Cuori in verde


In 5 giorni sono a menounkiloeduecentogrammi IUUUU!!! EVVIVA, sono brava sono brava sono brava 😉
La solita autostima che per fortuna non mi lascia!
andiamo alla ricettina di questa sera, alla quale farei subito un appunto; mancando i grassi, il tonno non va bene troppo asciutto, meglio il pescespada, che ha una carne più tenera, ma poi alla fin fine sono gusti…
Ingredienti per me
150 g di tonno tagliato a cubetti
3 carciofi
1 cuore di sedano
una decina di foglie di salvia
grani di coriandolo
Tritate grossolanamente il cuore di sedano e stufatelo con un dito d’acqua e un filo d’olio, coprite e cucinate per un paio di minuti, versatelo nel bicchiere del frullatore ad immersione e, senza pietà, frullatelo :D. Eliminate le foglie esterne dei carciofi ottenendo i cuori, togliete il fieno, tagliateli a spicchi e stufateli con un dito d’acqua, le foglie di salvia e un filo d’olio, coperti. Quando sono cotti frullatene meno della metà, insieme con il sedano e con qualche grano di coriandolo, secondo i gusti. Infine nella medesima padella fate saltare il tonno, i carciofi e la crema, per pochi minuti giusto per cucinare il pesce. Servite caldo con qualche grano di coriandolo intero.


Filetto di orata su crema d’insalata

La ricetta tratta dagli speciali de “La cucina italiana” prevedeva filetti di branzino, io stasera non ho avuto fortuna perchè sul banco del pesce il pesce non c’era, o meglio ce n’era davvero poco, le orate la facevano da padrone sul pesce spada, sul salmone, sulle triglie e sui molluschi, stavano aspettando la merce…”lei può tornare alle sei e mezza (leggi 18,30)?” nooo che non posso, mia figlia tra poco esce dalla lezione di danza, poi dobbiamo fare i compiti, poi devo cucinare…non posso tornare, no no!
😀 avrà pensato-“ma che me ne frega?”
Allora filetto di orata, la scelta è obbligata ;).
Ho fatto un salto dal mio fruttivendolo di fiducia ed ho trovato delle insalatine sfiziose e gli asparagi di montagna, quindi li ho aggiunti alla ricetta insieme con la scorza di un lime. Secondo la rivista questo piatto apporta 195 kcal…ma non ci metto la mano sul fuoco, mi dissocio totalmente.
Ingredienti per me:
1 orata sfilettata, il peso dei miei due filetti era di 170 g (forse un po’ troppo è vero)
50 g di lattughino
2 mazzetti di asparagi di montagna
2 pomodori rossi
15 g di pinoli
1 lime
sale e pepe
olio extravergine d’oliva
Squamate il pesce, eviscerandolo e sfilettandolo senza togliere la pelle ai filetti, oppure fatelo fare al vostro negoziante esattamente come ho fatto io 😉
Lavate accuratamente il lattughino e gli asparagi da quest’ultimi prelevate solo la parte apicale tenera , stufateli separatamente in acqua salata, prima gli asparagi che hanno bisogno di una decina di minuti e poi il lattughino per un paio di minuti. Frullate tutto il lattughino e metà degli asparagi ottenendo una crema che allungherete con un pochino d’acqua. Scottate i pomodori e pelateli, eliminate i semi, tagliateli a cubetti e fateli saltare per qualche minuto in un pentolino con in filo d’olio e i pinoli, salateli e pepateli. Cuocete i filetti in una teglia per 5 minuti in forno caldo a 220°C, conditi con un filo d’olio,sale, pepe e metà della scorza grattugiata del lime. Servite il pesce su un letto di crema calda di vedure accompagnata dal pomodoro e dagli asparagi anch’essi caldi. Decorate con fili di scorza di lime

Scaloppine di pesce spada profumate al marsala, con patate croccanti



Ore 18,30, mi arriva un sms…mio marito. Premetto che non mi scrive mai 🙂
il testo del messaggio: Pasta?
io: no pesce spada.
lui: di primo?
io: no di secondo
lui: e di primo?
ah ah ah, insomma voleva la pasta, ma io avevo già preventivato un secondo. Vi dirò che quando l’ha assaggiato ha detto:”ma quale pasta e pasta”
😉
Ingredienti per 2:
2 fette di pescespada
2 rametti di rosmarino
una decina di foglioline di salvia
25 ml di marsala, praticamente un bicchierino
100 ml di brodo vegetale
50 g di burro
q.b. farina
sale e pepe

per le patate:
6 patate medie
1 porro
50 g di burro
sale e pepe

Preparate le patate 3 ore prima, lavatele ben bene, mettetele in una casseruola coperte d’ acqua a temperatura ambiente e portatele a ebollizione per 25 minuti. Scolatele e fatele raffreddare per 2 ore e mezza. Sbucciatele e tagliatele a tocchetti regolari. Mondate il porro, affettatelo e ponetelo in una larga padella con il burro e le patate. Lasciatele rosolare lentamente fino a formare la crosticina dorata, giratele delicatamente e continuate la cottura a fuoco vivace, finchè non saranno cotte e belle croccanti in modo omogeneo. Salate e pepate. Sciogliete il burro in una padella a fuoco basso con le erbette precedentemente lavate e asciugate. Infarinate i tranci di pesce spada e fateli dorare nel burro spumeggiante per un paio di minuti per lato; sfumate con il marsala e lasciate evaporare. Salate e pepate, togliete i tranci e sistemateli su un piatto da portata, copritelo con un foglio di carta d’alluminio per mantenerli caldi. Sciogliete un cucchiaino di farina con il brodo vegetale, fatelo piano e poco per volta fino a diluirla completamente. Versate nella padella dove avete cotto il pesce; addensate il fondo di cottura su fuoco basso, mescolando. Togliete l’alluminio, versate la salsa sul pesce e servite accompagnando con le patate.

Pauro al forno


La ricetta di base me l’ha regalata mia cognata Antonella, ma di quella ricettina è rimasto ben poco a cominciare dal pesce, che era una ricciola…
Quindi ricominciamo da capo: dal mio pescivendolo la ricciola non si era vista, invece era pieno di pauri, belli belli, quello scelto era di 1kg, troppo direi perchè eravamo solo noi 2
ci potevamo mangiare in 4 persone, ma non mi preoccupo per domani il pranzo è pronto 😉
Ingredienti per 4:
un pauro di circa 1 kg
4 patate
3 pomodori
3 carciofi
20 olive nere
20 g pinoli
un ciuffo di prezzemolo
3 spicchi d’aglio
2 fette di limone
100 ml di vino bianco
sale e pepe
Accendete il forno a 200°C. Pulite e lavate il pesce, ungete una teglia capace di contenere il pesce, adagiate il pesce ed inserite nella sua pancia il sale, il limone e un trito di aglio e prezzemolo, salate e oleate in superficie. Tagliate il pomodoro e la patata a dadini, pulite i carciofi e affettate i cuori dopo aver eliminato il fieno centrale. Mettete le verdure nella teglia con il pesce condite con sale e pepe e distribuite il vino, fate cuocere con un coperchio per mezz’ora. Trascorso questo tempo togliete il coperchio e aggiungete i pinoli e le olive snocciolate, tritate grossolanamente. Fate cuocere ancora una ventina di minuti o finchè il pesce e le patate raggiungono la cottura.


Involtini di pesce spada in salsa di pistacchi


Ero decisamente ispirata, si!
🙂
sarà stato anche desiderio di mangiare qualcosa…
questo è quello che è venuto fuori,
ingredienti per due:
5 fettine di pesce spada tagliate sottili
10 olive nere
3 fette di melenzana del tipo lungo
50 g di pistacchi
1 scalogno
noce moscata
20 g di parmigiano grattugiato
1 arancia
pane grattugiato
maggiorana
sale
pepe
olio extra vergine d’oliva
Togliete la parzialmente la buccia alle fette di melanzana, tagliatela a dadini e friggetela nell’olio e mettela da parte. Affettate sottilmente lo scalogno e soffriggetelo in un paio di cucchiai d’olio, aggiungete la melenzana le olive denocciolate e tagliate in piccoli pezzi, fate insaporire, unite una fettina di pescespada tagliato a dadini, fatelo cuocere un paio di minuti; spegnete e fate raffreddare qualche minuto. Tritate grossolanamente 20 g di pistacchi e uniteli al composto. Togliete con un riga limoni la scorza di mezza arancia, spremete metà del succo, salate, pepate e aggiungete le foglioline di un paio di rametti di maggiornana fresca e una manciata di pangrattato per amalgamare il composto.
Con un batticarne schiacciate le fettine di pescespada, tagliatele in due, e fatele marinare per 15 minuti in olio e sale. Trascorso questo tempo distribuite sul tagliare del pangrattato per la panatura, disponete le fettine di pesce, farcitele, arrotolate e infilzatele negli spiedini; panate ben bene, metteli in una teglia leggermente oleata e irrorateli con qualche goccia di succo d’arancia. Coprite la teglia e infornate a forno caldo a 180°C per 10 minuti, dopo togliete il coperchio e finite la cottura per altri 5 -6 minuti. Mentre il pesce è in forno preparate la salsa di pistacchi: nel bicchiere del minipimer mettete 20 g di pistacchi, il parmigiano, l’olio e una grattata di noce moscata, frullate e riducete in crema aggiungendo se necessario un po d’olio.
Tritate infine, grossolanamete gli ultimi 10 g di pistacchi per guarnire
Componete il piatto secondo il vostro gusto;


le due versioni presentano lo stesso piatto condito con la salsa a guarnizione nelle prime foto, e come parte integrante del piatto nelle seconde, perchè essendo una prova, dovevo capire com’era meglio. Secondo il mio gusto la salsa è meglio sopra.
Notte notte
:*

Calamari saporiti stufati al vino rosso



Spero che nessuno inorridisca leggendo queste poche righe, assicuro che il piatto gustato questa sera merita un boccone da parte vostra…

Ingredienti per 2:
4 calamari medi
una manciata di funghi secchi
1 filetto d’acciuga
6 asparagi
un ciuffo di prezzemolo
2 pomodori rossi
una carota
mezza cipolla
un piccolo spicchio d’aglio
una manciata di pan grattato
1 uovo
un cuore di sedano
olio extra vergine d’oliva
vino rosso
sale e pepe

Pulite i calamari, staccate i tentacoli e tritateli. Portate a bollore dell’acqua salata e scottate le punte tenere degli asparagi per pochi minuti, tritateli e metteteli in una terrina insieme con i tentacoli , l’uovo, l’acciuga sminuzzata, l’aglio e il prezzemolo tritati. Amalgamate il tutto con il pan grattato, salate poco e pepate; riempite le sacche dei calamari, facendo attenzione a non riempirli troppo perchè in cottura tendono a gonfiare e a spaccarsi, chiudeteli con uno stecchino di legno. Fate rinvenire i funghi secchi in acqua calda per un quarto d’ora. Fate un battuto tritando la carota, il sedano, la cipolla, fate rosolare con un paio di cucchiai d’olio. Spellate i pomodori, privateli dai semi, tagliateli a cubetti e aggiungeteli al sugo, insieme con i funghi tagliuzzati, salate e pepate. Adagiate i calamari e fate stufare per un’ora circa, a fuoco lento, sfumando di tanto in tanto con il vino rosso in modo che il sugo risulti fluido, girate delicatamente i calamari durante la cottura.
Servite i calamari senza gli stecchini e guarniti dalla salsa di verdure al vino rosso.

Poi…t’avanza sempre la farcia, sempre! Mannaggia ; )
allora ho preso la pasta sfoglia dal frigo, ho foderato 3 pirottini precedentemente oleati, li ho riempiti con la farcia avanzata, rimaneggiata con 5 cucchiai di panna e 2 gamberoni sminuzzati. ho ripiegato i pacchetti, spennellato con un uovo leggermente sbattuto ed infornato a 200 °C per una ventina di minuti; poi mi è avanzata la pasta sfoglia, arimannaggia, è un gatto che si morde la coda…quindi, ho ritagliato delle strisce di pasta, spennellato i due lati e cosparso di semi di finocchio entrambi i lati, li ho spiralati ed infornati alla stessa temperatura per circa 10-15 minuti; li ho usati per accompagnare i calamari…
ahhhh! basta e per stasera mi fermo
notte notte
:*

Pesce spada con patate e aromi



Se fossi superstiziosa, dovrei leggere qualcosa di oscuro in quello che mi è capitato nella preparazione di questo piatto…ma invece sono solo sbadata ah ah ah! certo c’è poco da ridere 😉 Lavo le patate, le metto in una pentola, le ricopro d’acqua e accendo il fuoco sotto…si sotto, ma sotto la caffettiera che essendo piena a metà è rimasta sul fornello. Nel frattempo faccio altre cose in giro per casa, e sento un sobollire strano,mi dico”così presto?” era il caffè che bolliva…marò e questa è la prima!
La seconda: accendo il forno per portarlo a temperatura…e invece non l’avevo acceso, quindi al momento di infornare, ho dovuto aspettare ancora e ricominciare con l’accensione!
va beh! in definitiva abbiamo cenato e adesso vi racconto con cosa.
A me il pesce piace tutto; adoro il pesce da pulire nel piatto, contrastare con le spine e finire col gustarmi le “guanciotte” mi sembra un rito irresistibile. Ma per far mangiare il pesce a mia figlia compro direttamente il pesce da taglio e penso di risolvere un problema, ma mi illudo. Che fatica farla mangiare!

Ingredienti per 3:
3 fette di pesce spada
30 g di pangrattato
30 g di sesamo
scorza di limone
40 g di pecorino di fossa
3 patate
un mazzetto di basilico
un mazzetto di prezzemolo
mezzo spicchio d’aglio
mezza cipolla
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Lavate le patate, lessatele intere, scolatele appena saranno tenere, sbucciatele, fatele raffreddare e tagliatele a dadini. Tritate le erbe aromatiche, l’aglio e le cipolla. Condite le patate con il trito, salate e pepate, unite un paio di cucchiai d’olio. Preparate la panatura per il pesce come l’ha suggerita Stella di Sale, unendo il pan grattato con il sesamo leggermente abbrustoliti, il pecorino grattugiato al momento con una grattugia a fori grossi, l’olio, il sale, il pepe e la buccia del limone tagliata con un rigalimoni…vi confido un segreto, avevo ancora un po’ di pan grattato giusto 30 g, avanzato dalla cena di ieri condito con le madorle e i pistacchi, e quindi l’ho usato con il sesamo…schhhh non ditelo in giro però ;). Bagnate con olio le fette di pesce, salate e panate schiacciando leggermente la panatura per farla aderire. Ungete una teglia, disponete il pesce e sopra le patate. Infornate a 180°C per circa 15-20 minuti.

Pesce spada aromatico



La ricetta originale l’ha postata Sigrid e v’invito ad andare a vedere qui, da dove è stata desunta. L’ho preparata pedissequamente altre volte, ma negli ultimi tempi preferisco il pesce spada al tonno. Nella mia immensa ignoranza credo che le dosi siano un tantino elevate da un canto e ridotte dall’altro canto.
Vi lascio le mie considerazioni ma prendetele come tali perchè sono assolutamente personali.
Ingredienti per 4
4 fette di pesce spada
1 melenzana media
4 fette di formaggio di fossa

per la panatura
olio extravergine d’oliva
150 g di pangrattato
50 g di pecorino stagionato siciliano
1 piccolo spicchio d’aglio
1 ciuffo di prezzemolo
una cima di origano
peperoncino
una punta di zafferano

per il salmoriglio
olio extravergine di oliva
un ciuffo menta fresca
1 spicchio d’aglio
una cima di origano
4 cucchiai di aceto balsamico
sale
Mettete a marinare il pesce in olio e sale. Grigliate la melenzana tagliata a fette spesse circa 1 cm. Nel frattempo mescolate il pangrattato con il pecorino grattugiato, il peperoncino, il prezzemolo, l’aglio e l’origano tritati, lo zafferano e 3 cucchiai d’olio; lavorate con le mani in modo da omogenizzare l’impasto. Impanate le fette di pesce premendo ben bene in modo da far aderire la panatura e cuocetele in una padella antiaderente rovente. Preparate il salmoriglio con qualche cucchiaio d’olio, l’origano, l’aglio tritato un pizzico di sale, l’aceto e la menta tagliuzzata. Servite il pesce su una o due fette di melenzana, una fetta di formaggio di fossa e un filo di salmoriglio. E’ un piatto spettacolare!

Gamberoni e calamari

ma che cosa c’è di più sfizioso? Gamberoni al forno e frittura di calamari… ah che meraviglia.
La ricetta dei gamberoni, ci tengo a dirlo, me l’ha regalata una eccellente cuoca che non ho mai conosciuto di presenza ma che nel mondo virtuale gode di ottima fama…è nota al popolo di Postare come Tennessee, ma la chiamiamo “zia Ten” :*
Ingredienti per due persone:
12 gamberoni
1 limone
1 mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
1/2 peperoncino
5o g di olio
Grattugiate la scorza del limone a julienne, tritate l’aglio e il prezzemolo, affettate il peperoncino; preparate la marinata con l’olio ed il limone, emulsionate e salate leggermente; aggiungete gli odori e mescolate. In una teglia mettete a marinare i gamberoni per circa 1/2 ora. Infornate a 180°C per 10 minuti con la teglia coperta e poi altri 10 scoperta.
Servite i gamberoni caldi irrorati dal sugo di cottura.


La frittura di calamari è una pietanza veloce da cucinare, ma chi non ha molta voglia di pulire gli schizzi dell’olio, evita di prepararla…non è il mio caso:)
Il mio pescivendolo questa volta ha deciso che i calamari non erano freschissimi e mi ha consigliato 2 totani non troppo grandi, garantendomi la tenerezza del prodotto; aveva ragione il totano era freschissimo e morbido ma i l calamaro, per me, è insuperabile per essere cucinato così. Lasciatemelo dire…non è la stessa cosa suvvia!
Ingredienti per i soliti 2:
2 calamari medi
farina
sale
limone
olio per friggere
Pulite i calamari e tagliateli ad anelli, infarinateli e tuffateli nell’olio bollente, fateli dorare e scolateli su carta assorbente, salate ed irrorate con succo di limone. Servite caldi.

Filetti di spigola con verdure

Ingredienti per 4 persone:
4 filetti del peso di 200 g ciascuno
3 carote
3 zucchine
1 costola di sedano
1 porro
5 cucchiai di olio d’oliva
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 peperoncino
1 bicchiere di vino bianco
3 pomodori
q.b. farina
lavate e mondate le verdure, tritate il porro, il sedano e grossolanamente le carote, ponete in una casseruola con l’olio e fatele dorare. Tagliate a rondelle le zucchine ed aggiungetele al battuto. Pelate e private dai semi i pomodori, tagliateli a dadini e uniteli alle verdure; aromatizzate con i semi di finocchio, gli aghi di rosmarino e il peperoncino tritato. A metà cottura sfumate con mezzo bicchiere di vino e fate evaporare, salate; poco alla volta aggiungete l’altro vino. Salate e infarinate i filetti ed aggiungeteli alle verdure cuocendoli per 10 minuti, girandoli delicatamente