Mese: Aprile 2014
americanata o no, il dolcetto buono è
E sì, picchì l’americani sunnu particolari, con rispetto parrannu o, per meglio dire, associano, per me, troppi ingredienti, e macari strani; però alle volte l’inzertanu con risultati strabilianti. Non sono riuscita a capire se Naomi è americana o inglese ma niente ci fa picchì a mmia ‘sti straticeddi variegati mi piaciru quannu vitti ‘sta foto e m’incantai. Pure io li voglio, mi dissi, e, manco a farlo apposta, anzi, a farlo apposta li fici, accurzando nello zucchero, usando le fragole al posto dei lamponi e il cioccolato al posto del cacao ma l’idea e d’idda, e io una citazione fici. Grazie Naomi. Ora vado e glielo conto.
per lo strato bronwnies
180 g di zucchero di canna
200 g di cioccolato fondente
230 g di burro
70 g di farina
10 g di lievito
un pizzico di sale grosso
4 uova
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
per lo strato frullato
170 g di fragole frullate
per lo strato al cheese
250 g di formaggio cremoso a temperatura ambiente
80 g di zucchero di canna
un uovo
40 g di farina
per la finitura
200 g di fragole
cucinò la mamà
12 carciofi grossi
un kg di cipolle rosse
150 g di olio extra vergine di oliva
per l’agrodolce
4 cucchiaini di zucchero
120 g di aceto di vino bianco
pan grattato
menta
prezzemolo
pulite i carciofi e recuperate i cuori, tagliateli a metà, eliminate il fieno interno e tuffateli in acqua acidulata con il succo di un limone. Mondate la cipolla e affettatela grossolanamente. Irrorate con olio una padella capiente, versate cipolla, i carciofi affettati e cuocete per circa mezz’ora, dipende dalla grossezza dei carciofi, con il coperchio e a fuoco lèggio; quando, con i rebbi di una forchetta trovate il carciofo quasi tenero, alzate la fiamma e fate asciugare l’acqua di vegetazione togliendo il coperchio. Preparate l’agrodolce, in una ciotolina sciogliete lo zucchero nell’aceto. Quando l’acqua sarà evaporata aggiungete l’agrodolce e fate evaporare a fiamma alta per circa 10 minuti mescolando. A fine cottura spolverate con un mazzetto di menta e uno di prezzemolo. Se volete, dividete il composto in due, una parte mettetelo in una ciotola, l’altra metà lasciatelo in padella, mescolate una manciata di pan grattato. Servite tiepidi o a temperatura ambiente.
una piccola torta di mele
ho aspettato un responso prima di pubblicare questa ricetta, aspittai di sapiri se era bona; vi cuntu tutto dal principio, s’annunca non s’accapisce niente.
Il mio amico Salvo, all’anagrafe (credo) Salvatore, Salvuccio ppì mmia, il 15 aprile fici il compleanno e io ci purtai ‘na torticedda nica; nica picchì sò mugghieri bravissima è quindi la mia era solo un’occasione pì fari ‘na merenda al vivaio aunni travagghia, vivaio Benfratelli in Paliemmu. Ci dissi: un esperimento è quindi se è buona, mano sul cuore, la pubblichiamo e ti pigghi ‘sta grossa responsabilità.
Il responso positivo fu, quindi ecco la ricetta, che dovrò rifare per sapiri diri chi fici.
per l’impasto
150 g di burro
120 g di zucchero di canna
220 g di farina di rimacinato Senatore Cappelli
una bustina di lievito (18 g)
3 uova
per il ripieno:
75 g di di burro
340 g di mele sbucciate (circa 3 mele piccole mele Pink Lady)
una foglia d’alloro
50 ml di Marsala
50 g di zucchero
40 g di mandorle pelate
per la finitura:
una mela Pink Lady
qualche fiocchetto di burro
una manciata di zucchero di canna
pelate le mele, togliete il torsolo e tagliatele a dadini, ponetele dentro un tegame con il burro, la foglia d’alloro e lo zucchero, fate cuocere qualche minuto e poi sfumate con il Marsala, cuocete fino a restringere quasi del tutto il liquido e fate raffreddare. In una padella antiaderente tostate le mandorle intere e poi fate raffreddare, tenete qualcuna, circa 8 per la decorazione e tritate a filetti le altre.
montate lo zucchero a temperatura ambiente con il burro, fino a ottenere un composto spumoso, unite le uova uno alla volta e infine la farina setacciata con il lievito. Aggiungete le mele cotte con il liquido di cottura e le mandorle tritate, mescolate con una spatola per amalgamare con delicatezza. Lavate la mela che vi servirà per la finitura, eliminate il torsolo con l’apposito attrezzo, tagliatela in due e affettatela con una mandolina. Versate il composto dentro una teglia da 20 cm di diametro, livellate e distribuite le fette di mela a raggiera, inserite le mandorle intere negli interstizi della torta, distribuite lo zucchero di canna e il burro. Infornate in forno caldo a 160°C almeno nel mio caso per circa 50 minuti o fino a quando inserendo uno spiedino dentro la torta questo ne uscirà asciutto e pulito.
A.A Ancora Asparagi
400 g di asparagi da mondare
leggerissima, come una nuvola
I ferri fanno il mastro
e su questo non si discute, puoi essere un meccanico bravissimo ma senza le chiavi a snodo, le chiavi a stella, i giravite e un mucchio di altre cose non hai dove andare, non è strada che spunta, meglio livarici manu. Ecco, non so per uno chef, non me ne intendo, parru ppì mia se mi levano delle buone pentole, attrezzi magici e l’attrezzatura bionica in cucina mi vedo persa, certo mi ci vorrebbero qualcosina in più dei 60 cm risicati che ho come piano di lavoro, ma non si può avere tutto dalla vita…no direi proprio di no
vi cuntu chi fici con la mia attrezzatura magica:
per due cristiani, me figghia e iu, pigghiai 600 g di patate a buccia rossa, le ho pelate e messe dentro la tramoggia della centrifuga, Il succo che ho ottenuto l’ho usato per addensare una salsa, la polpa di patata l’ho messa in una ciotola; l’ho condita con un uovo medio, 30 g di Montasio grattugiato, tre rametti di maggiorana tritati, 30 g di pangrattato, un gocciolino d’olio extra vergine d’oliva, un po’ di latte per ammorbidire l’impasto, nu sacciu quantio ci nnì misi mettetelo poco per volta, l’impasto deve essere morbido. Ho finito con sale e pepe.
ho impiattato decorando con le verdure cotte, una manciata di pomodorini piccadilly tagliati a rondelle, sale, pepe, un giro d’olio e la crema di aceto balsamico.
La cosa bella fu la frase di me figghia: mamma me li rifai?
scopiazzando da Sale&Pepe
Marzo è, marzo 2014, il numero passato, pagina 41. Se lo trovate ancora in edicola ma mi pare difficile, compratelo, ‘sta pasticedda è favolosa, credetemi sulla parola e facitivvila puru vui picchì merita un plauso, una stenninovescion, un encomio, un bacio in bocca.
facilissima, veloce e buona,ma chi vuliti di cchiù? Il titolo recita: mezzi pennoni con salsa di asparagi, bacon e provola.
Andiamoci da qui; di meNzo avevo le maniche e chidde ci misi.Il bacon finiu e ci misi la pancetta affumicata, la provola mi facìa ‘ntipatia quindi usai il Montasio. Ordunque il titolo addiventa: mezze pennoni maniche rigate con salsa di asparagi,bacon pancetta affumicata e provola Montasio. In buona sostanza un quasi copiato che merita di essere menzionato.
per 4 cristiani:
400 g di mezze maniche rigate (anche un po’ in più)
400 g di asparagi già mondati
60 g di pancetta affumicata tagliata sottilissima
120 g di Montasio
30 g di farina setacciata
40 g di burro
150 ml di latte caldo
noce moscata
sale
pepe
cuocete gli asparagi al vapore per 15 minuti,conservate qualche punta cotta, il resto frullatelo nel mixer e mettetelo da parte. In una casseruola di pietra ben arroventata, scottate la pancetta per pochi istanti da ambo i lati e ponetela in un piatto. Usate la stessa casseruola per sciogliere il burro, aggiungete la purea di asparagi e mescolate con una frusta a fili. Unite la farina e, poco dopo, il latte caldo, mescolate per amalgamare. Cuocete per pochi minuti fino a quando la salsa si sarà rappresa. Spegnete il fuoco, unite 40 g Montasio grattugiato, salate, pepate e grattugiate abbondante noce moscata o secondo i vostri gusti.
Cuocete la pasta in abbondante salata, scolatela e versatela in una terrina (conservate un po’ di acqua di cottura), condite con la salsa di asparagi, mescolate e fluidificate con dell’acqua di cottura della pasta, la giusta quantità per amalgamare bene pasta e condimento. Impiattate decorando con un quarto degli asparagi e un quarto della pancetta. servite in tavola con il rimanente Montasio grattugiato e poi mi diciti, ah!