plumcake di mele ubriache e noci

plumcake mele e noci_00001Queste piccole mele sono deliziose da mangiare accussì come sono, calano sole sole. Quann’eru picciridda le vedevo più spesso, quindi quannu li vitti a Messina, dal fruttivendolo di me matri, l’accattai subitaneamente. Vengono chiamate in modi diversi anche in Sicilia, da te come si chiamano?
Mentre aspetto di sentirti, anzi di leggerti, ti cuntu ‘sta ricetta facilissima; forse l’unica cosa fuori dal cuntu della solita procedura è la cottura delle mele nel vino, ma niente ci fa. Attent’a mmia.
5 meline gialle intere
4 meline gialle tagliate a ottavi e private del torsolo
500 ml di nero d’Avola
200 ml di acqua
180 g di zucchero
2 grani di pepe lungo divisi a metà
2 cm di zenzero sbucciato
una stecca di cannella
4-5 fiori di cannella

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300 g di farina
150 ml di latte
2 uova
100 g di burro fuso
160 g di zucchero
40 g di noci
una bustina di lievito
un pizzico di sale
mezzo cucchiaino di cannella in polvere

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metti le meline a bollire dentro una mistura realizzata con le spezie, il vino, lo zucchero e l’acqua. Cuoci per 15 minuti circa. Nel frattempo prepara l’impasto sbattendo lo zucchero con il burro fuso, aggiungi un uovo alla volta, la cannella in polvere e, poco per volta, la farina mescolata con il lievito alternando con il latte, aggiungi il sale.
Scola le mele tagliate, passale nella farina e scuotile per eliminare la farina in eccesso, aggiungile all’impasto mescolando con un leccapentola. Passa nella farina anche le noci, sminuzzate grossolanamente e scuoti anch’esse, prima di aggiungerle all’impasto, mescola per amalgamare bene tutto il composto. Versa dentro una teglia da plumcake imburrata e infarinata, infarina leggermente la base delle meline intere, appoggiale sulla superficie dell’impasto e inforna in forno caldo a 180°C per circa 45 minuti o fino a quando, inserendo uno stecchino all’interno dell’impasto, questo ne uscirà asciutto.

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il soufflé ri-cotto

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qualche mese fa ho provato, per la prima volta, a fare il soufflé, una bellissima esperienza, m’arrinisciu al primo colpo, lo guardavo affatata mentre cresceva al di là del vetro del forno. Una maarìa,  mi sono detta, miiiii che cosa bellissima!
Ecco, peccato però, che i miei tempi sono lenti rispetto a quelli del soufflé. Appena l’ho tirato fuori dal forno, iddu era bello gonfio, meravigliosamente leggero, magicamente tronfio. Praticamente uno spettacolo per la vista, parola mia.  Peccato, peccato davvero, picchì il tempo che mi votài e mi rivotài, per scattare ‘na foto, chiddù s’afflosciò, e finiua poesia.

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allora, ‘n’anticchia abbattutella,  non ho postato la ricetta, mi dispiaceva assai però.
Poi, dopo qualche giorno, ho trovo una ricetta su Sale&Pepe Collection, che fa al caso mio, il soufflé ricotto, uno spettacolo! Puoi prepararlo prima e non avere lo stress di servirlo subito, tanto si sa che si affloscia.
Allora che fai? Lu pigghi un pizzino?

per circa 12 soufflé
160 g di burro
2 pere
120 g di farina
600 ml di latte a temperatura ambiente
160 g di crescenza
6 uova
6 noci
200 g di formaggio brie o qualunque altro formaggio a pasta molle
parmigiano grattugiato per gli stampi
sale e pepe
sciogli 40 g di burro in una casseruola e cuoci le pere pelate e tagliate a piccoli cubetti per circa 10-15 minuti. Ponile a scolare su un foglio di carta assorbente. Sciogli il resto del burro nella stessa casseruola, aggiungi la farina e mescola fino a quando diventerà asciutta e granulosa, quindi aggiungi a poco a poco il latte tiepido o a temperatura ambiente e mescola fino a ottenere un composto denso e liscio. togli dal fuoco e aggiungi la crescenza, mescola fino a quando sarà totalmente sciolta, poi aggiungi le pere e i tuorli. Aggiusta di sale e  macina un po’ di pepe.
Monta gli albumi a neve soda, aggiungili al composto di latte con una spatola e con movimenti dall’alto verso il basso. Riempi 12 ramequin imburrati e spolverati con del parmigiano grattugiato. Cuoci in forno caldo a 180°C per circa mezz’ora, controlla la cottura. Togli dal forno e fai raffreddare per un minimo di mezz’ora e un massimo di sei ore. Aiutandoti con una spatola sforma i soufflé, ponili su una placca da forno foderata con la carta apposita leggermente unta, adagia il formaggio sulla parte concava e inforna circa 20 minuti, appena fuori, disponili con delicatezza sui piatti e decora con le noci.

autunno d’oro

zucca saturazione

La percezione visiva, combacia perfettamente con il significato che dò alle cose. Mentre guardo un oggetto comprendo quello che l’occhio dell’intelletto è in grado di vedere, supportato dall’intensità della luce, dalla forma e dal colore. In questo mondo dove o mangi o sei mangiato, vedere non è subire ma è elaborare ciò che stai guardando, superando la sostanza degli oggetti. Quello che, tipicamente faccio ogni giorno, non solo qui, è cogliere ed evidenziare l’aspetto formale delle cose e provare a lasciare un messaggio di bellezza.
Quando ho visto questo pane, sulla bacheca di Chiarapassion, ho subito pensato alla rappresentazione delle forme, alla crescita della materia che sopravvive a qualcosa di statico. Ho pensato a ciò che germoglia, cresce e finisce davanti ai nostri occhi per essere apprezzato.

La ricetta originale è di Gabriele Bonci, è davvero facile. Scegli le farine che ti piacciono di più, io ho usato mezza dose di quella originale. Tu, fai tu!

pane di zucca

400 g di farina di gano duro integrale Cappelli
100 g di farina Manitoba
350 g di zucca tagliata a dadini
due cucchiai di olio extra vergine d’oliva
5 g di lievito di birra fresco
10 g di sale per l’impasto
6 foglie di salvia
ora ti cuntu come fici, sapendo però che ho un’attrezzatura che mi agevola molto durante molti processi di cottura e lavorazione. Non ti scantare, ovviamente puoi realizzare il tuo pane all’antica, usando tegami per cuocere e olio di gomito per impastare, scegli il procedimento che più ti si confà (*).

Metti la zucca dentro il boccale del Cook Expert con l’olio e qualche foglia di salvia o rosmarino, chiudi con il coperchio, seleziona il programma Esperto, setta la velocità 1A, la temperatura a 110°C e il tempo a 10 minuti. Avvia il processo di cottura e nel frattempo pesa gli altri ingredienti.  Quando senti il segnale di fine cottura, aumenta la velocità a 18, e aggiungi un paio di cucchiai di acqua  solo se è necessario (dipende da quanta acqua di vegetazione possiede la zucca) poni il tempo a un minuto e la temperatura a zero. Quando il processo finirà, avrai la vellutata che ti servirà per il pane. Fai intiepidire togliendo dal boccale se vuoi velocizzare il processo successivo.
Versa le farine dentro il boccale, sbriciola il lievito e unisci la vellutata di zucca oramà tiepida, seleziona il programma panetteria e fai partire la macchina. Non c’è bisogno di aggiungere acqua, dopo un minuto aggiungi il sale e riavvia. Preleva l’impasto piegalo più volte e fallo lievitare dentro una ciotola coperta da un canovaccio, dentro il forno spento con la luce accesa fino al raddoppio, mi ci sono volute un paio d’ore. Trascorso questo tempo, sgonfia il pane, piega ancora più volte e rifai la pagnotta rotonda, legala  con un filo di spago da cucina incrociando 4 volte e ottenendo otto spicchi. Infarina il cuoci pane di Emile Henry, adagia la tua pagnotta, spennella la superficie del pane con dell’olio extra vergine d’oliva, copri con la cloque e fai lievitare ancora un’ora dentro il forno spento. La seconda lievitazione e la cottura dentro questo stampo sono un toccasana per il tuo pane. Senti ammia.

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Accendi il forno, portalo alla temperatura massima, il mio arriva a 230°C, inserisci il cuoci pane e cuoci per circa 45 minuti. Sforna elimina lo spago e fai raffreddare su una griglia. Decoralo, se vuoi con un bastoncino di legno o un rametto di rosmarino.
Proverò, la prossima volta a cuocere la zucca con un’idea di salsiccia, sfumando con del vino rosso.

(*) metti la zucca in un tegame, cuocila per dieci minuti con l’olio, un po’ di sale e le erbe aromatiche senza l’aggiunta di acqua (aggiungi acqua solo se la zucca non possiede abbastanza acqua di vegetazione). Copri con un coperchio e mescola ogni tanto. Appena sarà cotta frulla con un frullatore a immersione e metti da parte e fai raffreddare. Mescola le farine con il lievito sbriciolato, impasta con la purea di zucca fino a quando si amalgamerà, aggiungi il sale e continua a impastare fino a ottenere un impasto omogeneo, e liscio. Metti dentro una ciotola, copri con un canovaccio umido e metti a lievitare nel forno spento con la luce accesa fino al raddoppio. Circa un paio d’ore. Sgonfia l’impasto e forma il pane rotondo. Fai delle legature con uno spago da cucina incrociando quattro volte ottenendo otto spicchi, fai lievitare ancora fino al raddoppio dentro il forno spento con la luce accesa. Poi inforna in forno caldo a 200°C per 10 minuti poi abbassa la temperatura a 180° e cuoci altri 25 minuti o fino a quando il pane sarà bello dorato. Sforna e elimina lo spago prima di fare riposare il pane su una gratella.

pane di zucca_

rilassati

baguette_ farina

Se sei minimamente contrariato e hai tempo, ti consiglio di affondare le mani nella farina e preparare il pane. Ti assicuro che ti scordi tutte cose.
Compra delle farine di qualità e procurati dell’acqua minerale, se sei bravo avrai sicuramente realizzato il lievito madre e te la spirugghi anche bene con la serie di interminabili rinfreschi. Se invece sei come me accatta il lievito di birra fresco, ti verrà fuori un buon pane senza pentimenti.
Realizzare il pane in casa è una delle cose più semplici da fare ma per la quale hai bisogno anche di una buona dose di pazienza. Se poi hai l’attrezzatura che ti supporta ancora megghiu, ci mancassi. Per me che non sono un panettiere e mi avvalgo del forno di casa e non certo di uno professionale, gli strumenti di cottura in ceramica della Borgogna, Emile Henry mi assicurano un risultato perfetto.

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380 g di farina di forza e di semola rimacinato, (metà e metà) più quella del lievitino
5 g di lievito di birra
200 ml di acqua circa
5 g di sale
un cucchiaino di zucchero

Allora fai così: prepara il poolish, sciogli il lievito dentro una ciotola con 40 ml di acqua, un cucchiaino di zucchero e circa 40 g di farina. Sciogli bene, copri con un canovaccio e fai levitare mezz’ora.

lievitino

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Metti la farina dentro l’impastatrice, aggiungi il poolish e avvia la macchina. Impasta aggiungendo quasi tutta l’acqua. Aggiungi il sale e finisci di impastare con l’acqua rimasta. Poni a lievitare per 40 minuti dentro una ciotola coperta, messa dentro il forno spento con la luce accesa. Dopo la lievitazione pesa l’impasto e dividi in tre pezzature, stendi ogni pezzatura realizzando quasi una pizza ovoidale, poi arrotola a mo’ di filoncino, passa nella farina e poni dentro lo stampo per baguette, copri e fai lievitare ancora mezz’ora. Poi effettua dei tagli, le vere baguette ne hanno 5, cospargi con una manciata di farina. Inforna in forno caldo per 40 minuti a 230°C. Togli il coperchio dello stampo e fai dorare leggermente qualche minuto. Se hai domande, scrivimi, anche sulla pagina facebook di scorzadarancia, se preferisci.

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