Fiori ripieni ai cuori di carciofo




Lo so, lo so non è periodo dei fiori di zucca, ma erano li, nel banco frigo delle verdure, che mi dicevano -“COMPRACIII”
ed io che cosa dovevo fare? Non ho resistito alla tentazione, e li ho comprati
😀
questa ricetta è di Sale & Pepe a meno dell’ingrediente del ripieno, la ricetta consigliava i funghi…buoniii,
si buoni, io li avevo certo, ma congelati o secchi, i carciofi invece erano freschi freschi e, non c’era storia hanno vinto!
Ingredienti per 4:
4 carciofi
50 ml di vino bianco
10 fiori di zucca
30 g di farina
250 ml di latte
50 g di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di pan grattato
(io avevo ancora un po di pangrattato tostato con i pistacchi ed ho usato quello)
noce moscata
uno spicchio d’aglio
40 g di burro
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale

come al solito mi avanza sempre qualcosa, quindi il piatto di fiori di zucca si è trasformato in un piatto misto, vi racconterò via via il perchè. Soffriggete l’aglio affettato grossolanamente, aggiungete i carciofi, precedentemente mondati, lavati e privati del fieno centrale. Stufateli con il vino e fate evaporare a fuoco vivace. A cottura quasi ultimata mantecate con una noce di burro. Fate fondere in una piccola casseruola 30 g di burro, togliete dal fuoco e incorporate la farina, versate a filo il latte, amalgamando gli ingredienti, rimettete sul fuoco e fate cuocere fino a ebollizione. Togliete dal fuoco, salate e aggiungete un po’ di noce moscata e 30 g di parmigiano grattugiato. Aggiungete quasi tutti i carciofi alla besciamella, conservatene qualcuno per decorare il piatto. Pulite i fiori di zucca, eliminando delicatamnte i pistilli, farciteli con il composto di carciofi e disponeteli su una teglia rivestita con carta forno. Cospargeteli con il pangrattato misto a 20 g di parmigiano grattugiato, unite il burro rimanente ridotto a fiocchetti e fateli dorare sotto il grill.
Ovviamente il condimento è avanzato, mica perchè programmato, no, no
per errore, quindi considerando che il nostro pasto serale era solo questo (altro che contorno) ho preso la magica pasta sfoglia che praticamente nel mio frigo non manca mai, e l’ho farcita per metà con questo ripieno, ho coperto con l’altra metà, l’ho tagliata con una rotellina taglia pizza, senza però staccare i pezzi. L’ho infornata a 200 °C per una ventina di minuti fino a farla dorare. Appena sfornata, ho separato i pezzi. I piatti li ho composti con qualche fiore di zucca farcito, un paio di quadrozzi e i carciofi stufati.

Scaloppine di pesce spada profumate al marsala, con patate croccanti



Ore 18,30, mi arriva un sms…mio marito. Premetto che non mi scrive mai 🙂
il testo del messaggio: Pasta?
io: no pesce spada.
lui: di primo?
io: no di secondo
lui: e di primo?
ah ah ah, insomma voleva la pasta, ma io avevo già preventivato un secondo. Vi dirò che quando l’ha assaggiato ha detto:”ma quale pasta e pasta”
😉
Ingredienti per 2:
2 fette di pescespada
2 rametti di rosmarino
una decina di foglioline di salvia
25 ml di marsala, praticamente un bicchierino
100 ml di brodo vegetale
50 g di burro
q.b. farina
sale e pepe

per le patate:
6 patate medie
1 porro
50 g di burro
sale e pepe

Preparate le patate 3 ore prima, lavatele ben bene, mettetele in una casseruola coperte d’ acqua a temperatura ambiente e portatele a ebollizione per 25 minuti. Scolatele e fatele raffreddare per 2 ore e mezza. Sbucciatele e tagliatele a tocchetti regolari. Mondate il porro, affettatelo e ponetelo in una larga padella con il burro e le patate. Lasciatele rosolare lentamente fino a formare la crosticina dorata, giratele delicatamente e continuate la cottura a fuoco vivace, finchè non saranno cotte e belle croccanti in modo omogeneo. Salate e pepate. Sciogliete il burro in una padella a fuoco basso con le erbette precedentemente lavate e asciugate. Infarinate i tranci di pesce spada e fateli dorare nel burro spumeggiante per un paio di minuti per lato; sfumate con il marsala e lasciate evaporare. Salate e pepate, togliete i tranci e sistemateli su un piatto da portata, copritelo con un foglio di carta d’alluminio per mantenerli caldi. Sciogliete un cucchiaino di farina con il brodo vegetale, fatelo piano e poco per volta fino a diluirla completamente. Versate nella padella dove avete cotto il pesce; addensate il fondo di cottura su fuoco basso, mescolando. Togliete l’alluminio, versate la salsa sul pesce e servite accompagnando con le patate.

Amor di polenta




Questa ricetta me l’ha regalata mia cognata Antonella, è buonissima e la dedico a Stella di Sale che di polenta se ne intende 😉
Ingredienti
75 g di farina di mais tipo “fioretto”
75 g di farina 00
50 g di mandorle
125 g burro
2 uova intere + 2 tuorli
130 g di zuchero a velo
25 ml di brandy (mezzo bicchierino)
2 cucchiaini di di lievito
100 ml di latte
un pizzico di sale
Lavorate il burro morbido con le fruste fino a renderlo una crema, incorporate lo zucchero a velo amalgamando con cura, unite le uova uno alla volta, e poi i 2 tuorli. Lavorate ancora una decina di minuti. Vi sembrerà che la crema stia “impazzendo”…lo fa con tutti, non preoccupatevi 😀 continuate incorporando prima la farina bianca e poi quella gialla setacciandole, mescolate a lungo, unite il sale e le mandorle tritate finemente, precedentemente tostate in un padellino. Unite il brandy, mescolate bene per ottenere un impasto omogeneo che “allenterete” con il latte versato a “filo”. Unite il lievito setacciato e versate in uno stampo di amor di polenta precedentemente imburrato e infarinato, sbattetelo sul piano da lavoro per assestare il composto. Infornate a 160°C per circa 40 minuti. Fate raffreddare e cospargete di zucchero a velo

Minestra di patate in bianco



Il sole caldo di questi ultimi giorni ci ha regalato ore tiepide e cielo sereno ma hanno alzato il tasso di umidità serale, e c’è un friddu ‘i moriri, quindi minestra riscaldante per cena! Ma mi fa ridere ‘sta cosa del titolo che gli ho appioppato, questo bianco ha impressionato mio marito che preferisce sempre un po di colore, il bianco proprio non gli va giù 😉
però per fortuna non si è fermato alle apparenze e ha gustato la cena e con lui mia figlia che è sempre scettica in fatto di cibo.
ingredienti per noi 3
600 g di patate già mondate
90 g di pasta tipo maltagliati (nella nostra famiglia la pasta NON deve mancare mai, poca ma ci deve essere, fuori dalla nostra famiglia si può tranquillamente omettere)
100 g di parmigiano grattugiato
30 g di parmigiano tagliato a dadini
30 g di burro
100 ml di panna
100 ml di latte
un ciuffo di prezzemolo
1 cipolla
1 cucchiaino di paprica
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
In una pentola di coccio, sciogliete il burro, e aggiungete la paprica, aggiungete la cipolla affettata sottilmente e stufatela nel burro. Sbucciate, lavate e tagliate a dadini le patate, mettetele nella pentola e fate insaporire, mescolando sempre. Copritele con acqua bollente e fate cucinare per circa 20 minuti, salate. Quando le patate sono cotte, estraete 2 mestoli di minestra e frullatela rimettendola nuovamente nella pentola. Unite il latte e la panna e portate nuovamente a bollore. Aggiungete la pasta e il parmigiano tagliato a cubetti. Quando la pasta sarà cotta, spegnete il fuoco e mantecate con il parmigiano grattugiato, una spolverata di pepe, il trito di prezzemolo e un filo d’olio.
Sembra un chiummiceddu ( una cosa pesante) ma buona è. Sembra di mangiare le crocchè di latte di Moscerino 😉

Vesuvio in verde con una spruzzatina di rosso


La prevalenza di colore è proprio il verde, verdi le olive, verde il pistacchio, verde il prezzemolo, verde la maggiorana, verde l’origano…rosso il pomodoro :))
ingredienti per noi 3
260 g di pasta formato vesuvio oppure una pasta corta che accoglie bene il sugo
60 g di olive verdi snocciolate
30 g di pomodori secchi sott’olio, sgocciolati
un mazzetto di prezzemolo
2 o 3 rametti di maggiorana
40 g di parmigiano grattugiato
un cucchiaino di origano secco
30+ 30 g di pistacchi
50 g di mollica di pane secco
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Frullate le olive, i pomodori, il pezzemolo, le foglioline di maggiorana, l’origano e 30 g di pistacchi, fluidificate con un po’ d’olio, Macinate del pepe, aggiungete il parmigiano e mettetelo in una ciotola. In un padellino leggermente unto d’olio, tostate la molllica e i restanti pistacchi tritati grossolanamente. Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente nella ciotola con il condimento, mescolate e servite nei piatti. Spolverate ogni piatto con il mix di pane e pistacchi tostati.

“You make my day award”

Stella di sale, la vincitrice della sfida dell’anno :D, mi ha donato un premio!!!
Anche Mariluna l’ha fatto e le sono infinitamente grata :*

sono molto emozionata, perchè in genere mi sento dietro ad altri, mica davanti, e quando sono cercata perchè lascio qualcosa a qualcuno, beh mi emoziono.
Il “You make my day award”, è il premio per quei blog che ci farciscono la giornata di emozioni, che ti strappano un sorriso quando sei incacchiato, che ti regalano quell’idea che ti mancava. E’ un premio a quel qualcosa che lasci quando clicchi sul pulsante rosso per attivare la procedura di spegnimento (ma è rosso il pulsante? va beh! )

Questa è la regola da seguire, facile facile 😉

“Dai il premio a 10 persone che hanno un blog capace di trasmetterti gioia ed ispirazione, un blog che ti faccia sentire bene quando lo visiti. Fai sapere a queste persone di averlo vinto lasciando un commento sul loro blog. Attenzione: puoi vincerlo piu’ volte!”

Ho una lista di preferiti, ometto Stella e Mariluna che adoro, solo perchè mi hanno dato il premio, ma io un premio mega glielo dò con tutto il cuore; il blog di stella è un blog denso di “casa” di cose belle e di tranquillità e quello di Mariluna che conosco da poco, mi acchiappa con la sua aria tanto francese, ma che sa tanto d’Italia.
dunque i 10 blog che mi lasciano tutte queste cose qui sopra… eccoli in ordine alfabetico:

1) Adrenalina l’ho scoperta per caso, mi colpì il disegno sulla sua “testata” siluette che scava dentro il frigo, e da li tutta una serie di ricette spudoratamente copiate che mi hanno fatto fare tante belle figure.
2) Brodo di giuggiole la conosco da poco, ma mi ha affascinato per la cura dei piatti e le ho scopiazzato l’uso degli sfondi, e poi abitiamo nella stessa città *_*
3) Comida de Mama adoro la sua cucina, la sua pazienza, la sua attenzione nelle cose anche le più piccole come una spezia
4) Elisa e il suo girasole, è dolcissima, tenera ed affettuosa, ha senpre una parola piacevole per te :*
5) FrancescaV , il suo è un blog molto elegante e attento a mille cose, lei è assolutamente ingegnosa ed infaticabile
6) La collina delle fate, Night è una inesauribile, vorrei trovare una foto sorridente del suo bel viso, perchè quello che trasmette il suo blog è piacere, dolcezza, amore per le cose belle.
7) La cucina di Adina, la sua “cucina” ti lascia sempre una bella sensazione, ti rilassa; dopo una prima errata impressione di rigidezza, scopro, grazie al meme del mese, Adina una persona stupenda oltre che simpatica :*
8) Semi di papavero, Elga mi piace assai, mi trasmette tanta tenerezza, dolcezza, affetto, protezione. mamma, infermiera e spentolatrice :*
9) Sere, è un fiume in piena, una ragazza che con i suoi occhioni azzurri ti acchiappa dallo schermo, ti riempie la giornata anche solo con il buongiorno di inizio settimana :*
10) Viviana è una che pensa positivo, e te lo dice anche quando sta zitta, trasmettendoti questa energia. :*
11) Otrotango, il suo blog non parla di cucina, già c’è sua sorella ah ah ah, ma trasmette una voglia irrefrenabile di ballare e amare :*

io non avrei finito, ne avrei ancora da premiare, questi sono stretti stretti, si lo so sono 11 e non 10, lo vedo anch’io ma uno in più che sarà mai difronte all’eternità?

Scaloppine alla pizzaiola profumate al basilico


Ancora carne?
Si, ebbene si, ho comprato troppo carpaccio di vitello ah ah ah, ho esagerato! Comunque sia la carne andava consumata, cucinata in un alro modo certo, ma sempre cane era
😀
Ingredienti per noi 3
10 pomodori rossi a grappolo
1 cipolla rossa di Tropea
250 g di carpaccio di vitello (7 fettine)
pane grattugiato
1 cucchiaio di pesto alla genovese
7 fette di formaggio tipo galbanino
1 noce di burro
sale e pepe

Mettete a marinare in olio e sale le fettine di carne. Pelate la cipolla, tritatela finemente e soffriggetela in un paio di cucchiai d’olio. Nel frattempo sbollentate i pomodori in acqua per 5 minuti, eliminate la pelle e i semi interni e metteteli a cucocere nella padella con la cipolla e un cucchiaio di salsa di pomodoro, portate a cottura facendo asciugare la salsa condite con sale, pepe e il pesto. Toglietela dalla padella e mettetela da parte. Impanate la carne con il pan grattato, sciogliete il burro nella padella e cuocete leggermente da un lato la carne, giratela e versate la salsa, distribuite il formaggio tagliato a cubetti e coprite con un coperchio, cuocete a fuoco moderato per 10 minuti. Servite calda

Rotolini di pane tricolori



Ta-dah! dopo la magra figura fatta domenica scorsa eccoli i rotolini direttamente rubati dalla cucina di Sale&Pepe.
Sono troppo!!!
Troppo belli
troppo buoni
troppo facili
troppo veloci
😀
ingredienti per 4 persone
2 fette rettangolari di pane per tramezzini
un rotolo di MOZZARELLA in sfoglia
mezzo tubetto di concentrato di pomodoro
3 cucchiai di pesto pronto
un ciuffo di basilico
sale e pepe
Lavate il basilico, staccate le foglie e tritatele con la mezzaluna. Mettete il concentrato di pomodoro in una ciotolina e insaporitelo con poco sale e pepe e il trito di basilico. Sistemate ogni fetta di pane su un foglio di alluminio e spalmatele, con il concetrato di pomodoro; copritele con una striscia di mozzarella e stendetevi sopra il pesto. arrotolate delicatamente le fette di pane aiutandovi con il foglio di alluminio accompagnando l’azione, procedete con cautela. Poneteli in frigo per almeno un ora, avvolti nel foglio d’alluminio. Prima di servire eliminate , l’alluminio e tagliateli a fette di un cm di spessore.

Torta Yutta




Oggi è stato un pomeriggio casalingo, l’appuntamento con il catechismo è saltato, o meglio l’ho fatto saltare perchè ero indietro con i compiti…miei e di mia figlia ah ah ah
E che che’, non puoi stare male un giorno UNO che s’accumula una montagna di roba, da stirare da lavare da sistemare, che noia, che barba, che noia 🙂 ma in una giornata casalinga che si rispetti ci deve venir fuori un dolcino no? se no che ci sei stata a fare a casa?
Infatti eccolo!
Una torta morbida, ma morbida…aiutatemi a dire morbida, che prende il nome dalla sua divulgatrice, una simpatica ragazza di Bolzano cugina della zia Michela, ok ok mi fermo con le parentele se nò ci incasiniamo e procedo con la ricetta.
Ingredienti:
250 g di farina
250 g di burro
4 uova
180 g di zucchero
200 ml di Vov
100 g di gocce di cioccolato
una bustina di vanillina
1 bustina di lievito
Accendete il forno a 180°C. Sbattete gli albumi a neve, quando cominciano a gonfiare aggiungete un cucchiaio di zucchero preso dai 180 g che vi servono per l’impasto. Portateli a neve soda, ferma e lucida, poneteli in frigo. Sbattete i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare bianchi e cremosi, aggiungete il burro sciolto a fuoco moderatissimo e senza portarlo a bollore, amalgamate e aggiungete la farina a pioggia setacciata. Quando l’impasto tende a indurirsi aggiungete il liquore “a filo”, finite la farina e aggiungete il lievito sempre sbattendo con le fruste. A questo punto unite gli albumi e amalgamete l’impasto. Versate in una teglia da circa 22 cm di diametro imburrata e infarinata, distribuite le gocce di cioccolato sulla superficie ed infornate per circa 15 minuti a 180 ° poi abbassate la temperatura a 160° e cuocete piano piano per altri 30 40 minuti, dipende dal forno e dalla prova stecchino.
Sappiate già a priori che le gocce cadranno per gravità sul fondo della torta. Non ho mai capito come accidenti faccia Yutta a farli rimanere sparsi per tutto l’impasto…ah ah ah
notte notte *
AGGIORNAMENTO
passate le gocce nella farina che resteranno amollo nell’impasto abbatteranno la forza di gravità senza andare in fono alla teglia
🙂

Carpaccio di vitello con panatura agli aromi


Un secondo di carne per simpatici bambini che mangiano la carne tenera ma così tenera che si taglia con un grissino… (in effetti quella è un’altra storia e parla di un tonno, per chi se lo ricorda) Marò oggi è diventato un problema far mangiare la carne o il pesce alle piccole pesti, ma questa soluzione sembra piacere a grandi e bambini.
ingredienti per 3:
6 fette di carpaccio di vitellone circa 250 g
50 g di mandorle pelate
50 g di mollica di pane grattugiato
noce moscata
la scorza di mezzo limone
2 rametti di rosmarino
sale
pepe
olio extravergine d’oliva
Mettete le fette di carne a bagno, in olio e sale, per circa mezz’ora; nel frattempo tritate con una mezzaluna le mandorle, le foglie di rosmarino lavate e asciugate e la scorza del limone prelevata con un riga limoni. Poneteli in un contenitore con la mollica, salate pepate e grattugiate un po’ di noce moscata. Amalgamate con olio tanto quanto basta a rendere un composto omogeneo. Panate le fettine e ponetele in una teglia leggermente unta, condite con un filo d’olio e infornate a 180 °C per 10 minuti. Affiancate un’insalata verde, io avevo il songino, ma adesso mentre riguardo le foto avrei potuto associare anche un bel finocchio, tra l’altro l’avevo…magari la prossima volta 😉