cose da fimmine

cu ‘u sapi picchì quannu ridemu, noi fimmine, nnì diciuno: “pari na jaddrina” opuru,  “ridi come un’oca”
Mah! Da quando le galline ridono, magari ‘nsemmola alle oche? Cose, cose da pazzi. Certo è che tra fimmine nnì capemu con una taliata, non serve mancu parrari e non dico solo qua nell’Isola eh! Tutte le fimmine del mondo si capisciunu con una taliata, non ci sono barriere linguistiche di sorta; il bello delle donne.
E tra fimmine nnì facimu regali d’amore come queste due uova di oca che la mia amicuzza Lia mi regalò, con la curiosità di vedere come le avrei cucinate. Una ppì mia e una ppì idda.
 
per due cristiani
2 uova di oca
160 g di patata rossa sbucciate
80 g di zucchina
2 cucchiaini d’olio extra vergine d’oliva
3 cucchiai di aceto di mele
due cucchiai di yogurt dressing
sale
pepe
tre rametti di timo
prima di cominciare con il procedimento avrei qualcosa da comunicare alla mia adorata nutrizionista Annarita, nu lo putemu fare cu l’occhi picchì idda è a Milano e io sugnu ccà.
-Bedda mia, fici il calcolo delle calorie, secunnu tia può essere che lu fici a mestiere o sbagghiavu? Aspè che tu cuntu.
un uovo di oca 160 calorie
80 g di patata 66,4 calorie
40 g di zucchina 5,2 calorie
un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva 45,05 calorie
un cucchiaio di yogurt dressing 11 calorie
per un totale di circa 288 calorie a porzione… che dici t’appatta
pelate la patata, lavatela, asciugatela e grattugiatela dentro una ciotola, con una grattugia a fori grossi. Grattugiate anche la zucchina, salate leggermente e mescolate insieme con la patata, fate riposare qualche minuto. Su una placca, foderata con carta forno, ponete due coppapasta unti leggermente e suddividete le verdure equamente schiacciandole con delicatezza; pepate e irrorate con un cucchiaino d’olio ogni forma. Infornate in forno caldo a 200°C per mezz’ora, sformate e ponete sul piatto da portata. Riempite di acqua un tegame, profondo almeno una decina di cm, salate, unite l’aceto e portate a bollore. Lavate le uova, sgusciatele singolarmente, dentro una ciotola. Quando l’acqua bolle, versate con delicatezza un uovo per volta e cuocete  per circa 2 minuti. Prelevate con una schiumarola un uovo alla volta  e ponetelo su carta assorbente per asciugare l’acqua in eccesso, adagiatelo sui rosti di patate e zucchine, completate il piatto con lo yogurt, una macinata di pepe e qualche fogliolina di timo. Manco a dirlo potete usare le uova che preferite ma vi sballano le calorie ahahahahah.

17 Comments

  1. maria…mi fai morire, scrivi meglio il vernacolo tu del maestro! (Camilleri intendo) invidio la tua capacità di scrivere così, sei divertente a prescindere dal contenuto..anche se il contenuto c'è sempre…poo m'a spiari comu l'ava ccapire Annarita di Milano nzo cchi scrivisti?! baciiiiii :-X
    ps… stu piattu è bbonu assà!

  2. Ehhh! facile a dirsi!
    Stavolta non è solo la bellezza della ricetta, ma pure la nonchalance con cui ci parli delle uova in camicia! Io c'ho provato, signora mia, e poi c'ho riprovato: con più aceto; con meno aceto. Con mulinello e senza mulinello. Con aceto di vino e con aceto di mele. NIENTE! Niente da fare. Rien. Nothing. NENTI! Appi a jiccare tutte cose. Un mi vinniro e un mi vonnu vinire a mia 'sti madditte uova in camicia.
    Quindi: o sei coraggiosissima, e hai rischiato le preziose uova d'oca, o avevi la certa certezza che ti sarebbero ruscite in camicia!
    Che, ce le spiegheresti a tipo per bambini di prima alimentare?
    Grazie e sempre grazie, biddazza!

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