risotto anzi no, farrotto

farrotto_2Per come s’appresentò la iurnata stamatina, capivi subitaneamente che  sarei riuscita a fare una carrettata di cose diverse dalle solite, il problema fu che a fine matinata mi rimasero le “solite cose” da fare…
Mizzica, quanto mi girano i cabasisi quannu il tempo mi squagghia tra le mani; quannu talìo ‘u roggiteddu e chiddu mi talia, quasi ridendo, con le due braccine in alto a segnare un tempo, oramà scaduto da spendere per ogni altra cosa  Bih, chi sulenne camurria.
E va beh, non ho il dono dell’ubiquità ma ho il Cook Expert che mi risolve un problema di gestione della cottura del pranzo. Mi calcolai 10 minuti per per il soffritto e la sfumatura del farro, impostai il programma esperto e lo salutai.
-Ciao -ci rissi- vado a fare altre cose, tra mezz’ora chiamami che vengo a mangiare.
Manco a dirlo, se hai tempo e non hai il magico mondo Magimix che t’aiuta, organizzati all’antica, fai meno cose e concentrati sul pranzo, fisicamente presente in loco; di pirsona pirsoalmente, per dirla come Catarella.

farrotto

per due cristiani:
una cipolla media di Tropea
3 zucchine medie
1/2 pompelmo rosa conserva la scorza prima di spremere il succo
120 g di farro
pepe garofanato (pimento)
50 ml di vino bianco secco
olio extra vergine d’oliva
timo limone
sale

per i ceci croccanti:
(le dosi delle spezie sono indicative, a me piacciono moltissimo quindi abbondo)
200 g di ceci cotti
un cucchiaino da caffè di curcuma
un cucchiainoda caffè di curry
un cucchiainoda caffè di zenzero
un po’ di peperoncino
un mazzetto di erbe aromatiche fresche tritate
basilico
due varietà di menta
timo limone
rosmarino
un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva
sale

nella bacinella d’acciaio metti la cipolla tagliata in quattro e due cucchiai d’olio. Seleziona il programma Esperto, lascia la temperatura a zero, porta la velocità a 13 e il tempo a un minuto. Mi piace che la cipolla tritata rilasciando l’acqua di vegetazione si emulsioni con l’olio realizzando una cremina. Porta la velocità 3, aggiungi il valore 110 alla temperatura e imposta il tempo a tre minuti. appena suona il segnale acustico aggiungi il farro e fai tostare per tre minuti velocità 2A temperatura 110. aggiungi il vino e sfuma con gli stessi valori di prima per tre minuti, senza tappo. Mi piace fare evaporare la parte alcolica.
A ‘sto punto, aggiungi le zucchine tagliate a cubetti l’acqua e il succo del pompelmo, sala leggermente, chiudi il coperchio con il tappo e imposta la velocità 2A, tempo 30 minuti, 110°C.
Prepara i ceci, devono essere ben scolati e asciugati, li poni dentro una ciotola con un cucchiaio d’olio, mescola bene e poi aggiungi le spezie, le erbe aromatiche tritate finemente e il sale. Distribuisci in una teglia foderata con carta forno, in un unico strato. Inforna a 200°C per 30 minuti.
Quando il farro è cotto lascia riposare un minuto, dai una grattatina di pepe garofanato macinato al momento, aggiungi la scorza del pompelmo, aggiusta di sale e manteca con un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva, mescola e disponi dentro il piatto. Per finire aggiungi i ceci croccanti, sparpaglia qua e la qualche fogliolina di timo limone e il gioco è fatto.

scorzadarancia.homi17.milano

eh

Non ti conosco bene, potrei dire di non conoscerti affatto. Ma sappiamo che non è così. Ho affondato gli occhi nelle pieghe del tuo sorriso; letto dei tuoi trascorsi, storie memorabili, belle, bellissime ma anche terribili e struggenti. Mi hai fatto piangere e ridere. Mi hai fatto innamorare, esattamente come potrebbe innamorarsi una ragazza, senza meccanismi reconditi, senza secondi fini. Così, semplicemente.

Sei bellissima Milano. Sei un fiore all’occhiello di questo strano Bel Paese; un’eccellenza. Precisa, puntuale, elegante, autentica e moderna. Storia e progresso si compenetrano in un via vai spasmodico sopra e sotto di te come in un amplesso amoroso. Una rete fitta, fatta di colori che sfrecciano in ogni direzione. Non ti perdi a Milano, non puoi, anche se non hai il benché minimo senso dell’orientamento. Scegli la direzione e vai.

Milano ti muovi veloce, e con te corrono tutti.
Anche io che sono isolana, più vicino all’equatore e quindi lenta, a Milano corro; così anche senza motivo, passo veloce immersa nei pensieri cappidduzzu calato sugli occhi raggiungo la metro; lì mi fermo apparentemente, leggo sguardi e facce, ascolto i discorsi tra gente che parla lingue incomprensibili o un italiano impregnato di inflessioni dialettali. Sorrido e mi perdo negli scenari multietnici, vesti coloratissime e bindi tra gli occhi. Che bellezza!

bicchieri
Poi, al capolinea di Rho, un fiume di gente straripa e risale le scale, manco fussiru salmoni che acchianano controcorrente; mi trascina su un tapis roulant camminando, spingendo vicendevolmente per raggiungere la meta. HOMI 2017.
Dieci padiglioni e 1500 espositori. Una messa in scena spettacolare, luci, colori, profumi e oggetti per tutti i gusti, per tutti gli stili di vita. Scenografie straordinarie, una ricchezza di allestimenti da lasciare alluccuti, la bocca aperta e un certo sbigottimento per me che era la prima volta.

padelle

casaCon lo stesso passo veloce della massa che via via si distribuiva nei padiglioni, ho raggiunto il numero due, quello che mi interessava di più.
Allo stand K02- L09, la mia Isola in Lombardia, c’erano tutti i componenti della Maino Carlo , la ditta che rappresenta in Italia aziende di home living, articoli per la tavola e per la cucina. Tecnologia e competenza, innovazione e preparazione nel settore in un nome e cognome.
Ho indossato un grembiule e mi sono amalgamata come una crema, come un impasto incordato con loro, che già lavoravano per dimostrare la validità dei prodotti, cucinando per i clienti, sfornando prelibatezze dolci e salate. Grande squadra!
Un’esperienza stupenda con Maino Carlo, Emile Henry e Magimix, i brand francesi cui sei abituato a vedere con me su queste pagine e in giro per la Sicilia. Strumenti di cottura per tutti gli stili di vita, moderni, pratici, veloci ma anche lenti, per tutti i gusti, per tutti i momenti da dedicare a chi si vuol bene, cominciando da sé.
Ho ancora negli occhi la vera bellezza, che mi porterò dietro come bagaglio leggero nella memoria, adesso che le luci a Homi17 si sono spente e io sono tornata nell’Isola.

noi
Con gli chef Giuseppe Amaro, Daniela Menclossi e Romana Spagnoli

focaccia

pane
magimix