Vorrei ma non posso!

Una sera a cena, in un ristorante spettacolare di Carini, abbiamo mangiato un dolcino buono e semplice da fare; l’unico inconveniente era trovare la pasta Phillo o fillo o filo, che dir si voglia!
Parlando con Bian “che 4 fili se li mangia” (modo di dire palermitano che esprime l’elevata capacità di una persona, ma rende meglio il modo di dire :-)) mi ha spifferato dove potevo comprarla a Palermo! ah non mi sembrava vero, finalmente sapevo dove procurarla…
Vado sul posto, l’acquisto e decido di fare i pacchetti di ricotta, quindi compro anche tutti gli altri ingredienti:
250 g di ricotta
100 g di zucchero semolato
1 bustina di vanillina
per decorare:
cioccolato fuso
zucchero al velo
Arrivata a casa ho preparato la crema di ricotta; ho lavorato la ricotta con lo zucchero e l’ho passata in un colino a maglie fitte per 3 volte. Ho aggiunto la vanillina, e l’ho riposta in frigo a riposare.

Già mi vedevo nell’avvolgere con la pasta phillo la ricotta come fosse un pacco dono, ma poco prima di realizzare il dolce scongelo la pasta Phillo direttamente nella sua carta come scritto nella confezione…ma la sorpresa che ricevo è deludente…


che dire?…non ho parole
è finita che abbiamo spalmato la crema sui biscottini al burro di qualche sera fa.
🙁

Patate rosse al rosmarino


Ho utilizzato le patate a buccia rossa perchè non le avevo mai provate e perchè sono rinomate per la loro consistenza, dovendole fare al forno desideravo una patata che mantenesse la sua forma senza sfarinarsi dopo la cottura…confermo sono durissime :-), ho cominciato la cottura, con la bollitura preventiva alle 18.00…le ho sfornate alle 20.30. Non le utilizzerò più per questo scopo, questo è certo!



Ingredienti per 4 persone:
1,500 g di patate
2 rametti di rosmarino
1 spicchio d’aglio
olio extra vergine d’oliva
burro
sale
pepe
In una pentola ponete a bollire le patate lavate e ancora con la buccia, fate cuocere e scolate al dente, con uno stecchino infilzate le patate per verificarne la consistenza. Scolatele, sbucciate e tagliatele a tocchetti; mettetele in una teglia unta d’olio aggiungete la spicchio d’aglio tritato finemente e il rosmarino, salate, pepate e aggiungete del burro a fiocchetti.
Infornate in forno già caldo a 200°C. per 20 minuti con la teglia coperta, togliete il coperchio e continuate la cottura per altri 20 minuti o finchè le patate non saranno cotte.

Tagliata di manzo con rucola e aceto balsamico

E’ un piatto veloce e di sicuro successo tra gli amanti della carne.



Ingredienti per 4 persone:
1 costata di manzo disossata di circa 800 g
2 spicchi d’aglio
olio extravergine d’oliva
rosmarino
aceto balsamico
crema di aceto balsamico
foglie di rucola selvatica
sale
pepe

Pepate abbondnatemente la carne da entrambi i lati; fate scaldare una padella antiaderente
a fondo spesso con 2 cucchiai d’olio, gli spicchi d’aglio schiacciati e un paio di rametti di rosmarino.
Adagiatevi sopra la carne e fatela cuocere per circa 5 minutida un lato e 5 dall’altro; toglietela dal fuoco e avvolgetela in un foglio d’alluminio. Versate in padella prima 6 cucchiai di aceto balsamico e poi 3 cucchiai d’olio, amalgamate il sughetto ed eliminate gli aromi. Salate la carne affettatela e irroratela con il sughetto preparato, cospargetela di rughetta e realizzate delle strisce con la crema di aceto balsamico.

Manie

Ma voi ne avete?
io ne ho probabilmente troppe 🙂 a parte Camilleri, che a quanto pare condivido con Viola (e non solo), colleziono magneti, gatti finti, acquasantiere, piante, bottiglie, piatti, bicchieri, scarpe, conchiglie, candele e candelieri…mi assale un irresistibile desiderio di accumulare tutte ‘ste cose, la mia casa sta scoppiando.
Ah, per la cronaca, anche questa sera ho cucinato! ho ripreparato, a gentile richiesta, i maltagliati con i fagioli sgranati, e per dolcino ho infornato i biscotti al burro. serena notte *

Punica granatum var. nana
è adorabile il mio melognano nano, non trovate anche voi?

Antico candeliere in peltro regalato dalla mia mamma. A sua volta le era stato regalato dai uno dei suoi fratelli, zio Villi. Il bicchiere mi è stato regalato da mio fratello Fabio e sua moglie Fe, ovviamente non uno ma sei 🙂
Miriade di magneti sul frigorifero

Bottiglie trasparenti, dalla forma affascinante, che utilizzo anche come portafiori per singoli fiori

Cassata al forno di Ida

Come dice la mia nuova amichetta di rete nonchè mia omonima e conterranea, dovremmo fondare un club o un partito della cassata al forno, vinceremmo le elezioni, tanto oramà è di moda candidarsi e fondare i partiti 🙂

Questa versione della cassata me l’ha regalata la mia amica Ida e la ringrazio ancora una volta perchè mi ha fatto scoprire questa delizia. La ricotta è giustamente dosata con lo zucchero e la crema è gustosa ma non stucchevole.

Mai avere fretta quando si è alle prese con una pietanza men che meno con un dolce. Invece cosa ho fatto questa sera?… ho avuto fretta ed ho rotto il guscio, la crema era ancora tiepida e nel girare la torta ho fatto il danno, mi dispiace tanto 🙁

Ingredienti per l’impasto:
300 g di farina 00
70 g di zucchero fino tipo Zefiro
3 tuorli
150 g di burro
sale un pizzico
vanillina
1/4 di bustina di lievito
Impastare tutti gli ingredienti molto velocemente; se l’impasto tende a sbriciolarsi…e lo farà! aggiungete 2 gocce di acqua fredda, formate una palla avvolgetela nella carta d’allumino e metterla a riposare in frigo almeno 2 ore.

Per la crema di ricotta:
600 g di ricotta fresca
300 g di zucchero
1 fiala di aroma vaniglia oppure una bustina di vanillina
4 plum cake già confezionati o un piccolo pan di spagna
50 g di gocce di cioccolato
Fate sgocciolare la ricotta in uno scolapasta per una notte in frigo. Aggiungete lo zucchero e lavorate per amalgamarlo bene. Se la ricotta ha molto siero fatela riposare ancora tutto il giorno. Setacciatela con un passapomodoro a maglie fitte ed infine aggiungete la vaniglia e le gocce di cioccolato.


Accendete il forno a 160°C. Prendete l’impasto dal frigo, lavoratelo leggermente e stendete i 2/3 con il matterello. Imburrate ed infarinate una tortiera per cassata da 2 kg, ponete la pasta nella teglia e sbriciolate 2 plum cake, versate la crema di ricotta e sbriciolate gli ultimi 2 plum cake. Stendete il terzo di pasta rimasto e chiudete la torta sigillando i bordi. Infornate per circa 20-25 minuti o fino a quando non assume una colorazione dorata.

Sfornatela e fatela raffreddare. Capovolgetela con delicatezza su una gratella per dolci e mettetela sotto il grill per colorarla. Sfornatela e SOLO dopo che si è raffreddata molto bene trasferitela su un piatto da portata. Cospargete di zucchero al velo e strisce di cacao o cannella in polvere


Vermicelli al vino

Reminiscenze toscane…
ho vissuto 5 anni a Montecatini in un posto stupendo in collina, ospite dei miei zii, accanto ad un ristorante che ha, nel suo menù, questo primo speciale. Spaghetti al Chianti.
Non ho una ricetta vera e propria, tra l’altro l’ho sempre preparata a occhio, ma il risultato finale ci somiglia. Quindi ci provo a scrivere delle dosi.
Tornando in Sicilia ho usato un Nero d’Avola, garantisco un ottimo risultato!

spaghetti al vino resize
Ingredienti per 4 persone:
320 g di vermicelli
30 g di olio
mezzo litro di Chianti oppure di Nero d’Avola per farla n’anticchiedda sicula
1 spicchio d’aglio a testa, ma se sono grossi direi 2 tagliati a metà
2 peperoncini
1 cuore di brodo vegetale
un mazzetto di prezzemolo

Rosolare l’aglio in una padella capiente con l’olio e il peperoncino; aggiungete il dado, scioglietelo nell’olio e poi aggiungete il vino. Fate sobbollire e poi spegnete. Nel frattempo fate bollire abbondante acqua salata, lessate i vermicelli e a metà cottura passateli in padella con la miscela di olio e vino, dopo che l’avrete riportata a bollore. Finite la cottura della pasta in padella mescolando sempre. Eliminate l’aglio e spolverate con il prezzemolo tritato.
A cottura ultimata la pasta avrà assorbito tutto il condimento, assumendo il colore rosso rubino del Chianti.
Se vi trovate a Montecatini, andate su in collina a mangiare quelli veri al ristorante Montaccolle, sono una vera prelibatezza.


nero d'avola Tasari resize

Crostata con confettura di zia Antonella

Eh, lo so cosa state pensando […] ma non oso dirlo 😉
Ebbene si molte ricette, tra le migliori me le hanno date proprio amici e parenti; mi sembra grazioso attribuire il nome di chi me l’ha regalata. Questa ricetta di pastafrolla è unica credo ;-).
State a sentire [leggere] gli ingredienti della frolla:
300 g di farina 00
2 tuorli
150 g tra burro e strutto (metà e metà)
150 g di zucchero fine tipo Zefiro
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale
1 uovo intero
Confettura

Impastate con cura e il meno possibile tutti gli ingredienti per la frolla, tranne l’uovo intero che utilizzerete per spennellare l’impasto prima di infornare; se l’impasto tende a sgretolarsi aggiungete pochissima acqua fredda. Formate una palla e avvolgetela in un foglio di carta d’alluminio e ponetela a riposare per almeno 1 ora in frigo.


Dividete l’impasto in due parti disuguali; lavorate leggermente e stendete i due terzi con il matterello, arrotolatelo su di esso e stendetelo su una teglia per crostata precedentemente imburrata ed infarinata. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e versate la confettura, distribuendola. Lavorate il terzo di pasta rimasto stendetelo con il matterello e con un rotella tagliapasta realizzate delle strisce da incrociare sulla marmellata. Se volete spennellate le striscioline di uovo sbattuto. Infornate a forno caldo a 180°C per 25 minuti circa. Sfornate fate raffreddare, sformatela con un movimento sicuro su un piatto da portata e spolverizzate di zucchero al velo.

Bucatini alla carbonara

Secondo la tradizione per preparare la vera carbonara ci vuole il guanciale; simile alla pancetta, ma io avevo la solita pancetta, quindi…
Ingredienti per 4 persone
320 g di bucatini
150 g di guanciale
3 cucchiai di olio d’oliva oppure 50 g di burro
1 spicchio d’aglio
2 uova
2 cucchiai di parmigiano
2 cucchiai di pecorino
2 cucchiai di panna fresca
pepe

Portate a bollore abbondante acqua salata, tagliate a dadini il guanciale e fatelo dorare in un piccolo tegame con 3 cucchiai d’olio e l’aglio. Fatelo rosolare, abbassate la fiamma e schiacciatelo con la forchetta. Toglietelo dal fuoco per non farlo essiccare. Sgusciate le uova in una ciotola, unite un cucchiaio di pamigiano grattugiato, uno di pecorino e 2 cucchiai di panna, sbattete con una frusta per ottenere una crema omogenea. Quando l’acqua bolle, tuffatevi i bucatini, mescolate e portate a cottura. Scolateli, trasferiteli in una terrina, unite il soffritto di guanciale e mescolate, versate a filo il composto di uova e panna, spolverizzate con un cucchiaio di parmigiano e uno di pecorino grattugiati, insaporite con un’abbondante spolverata di pepe. Mescolate ancora e se il condimento dovesse risultare asciutto, utilizzate il solito trucchetto di aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.

Scaloppine di vitello con capperi e cocunci

Oggi in cucina ho utilizzato degli ingredienti piccoli ma gustosi, ma soprattutto tipici dell’isola. E questa è una bella cosa 🙂
A pranzo pistacchi; a cena capperi e cocunci, rispettivamente i boccioli fiorali e i frutti immaturi del cappero.
Per 4 persone:
500 g di fettine di carpaccio di vitello
6 pomodori ramati
uno spicchio d’aglio
20 g di burro
2 cucchiai di capperi sotto sale
una manciata di cocunci
farina
origano
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Scottate i pomodori per pochi istanti in acqua bollente;scolateli, spellateli, privateli dei semi e tagliateli a dadini. Scaldate 2 cucchiaio d’olio in una padella con lo spicchio d’aglio schiacciato; prima che prenda colore aggiungete i pomodori, salate e pepate, fate cuocere per 5 minuti circa a fuoco vivace, mescolando. In una larga padella fate sciogliere il burro con 2 cucchiai d’olio, salate ed infarinate leggermente la carne, rosolatela per qualche minuto finchè assume una leggera doratura. Unite il pomodoro, i capperi dissalati ed i cocunci; fate insaporire per un paio di minuti e spegnete il fuoco; cospargete un po’ di origano ed una generosa macinata di pepe.

Fettuccine al pistacchio


Il pistacchio di Bronte

‘sta cosa del pistacchio mi sta intrigando, quindi preparatevi a sorbirvi questo delirio 🙂 questa ricetta in particolare non mi fa impazzire, comunque l’ho preparata e quindi vi tocca.
Potrei suggerire un MeMe…ma è meglio di no!
vado…:
ingredienti per noi 3
270 g di pasta
30 g di pistacchi
1 cipolla
30 g di burro
50 g panna (ma io ne ho usato poca poca ed ho preferito sfumare con una spruzzata di spumante brut)
30 g di pancetta dolce o prosciutto cotto
Tritate la cipolla e fatela soffriggere con il burro, aggiungete il prosciutto (io avevo la pancetta),
sfumate con il vino se vi piace (io ho fatto così!). Aggiungete la panna, amalgamate bene il tutto.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, nel frattempo sgusciate i pistacchi, tritate finemente 15 g ed aggiungeteli alla panna, tritate grossolanamente gli altri 15 g e metteteli da parte.
Scolate la pasta al dente, saltatela in padella per qualche minuto e fate insaporire, aggiungete acqua di cottura della pasta quanto basta per amalgamare. Servite nei piatti aggiungendo un po’ di pistacchi tritati grossolanamente.

La versione qui sotto è quella per mia figlia che mangia la pasta con i pistacchi senza pistacchi,
la pasta con i pomodorini senza pomodorini…etc, etc