nostalgia canaglia, panini di cena e cuddura ccu l’ova
non canto, non canto, non canto, non canto! Mi lastimo e basta sarà l’età…boh non saprei ma certe volte tornerei indietro di 30 anni, per guardare con occhi diversi il periodo in cui avevo 13_14 anni. Ora, voi non potete sentire il ciavuru che si sta sprigionando in casa mia adesso, e questo stesso profumo mi riporta indietro di tutti questi anni, quando ero una ragazzina. Il ciavuru è quello della Santa Pasqua messinese.
cuddura ccu l’ova e panini di cena. Questo è quello che racconta Wikipedia: “Il pane di cena (o panino di cena) è un tipo di pane dolce prodotto tipicamente nella Sicilia orientale, e in particolar modo a Messina, legato per tradizione ai rituali tipici del Giovedì Santo[1], ma ormai comunemente prodotto durante tutto l’anno.”
La cuddura, tipicamente viene realizzata in più parti della Sicilia con una ricetta biscottosa. Io ho ricordi legati al panificio del mio quartiere che le faceva con l’impasto del panino di cena; figghioli ve lo devo dire, addentando un panuzzo tornai indietro di trent’anni, chiudennu l’occhi c’eramo io, me frati Fabiolino, me matri Silvanedda e puru me patri, Ninuzzo. Ciavuru e sapore intensificano i ricordi lo disse Proust e lo sottoscrivo pure io. Buona Pasqua da me ca’ fussi io.
per 4 cuddure e 3 panini di cena
poolish
150 g di farina Manitoba
120 g di acqua tiepida
un cucchiaino raso di zucchero
5 g di lievito
in una ciotola mettete la farina, lo zucchero e il lievito sbriciolato, versate poco alla volta l’acqua e impastate gli ingredienti con la punta delle dita. Otterrete un blob molliccio che coprirete con un canovaccio e porrete nel forno spento con la luce accesa per almeno mezz’ora.
Trascorsa la mezz’ora preparate questi ingredienti per l’impasto:
160 g di farina Manitoba
310 g di farina 00
220 g di acqua tiepida
70 g di zucchero
1/2 cucchiaino di un mix di spezie ( le vendono già mixate: cannella, zucchero a velo, pepe nero, coriandolo, noce moscata, rosmarino, vaniglia)
100 g di strutto
10 g di sale
un uovo
un cucchiaio di latte
semi di sesamo
4 uova sode
Nella planetaria ponete tutta la farina, lo zucchero, lo strutto a pezzetti, le spezie e il poolish. Azionate la macchina al minimo e cominciate a mescolare con il gancio. Unite l’acqua, poco alla volta e infine il sale, lasciate lavorare la macchina fino a quando l’impasto s’incorda attorno al gancio ma non del tutto perché rimarrà umido e appiccicato alle pareti del bicchiere dell’impastatrice. Infarinate il piano di lavoro, versate l’impasto e, con una spolverata di farina, stendetelo leggermente, ripiegatelo e ponetelo in forno spento con la luce accesa fino al raddoppio. Dopo la lievitazione rimettete l’impasto sulla spianatoia infarinata, allargatelo con la punta delle dita e poi tirate un lembo verso l’alto e ripiegatelo verso il centro, fate lo stesso con i tre lati rimasti, girate le piegature verso il basso e fate lievitare coperto, ancora mezz’ora. Tagliate 7 porzioni di impasto da circa 150 g l’uno, vi resterà un pezzetto di impasto, dividerete in 8 pezzetti arrotolateli realizzando dei salsicciotti che fermeranno le uova. Sbattete l’uovo con il latte, con un pennello spennellate il panetto, incrociate i salsicciotti sull’uovo sodo, spennellate anche questi e poi spargete con i semi di sesamo. Su gli altri panuzzi realizzate un taglio al centro dopo averli schiacciati leggermente poneteli su una teglia foderata con carta forno, fate riposare ancora un quarto d’ora e poi infornate in forno caldo a 200°C per circa 20 minuti.