utilizzando l’ultima porzione di lievito madre che ho preparato con il liquido di governo della mozzarella di bufala, seguendo il procedimento di Nuccio
220 g di nocciole tostate
50 g di burro
10 g di olio alle nocciole
2 uova medie sbattute (97 g)
180 g di zucchero
470 g di farina 0
250 ml di latte tiepido
un pizzico di sale
190 g di lievito madre ottenuto con l’acqua di governo delle mozzarelle di bufala
oppure 15 g di lievito di birra
Tritate a coltello le nocciole. Riducete a crema il burro con l’olio e lo zucchero; unite le uova e continuate a sbattere per un paio di minuti, unite le nocciole, il sale e poco alla volta 300 g di farina alternandola al latte. Otterrete un impasto molto fluido; se avete la planetaria cambiate la frusta a fili e mettete quella a K, in caso contrario continuate con un cucchiaio di legno. Unite il lievito madre e la farina rimasta. Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake versate il composto riempendolo per 3/4 ponetelo in forno spento con la luce accesa per .6-7 ore. Con l’impasto rimasto ho realizzato dei filoncini, infornate a 180°C il plum cake per circa 35-40 minuti, i filoncini per circa 20 minuti. Gustatelo con i formaggi e una gelatina di nero d’Avola.
Con la squadra di Cucinando abbiamo pensato di dare voce anche alla giornata mondiale dell’alimentazione, organizzata dalla FAO già dal 16 ottobre del 1981; viene celebrata in 150 Paesi. Lo scopo è quello di sensibilizzare i Governi e i cittadini del mondo sul problema della fame e della malnutrizione nel mondo.
Zuppa d’orzo al finocchietto
per due cristiani:
una cipolla di Tropea
30 ml di vino bianco
un piccolo mazzetto di finocchietto di montagna
15 g di uva passa
2 pomodori per insalata
150 g di fagioli cotti
500 ml di brodo vegetale
180 g di orzo
foglie di prezzemolo
olio extra vergine di oliva
pepe
Tritate finemente la cipolla, mettetela in una risottiera di terracotta e soffriggetela in un paio di cucchiai d’olio, aggiungete il finocchietto tritato a coltello, unite l’uva passa e sfumate con il vino alzando la fiamma. Unite i fagioli, il pomodoro privato dei semi e tagliato a cubetti, fate insaporire con un mestolo di brodo e spegnete. Frullate due mestoli di condimento e rimettete nel tegame. Versate l’orzo e portate a cottura come un risotto, unendo il brodo bollente poco alla volta. A fine cottura condite con un giro d’olio crudo o, se volete, olio al peperoncino.
un dolcino svedese
un panuzzo duci e zuccherato che allarga le vedute oltre lo Stretto…molto oltre. S’avi a fari un mare di strada fino ad arrivari in Svezia. Secunnu mia liggivi troppo romanzi ambientati ddà. Da Stieg Larsson a Camilla Läckberg attraversando la Norvegia con Jo Nesbø. Ddà friddu fa ma veramente però, mica come qua nnì mia. Non mi scanto picchì dalle pagine il freddo non passa…Leggo molto, mi appassionano i gialli, quelli ‘nturciunati, intrecciati e con un finale a sorpresa, un finale di quelli che resto alluccuta, con la bocca aperta, nonostante sia sula con me stessa, il libro in mano e incapace di comprendere come abbia fatto a non accorgermi, fino alla fine, dell’inghippo. Bravissimo lo scrittore o stupiTa io 😀
Questo panuzzo bello da taliare e buono da manciari si chiama Vetebrod, un pane duci con cannella e cardamomo, un ciavuru che è una billizza, ti trascina casa-casa con il naso all’insù.
sulla scia di Nuccio e Agostina ho utilizzato il lievito madre preparato con il liquido di governo delle mozzarelle di bufala. Se seguite questo procedimento occhio, perché la lievitazione sarà mooooolto lunga 😉
la ricetta originale è tratta da “Pane fatto in casa” Sale&Pepe collection di Linda Collister
Nella versione originale questo dolce è retto, io ho realizzato una ghirlanda che pare Natale 😀
Corona di Vetebrod
per l’impasto:
50 g di burro morbido a dadini
150 ml di latte caldo
300 g di farina 0
4 g di sale
50 g di zucchero Muscovado
10 semi di cardamomo
15 g di lievito di birra oppure se volete fare degli esperimenti 250 g di lievito madre ottenuto con il liquido di governo della mozzarella di bufala
per il ripieno:
50 g di burro morbido morbido
50 g di zucchero Muscovado
un cucchiaino di cannella in polvere
zucchero a velo per guarnire
Preparate l’impasto mettendo il burro e il latte tiepido insieme, mescolando fino a completo fusione del burro. In un’ampia ciotola mescolate la farina, il sale e lo zucchero; estraete i semi di cardamomo e pestateli in un mortaio, riducendoli in polvere. Uniteli alla farina e mescolate bene. Fate un buco al centro di questo miscuglio e aggiungete il composto di latte e il lievito, impastate a mano o meglio con la planetaria dotata di gancio, fino ad ottenere un impasto molto idratato.
Stendetelo sulla spianatoia infarinata, allargatelo leggermente e fate quattro pieghe, ponetelo a lievitare fino al raddoppio dentro un contenitore infarinato dentro il forno spento con la luce accesa. Con questo lievito madre il mio impasto ha avuto bisogno di 7 ore di lievitazione. Preparate il ripieno mescolando lo zucchero con la cannella e il burro, io ho passato leggermente il burro sul fuoco, un paio di secondi, Il tempo minimo per amalgamare tutti gli ingredienti. Riprendete l’impasto stendetelo sulla spianatoia infarinata realizzando un quadrato di 30 cm di lato, io l’ho steso di più realizzando un rettangolo 30×40 cm in modo da ottenere una ghirlanda. Spalmate il composto preparato, arrotolatelo lasciano la chiusura sul lato inferiore, ponetelo su una placca da forno bene imburrata e, con un paio di forbici da cucina, praticate dei tagli ortogonali al piano, distanziati di circa un cm l’uno dall’altro, poi trascinate i pezzi tagliati alternativamente verso destro e verso sinistra. Fate lievitare ancora fino al raddoppio, circa un’ora e infornate a 200°C per 20 minuti, sfornate, fate raffreddare e spolverate con lo zucchero o velo. Mangiatelo caldo e pensatemi *_*
Governo, liquido e mozzarella di bufala
Non ho intenzione di tediarvi sul nostro governo, ci mancherebbe. Vi parlo invece di un esperimento che sta portando avanti Nuccio e che sta spopolando su facebook come una cosa favolò. In effetti, questa cosa ha un suo fascino nel quale ci sono rimasta avvinghiata pur’io. Agostina mi ha seguito passo passo tenendomi mano manuzza per tutta la durata della maratona, desidero ringraziarla pubblicamente..grazie Ago :*
Quello che vedete sopra è il risultato di una lentissima lievitazione. Vi state chiedendo di che cappero parlo? Parlo di un lievito madre ottenuto con il liquido di governo della mozzarella di bufala. Questo è il liquido contenuto nelle buste in cui vengono conservate le mozzarelle di bufala; è ottenuto dall’acqua di filatura che serve per lavorare la pasta per realizzare le mozzarelle. Per fare lievitare l’impasto è necessario un liquido di governo eccellente, comprate, dunque, delle mozzarelle di ottima qualità. Con il liquido di una mozzarella ho ottenuto due impasti di circa 450 g Con il primo ho realizzato una pizza con il metodo diretto; l’altro l’ho utilizzato come starter…ma questo sarà argomento di altri due post, portate pazienza 😀
In una terrina versate il liquido di governo e il latticello ottenuto strizzando le mozzarelle, coprite con un piatto di ceramica e fate riposare 2 giorni. Poi vi serviranno:
250 g di farina 00
120-150 ml di liquido di governo
un cucchiaino di zucchero
Versate la farina mescolata con lo zucchero in una ciotola, riscaldate il liquido, ma solo leggermente, portatelo alla temperatura di circa 30°C, cominciate ad impastare la farina aggiungendo poco alla volta il liquido. Dovrete ottenere un impasto idratato e appiccicoso. Mettetelo in una ciotola trasparente coperto da un piatto di ceramica e ponetelo a lievitare lievitare fino al raddoppio in un luogo tiepido, ci vorranno dalle 8 alle 10 ore. Con questo impasto ho realizzato una pizza con il metodo diretto
Infarinate la teglia del forno o il vostro pizza stone, versate il blob ottenuto ed allargatelo con le mani unte d’olio, non esagerate come ho fatto io. Lasciate lievitare ancora per circa tre ore. Riscaldate il forno a 250°C condite la vostra pizza con pomodoro fresco, olio, origano, sale e pepe, infornate per circa 15 minuti, tirate fuori dal forno, mettete la mozzarella e finite la cottura, ancora cinque minuti.
autunno a ripa di mare
sulu ppì mia:
una spigola o branzino che dir si voglia
150 g di fagioli già cotti
6 castagne
2 foglie di alloro
3 cm di zenzero grattugiato
acqua
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe