oggi 21 settembre?

ma, allora tra 2 giorni entra l’autunno!
….
quanto manca all’estate? ahahahahahah
il mio counterino segna appena 273 giorni e che sarà mai? una bazzecola
allora su dài! farò uno sforzo concentrandomi sulle cose belle di questa triste stagione, vi propongo una torta speziata con le mele 😀
provatela e poi mi raccontate che cosa ne pensate, occhei?

per una tortiera a 26 cm
4 mele
12 albicocche secche denocciolate
240 g di farina 00
170 g di zucchero
170 g di burro fuso
4 uova
1/2 cucchiano raso di cannella in polvere
1/2 cucchiano raso di chiodi di garofano in polvere
1/2 cucchiano raso di zenzero in polvere
50 g di gherigli di noci
2oo ml di Calvados
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
una manciata di zucchero di canna

sbucciate ed affettate le mele, riducetele a quadrucci e mettetele a bagno nel Calvados insieme con le albicocche spezzettate per circa 45 minuti, mescolando ogni tanto.
Accendete il forno a 170°C (il mio, il vostro non so regolatevi secondo la vostra esperienza)
Sbattete le uova con lo zucchero per 5 minuti fino a renderle belle spumose, aggiungete la farina setacciata, le spezie e il burro fuso sempre sbattendo e facendo in modo di incorporare ben bene ogni aggiunta. Unite i gherigli di noci spezzettati grossolanamente e il lievito setacciato.

Distribuite metà del composto nella teglia imburrata e foderata con carta forno, mettete il ripieno sgocciolato, coprite con il rimanente impasto, distribuite lo zucchero di canna e infornate per 35 minuti.


non c’è due senza…

-mamma…
-eh!?
-maaaa, che toTTa stai facendo? …non dirmelo, DI NUOVO quella con i mirtilli?
-(sospiro) si! di nuovo quella…
-mamma…
-eh!?
-maaaaaa quante volte l’hai fatta?
TRE, tre volte in tre settimane…perchè?
-no, così,… perchè mi piace
-ah! meno male…

adesso però basta! almeno per tre settimane non la voglio vedere nemmeno in cartolina, nonostante che la perfezione non l’abbia raggiunta nemmeno questa volta, per il fatto che, per errore, ho messo la roulade al contrario…come si evince dalla diapositiva, sbagghiai! ho messo la parte a contatto con la placca dal lato esterno invece al contrario la dovevo mettere…esattamente come nei post precedenti…ma ora basta! Accollatevela così com’è e state attenti a non commettere lo stesso fatale errore ahahahah!
però, le cose giuste dobbiamo dire, buonissima è!

Adesso tocca a voi! io ho sperimentato e potete stare tranquilli perchè adesso, magagne nascoste tra le pagine patinate di una rivista, non ce ne sono più, seguite i consigli sotto riportati e mettetevi all’opera. Fatemi sapere cosa ne pensate occhei?
Vi servono:
una placca da forno 34×34 cm
uno stampo ad anello per mousse diametro 20 cm altezza 8,5 cm
un foglio di carta forno

per la roulade:
150 g di zucchero semolato più una manciata per spolverare
120 g di farina 00
50 g di fecola di patate
4 uova da circa 67 g l’uno
Accendete il forno a 180°C e preparate la placca rivestendola con il foglio di carta forno bagnato e strizzato. Lavorate con le fruste, le uova intere con lo zucchero, per circa 2 minuti fino a quando diventano gonfie e spumose, unite la farina e la fecola setacciate insieme e poco alla volta, sbattendo alla media velocità. Versate l’impasto sulla placca, livellatelo con una spatola d’alluminio lunga e sagomata, cercando di stenderlo più uniformemente possibile. Cuocete per circa 10 minuti. Sfornate e spolverate la superficie con un cucchiaio di zucchero semolato distribuendolo con delicatezza con il palmo della mano…occhio, non bruciatevi 😀 fate raffreddare qualche minuto.
Poggiate su un piatto o su un disco di cartone lo stampo per mousse, ritagliate due strisce uguali alte 6 cm della roulade e rivestite la circonferenza dell’anello, disponendole in verticale, ma facendo attenzione a posizionare la parte che è stata a contatto della placca rivolta verso l’interno del cerchio, eviterete la brutta screpolatura che presenta la cottura del pandispagna. Tagliate dalla roulade, un disco della dimensione dello spazio rimasto alla base dello stampo.

Per la mousse:
300 g di cioccolato bianco
500 ml di panna fresca
46 g di tuorli ( due uova grandi e uno piccolo)
3 fogli di gelatina Paneangeli circa 6 g
200 g di mirtilli per il ripieno

per la copertura a vostra scelta, questa volta ho usato:
250 g di mirtilli
250 g di fragole

fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda per almeno 10 minuti, nel frattempo, spezzettate il cioccolato e fatelo fondere a bagnomaria, avendo come sempre, cura che il contenitore del cioccolato non tocchi l’acqua in ebollizione. Togliete dal fuoco e fate intiepidire, mescolando ogni tanto; sciogliete la gelatina in un cucchiaio di latte su fuoco leggero, mescolate e fate intiepidire. Montate i tuorli con una frusta e poi aggiungete la gelatina sbattendo per amalgamare. A questo punto montate la panna fredda nella planetaria alla massima velocità, aggiungete il cioccolato sciolto mescolando con una spatola dal basso verso l’alto. Aggiungete anche i tuorli con la gelatina e incorporate bene. Unite i mirtilli messi da parte per il ripieno e versate la mousse dentro lo stampo, livellate con una spatola di plastica e fate rassodare per un’ora in frigo. Decorate con la frutta la superficie e fate raffreddare ancora due ore.

non sono uno chef

…e questo mi pare assodato! ve l’ho detto in tutte le…salse (?) e leggendo, leggendo tra i 511 post, ve ne siete addunati (accorti) già dal primo, senza bisogno di ribadirlo tutte le volte.
Questa affermazione per me è una sorta di paravento, me ne rendo conto; m’ammuccio dietro quando faccio minchiate, ma è innegabile comunque che non ho “le scuole alte” .
Molte delle persone che leggono queste pagine, conoscono il mio amore per la realizzazione di dolci, e se non sono uno chef, posso confermare che non sono nemmeno un maestro pasticcere… ci mancassi, quella una scienza esatta è!
Tutto sto panegirico per raccontarvi la mia esperienza con una ricetta del Maestro Ernst Knam. In genere mi fido ciecamente delle mie amiche blogger e vado scopiazzando le loro esperienze, a fortiori mi fido ciecamente di un Maestro Pasticcere che pubblica una ricetta su una rivista…solo a taliare la foto ti fa venire lo sdilliniu, ti viene un mancamento…

foto desunta da Cucina Gourmet di agosto 2010

Sul rotocalco un articolo a doppia pagina ti assicura che, seguendo i consigli del Maestro, il successo è assicurato. Con tali premesse, mi dico: perchè no? E ALLORA FACCIAMOLO! (Disse Linguini a Rèmy nel film Ratatouille :D)

col senno di poi mi dico anche: -“ma il Maestro Pasticcere giusto a mia doveva svelare i suoi segreti? manco per l’anticamera del cervello ci vene a iddu!”…con rispetto parlando s’intende 😀

la ricetta prevede per la base di roulade:
150 g di zucchero semolato
100 g di farina 00
40 g di fecola di patate
4 uova
zucchero semolato

per la mousse al cioccolato bianco:
200 g di cioccolato bianco
200 g di panna fresca
40 g di tuorli
1 foglio e mezzo di gelatina
200 g di fragoline di bosco

occorrente:
uno stampo ad anello (senza fondo) per mousse da 24 cm di diametro

Preparate la roulade: lavorate con la frusta le uova con lo zucchero, unite la farina e la fecola setacciate e mescolate bene. Versate il composto in una placca da forno (non è specificata la dimensione) foderata con carta bagnata e strizzata, stendetelo in uno strato uniforme spesso 2 mm, aiutandovi con una spatola. Cuocete in forno caldo per 8 minuti. Sfornate e spolverizate con zucchero a velo (negli ingredienti c’è indicato zucchero semolato…va beh! niente ci fa)
Foderate con la carta un’altra placca da forno e appoggiatevi sopra lo stampo, tagliate dalla roulade una strisca lunga quanto la circonferenza dello stampo e alta la metà (…se la matematica non è un’opinione una placca da forno, di quelle che tipicamente si hanno a disposizione nella nostra cucina dotata di forno da 60 cm, è di circa 40 cm di lunghezza; la circonferenza dello stampo da 24 è 74 cm qui i conti non tornano, quindi ne ho ritagliate due). Disponetela all’interno dello stampo in verticale, lungo tutto il bordo. Tagliate la roulade anche un disco grande quanto lo spazio rimasto alla base dello stampo, in modo che i bordi aderiscano bene e posizionatelo all’interno dello stampo (non per polemizzare eh? ma la larghezza della suddetta placca è di 30 cm ma come cabasiso ce la faccio a ritagliare pure un intero disco di 22 cm di diametro? Figghioli qua c’è qualcosa che non quadra! o il Maestro ha una teglia grande un metro quadro oppure io sono una cosa ‘nutile! Quindi per forza di cose, ho ritagliato la mia roulade accussì, realizzando come si fa con la cassata siciliana, la basetta che deve ospitare la mousse. Lasciatemi dire che assomiglia ad un opera del neoplasticismo siciliano ahahahahah).

per la mousse: fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda per 10 minuti. Montate la panna in una ciotola con la frusta. Fate sciogliere il cioccolato a pezzetti in un recipiente a bagnomaria, togliete dal fuoco e versate nella ciotola con la panna e amalgamate il tutto con movimento dal basso verso l’alto. Montate i tuorli con la frusta in una ciotola, unite la gelatina e mescolate per un minuto (nella mia immensa ignoranza, ho sempre utilizzato la gelatina a freddo sciogliendola su fiamma bassissima con un po’ di qualcosa, anche solo un po’ di panna, giusto per fluidificarla. Il Maestro invece mi fa sbattere la gelatina ammollata e strizzata con i tuorli, il risultato è che si riduce a pezzetti piiiiiiccccccoli piccoli, ma che in definitiva si vedono sempre e sono antistetici). Incorporate i due composti e 100 g di fragoline, mescolando bene. Versate sopra la base roulade, riempiendo fino quasi al bordo (o_O ma quando mai! la quantità di mousse è poca per una base di 24 cm, infatti riesco solo a riempire fino al bordo della roulade circa 3 cm, quindi credo che ci sia un errore quantomeno sulla misura dello stampo ad anello…ne convenite con me?). Trasferite in frigorifero per almeno 3 ore. Sformate il dolce in un piatto da portata e decorate la superficie con le fragoline di bosco rimaste.

Come vedete dalle foto io ho usato i miei amati mirtilli e per la cronaca ho messo dentro la mousse 125 g di mirtilli e fuori per coprire l’intera superficie ne ho usati 250 g…
però imprecisioni a parte una parola a favore la devo dire…

è buonissima!

questa ricetta partecipa al contest “La sfida” di Benedetta

dopo l’amaro ci vuole ‘na cosa duci

e l’amaro si poteva trasformare in qualcosa di molto doloroso, uno strazio incolmabile, per fortuna il tempismo di mamma ha scatenato la velocità di cui c’era bisogno. Claudia è stata molto male ma con le giuste cure, amorevoli coccole ed un bel po’ di sane preghiere è uscita dal buio.

Domenica Claudia ha compiuto 7 anni, la sua mamma, per festeggiare ben due feste, compleanno e rinascita, mi ha chiesto di realizzare una toTTa strepitosa, una sorpresa capace di far rimanere alluccuta ‘a picciridda 😀 che dite ci sono riuscita? Ho visto la sua faccia e vi assicuro che il bersaglio è stato centrato ahahahahah

l’idea di fondo è quella di questa toTTa qui, ma ho cambiato l’impasto di base e ovviamente le decorazioni.
torta grande
procuratevi una teglia apribile da 26 cm
125 g di cacao,
500 ml di acqua bollente
385 g di farina autolievitante
2 cucchiaini rasi di bicarbonato di sodio
250 g di burro moBBido
4 uova grandi
360 g di zucchero semolato
1 fialetta aroma vaniglia

riscaldate il forno a160°C imburrate leggermente la teglia e foderatela con carta forno. In una terrina mescolate, il cacao setacciato con l’acqua bollente, sbattete delicatamente con una frusta a fili fino ad ottenere una crema liscia, fate raffreddare. Nella planetaria sbattete il burro morbido, unite lo zucchero, un uovo alla volta e l’essenza di vaniglia, aggiungete il composto al cacao e poco per volta, la farina con il bicarbonato, amalgamate senza lavorare troppo. Versate un terzo dell’impasto nella teglia, infornate per 15 minuti, fate la prova spiedino per verificare la cottura. Sfornate e fate raffreddare su una gratella per dolci. Cuocete allo stesso modo i 2/3 rimanenti.
Consiglio vivamente di realizzare queste basi al cacao il giorno prima.

torta piccola
procuratevi una teglia apribile di 16 cm
62 g di cacao amaro
250 g di acqua bollente
193 g di farina autolievitante
1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
125 g di burro morbido
2 uova grandi
180 g di zucchero semolato
1/2 fialetta di aroma vaniglia
stesso procedimento descritto sopra.

a questo punto componete la torta, preparate il ripieno e la copertura con:
1500 ml di panna fresca
150 g di zucchero a velo
3 fialette aroma vaniglia
q.b. nutella
mettete il contenitore, possibilmente di metallo, nel frigo per un’ora almeno e le fruste nel freezer, trascorso il raffreddamenteo dell’attrezzatura montate la panna alla massima velocità, aggiungete lo zucchero e la vaniglia. Mettete il piatto dove monterete la torta su uno girevole, adagiate il primo disco da 26 cm, spalmatelo con un velo di nutella e uno strato abbondante di panna; adagiate il secondo disco, con la mano aperta premete delicatamente per fare assestare gli stati, fate la stessa cosa sopra il secondo disco e poi ponete il terzo disco, con una spatola di metallo coprite con la panna, la parte superiore della torta e poi i bordi livellate aiutandovi con il piatto girevole. Mettete la torta piccola al centro di quella grande e ripetete le stesse operazioni; ponete in frigo. Lasciate raffreddare per un’ora, poi procedete con la decorazione finale io ho usato, marschmallows, caramelle, vari cioccolatini, riccioli di cioccolato rosa e codette leggerissime di meringa, ovviamente potrete sbizzarrirvi lasciando libero sfogo alla vostra fantasia.



un abbraccio collettivo

quando leggete un titolo simile, cosa pensate? cosa vi viene in mente?
va beh vi dico cosa ho pensato io:

un gesto che esprime affetto oppure gioia, euforia
una o più splendide immagini
una qualche canzone di Baglioni (mai sentita)
un biscotto
un incontro favoloso tra quattro foodblogger e le loro famiglie 😀
tranne la canzone tutte queste cose accaddero ieri a casa di Patrizia 😀
abbiamo mangiato come…non mai ahahahahah e fatto fotografie e riso e chiacchierato marò…ma quanto abbiamo parlato? ahahahahah

Roberta di “I pasticci di Roby”

io in una foto “rubata” a Stefaniaduciezuccherata

Patrizia di “Dolcemente gustoso”
la padrona di casa 😉

abbracci gluten free

100 g di farina di riso
70 di maizena
100 g di zucchero Zefiro
100 g di burro a temperatura ambiente
70 g di farina di mandorle
1 tuorlo (codice 0 o 1)
la scorza grattugiata di un lime
10 g di cacao
un pizzico di sale

Nella planetaria sbattete il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema moBBida, unite il tuolo e, dopo averlo amalgamato, sostituite la frusta con il gancio K. Aggiungete le farine, il sale, la scorza del lime; dividete l’impasto in due parti, ad una delle due aggiungete il cacao lavorando velocemente fino ad amalgamarlo. Prelevate dei pezzetti dai due impasti, formate dei cilindretti che abbinerete formando un cerchio o meglio un abbraccio bianco e nero.
infornate a 160°C per 10 minuti, lasciate raffreddare qualche minuto nella teglia e poi poggiateli su una griglia per farli raffreddare completamente.

Torta fredda allo yogurt con abbracci gluten free

il laurino regalato da Patrizia 😉

la torta della bontà

l’ennesimo contest, l’ennesima tortazza al cioccolato, l’ennesima bontà…perchè di questo si tratta 🙂
l’avevo promesso Genny, si in effetti ho “tolto” quella torta per metterne un’altra ma te la sei voluta tu ahahahah

faccio una piccola digressione per tutti i lettori di scorza d’arancia, per adesso latito da tutto ciò che è Internet e dintorni, non risponderò ai commenti a parte domande o chiarimenti; inutili le risposte a tutti i “che buona” i “che bella” e i “di che sa”…mi sono stancata quindi se non avete nulla di costruttivo da comunicarmi, si dispensa dal commento, per un attimo mi era balenata l’idea di non dare la possibilità di lasciare messaggi, ma Enza mi ha dissuaso 😉
sugnu n’anticchia strunza? mah può essere!

detto ciò, ecco la mia proposta per il contest “La torta bontà” di Genny

il solito libriccino sul cioccolato di “Sale&Pepe collection ” torte classiche pag 51
lasciatemi apportare le solite piccole modifiche, la ricetta originale prevede troppo zucchero per i miei gusti, quindi lasciatevi consigliare se volete, in caso contrario tra parentesi troverete le dosi originali 😉
la torta in questione, pesava tre kg, mi è stata commissionata per una bimba che compiva 11 anni con ben 23 piccoli amanti del cioccolato 😉
è finita tutta 😀
per le basi al cioccolato:
125 g di cacao amaro
500 ml di acqua bollente
385 g di farina autolievitante (oppure 375 g di farina 00 più mezzo cucchiaino di lievito)
2 cucchiaini rasi di bicarbonato di sodio
250 g di burro morbido
4 uova grandi
360 g di zucchero semolato (500 g)
1 fialetta aroma vaniglia
Riscaldate il forno a 160°C (per la cottura affidatevi alla conoscenza del votro forno) imburrate e rivestite con carta forno tre stampi da 22 cm apribili…per me era troppo nicareddu quindi ho usato uno da 26, ho fatto alla femminina, appena cotto uno strato ho imburrato e rifoderato la teglia e via di nuovo in forno, il risultato è perfetto.
In una terrina mescolate il cacao setacciato con l’acqua bollente, sbattete delicatamente con una frusta a fili fino ad ottenete una crema liscia e omogenea, a questo punto fate raffreddare. Sbattete il burro morbido, unite lo zucchero, un uovo alla volta e l’essenza di vaniglia, dovrete ottenere un composto omogeneochiaro e spumoso; aggiungete il composto di cacao e infine la farina con il bicarbonato, amalgamate senza sbattere troppo. Dividete l’impasto in tre e infornate una parte alla volta per circa 15′, fate la prova stecchino per verificare la cottura, fate raffreddare i dischi al cioccolato.

per il ripieno:
500 ml di panna fresca
30 g di zucchero a velo
1 fialetta di aroma vaniglia
montate la panna, unite lo zucchero a velo e la vaniglia. Ponete in frigo fino al momento di comporre la torta.
per la copertura:
200 g di cioccolato fondente (185 g)
200 ml di panna fresca (125 ml)
250 g di burro
300 g di zucchero a velo (350 g)
fondete a vapore il cioccolato con il burro e la panna, evitate il contatto del recipiente contente il cioccolato con l’acqua in ebollizione, amalgamate togliete dal fuoco trasferite in una ciotola, unite lo zucchero a velo, ponete in frigo a raffreddare per mezz’ora. Trascorso questo tempo montate con una frusta elettrica.
montaggio e decorazione:
200 g di granella di nocciole o mandorle
50 g di cioccolato fuso

adagiate il primo disco su un vassoio di cartone dello stesso diametro della torta, spalmate metà della panna montata, adagiare il secondo disco e spalmatelo con la parte rimanete di panna, appoggiate il terzo disco e con l’aiuto di una spatola glassate prima i lati e poi la superficie del dolce, con la granella di mandorle rivestite i bordi e con del cioccolato fuso decorate con scritte e ghirigori.
ponete in frigo almeno un’ora prima di servire.

…a favorire!

che in Sicilia vuol dire “prego, vogliate accettare e condividere con me questo cibo” con due parole “a favorire” invece risolviamo alla grande un gran giro di parole ahahahahah!
Ad una torta così come si fa a dire di no? Certo se sei a dieta gira al largo ahahahah, ma nulla osta di pigghiari un pizzinu e segnarisi la ricetta…no? quando decidi di ripigliare qualche etto fattilla!
è un consiglio spassionato, quando l’ho assaggiata mi sono sbaciucchiata tutta, è molto molto molto buona 😀
la ricetta è desunta quasi para para dal libro di Sale&Pepe collection “Cioccolato/Torte classiche”
molto molto molto facile da realizzare, sono due mousse una cotta e l’altra “cruda”, cos’altro aggiungere?…

FAVOLOSA

Accendete il forno a 170-180°C, imburrate uno stampo apribile di 23 cm di diametro e foderatelo con la carta forno, così s’impiccica ben bene 😀
preparate la prima mousse:
mettete in una ciotola a bagnomaria 150 g di burro a pezzetti e 150 g di cioccolato fondente ridotto anch’esso a piccoli pezzi, ponete sul fuoco appena comincia a bollire l’acqua del pentolino, spegnete e fate sciogliere gradatamente, poi mescolate e amalgamate. In una ciotola mescolate 5 tuorli a temperatura ambiente con un cucchiaio di cacao amaro (circa 13 g), poi aggiungete il composto di cioccolato e burro fusi, mescolate. Montate i 5 albumi a neve ferma azionando il mixer ad alta velocità, unite a poco a poco 175 g di zucchero semolato, montate fino a quando il composto diventa bello lucido e chiummusetto cioè sodo 😉
Aggiungete adesso gli albumi in due volte, al composto di cioccolato; versate nello stampo e infornate, cuocete per circa 20-25 minuti. In questo frattempo vedrete il composto gonfiare, gonfiare, gonfiare (una meraviglia) quando con la prova stecchino, il dolce sarà cotto, sformate la toTTa e quella niente farà? s’assetta! non preoccupatevi è tipico delle mousse, tra l’altro è un bene perchè farà l’incavo per ospitare la mousse “cruda”, si vede bene nella foto della fetta ;). Fate raffreddare la torta nello stampo.
Preparate la seconda mousse esattamente come la prima ma con diverse dosi
100 g di burro
100 g di cioccolato fondente spezzettato
3 uova grandi separate
2 cucchiai di cacao amaro
115 g di zucchero semolato
quando è il momento di incorporare gli albumi al composto di cioccolato aggiungete 1 cucchiaio di liquore al caffè io ho usato una crema di whisky e 2 cucchiaini di gelatina in polvere sciolta in 80 ml di acqua tiepida…io non l’ho sciolta in nessun liquido, l’ho messa direttamente nell’impasto. Versate dolcemente la mosse sul dolce oramà freddo; decorate se volete, con dei riccioli di cioccolato al latte. Mettete in frigo per almeno 3 ore o meglio ancora tutta la notte.

giallo sicilia

gocce di Sicilia per questa torta che partecipa al contest per la Francia e l’Italia ” Ricette dolci con l’olio d’oliva”
una torta che sa di casa, molto semplice, ciavurusa colorata e soprattutto moBBidissima,
una torta che sprigiona una famiglia di profumi, è cosa comune che in Sicilia alla famigghia ci teniamo ahahahahah
ad ogni muzzicuni s’assaporano note agrumate, un sentore liquoroso e insieme il piccante dell’olio
bona è!

6 uova
150 g di zucchero
100 g di farina 00
130 g di farina di mandorle
50 ml di latte a temperatura ambiente
60 ml di marsala secco
75 ml di olio extra vergine d’oliva
la scorza grattugiata di 2 limoni (oppure 40 g di pasta di limone)
1 bustina di lievito
zucchero a velo
Imburrate e infarinate uno stampo di circa 24 cm di diametro ed accendete il forno a 160°C. Sgusciate le uova e separate gli albumi dai tuorli. Montate i tuorli con lo zucchero e fateli diventare bianchi aggiungete il marsala, il latte e l’olio, lavorate dopo ogni aggiunta; unite le farine, il lievito setacciato e le scorze grattugiate dei limoni. Sbattete a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale, incorporateli all’impasto a mano e delicatamente senza smoltarli, versate l’impasto nella teglia e infornate per 35 minuti, almeno così è nel mio forno potente 😉

le torte di mele mi piacciono con poche mele

…e lo so,
lo sapete anche voi vero?
Tutto il mondo lo sa!
Tutto il mondo e provincia lo sa…
Lei è tornata dal suo favoloso viaggio a Paris
ed io che l’ho tallonata per giorni, scopiazzando le sue ricette voglio riabbracciarla con una sua ricetta coccolosa, questa torta qua per augurarle BENTORNATA! Mi rendo conto che non sono Hermè o Conticini e capisco (ah! se la capisco) che non ha avuto nostalgia di casa, ma considerando che c’è tornata ecco una tortina che di casa sa di sicuro ;), magari le addolcisco il rientro.
Ho evitato di realizzare un clone, ma è assolutamente e liberamente ispirata alla sua idea, una citazione, come si dice adesso 😀
piesse: tre l’altro lei nella sua ricetta ha messo meno mele 2 anzichè 3
io 1 anzichè 2…siamo allineate 😀

1 mela pink lady
100 g di mirtilli freschi
100 g di calvados
100 g di burro morbido+ dei fiocchetti per la tortiera
120 g di zucchero aromatizzato alla vaniglia
30 g di zucchero di canna
100 g di farina di mandorle
180 g di farina 00
1 uovo
1 tuorlo
1 bustina di lievito
200 ml di latte tiepido
qualche cucchiaiata di marmellata di mirtilli
1 stecca di vaniglia


Affettate la mela sottilmente con una mandolina, dopo averla sbucciata intera ed eliminato il torsolo con l’apposito attrezzo, lasciatela macerare nel calvados insieme con i mirtilli e un cucchiaio di zucchero alla vaniglia. Montate il burro con lo zucchero alla vaniglia, unite le uova, i semi della vaniglia, e il latte alternandolo alle due farine, aggiungete il lievito in ultimoe amalgamate bene. Foderate una teglia da 24 cm di diametro con della carta forno, cospargete lo zucchero di canna sul fondo, distribuite 5 fiocchetti di burro e adagiatevi le mele e i mirtilli sgocciolati, aggiungete qua e la un po’ di marmellata di mirtilli, coprite con l’impasto e infornate in forno caldo a 170°C ( gestite la temperatura e minuti in base alla conoscenza del vostro forno) per 35 minuti, rovesciate su un piatto da portata
…non è buona, è buonissima


pan d’arancia/o

Un dolcino che puoi trovare in tutti i panifici (almeno qui in Sicilia), segui la ricettuzza straprovata e te lo prepari con le tue manine sante. La ricetta me l’ha data, in un pizzinu, la proprietaria del negozio “Il dolce in casa” a Palermo, dove compro tutti i prodotti da pasticceria, forme e stampi compresi; ti confesso che è una poesia di moBBidezza, un canto al gusto, un componimento alla semplicità… non sono qui per venderti alcunché, ma lasciami declamare la bontà di questo dolcino, una delizia da gustare a colazione, a merenda e perché no, anche dopo cena…
ti ho convinto?
Per uno stampo da plumcake da 25 cm di lunghezza per 7 di altezza

100 g di burro morbido
200 g di zucchero di canna
40 g di farina di mandorle
250 g di farina di grano tenero di tipo 1
4 uova
1/2 bustina di lievito (8 g)
un’arancia non trattata di circa 280 g
80 g di zucchero a velo
60 g di sciroppo di glucosio
preleva la scorza d’arancia con un pela patate (circa 30 g), solo la parte arancione la parte bianca è amara. Ponila nel bicchiere del frullatore a immersione con la polpa dell’arancia (circa 175 g) frulla insieme con lo sciroppo di glucosio e lo zucchero a velo. aggiungi 100 g di questo composto all’impasto, nella fase finale. Quello che ti rimane conservalo in frigo per qualche giorno.

Accendi il forno a 180°C. Monta il burro molto morbido con lo zucchero, aggiungi le uova, uno alla volta, amalgama ben bene; aggiungi le farine mixate con il lievito alternando con la pasta d’arancia. Versa nello stampo imburrato ed infarinato e inforna per circa 50- 60 minuti. Come al solito, per la cottura, basati sulla tua esperienza, fai la verifica dello stecchino per sincerarti della cottura effettiva della torta.
e poi mi cunti comu vinni?