Secondo la tradizione per preparare la vera carbonara ci vuole il guanciale; simile alla pancetta, ma io avevo la solita pancetta, quindi…
Ingredienti per 4 persone
320 g di bucatini
150 g di guanciale
3 cucchiai di olio d’oliva oppure 50 g di burro
1 spicchio d’aglio
2 uova
2 cucchiai di parmigiano
2 cucchiai di pecorino
2 cucchiai di panna fresca
pepe
Portate a bollore abbondante acqua salata, tagliate a dadini il guanciale e fatelo dorare in un piccolo tegame con 3 cucchiai d’olio e l’aglio. Fatelo rosolare, abbassate la fiamma e schiacciatelo con la forchetta. Toglietelo dal fuoco per non farlo essiccare. Sgusciate le uova in una ciotola, unite un cucchiaio di pamigiano grattugiato, uno di pecorino e 2 cucchiai di panna, sbattete con una frusta per ottenere una crema omogenea. Quando l’acqua bolle, tuffatevi i bucatini, mescolate e portate a cottura. Scolateli, trasferiteli in una terrina, unite il soffritto di guanciale e mescolate, versate a filo il composto di uova e panna, spolverizzate con un cucchiaio di parmigiano e uno di pecorino grattugiati, insaporite con un’abbondante spolverata di pepe. Mescolate ancora e se il condimento dovesse risultare asciutto, utilizzate il solito trucchetto di aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Anonimo
cla adorata, ma tu lo sai che , anche se seguo alla lettera le mille ricette che ho letto ( compresa la tua)alla fine mi viene sempre una frittata e mai i bucatini alla carbonara?!Ma che devo fare?!?…mi sento una scema…e dire che in cucina sono pure bravina ma la carbonara è il mio peggiore incubo!!
bacini
cla
Claudia
Mmmh, dobbiamo capire perchè!questa ricetta non viene ripassata sul fuoco quindi non si dovrebbe cuocere l’uovo…tra l’altro viene diluito con la panna, il calore dei bucatini appena scolati non dovrebbero cuocere l’uovo,non capisco sinceramente. Mi sa che dobbiamo fare una sessione di lavoro insieme :)Macchè scema, sarà che hai il rifiuto inconscio 😉
ciao stellina *
p.s. ho comprato la ricotta per la cassata, adesso la faccio scolare e riposare tutta la notte; la prima fase è iniziata.
baci
cla
Anonimo
gnam..gnam..non vedo l’ora di vedere la cassata e magari di fare un salto giù ed assaggiarla per davvero.
ciao piccola
cla
Claudia
magari! sarebbe davvero bello fare una rimpatriata con un dolcetto tipico…
ma ti rendi conto che parliamo come se ci conoscessimo da anni?
Ah ah ah.
che bella cosa!
tanti baci Cla
*
Giovanni
Sono contento che ogni giorno c’è un momento a sera, in cui a cena niente è di routine ma tutto è grandemente valorizzato. Perfino un ramoscello o una foglia di rosa hanno grande significato.
I piatti non costituiscono soltanto il cibo che ci sazia, ma sono la bellezza che possiamo sentire e vedere sulla nostra tavola apparecchiata con la cura e la devozione che essa richiede.
Spero che riusciremo a trasferire a nostra figlia questa passione e questo grande rispetto nelle cose che fai.
Tuo marito.
Claudia
Giò…
grazie *
manon
ciao manon