come il vulcano
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In questa pizza, nata in America, c’è moltissima Italia e non solo nel nome. Ma d’altronde con tutti gli emigranti italiani sbarcati nel nuovo continente che ci vuliti truvari? Italia a tinchitè!
Due diverse persone, con luoghi e date notevolmente diverse, si contendono la paternità di questa pizza, ma una cosa è certa, il nome è stato attribuito dopo l’uscita del film “Stromboli” nel 1950 con Ingrid Bergman, diretto da Roberto Rossellini. Come ogni pizza che si rispetti il ripieno facitilu come vuliti, a sentimento. La particolarità di questa pizza è nella forma; è arrotolata, spesso con dei tagli sulla superficie per ricordare il vulcano, potrebbe assomigliare a un calzone ma non lo è.
Stromboli
per 4 cristiani
400 g di farina Manitoba
100 g di semola di rimacinato
10 g di sale
325 ml di acqua tiepida
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
un cucchiaino di zucchero
10 g di lievito di birra fresco
per il ripieno:
6 cucchiai di salsa di pomodoro pronta
300 g di tuma tagliata a cubetti
origano
6 fette di prosciutto cotto
setacciate le farine, mettetele nella planetaria e, con il gancio a uncino, mescolatele con il lievito sbriciolato, aggiungete lo zucchero, l’acqua alternata all’olio e il sale; lavorate fino a quando l’impasto s’incorda al gancio, staccandosi completamente dal bicchiere del Ken. Spennellate con un filo d’olio una ciotola, disponete dentro l’impasto, coprite con un canovaccio umido e mettete in forno spento con la luce accesa per almeno un’ora o fino a quando raddoppierà il suo volume. Recuperate l’impasto, sgonfiatelo su un piano leggermente infarinato e dividetelo in due. Stendete una porzione per volta sul piano infarinato realizzando un rettangolo, distribuite 3 cucchiai di salsa lasciando un bordo di 2 cm libero tutt’intorno, una spolverata di origano, 3 fette di prosciutto e metà della tuma tagliata a dadini. Chiudete i lati corti dell’impasto verso l’interno e arrotolate il lato lungo ben stretto. Ponete in una teglia foderata con carta forno con la chiusura in basso, effettuate dei tagli obliqui sulla superficie, se volete l’effetto vulcano, e fate lievitare nel forno spento con la luce accesa ancora mezz’ora.
Scaldate il forno a 200°C, spennellate la superficie dello stromboli con un velo d’olio e una macinata di pepe, infornate per circa 25-30 minuti. Servite caldo. Se cuocete con una teglia per pizza Emile Henry ponetela molto ben infarinata, sul fondo del forno a contatto con la fiamma, quando cambierà colore sarà a temperatura, con l’aiuto di una pala per pizza molto ben infarinata, prelevate uno “Stromboli” per volta e adagiandolo sulla teglia. Cuocete come sopra.
La rifarò sicuramente, ma con il mio inseparabile Lievito Madre!!!
mizzica allora sarà ancora meglio 🙂
grazie Antonietta, ti abbraccio
Cla
ottimo, va fatto, grazie e buona serata
grazie Paola
Cla
Claudia io di queste pizze ne potrei mangiare a quintalate!!! Come antonietta quà sopra la rifarò anche io ma con il lievito madre (mò teng' pure l'impastatrice…. e comm sò content'!!!!)…. Bascetti!
mi, allora ditelo e la pasta madre non siamo andiamo d'accordo la prima volta ma vorrei che mi perdonasse ahahahah
Brava Patty
:*
Grazie
Cla
Ciao, quasi quasi così preparata la pizza è pure più invitante. Siamo in un periodo di rifiuto della pizza in versione classica, complice anche il forno che ci ha lasciato…, ma questa rivisitazione è davvero intrigante! Ce la segnamo!
un bacione
grazie ragazze, la pizza arrotolata ha un grande fascino, si cuoce perfettamente e resta morbida
:*
Cla
Beddazza, sembra strano ma sono viva!! Ahaha, come stai cara Clà? Perdona l'assenza ma sono successe taaaante cose, che poi vi racconterò. Un bacio speciale a te. E un pezzo di questa pizza a me.
gioia mia, tu non ti devi fare perdonare NIENTE!
spero solo che tu stia bene
:*
grazie
love
Cla
La preparo di sicuro ai miei nanetti che adorano le pizze farcite
grazie per essere passata da me. manu mali ca ci si tu m'abbannunaru tutti 🙁
:* coriceddu miu
non ti preoccupare gioia, abbracciamoci
:*
Cla