Trofie con vongole in campagna





Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto augurandomi la pronta guarigione, ringrazio anche tutti quelli che non l’hanno fatto ma l’hanno solo pensato:)
E’ stata una “Pacifica” veloce veloce, sto meglio e quindi mi è venuta voglia di pasta, buon segno!
Il formato è quello delle regionali Barilla, gli ingredienti come al solito mare e terra. A me me piace 😀
Ingredienti per 2
Un sacchetto di vongole di circa mezzo kg
200 g di polpa di zucca
2 cuori di carciofo
20 g di pinoli
2 cucchiai di pan grattato
olio extra vergine d’oliva
un mazzetto di finocchietto
mezza alice sott’olio
2 spicchi d’aglio
mezzo pepeproncino
In un tegame fate aprire le vongole precedentemente spurgate, con uno spicchio d’aglio e mezzo peperoncino. Filtrate il sugo e mettetelo da parte; eliminate tutte le valve tranne qualcuna per decorare, e mettete da parte i molluschi. In una padella soffriggete l’aglio tritato grossolanamente, aggiungete la zucca tagliata a dadini e i cuori di carciofo affettati, fate insaporire e poi stufateli con un paio di mestoli di brodo delle vongole, portateli a cottura aggiungendo se necessario ancora brodo. In un padellino con un cucchiaio d’olio, tostate i pinoli, poi sciogliete l’alice e…occhio che schizza! mescolate e unite il finocchietto tritato. Dopo pochi istanti aggiungete il pan grattato e fate tostare ben bene tutti gli ingredianti ancora qualche minuto, la mollica deve scurirsi. Scolate la pasta al dente e saltatela in padella con il sugo di zucca e carciofi, a cui avrete aggiunto le vongole, fate insaporire con il pangrattato aromatizzato. Servite all’istante.
Come tutte le cose, credo che si possa migliorare, magari anche solo con una sfumata di vino bianco.
serena notte :*

Scalda cuore


Ho passato un’intera giornata a letto, non mi capitava da tempo immemore, mio marito si è occupato di me e della bambina, adesso sta facendo il tour che faccio in genere il pomeriggio quando mia figlia va a danza, dopo una quintalata di compiti. Sentivo il bisogno però di uno “scalda cuore” non di quelli che vanno di moda ora, a incrocio sul petto, no! mi serviva un conforto che passasse dal palato e arrivasse fino al cuore…poi ovviamente si adagerà sui fianchi ma si vive una volta sola. Considerando che non mi sento in forze, non ho nessuna e dico NESSUNA ricetta arcana, ho semplicemete preso 1 bustina e mezza di “Ciobar” le ho versate in un pentolino, ho unito a filo, sciogliendo la magica polverina, 200 ml di latte, ho mescolato amalgamando e portando a ebollizione 30 secondi. Infine ho versato nella mia personalissima tazza dedicata. E’ venuta densa come piace a me.
Ieri per l’amichetta mia avevo preparato i cuori di cioccolato di Lalla che non sono riusciti per niente come dovevano cioè con la colata di cioccolato ma erano buoni comunque, quello che è rimasto l’ho mangiato facendo muddiche…mi sento meglio

Crostata di carciofi


In questo periodo mangio poca carne e poco pesce, preferisco lanciarmi in crostate e torte salate, oggi però non è un buon giorno perchè la storica mammachenonsiammala…si è ammalata, ho l’influenza anch’io ebbene si! Ma per oggi avevamo programmato un incontro che è stato rimandato di settimana in settimana da ben 3 anni e mezzo, che vergogna! Quindi non si poteva rimandare ancora no, l’incontro tanto atteso con l’ amiKetta mia e suo marito c’è stato ma io ero ko, ho fatto tutta una serie di casini: credevo di aver preso dal frigo la sfoglia di mozarella per arrotolarla con il pane per tramezzini e fare un antipasto…ebbene non era mozzarella ma pastasfoglia, la cosa grave è che non me ne sono accorta mentre arrotolavo e mi dicevo “ma com’è che ‘sta mozzarella è così lunga? mah!” stendiamo un velo di mozzarella pietoso 😀 già vi sento ridere. Insomma me ne sono accorta solo quando è arrivato il momento di prendere la sfoglia ed invece quella non c’era. Manco a dirlo gli antipasti sono saltati entrambi, ma qualcosa l’abbiamo mangiata 😉

ingredienti per 6 persone
250 g di farina
175 g di burro
un cucchiaio di latte
un cucchino di zucchero
un uovo
per il ripieno:
5 o 6 carcifi, dipende dalla grandezza
250 g provola dolce
100 g di brie
100 g di latte
3 uova
sale e pepe

Sciogliete un pizzico di sale nel latte. Mettete la farina a fontana sul piano di lavoro, al centro unite il burro e pezzetti, lo zucchero, lavorate formando grosse briciole.Unite il latte salato, l’uovo e impastate gli ingredienti. Formate un panetto, avvolgetelo in un foglio d’alluminio e ponetelo in frigo per almeno 30 minuti.
Scaldate il forno a 180°C. Tirate la pasta in una sfoglia e rivestite una teglia di 30 cm di diametro. Passate il matterello sulla teglia per ritagliarne i bordi. Bucherellate la pasta con i rebbi di una forchetta. Coprite con carta forno e legumi secchi e cuocetela in forno per 10-15 minuti. Eiminate i legumi e la carta forno, spennellate con un tuorlo sbattuto e ripassate lo stampo in forno per altri 5 minuti. Pulite i carciofi, eliminate le foglie dure e le punte, tagliateli in due ed eliminate il fieno centrale. Affettateli a spicchi sottili e stufateli in padella con acqua e poco olio per circa un quarto d’ora o fino a quando non sono cotti.Tagliate il formaggio a dadini. Sbattete il latte con le uova, salate, pepate e versate il composto di formaggi e i carciofi ormai tiepidi, amalgamate il tutto e versatelo nel guscio di pasta. Mettete lo stampo in forno e cuocete la quiche per 25-30 minuti. Sfornatela, lasciatela riposare 5-10 minuti, sformate e servite tiepida.


Insalata di terra



Adoro le insalate miste, ed anche quelle fuori dal comune. In Sicilia mangiamo le arance anche in insalata, ho visto che per ora gira su qualche blog, ma la vogliamo fare l’unità d’Italia? Accostiamo allora, le puntarelle laziali alle arance di Sicilia con la guarnizione di finocchi e aceto balsamico di Modena. Ma che buono il contrasto dell’amarognolo delle puntarelle con il dolce delle arance. Provate per credere 🙂 .
Ingredienti per 4:
1 arancia grossa o 2 piccole
un mazzo di puntarelle
2 finocchi
olio extravergine d’oliva
aceto balsamico oppure crema di aceto balsamico
sale
pepe
Lavate le puntarelle, asciugatele, eliminate le foglie esterne e le parti dure, affettatele nel senso della lunghezza. Togliete le foglie esterne ai finocchi, lavateli e affettateli con una mandolina. Sbucciate l’arancia e pelatela a vivo, tagliatela a rondelle e poi a settori. Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola, condite a piacere con sale, pepe, olio extravergine d’oliva e l’aceto balsamico. Volendo, a chi piace, si potrebbe aggiungere lo scalogno tagliato sottile sottile.

Pauro al forno


La ricetta di base me l’ha regalata mia cognata Antonella, ma di quella ricettina è rimasto ben poco a cominciare dal pesce, che era una ricciola…
Quindi ricominciamo da capo: dal mio pescivendolo la ricciola non si era vista, invece era pieno di pauri, belli belli, quello scelto era di 1kg, troppo direi perchè eravamo solo noi 2
ci potevamo mangiare in 4 persone, ma non mi preoccupo per domani il pranzo è pronto 😉
Ingredienti per 4:
un pauro di circa 1 kg
4 patate
3 pomodori
3 carciofi
20 olive nere
20 g pinoli
un ciuffo di prezzemolo
3 spicchi d’aglio
2 fette di limone
100 ml di vino bianco
sale e pepe
Accendete il forno a 200°C. Pulite e lavate il pesce, ungete una teglia capace di contenere il pesce, adagiate il pesce ed inserite nella sua pancia il sale, il limone e un trito di aglio e prezzemolo, salate e oleate in superficie. Tagliate il pomodoro e la patata a dadini, pulite i carciofi e affettate i cuori dopo aver eliminato il fieno centrale. Mettete le verdure nella teglia con il pesce condite con sale e pepe e distribuite il vino, fate cuocere con un coperchio per mezz’ora. Trascorso questo tempo togliete il coperchio e aggiungete i pinoli e le olive snocciolate, tritate grossolanamente. Fate cuocere ancora una ventina di minuti o finchè il pesce e le patate raggiungono la cottura.


The birthday month personality meme

Stella di sale mi ha invitata a partecipare a questo meme, il mio primo. E ne sono felice, non sapevo come funzionasse il contagio del meme, adesso lo so! 😉
Comincio col ringraziare Stella *
Devo comunicarvi la mia ignoranza in materia d’oltremanica, quindi ho ordinato a babelfish di tradurmi la pagina, dopo di che ho interpretato a sentimento…quindi abbiate pietà di ciò che è venuto fuori. Brevemente, questo meme consiste nel considerare il mese di nascita e su quello, una serie di domande sulle caratteristiche relative alla personalità dovrebbe ritrovare la propria.
In teoria, si dovrebbe inviare a 12 persone, tipo catena di Sant’Antonio…ed io queste catene le inerrompo sempre. Per non dimeno a ciò.

GIUGNO:
Thinks far with vision.Vede lontano con l’immaginazione
In effetti forse alcune volte faccio voli pindarici e me ne vado forse troppo oltre lo stato terreno.
Easily influenced by kindness. Ha il cuore tenero.
Si, cuore troppo tenerone
Polite and soft-spoken. Gentile nei modi e nel parlare
Beh non sempre
Having ideas. Avere idee.
In genere si ho una buona inventiva
Sensitive. Sensibile
Troppo!
Active mind. Mente attiva
ma l’abbiamo detto, si una mente abbastanza in moto
con i suoi limiti, ma in moto 😉
Hesitating, tends to delay. L’esitazione, tende a far ritardare.
Tradotto così come è scritto…immagino che si, i riflessi lenti nel rispondere in qualche situazione particolare, mi hanno indotto alcune volte a non avere battute pronte
Choosy and always wants the best. Sceglie e desidera sempre il la cosa migliore.
Beh come tutti.
Temperamental. Temperamento…
quando ce vo’ ce vo’
Funny and humorous. Divertente e umoristica.
mica sempre eh?! non cercano me per farsi grasse risate 😀
Loves to joke. Sta allo scherzo
si ma senza esagerare
Good debating skills. Chiacchierona
si si 🙂
Daydreamer. Sogna ad occhi aperti
vero si, ma anche questo è stato già detto
Friendly. Amichevole
Si lo sono
Knows how to make friends. Intreccia nuove amicizie
SIIII, adoro fare amicizia, e spesso esagero con la mia espansività
Able to show character. Abile nel mostrare il carattere.
quando il gioco si fa duro…i duri mangiano cioccolato
😀
Easily hurt. Facilmente danneggiabile
dal punto di vista emotivo, se ci tengo ad una persona si.
Prone to getting colds. Incline a prendere raffreddori.
Magari qualche raffreddore ma non di più
Loves to dress up. Ama vestirsi
assolutamente si
Easily bored. Annoiato facilmente.
No direi di no
Fussy. Pignolo
si
Seldom shows emotions. Mostra raramente le emozioni
no assolutamente le mostro sempre
Takes time to recover when hurt. Occorre tempo per recuperare quando ti feriscono.
Si direi proprio di si
Brand conscious. Consapevole negli acquisti.
yes e no
Executive, Esecutivo
della serie detto fatto, si perchè non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi
adesso
Stubborn, Testardo
magari solo un pochino
😉

Il cibo degli Dei

Questo pomeriggio sono stata invitata alla degustazione del cioccolato abbinato alla grappa, organizzato dalla sezione di Palermo del Club di Papillon .
“Il Club di Papillon è un’associazione nazionale che ha come finalità la riscoperta dell’originalità di una cultura popolare attraverso il gusto.[…]” Fondato nel ’92 dal critico enogastronomico Paolo Massobrio.





Il momento aggregativo è stato organizzato all’antico caffè Spinnato, in via Principe di Belmonte a Palermo. Sono stati coinvolti anche bambini di diverse età i quali, bando alle ciance guardavano con cupidigia il cioccolato esposto…e non erano i soli.
Dopo una breve storiografia, è stato esposto il ciclo produttivo e per concludere con dolcezza è stata servita una meravigliosa cioccolata calda con biscottini al burro, cioccolattini assortiti ed infine per i grandi, l’abbinamento che gradisco maggiormente, la degustazione di 3 diverse grappe aromatizzate prodotte dall’azienda siciliana Conte.
Che dire ancora? E’ stato una percezione sensoriale elevata all’ennesima potenza. Una meraviglia!



Mondo cibo

E’ nato Mondo Cibo!
Una mega raccolta di blog di cucina, una raccolta molto interessante, che dovrebbe includere anche me 😉
ma ancora non mi vedo…
comunque ecco cosa dovete fare:
Inviare una email con:
– indirizzo del tuo blog
– titolo e descrizione
– un’immagine 60×60 come tuo avatar
a vgiulio@gmail.com
io ho fatto tutto tranne inviare un’immagine perchè non l’ho ancora…
che dite prima o poi affaccerò anch’io?

Focaccia di Adina, Stella di Sale e un pochino anche mia

La focaccia “bianca”
…e quella condita


Avete presente quando fate una cosa che vi riesce bene, ma talmente bene che restate ammammaluccuti (leggi sorpresi)? Ero talmente felice che ho sbaciucchiato le mie manine d’oro, dicendomi:-“brava, brava, brava” 😀
Si chiama autostima 🙂
Va beh, scendo dalla nuvoletta e ritorno sulla terra, vi racconto cosa ho combinato.
Considerando che la dieta è finita nel giro di ventiquattr’ore, ho valuatato la possibilità di farla finire in bellezza. Nei cassetti della mia memoria era rimasta la meravigliosa focaccia unta e bisunta di queste ragazze qui, Qualche sera fa’ alcuni miei graditi ospiti ci hanno regalato un salame e una caciotta fresca. In verità l’idea è di mio marito il quale si prende tutto il merito di questa focaccia. Lui proponeva un casatiello, io invece con la testa alla focaccia elaboravo la possibilità di fare un ibrido 🙂
Ingredienti per una teglia:
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte
25 g di lievito di birra
20 g di zucchero
60 g di olio
10 g di sale
150 g di salame
250 g di formaggio tipo caciotta o galbanino
Scaldate l’acqua e il latte in pentolino. In una ciotolina sciogliete il lievito con un poco di questo miscuglio tiepido. Disponete la farina a fontana, mettete al centro il lievito sciolto e tutti gli ingredienti tranne il sale. Impastate ben bene, incorporate il sale e amalgamate bene. Lasciate lievitare fino al doppio,ci vorranno un paio d’ore, in un luogo asciutto e tiepido e soprattutto al riparo da correnti. Rimpastatela sul piano di lavoro con il formaggio e il salame tagliati precedentemente a dadini, lavorate fino ad incorporarli, non preoccupatevi se rimane un po di condimento fuori dall’impasto, lo aggiungerete poi nella teglia. Stendetela successivamente su una teglia ben unta d’olio (ho baipassato tutta la fase di lavorazione con il matterello) stendete leggermente con le dita unte e fate lievitare ancora mezz’ora. Ripetete l’operazione e stendete la focaccia fino a coprire tutta la teglia inglobando anche i pezzi esclusi dall’impasto, aggiungete 3 cucchiai di olio e 3 cucchiai d’acqua, distribuiteli uniformemente sulla pasta e infornate a 220°C per circa 20 minuti.
E’ morbidissima.

Torta con crema di limone di Anna e Marzia



Si si, Marzia ed io abbiamo proprio gli stessi gusti 🙂 oppure io la copio senza pudore…la seconda che ho detto si si! Poi scopro che anche con Anna abbiamo gli stessi gusti
😀

Un dolce davvero particolare; tre strati di dolcezza, tre impasti diversi che cuociono contemporaneamente, soprattutto è buonissimo e molto semplice da preparare.
quando l’ho portato in tavola, l’espressione che ho letto sui volti dei miei ospieti era: “ah! una torta da inzuppare nel latte, dopo una cena probabilmente era preferibile scegliere un altro dolcino”
…Beh dovevate vedere la loro faccia dopo il primo morso.
La ricetta originale la trovate qui e qui, andate a vedere anche le foto sono stupende. In questa versione ho apportato una piccolissima modifica nella frolla, ma il resto delle dosi le ho lasciate tali e quali.
Ingredienti per la pasta frolla:
160 g di farina
60 g di burro
60 g di zucchero
1 uovo
1 pizzico di sale
ingredienti per la crema:
100 g di zucchero
2 tuorli
50 g di burro
la buccia grattugiata e il succo di un limone
2 cucchiai di farina
200 g di latte
ingredienti per la pasta margherita:
200 g di farina
100 g di zucchero
2 uova
1/2 bustina di lievito
100 ml di latte
100 ml di olio di semi
la buccia grattugiata e il succo di un limone
Preparate la frolla impastando velocemente la farina, lo zucchero, il burro a pezzetti, l’uovo e il sale. Infarinate il piano di lavoro e stendete la pasta con un matterello; foderate con la carta forno una teglia apribile di 22 cm di diametro a bordi alti, adagiate la pasta all’interno della teglia e fatela sbordare leggermente, riponetela in frigo e preparate la crema. In un tegame amalgamate i tuorli con lo zucchero e la farina utilizzando una frusta manuale, diluite con il latte a filo, amalgamate e infine aggiungete la scorza grattugiata e il succo del limone. Io ho setacciato la crema così ottenuta attraverso un colino a maglie fitte e poi seguendo la ricetta l’ho passato su fuoco moderato. Aggiungete il burro e fate sobollire, togliete dal fuoco e fate raffreddare. Preparate la copertura sbattendo le uova con lo zucchero fino a quando saranno gonfie e spumose; aggiungete l’olio la scorza e il succo del limone, amalgamate bene al composto e unite la farina con il lievito setacciati; infine aggiungete il latte sbattendo amalgamando il tutto. Componete il dolce crudo: sulla frolla versate la crema al limone, poi la pasta margherita. Eliminate la pasta frolla in eccedenza e infornate il dolce in forno caldo a 160°C per circa 45-50 minuti. Sfornate, fate raffreddare qualche minuto, poi sformate e fate raffreddare su una gratella per dolci. Spolverate con zucchero al velo.
Nella torta di Marzia, si vede la crema al limone che gronda golosità a me è venuta compatta.