Cosa fa una siciliana a Parigi?

Parigi
S’innamora!

E certo! S’innamora dell’aria che respira, fredda da morire, ma d’altronde a gennaio cosa ci si aspetta? S’innamora di quel sole che s’arruspigghia tardi, alle 8,30 comincia a fare capolino e, tiepidissimo, illumina un’atmosfera magica e romantica; tutto è bellezza, rispetto, senso civico.  S’innamora della Tour Eiffel, degli Champs Elysées, dei macaron di Ladurée e della magia della notte.
Ma l’innamoramento non finisce qui eh? Nonsi; la siciliana di cui sopra perde completamente la testa per il suo gruppo di lavoro e per Magimix, un marchio francese che conosceva già e con il quale aveva già collaborato. La magica Magimix ha, nel corso della sua storica attività, adattato il robot delle cucine professionali ad una versione domestica, rendendo l’utilizzo semplice e intuitivo. Oggi ha lanciato sul mercato una nuova macchina, il Cook Expert, che associa al food processor l’innovazione della cottura. E’ un robot multifunzione che cuoce a induzione con 12 programmi automatici. Una regolazione prossima al grado per una cottura altamente controllata e professionale. Tutto questo permette di cucinare con facilità e in poco spazio risotti, cibi al vapore e cotture lente secondo la cucina tradizionale italiana. Il robot, impasta, trita, affetta, grattugia, monta a neve anche piccolissime quantità di albumi, trita il ghiaccio, realizza smoothies, gelati e salse. Aiuta ancora con un supporto multimediale tramite una app e un libro con 300 ricette… e in ultimo, ma non per importanza, si lava da solo. Un corteggiamento simile conquista a prima vista! Un colpo di fulmine fu.

cook expertCon un bagaglio del genere, tornando nell’Isola del sole, in questo inverno molto mite, la siciliana (che fussi io), ha cominciato a usare l’aiuto in cucina approfittando di una serie di agevolazioni quali montare piccolissime quantità di albumi (meno di un uovo), per esempio e lanciandosi nella preparazione dei leggendari macarons… alla siciliana.
Piccola notazione, le dosi per la preparazione dell’impasto sono state dimezzate, così da testare la macchina e verificarne le effettive potenzialità. Iniziare a conoscersi stressandosi insieme. Una prova d’amore, per cominciare.
La ricetta e i consigli sono tratti dal blog della cummari Patrizia di Via delle Rose. Per la farcitura la ricetta è desunta dal blog di Edda di Un dejeuner de soleil.

Per 24 macaros
75 g di mandorle
75 g di zucchero a velo
56 g di albumi (meno di 2 albumi)
19 g di acqua
75 g di zucchero a velo
un pizzichino di sale
una goccia di limone

Separate gli albumi dai tuorli quattro o cinque giorni prima di realizzare i macarons, metteteli dentro un barattolo chiuso e poi in frigo. La sera prima tirateli fuori dal frigo in modo da averli a temperatura ambiente il giorno dopo.

mandorle
Installate il robot, il programma verrà selezionato automaticamente, ponete le mandorle nella bacinella piccola con il coltello piccolo, avviate il programma e tritatele finemente.

mandorle tritate
Nella stessa bacinella dove avete tritato le mandorle, mettete 75 g di zucchero a velo, mescolate insieme per pochi istanti e poi setacciate; mettete da parte e smontate il robot.
Dividete gli albumi; 28 g poneteli dentro la vasca del Cook Express con la frusta per gli albumi, il sale e la goccia di limone, gli altri 28 g metteteli insieme con la miscela di mandorle e zucchero a velo setacciati insieme. Mescolate con la spatola e amalgamate gli ingredienti. Mettete da parte.

macarons impasto
Montate la bacinella di metallo, selezionate il programma albumi a neve e fate partire la macchina con il programma automatico senza il tappo, nel frattempo procuratevi un termometro per dolci, ponete in un piccolo tegame gli altri 75 g di zucchero a velo con l’acqua e portate a una temperatura di 118°C, mescolando.

albumi montati a neve

Fermate la macchina quando mancherà un minuto alla fine del processo e aggiungete lo sciroppo direttamente sulla meringa, fate ripartire la macchina per l’ultimo minuto di lavorazione.
Incorporate un terzo degli albumi montati alla miscela di mandorle, mescolando delicatamente. Continuate con la seconda e la terza parte mescolando per rendere tutto omogeneo. Il composto dovrà colare a nastro. Riempite un sac-a-poche con una bocchetta liscia da un cm e disponete i mucchietti su un foglio di carta forno dove avrete disegnato dei cerchi di 3 cm di diametro oppure su un tappetino da macaron in silicone.
Sbattete leggermente la teglia sul piano da lavoro per assestare il composto suddiviso e ponete nel forno spento per due ore.
Trascorso il tempo di riposo, tirate fuori la teglia dal forno, accendetelo in modalità “ventilato”, portatelo a una temperatura di 150°C e poi infornate la teglia  per 15 minuti. Trascorsi i primi 9 minuti aprite il forno e richiudete piano senza sbattere. Quattro minuti prima che scada il tempo ripetete l’operazione. A cottura ultimata tirate fuori la teglia dal forno e fate raffreddare completamente.

Per la ganache
100 g di cioccolato bianco
60 g di panna fresca
50 g di lamponi surgelati o freschi
12 lamponi surgelati o freschi
preparate la ganache: montate il robot, mettete nella bacinella piccola 50 g di lamponi e azionate il programma per pochi minuti.

lamponi crema

Portate a bollore la panna e versandola in tre volte sul cioccolato bianco tritato finemente, mescolando dolcemente, la crema dovrà risultare liscia, mescolate la polpa di lamponi realizzata con il robot, mettete dentro un sac-a-poche munito di bocchetta liscia di circa 8 mm e poi ponete in frigo per un paio d’ore prima di usarla.

lamponi

 

Farcite metà dei macarons con la ganache e mezzo lampone, mettete poca ganache nell’altra metà del macaron e chiudete schiacciando leggermente. Ponete in una scatola di latta e poi in frigo, avendo cura di servirli a temperatura ambiente.

12 Comments

  1. cosa fa una siciliana a Parigi? fa arraggiari a mia! dopo ca mi passò l’arraggiu…inizio a leggere il post e ad apprezzare la bellezza del robot ma ancor di più dei tuoi perfetti macarons siculi! sei una grande! baci

  2. di Parigi sono già innamorata da tempo di quel “coso” mi innamorerò presto grazie anche a te che ci fai meraviglie…Potrai dire ” Oui, je suis Claudià Magistrò”, i francesi ci tengono agli accenti, noi ai tuoi macarons !Baciuzzì, baziuzzì….

    1. Beddazza mia,
      mi hai fatto ridere ahahahah Si i francesi ci tengono alla loro lingua
      🙂
      grazie Chiara

Rispondi a Claudia Magistro Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *