Una pasta di fine estate per un’amica

L’ho sentita finalmente! ho sentito la sua voce, ma che bedda, dice che oramà ha i capelli lunghi e che la foto sul blog risale a due anni fa. Sono andata a curiosare tra le foto di piatticelli nuovi che fanno una gola solo a guardarli, immagino i frofumi e i sapori. Ama il mare ma anche la montagna ed io le dedico un piatto di pasta semplice che odora di estate, ancora qua fa caldo e le giornate meritano. Lei è una cuoca, una cuoca vera però mica bau bau micio micio, una di quelle che con un piatto ti fa nesciri pazzu, fuddi d’amuri.
Aspetto che torni con le sue ricette, aspetto di provare un sapore di quelli suoi.

Calamari di pasta con sfoglie di melenzane
per 4 persone
380g di pasta formato calamari
una melenzana lunga bella grossa oppure 2 piccole
una cipolla grossa di tropea
uno spicchio d’aglio
un cucchiaio di concentrato di pomodoro
4 rametti di maggiorana
10 foglie di basilico
4 pomodori rossi a grappolo
ricotta al forno da grattugiare al momento
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Spuntate la melenzana, affettatela sottilmente e friggetela poco alla volta in abbondante olio caldo e poi salatele appena. Ponetela poi a scolare su un foglio di carta assorbente. Lavate i pomori, spellateli, eliminate i semi e affettateli grossolanamente. In una larga padella soffriggete la cipolla e l’aglio affettai sottilmente in olio, mescolate e fate imbiondire; Aggiungete il concentrato di pomodoro precedentemente unite un paio di cucchiai di acqua calda e scioglietelo amalgamando al soffritto. Unite i pomodori e fate cuocere per circa un quarto d’ora. Aggiungete le foglie di basilico e quelle di maggiorana. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela in padella e saltate su fuoco vivace. Aggiungete le melenzane, pepate e mescolate velocemente. Servite nei piatti spolverando con la ricotta grattugiata

Fagiolini ammuddicati

Questa è una di quelle ricette antiiiiiicheeee, ma antiche, aiutatemi come al solito a dire antiche!
una cosa impressionante 😉
comunque la faccio breve, e la rapporto ad un breve arco temporale quello che comincia dalla mia infanzia (quindi si fa per dire breve :D)
La preparava la mia nonna poi la mia mamma, adesso la preparo io e così via e così via di questo passo 🙂
la cosa bella è che, in genere questa ricettina si tira fuori nel momento del riciclo…mi spiego, almeno ci provo: domanda”che si mangia oggi?” risposta “insalata di fagiolina” (si, si fagiolina si chiama qui, fimmina è) in genere quando munni la fagiolina non ne munni poca ma assai, quindi rimane per la sera. Perfetto in questi casi la fimmina si cambia d’abito e si conza per la sera diventando una fimmina bedda!
Assitttatevi che vi cunto comu si fa bedda 🙂

Sarà rimasta circa mezzo kg di fagiolina già lessata e condita con sale e olio extravergine d’oliva .
Ingredienti:
1 lattina di pomodori pelati da 250 g, oppure di polpa pronta.
3-4 pugni di pan grattato dipende dal vostro pugno 🙂
pezzettini di parmigiano
2 cucchiai di parmigiano grattugiato oppure pecorino…quello che avete, è o non è un riciclo?
2 ciuffi di basilico tagliati grossolanamente, una decina di foglie
peperoncino, se vi piace non guasta
1 spicchio d’aglio bello grosso
olio extra vergine d’oliva
mi raccomando non olio evo…che fa male 😉
sale
la punta di un cucchiaio di zucchero a chi non dispiace

Preparate la salsa soffriggendo l’aglio affettato sottilmente, in una padella con 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva e il peperoncino. Agiungete il pomodoro, salate e zuccherate. Quando sarà cotto, aggiungete la fagiolina saltandola. Unite il pan grattato e continuate la cottura mescolando spesso. A 5 minuti dalla fine della cottura aggiungete il parmigiano a pezzi e quello grattugiato. Spegnete e aromatizzate con un filo d’olio e il basilico spezzettato. Mescolate e servite tiepido, ma anche a temperatura ambiente. E’ un piatto buonissimo, che si adatta a qualunque rimasuglio di verdura, dai peperoni ai tenerumi, dagli spinaci alle bietole…chiddu chi vuliti.

ps per l’AMIKETTA mia…se clicchi sulla foto del portacandela, ingrandendola, ci trovi la polvere…quella nuova però
ahahahah ***

Zucchine tonde ripiene

ma dico…, io non la dovevo postare una ricettina di zucchine ripiene? MACCERTO!!!!
e allora ‘assettatevi e liggiti 🙂

per 6 zucchine tonde
1 patata piccola
4o g di pistacchi tritati
20 g di pinoli tostati
50 g di pane grattugiato
1 ciuffo di prezzemolo
4 rametti di timo
25 g di parmigiano grattugiato
1 piccola cipolla di tropea
1 spicchio d’aglio
1 grattata di noce moscata
sale e pepe

con un coltello incidete, sevolete le calotte delle zucchine a zig zag, oppure realizzate un taglio netto. Con uno scavino (FINALMENTE HO LO SCAVINO!!!) asportate la polpa delle zucchine e delle calottine (poca) senza romperle, ponetela a soffriggere con un trito di aglio e cipolla con 3 cucchiai d’olio, fate saltare a fuoco basso fin quando la polpa non si è appassita, aggiungere gli aghi di timo e un trito di prezzemolo, salate e pepate. Salate leggermente l’interno delle zucchine e mettetele a testa in giù a scolare l’acqua di vegetazione. Fate intiepidire il condimento in una ciotola, dopo aggiungete la patata lessa e schiacciata, il pan grattato, i pinoli tostati, i pistacchi,il parmigiano grattugiato e una grattugiata di noce moscata, pepate ed aggiustate di sale. Aggiungete un paio di cucchiai d’olio per amalgamare. Riempite le zucchine e passate in forno in una piccola teglia oleata leggermente, a 220 °C per circa 30 minuti o fino a quando le zucchine non si sono ammorbidite.

Una cenetta e tre bloggers


Sabato scorso, finalmente dopo 3 mesi di appuntamenti mai presi, impegni e problemi di varia natura, ce l’abbiamo fatta!!!!
Aguamala, Mediterranea passione ed io ci siamo incontrati per uno schiticchio siculo in piena regola a base di pesce perforza considerando la mediterranea (e non) passione per il mare di ambedue i nostri ospiti. Erika è una donna tenera e speciale, ha un animo gentile e si vede anche fuori, ha fatto subito amicizia con Pepe che faceva bella mostra di sè tra riviste di cucina e il libro d’oro dei biscotti …pare finto vero?
😉


Miky, è un fiume…ehm un MARE IN PIENA, ha molte esperienze di vita da raccontare decisamente fuori dal comune, alla fine per amore è tornato nel suo mare. Cosa ho preparato vi starete chiedendo?
…perchè ve lo state chiedendo vero?
ahahah
Una cenetta leggera come dicevo a base di pesce:
il primo…

Spaccatelle mare e terra
Ingredienti per 6 persone
470 g di spaccatelle
5 zucchine genovesi
400 g di pomodorini ciliegia
100 g di pesce spada tagliato a dadini
1 spicchio d’aglio
6 fiori di zucca
150 g di gamberoni già sgusciati
6 gamberoni
100 ml circa di vino bianco
150 g di calamaretti oppure totanini
2 filetti di occhiata
un ciuffo di prezzemolo
olio extra vergine d’oliva
sale
pepe

Lavate e spuntate le zucchine, affettatele a rondelle di 3 mm circa, soffriggetele in una larga padella con 3 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva e l’aglio affettato sottilmente. Unite i pomodori tagliati a metà e mescolate, fateli stufare leggermente. Aggiungere il filetto d’occhiata tagliato grossolanamente, il pesce spada tagliato a dadini, i calamaretti e i gamberoni, fate insaporire mescolando sempre a fuoco basso. Sfumate con il vino e fate evaporare a fiamma alta, sempre mescolando, regolate di sale. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente nella padella con il condimento, fatela saltare finendo la cottura, aggiungente i fiori di zucca precedentemente lavati, asciugati e privati dai pistilli, non cuoceteli troppo perchè devono rimanere croccanti. Pepate e distribuite un trito di prezzemolo…io chiacchieravo e mu scurdai ahahahah

Di secondo ho preparato questo pesce spada qua, è un secondo davvero elegante e BBuono!!!

Trofie liguri in insalata e cialdine di parmigiano

sono in ritardo per concorrere alla sfida di Giallo Zafferano, ma ci provo lo stesso, male che vada ci resta questa bella insalata di pasta no?

😉
per 2 persone
200 g di trofie liguri
1 zucchina
200 g di pomodorini pachino
2 cucchiai di pesto alla genovese
olio extravergine d’oliva
olio per friggere
4o g di parmigiano grattugiato
30 g di parmigiano tagliato a dadini
20 g di pinoli tostati
pepe nero
foglie di basilico


Cuocete la pasta in abbondante acqua salata per 7 minuti ( la cottura completa è 10 minuti), Scolatela senza bagnarla con l’acqua fredda perchè se no s’incolla. Versatela nell’insalatiera e fatela raffreddare mescolando con 2 cucchiai d’olio.
Friggete la zucchina tagliata a rondelle sottili, scolatele dall’unto in eccesso e salatela. In una piccola ciotola tagliate in 2 i pomodorini e salateli. Condite la pasta con il pesto alla genovese, aggiungete le zucchine, i pomodori, i pinoli tostati e la dadolata di parmigiano. Regalate una generosa macinata di pepe nero e condite con altro olio se necessario; fate insaporire. Accendete il forno a 220°C distribuite il parmigiano grattugiato su una teglia foderata di carta forno ed infornate per 4-5 minuti. Servite la pasta accompagnando con le cialdine di parmigiano


Piccole melanzane ripiene alla messinese


Questa ricetta risale alla tradizione culinaria della mia nonna paterna, mio padre andava pazzo per questo piatto, mia madre OVVIAMENTE si è industriata a prepararlo come lo faceva la mamma. Cibula/Elviramiabella ‘ni capemmu!!! ahahahah


per una ventina di melanzane piccole tonde
200 g di pan grattato
100 g di parmigiano o pecorino grattugiato
4 pomodori tondi medi
un cucchiaio di capperi tritati
un mazzetto di basilico
1 cipolla media
1 spicchio d’aglio
olio extravergine d’oliva
olio per friggere
circa 800 ml di passata di pomodoro
sale e pepe

Preparate la salsa di pomodoro dopo aver soffritto una piccola cipolla e uno spicchio d’aglio tritati insieme, cuocete a fuoco lento, fino a metà cottura. Lavate le melanzane, asciugatele, tagliate il picciolo con il coltello e asportate un cono di melanzana mettendolo da parte. Con uno scavino (per chi ce l’ha io, all’antica, un coltello ho usato) scavate l’interno delle melanzane, avendo cura di non tagliare la buccia, friggete quindi la polpa, salate e fate raffreddare. nel frattempo salate internamente anche i “gusci” di melanzana e capovolgeteli in modo da far rilasciare l’amarognolo. Condite il pan grattato con il formaggio grattugiato il pomodoro tagliato a pezzetti, i capperi, il basilico e il pepe nero. Aggiungete la polpa delle melanzane fritte con l’olio di frittura e amalgamate ben bene. Riempite le melanzane, chiudetele con il “tappo”, il cono che avete precedentemente conservato, e friggetele facendo attenzione a non romperle girandole. Unite le melanzane nella padella con la salsa di pomodoro e ultimate la cottura.
La mia nonna materna, invece, il “tappo” lo faceva con le fette del pane tagliato a cubetti e fritto.
Vi assicuro che è un lavoraccio, ma ne vale la pena, io le faccio SOLO una volta l’anno 🙂 scegliendo accuratamente i commensali.
serena notte :*

Una cenetta estiva


Ci credereste se vi dicessi che queste foto sono state realizzate il giorno dopo con gli avanzi?
Beh credeteci! 😀
come al solito avanza sempre una fettina ina ina perchè nessuno s’azzarda a lasciare il piatto da portata vuoto ahahahah, ed è rimasto un fondino d’insalata e 2 striscioline di pollo, giusto per fare delle foto “con calma” senza la fretta della cena che si raffredda


Questa ricetta è tratta (e manipolata solo un poco) dal Sale e Pepe di agosto 2001
Pollo fritto in insalata spettacolare
per 6 persone:
4 fette di petto di pollo
200 g di fagiolini
100 g di taccole
100 g di mais in scatola
400 g doi fagioli canellini in scatola
un piccolo cespo di lattuga a vostro piacimento
80 g circa di semi di sesamo
200 g circa di pan grattato
farina
2 uova
3 steli di rosmarino
un mazzetto di basilico
olio extravergine d’oliva
olio per friggere
sale e pepe

Pulite i fagiolini e le taccole, lessateli in acqua bollente salata per 15 minuti, passateli sotto un getto d’acqua fredda mentre li scolate e metteli da parte. Tagliate le taccole a rombi. Scolate il mais e i fagioli, scolandoli bene. Lavate la lattuga, sgrondatela e tagliatela a striscioline. Riunite in una ciotola gli ingredienti peparati e conditeli con le aromatiche tritate, condite con 4 cucchiai d’olio , sale e pepe e mescolate. In una ciotola mescolate il pan grattato con i semi di sesamo, condite con sale, pepe e un paio di cucchiai d’olio per malgamare l’impsato. Passate le fette di pollo nella farina , poi nelle uova sbatturìtecon unpizzico di sale e uno di pepe, e in ultimo nel pan grattato preparato, schiaccite per far aderire. friggete i petti di pollo in olio abbondante caldope una decina di minuti, scolateli su un foglio di carta assorbente. Tagliatele a strisce e poi serviteli con l’insalata preparata.


Peperoni (ancora) imbottiti

La frenesia dei peperoni dilaga, ma considerando che con le ciliegie per adesso la fanno da padroni, facciamo man bassa e mangiamoceli 😉
questa ricetta prevede l’uso di peperoni particolarmente carnosi e bassi del tipo olandese…son belli e buoni.

Ingredienti per 4 peperoni
200 g di pane in cassetta
30 g di filetti di acciuga sott’olio
20 g di capperi sotto sale
30 g di olive nere
uno spicchio d’aglio
una manciata di pangrattato
un paio di cucchiai di salsa di pomodoro
un ciuffo di prezzemolo
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Abbrustolite i peperoni sulla fiamma, poi strofinateli con fogli di carta da cucina in modo da eliminare la parte nera. tagliate la calota ai peperoni e tenetela da parte, con un coltellino eliminate i filamenti bianchi e i semi. Tagliate il panea dadini piccoli e rosolatelo in padella con qualche cucchiaio d’olio. Lavate i capperi, tritate lo spicchio d’aglio insieme con il prezzemolo. Riunite in una terrina il pane, il pangrattato, la salsa di pomodoro, i capperi, le olive denocciolate e tritate grossolanamente, i filetti d’acciuga, il trito d’aglio e prezzemolo, una spolverata di pepe, se necessario un pizzico di sale e un filo d’olio per amalgamare. Mescolate bene e suddividete il composto nei peperoni. Salateli esternamente, metteteli in una pirofila unta d’olio, coprite con le calotte messe da parte, irrorateli con un filo d’olio e infornate
in forno già caldo a 160°C per circa 40 minuti.

“Ma tu li sai fare i peperoni con le uova?”

o_O

“dico…no dico…
ma sono domande da fare queste?
che sarà mai…una frittata!”
“nooooo” dice lui
“i peperoni con le uova come li faceva mia mamma…la chiamiamo o ti offendi?”

Cibulaaaaaaa aiutoooooooooo

il nostro destino è segnato mia cara…;)
per farla breve…telefonatina alla suocerina, dettatura della ricettina e peperoni con le uova furono!
ahahahahah
comunque buoni erano!
eBBrava la mia suocerina ***


Ingredienti per noi 3:
1 peperone e mezzo colori a vostro piacimento meglio rosso e verde per la avere una tavolozza cromatica gradevole col giallo dell’uovo…(mah! che scrivo manco io lo so, sono impazzita colori e sapori!)
5 uova anche 6 se sono piccole
2, 3 cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato, a piacere
una cipolla, io l’avevo rossa, ma direi che i cipolloti meglio ci stavano
qualche foglia di basilico
olio extra vergine d’oliva
sale
pepe

come vedete è una ricettina casalinga, ma veloce perchè non si pelano i peperoni ed è buonissima.
Lavate i peperoni, levate i semi ed i filamenti bianchi, affettateli nel senso della lunghezza, e poi tagliateli a dadini. In una padella soffriggete la cipolla leggermente, poco dopo aggiungete i peperoni e coprite con un coperchio, fate cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti o fino a quando l’acqua di vegetazione si è asciugata ed i peperoni sono cotti. Se fosse necessario unite qualche cucchiaio di acqua calda. Quando i peperoni sono cotti ed asciutti, salateli. Sbattete le uova con il parmigiano e il basilico spezzettato, salate e pepate e versate in padella, con un mestolo strapazzate le uova mescolando e proseguendo su fuoco moderato cucinate totalmente l’uovo.

Indovina chi viene a cena?

Indovinato?
ahahahah, il test d’ingresso ha visto 2 commenti; l’amiketta mia mi fici ridiri, perchè mi piacerebbe molto ( e lei lo sa) avere il commissario a cena da me, e come me lei pensa che non sia il caso di mettere limiti alla provvidenza 🙂
e Lenny si è avicinata moltissimoooooo, adesso vi racconto mettetevi comodi…
🙂
venerdì abbiamo avuto il piacere di avere a cena questa stupenda insegnante di tango e il neo battezzato ingegnere salistico 😉 (di cui purtroppo non abbiamo una diapositiva)
è stata una serata tra vecchi amici ed è questa la cosa assurda, Ot ed io ci chiedevamo come fosse possibile tale situazione ihihih ma lasciamo andare noi due, che si sa tra”femmine” si ciuciulìa ma i nostri uomini? Ciuciuliavano pure loro cose se fossere amici…da sempre! mah meglio così o peggio per loro ahahahah Eravamo talmente in confidenza che vastasamente ci fici fari l’insalata di pomodorini ad Ot ihihih VASTASAAAAAA Che penserà questa personcina qui che con il suo GP è intenta tra confetti e toulle? :*****
ve lo dico io…vastasaaaaaa ahahahahah
Cosa ho preparato per cena? 😉
un primo a base di asparagi e un secondo missinisi, le braciole di cui vedete il piatto di Carlotta, con contorno di pomodorini e patate al burro.

Desidero ringraziare solennemente l’inventore del blog (inchino), che mi sta dando l’opportunità di conoscere tante personcine a modo e tante me ne farà conoscere
😀
ATTENTI VOI CHE LEGGETE AHAHAHAHA!!!!


Trofie al pesto d’asparagi.
per noi cinque
430 g di trofie
2 mazzi di asparagi
un limone
50 g di parmigiano grattugiato + 20 per condire in ultimo
30 g di pinoli
30 g di pistacchi
un pugno di pangrattato
noce moscata
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Mondate gli asparagi e lessateti in acqua salata in leggera ebollizione nell’apposita pentola per 15 minuti, lasciando le punte fuori dall’acqua, poi mettete il coperchio. Scolate gli asparagi, tagliate le punte e mettetele da parte; ridcete a tocchetti i gambi teneri e trasferiteli nelmixer, unite il succo del limone 5o g di parmigiano, 20 g di pinoli e una grattugiata di noce moscata, 5 cucchiai d’olio circa, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Frullate fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Tritate grossolanamente i pistacchi e tostateli con i pinoli in un padellino con una goccia d’olio e un pugno di pangrattato. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela in una ciotola e condite con il pesto di asparagi, diluite la salsa con dell’acqua di cottura della pasta se fosse necessario, unite le punte d’asparagi il parmigiano rimasto e il miscuglio di pistacchi e pinoli.