« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. »

Viva l’Italia!
Viva la Repubblica!

maaaaaaa, se nni manciamu ‘na fetta di torta Savoia s’affenne nuddu?



questa torta la trovate in tutte le pasticcerie di PaleMMo, ho visto che l’ha realizzata anche Moscerino qua. La ricetta che circola è quella che trovate su Gennarino
Ho realizzato questa torta per la prima volta un secolo orsono…nel lontano, ma che dico lontano, lontanissimo 2003, oggi col senno di poi mi sento di darvi alcuni consigli seguendo la mia esperienza.
La torta è facile da realizzare ma camurriusa, lunga nei passaggi ma il risultato vi ripagherà ampiamente. organizzatevi per tempo, non è un dolce da preparare all’ultimo minuto 😉

Se volete seguire la ricetta originale andate al link
io così feci:
per il pan di spagna:

6 uova medie a temperatura ambiente (la ricetta prevede un peso di 70 g per ogni uovo, le mie pesavano meno, per un totale di 400 g)
90 g di farina 00
60 g di maizena
180 g di zucchero Zefiro
un cucchiaino da the di miele
un pizzico di sale

per la farcia:
150 g di cioccolato al latte
200 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di pasta di nocciole
20 g di zucchero a velo

per la bagna:
30 g di zucchero
60 g di acqua
30g di rum bianco

per la copertura:
200 g di cioccolato amaro di copertura

per la scritta:
70 g di cioccolato amaro di copertura

foderate con carta forno due o tre placche; su ogni foglio tracciate un cerchio di 22 cm di diametro, girate i fogli mettendo la parte disegnata a contatto con la placca. considerate che infornerete 5 volte quindi dovrete ripetere l’operazione tra una cottura e l’altra. Accendete il forno a 160 °C . Montate i tuorli con 150 g di zucchero, finchè non diventano bianchi, aggiungete il miele e poco alla volta le farine setacciate. Montate a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale, aggiungete 30 g di zucchero Zefiro, montate ancora rendendoli lucidissimi. Incorporateli al composto di tuorli, una cucchiaiata dopo l’altra in modo da ammorbidire l’impasto e mescolando delicatamente dall’alto verso il basso. Con un mestolo da 200 ml di capacità versate un mestolo e mezzo di composto su una teglia, coprendo completamente il cerchio disegnato, infornate per circa 5-6 minuti, giusto il tempo per fare dorare il pan di spagna, cuocete 5 dischi di e fate raffreddare completamente.
Preparate la farcia, sciogliendo a bagno maria il cioccolato, quello al latte e quello fondente precedentemente ridotti a scaglie, fate in modo che il pentolino che contiene il cioccolato non tocchi l’acqua in ebollizione, unite la pasta di nocciole e lo zucchero a velo, mescolate amalgamando.

Adesso preparate la bagna, sciogliendo su fuoco medio lo zucchero con l’acqua e il rum.
A ‘sto punto arrivato, montate la toTTa: capovolgete il primo disco di pan di spagna su un piatto di cartone di diametro inferiore circa 20 cm, eliminate la carta forno, spalmate un quarto di farcia tiepida; utilizzate un pennello per alimenti intinto nel miscuglio di acqua e rum, bagnate il secondo disco di pan di spagna, capovolgetelo sul primo, eliminate la carta forno e distribuite un altro quarto di farcia, ripetete quest’operazione altre due volte esaurendo la farcia. Concludete con il quinto disco bagnato con la miscela di acqua e rum a copertura della torta. Con un coltellino affilato ritagliate la parte eccedente della torta utilizzando come dima un disco di cartone di 20 cm di diametro. Ponete in frigo a raffreddare. Preparate la copertura sciogliendo il cioccolato a bagno maria; fate in modo che il pentolino che contiene il cioccolato non tocchi l’acqua in ebollizione, stemperatelo, facendolo arrivare alla temperatura di utilizzo cioè 30-32°C, ponete la torta su un bicchiere e procedete alla copertura, facendo attenzione a coprire anche i bordi. Fate rapprendere per mezz’ora in frigo. Sciogliete con lo stesso procedimento il restante cioccolato, realizzate un cornetto con la carta forno e realizzate la scritta e i decori. Fate riposare la torta non meno di tre ore.


Cranberry duff…un’americanata

così è! almeno su Sale&Pepe di ottobre 09. Per quanto mi riguarda una torta di mirtilli rovesciata è! Tra quelle pagine troverete un servizio troppo buono sulle torte americane, tra le tante proposte, una davvero singolare, la Funeral pie…come nelle loro pellicole, quando muore qualcuno fanno la festa e secondo quest’articolo in Pennsylvania, portano ‘sta torta, contenti loro…
quella che ho realizzato invece, è del New England; se confrontate la ricetta originale con questa vedrete delle differenze leggere ma soprattutto sulle quantità, stranamente le dosi riportate sono per una teglia nica, molto strano l’americani fanno solo COSE GRANDI

per una teglia di 22×24 cm
200 g di farina
190 g di burro
200 ml di vino passito più un cucchiaio
400 g di mirtilli
200 g di zucchero di canna più 6 cucchiai rasi
100 g di noci
2 uova
un pizzico di sale
la punta di un cucchiaino di lievito

Ammollate i mirtilli nel vino passito per un’ora e mezza, scolateli ma non asciugateli. Ungete abbondantemente un foglio di carta forno e adagiatelo su una teglia di rettangolare.
disponete i mirtilli sul fondo della teglia, distribuitevi le noci tritate al coltello e spolverate tre cucchiai di zucchero di canna. Sciogliete il burro in un pentolino a fiamma bassa, Montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro, unite la farina setacciata con il lievito, il burro tiepido, il cucchiaio di passito ed in ultimo il sale. Versate l’impasto sulla frutta, livellatelo e cuocete nella parte alta del forno a 160°C per circa 35 minuti. Lasciate riposare la torta nella teglia per 10 minuti poi sformatela e rovesciatela su una gratella per dolci. Prima di servirla spolverate sui mirtilli i tre cucchiai di zucchero rimasti passatela sotto il grill per pochi minuti e servite tiepida.

chi mi legge ingrassa

sfogliando, sfogliando, sfogliando la mia rivista preferita, ho incocciato una torta autunnale che mi faceva l’occhiolino…avete presente no? quando guardando la foto viene l’acquolina in bocca…Sabrina possiamo dire che siamo di fronte ad una sinestesia?…e che glielo chiedo a fare? ha detto che non mi leggerà più, perchè leggendomi ingrassa…? ma come è possibile? ahahahah
va beh, lascio la ricetta per chi mi legge e per chi non lo farà, peggio pi iddu
avvertenza la ricetta originale l’ho modificata 😉
come al solito, fidatevi di me, la torta non è buona…
è buonissima!


100 g di farina 00
100 g di farina di mais tipo fioretto
100 g di farina di mandorle
12 prugne
4 uova
120 g di zucchero di canna
150 g di burro morbido
una bustina di vanillina
un cucchiaino di cannella in polvere
un vasetto di yogurt
una bustina di lievito per dolci
mandorle in scaglie
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale

Lavate le prugne, asciugatele, snocciolatele aprendole per lungo ma lasciandole unite da un lato. 6 di queste tagliatele grossolanamente e mettetele da parte, le altre 6 adagiatele su un tagliere e realizzate dei tagli a ventaglio. Nella planetaria, sbattete il burro con lo zucchero, fino ad ottenere un composto cremoso, aggiungete le uova, uno alla volta e mescolate fino a quando non si sono bene amalgamate. Unite la farina di mandorle, poi quella di mais ed infine quella 00 setacciata insieme con il lievito. Aggiungete lo yogurt, la vanillina, la scorza di limone, la cannella e il sale. Prendete le prugne tagliate grossolanamente passatele in poca farina e amalgamatele all’impasto. Versate il composto in una teglia apribile da 22 cm di diametro, precedentemente imburrata e infarinata con farina di mais. Livellate con una spatola e adagiate le prugne rimaste leggermente infarinate dalla parte della polpa. distribuite le scaglie di mandorle, un manciata di zucchero di canna e infornate in forno caldo a 160°C per la prima mezz’ora e poi per gli ultimi 15 minuti al minimo…questo per il mio forno il vostro non so 🙂
fate raffreddare prima di sformare


10

è andata anche questa festa! 😀 organizzata all’antica, con appuntamento alle cinque del pomeriggio… mi sono accorta che devo essere proprio antica, perchè molti compagni hanno organizzato le loro feste alle 19.30
o_O secunnu mia sunnu ancora picciriddi!!!! mah!
però lasciatemi dire una frase retorica…sembra ieri che la tenevo in braccio 😉

avete presente, e parlo principalmente con le donne, quei momenti NO? di quei momenti che ti gira un nervoso che vorresti stare su un’isola deserta? di quei momenti che ogni cosa va storto? ecco i giorni precedenti la festa quelli erano 😉 si comincia la sera prima con un pan di spagna, formato disco da frisbee, di cui non vi do la ricetta perchè non è corretto nei confronti di chi l’ha postata, infatti il problema non è la ricetta ma sempre lo stato d’animo della sottoscritta, quindi dopo la delusione del primo impasto decido di andare sul sicuro e fare la solita torta margherita, scopiazzata da una delle bustine del lievito paneangeli, che per divino miracolo e dopo aver fatto un certo numero di OM, OOMM, OOOMMMM, è venuto fuori passabile e leggermente sbruciacchiato …

La torta:
4 uova a temperatura ambiente
150 g di zucchero
un pizzico di sale
100 g di farina 00
una fialetta aroma vaniglia
100 g di frumina
1/2 bustina di lievito
4 cucchiai di olio di semi
sbattete a schiuma i tuorli con 4 cucchiai d’acqua bollente, aggiungete 100 g di zucchero, l’aroma e il sale. Sbattete fino ad ottenere una massa cremosa. Montate gli albumi a neve, aggiungete lo zucchero rimasto e sbattete fino ad ottenetre una spuma lucida. Unite poco alla volta gli albumi al composto di tuorli, e amalgamate mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungete a cucchiaiate la farina setacciata con la frumina e il lievito, mescolate sempre a mano delicatamente. Aggiungete l’olio, poco alla volta e mescolate sempre delicatamente. imburrate e infarinate uno stampo da 24 cm di diametro, versatevi l’impasto e cuocete in forno caldo a 160°C per 20-25 minuti, prova stecchino, sfornate e fate raffreddare totalmente.

il giorno dopo, preparate una bagna io ho utilizzato una base di sciroppo con acqua e zucchero e qualche cucchiaio di crema di whisky, Baileys per l’esattezza.
per questa torta ho scaldato in un pentolino 120 g di acqua ho sciolto 120 di zucchero e poi ho miscelato 8 cucchiai di liquore.
Tagliate in tre il pan di spagna o torta margherita, e pennellate i dischi ottenuti con la bagna calda, esagerate! 🙂

crema pasticcera
250 g di latte
30 g di farina
2 tuorli
una bacca di vaniglia
scaldate il latte con la bacca tagliata e liberata dai suoi semi, in un’altra ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, fino a renderli cremosi, unite poco alla volta la farina ed amalgamate bene, aggiungete il latte caldo poco alla volta mescolando, ponete ancora una volta sul fuoco e fate addensare, fate sobollire e togliete dal fuoco lasciando in infusione la bacca.

montate 500 ml di panna con 50 g di zucchero a velo
aggiungete 4 cucchiaiate di panna montata, alla crema pasticcera ormai fredda, amalgamate e mettete da parte eliminando la bacca.

montate la torta aiutandovi con un cerchio da pasticceria. Sul piatto da portata mettete il primo disco di torta margherita ben imbibito, spalmate un velo di marmellata di mirtilli al cardamomo…la solita di Alex 😉 e poi tutta la crema pasticcera. Ponete il disco centrale anch’esso ben imbibito, velate con altra marmellata e ponete uno strato di panna, avendo cura di lasciarne un po’ per ricoprire i bordi e la parte superiore, mettete in frigo.

per la fascia al cioccolato che ricorderete (?) ho già utilizzato qui scopiazzando malamente da qui
Sciogliete a bagnomaria 200 g di cioccolato bianco, ritagliate un foglio di carta forno lungo quanto la circonferenza della torta e alto un paio di cm in più, un paio mi raccomando, ma anche uno e mezzo basta, io che come sempre esagero l’ho fatto 5 cm in più e il risultato lo vedete è orrendo, anche posizionarlo vi verrà molto più semplice e non direte parolacce come ho fatto io…se farete tesoro della mia recidiva esperienza, realizzerete una fascia superlativa. Disegnate il bordo superiore retto, girate il foglio e stendete il cioccolato con una spatola in uno strato non molto sottile e uniforme circa 2-3 mm; fate raffreddare a temperatura ambiente, in genere in 20 minuti è pronto per essere posizionato sulla torta invece, il caldo e l’umidità di sabato scorso, non hanno permesso questa tempistica e affinchè il cioccolato fosse pronto ci sono volute due ore…ero una bestia!!!! Per assicurarsi che la fascia sia pronta per essere adagiata sulla torta dovete toccare il cioccolato con un dito se non farà “fili” ma lascerete l’impronta digitale allora iddu è pronto! Tirate fuori la torta dal frigo, eliminate delicatamente il disco da pasticceria, Mettete l’ultimo disco imbibito anch’esso, ricoprite interamente il dolce con la panna rimasta e adagiate la fascia sul perimetro del dolce senza staccare la carta forno. Vedrete che aderirà alla torta, riponete la torta così “imbrcata” in frigo e fate raffreddare una ventina di minuti. Nel frattempo con una tasca da pasticceria dotata di un beccuccio con foro di un cm di diametro ho realizzato il numero con il cioccolato fuso rimasto, su un foglio di carta forno. Tirate fuori la torta dal frigo e staccate con delicatezza la carta forno. Applicate un nastro di organza intorno alla torta e realizzate un bel fiocco. La superfice della torta la potete decorare come più vi piace, io ho aggiunto i fiori freschi, una vaschetta di mirtilli e scaglie di cioccolato.

una tortazza di mele

ebbene si, come dicevo in altri luoghieffebieschi alla mia maestra, sperimentai una ricetta nuova di torta di mele, nuova? massi si fa per dire…
il numero di sale&pepe da cui l’ho trafugata è quello di ottobre 2001, ho aggiunto un paio di cucchiai di latte e i pistacchi. Lasciatemi dire che la ricetta mi colpì per una caratteristica era altissima, la foto affascinante, vedi questa torretta stretta e alta, da fuori favolosa, ma mi chiedo dentro com’era? per precauzione la rivista non fa vedere alcuna foto della fetta 😉
vabhe…io che mi chiamo tommaso di secondo nome, non mi sono fidata molto e bene fici, si richiedeva una teglia a bordi alti di 20 cm di diametro…io ho usato una teglia apribile di 22 cm e l’impasto ha faticato la cottura al centro, notate nelle foto della mia fetta la parte bruciacchiata del fondo 😉

370 g di farina 00
180 g di olio extra vergine d’oliva
135 g di zucchero (la ricetta ne prescrive 120)
5 mele
5 uova
una bustina di lievito
la scorza e il succo di un limone
100 ml di rum ( la ricetta non da quantità)
cannella qb
zucchero a velo qb
50 g di mandorle tagliate al coltello (la ricetta le prevede a scaglie)
30 g di pistacchi tagliate al coltello (la ricetta non ne prevede)
2 cucchiai di latte (la ricetta non ne prevede)
un pizzico di sale

Sbucciate le mele, tagliatele a metà ed eliminate il torsolo con uno scavino; incidetele a ventaglio facendo attenzione a lasciarle integre sulla parte inferiore, mettetele in una terrina con il rum girandole spesso. Unite le mandorle con i pistacchi tagliati al coltello e metteteli da parte. Con lo sbattitore elettrico montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete l’olio, il latte, la farina, il succo del limone e la sua scorza. Lavorate fino ad ottenete un bell’impasto liscio. Aggiungete gli albumi montati a neve con un pizzico di sale. Imburrate uno stampo da 22 cm di diametro foderatelo con carta forno, versatevi metà di impasto, mettete metà delle mele, cospargete con metà dell’insieme di frutta secca, ricoprite con il rimanete impasto e completate con le ultime mele. distribuite la frutta secca, spolverizzate con la cannella e lo zucchero a velo. Cuocete in forno caldo a 180°C a metà cottura abbassete la temperatura a 160° almeno per il forno pazzesco è così, il vostro lo conoscete voi 😉 la cottura totale per il mio forno è stata pari a 50 minuti circa
ciao



torta fredda allo yogurt

Io mangio tutto! E questa per me è una gran fortuna, in un epoca in cui i bambini sono schizzinosi, quello non lo mangiano e quell’altro nemmeno! [ah, il benessere] Non ci sono cose che non mi piacciono, posso dire che l’idea di mangiare interiora non mi piace ma alla fine mangio se le ho davanti :D, non mi creo il problema…direi che si! è una gran fortuna. Tutto ciò per dire che il formaggio nei dolci non mi fa impazzire, dico come idea, poi ovviamente so bene che lavorato con lo zucchero assume un ottimo sapore, un bel matrimonio 😉
alle volte quell’idea mi spinge ad essere conservatrice ed optare per una classica mousse con panna e yougurt piuttosto che una con philadelphia 😀
Questa torta è versatile perchè la si può realizzare associando lo yogurt alla frutta del momento
e scusate la banalità ma mi sembra una gran bella cosa 😉



Per una tortiera apribile da 26 cm ho utilizzato
300 g di abbracci o in alternativa macine o altri biscotti secchi
100 g di burro fuso
un cucchiaio colmo di miele
16 g di gelatina in fogli
3 vasetti di yogurt alle ciliegie
500 ml di panna fresca da montare
4 cucchiai non troppo rasi di zucchero a velo
una bustina di vanillina
una manciata di ciliegie
guarnizione alle amarene

Preparate lo stampo apribile, foderando il fondo con la carta forno, bloccatela chiudendo il cerchio di metallo ; mettete a bagno in acqua fredda la gelatina e nel frattempo frullate i biscotti sfarinandoli. In una piccola pentola fate fondere il burro con il miele amalgamando i due composti, Aggiungete i biscotti fuori dal fuoco e lavorate fino ad ottenere un bell’impasto morbido, versatelo nella tortiera, appiattite con un batticarne, fate raffreddare leggermente e poi ponete in frigo a rassodare. In un pentolino con un cucchiaio di panna sciogliete la gelatina su fuoco basso e fate raffreddare qualche minuto giusto il tempo di montare la panna insieme con lo zucchero a velo e la vanillina, aggiungete lo yogurt e amalgamate con una spatola delicatamente, unite la gelatina. Versate la mousse nella teglia sistemate le ciliegie come più vi piace, e guarnite con altra gelatina colorata o come ho fatto io, con la guarnizione all’amarena della Paneangeli. Ponete in frigo per almeno 3 ore. Al momento di servire, aprite con attenzione l’anello e con una spatolina metallica agevolate questa operazione.


questa torta partecipa alla raccolta di Rossa di sera

Nota:
questa è la versione con le fragoline e la guarnizione ai frutti di bosco
🙂


torta con crema alla vaniglia e amarene per il compleanno del mio sposo

😉

però non li dimostra…ahahahah
prima della pubblicazione, vuole che gli faccia firmare una liberatoria. Per la privacy dice, non puoi dire in giro la mia età…
in giro? ma se siamo, si e no, un pugno di amici? ahahah
oopppsssss! ho pubblicato! …
😉
va beh va, vi racconto questa tortina com’è fatta

Ho realizzato una torta margherita per la base, quella si Anna per intenderci
ho utilizzato però una teglia da 20 cm e con il resto dell’impasto ho ottenuto delle mini tortine da mangiare a colazione.

Dal Ricettario di Anna
Torta margherita

per una tortiera da 24 cm
6 tuorli
6 albumi montati a neve
200 g di zucchero a velo
100 g di farina
100 g di fecola di patate
100 g di burro fuso
un limone del mio alberello 😉
un pizzico di sale
Setacciate insieme la farina e la fecola. Montate a neve fermissima gli albumi con il sale. in un’altra ciotola montate i tuorli con lo zucchero finchè diventano spumosi. Aggiungete gli albumi con un cucchiaio di legno molto delicatamente. Unite poco alla volta la farina e la fecola e amalgamate al composto, unite poi il burro fuso e la scorza del limone grattugiata. Versate in una tortiera ben unta con burro fuso e infornate per 30 minuti circa a 150°C almeno questa è la temperatura per il mio forno.
Ho ottenuto una torta bassa circa 6 cm che ho tagliato orizzontalmente in 3 parti
Ho preparato una bagna con 100 ml di acqua e 100 ml di limoncello, ho emulsionato e poi con un pennello da cucina ho imbibito le superfici della torta.


Poi ho preparato una crema alla vaniglia, tratta dal secondo numero dei libri di sale e pepe “Tutto al forno”
l’ho manomessa solo un’idea
1 l di latte
200 g di zucchero a velo
70 g di farina
6 tuorli
un baccello di vaniglia
fate bollire il latte con la vaniglia tagliata nel senso della lunghezza, liberate i semi. Sbattete i tuorli con lo zucchero e appena saranno spumosi aggiungete la farina setacciata. Unite molto gradatamente al composto di uova metà del latte caldo, fate sobollire a fuoco lento per qualche minuto e poi aggiungete, il latte rimanente, eliminate la vaniglia e fate addensare qualche altro minuto sul fuoco.

Un barattolo da 230 g di amarena fabbri
500 ml di panna fresca
60 g di zucchero a velo
farina di cocco
guarnizione all’amarena Paneangeli

Montate la panna con lo zucchero a velo e componete la torta.
Su un piatto adagiate il primo strato di torta margherita ben bagnato, distribuite uno strato di crema alla vaniglia circa 3 cm, uno di panna montata e la metà del contenuto del vasetto delle amarene. Ponete il secondo strato di torta margherita e ripetete l’operazione precedente. Finite con l’ultimo strato di torta e finite con la panna, ricoprendo ben bene tutto il dolce con una spatola. Con la guarnizione all’amarena realizzate un cerchio distanziato dal bordo circa 3 cm; decorate con la farina di cocco e in ultimo con una sac a poche piena di panna montata realizzate le scritte e le guarnizioni

La torta della cuccagna

Vuoi fare felice un bambino? dagli una caramella!
lo vuoi fare ancora più felice? dagli pane e nutella!…
ahahahah no, no non faccio la pubblicità a nessuna delle case produttrici di dolciumi, però mi do da fare per l’incentivazione delle visite dal dentista 😉

La volete la ricetta?
🙂
tutte bimbe a cui piacciono le caramelle, lo immaginavo eheheheh!
eccola allora…
La ricetta è desunta dal sale e pepe del giugno 2003
con l’aggiunta di un paio di accorgimenti “interni” che non avrebbero reso la torta quella che poi è diventata. L’originale non prevede la farcitura, ma l’esperienza insegna che, il pan di spagna tra l’altro pieno di nocciole tritate, dieventa un chiummu se non lo bagni e non lo farcisci.
Ingredienti
370 g di nocciole tritate fini
180 g di zucchero
300 g di farina
8 uova
una fialetta aroma vaniglia
la scorza e il succo di un limone non trattato
una bustina di lievito vanigliato
un pizzico di sale
burro e farina per le tortiere
Per farcire:
latte e nutella q.b.
Per guarnire:
500 ml di panna fresca
30 g di zucchero a velo
300 g tra caramelle cioccolattini, marschmallows
…tutto quello che volete

Montate i tuorli insieme con lo zucchero, l’essenza di vaniglia, il succo e la scorza di limone, fino ad ottenere un composto chiaro e schiumoso. Montate a neve soda gli albumi con un pizzico di sale e amalgamateli al composto di tuorli poco alla volta con una spatola, mescolando dal basso verso l’alto. Quindi sempre poco alla volta, incorporate al composto la farina e il lievito setacciati, aggiungete le nocciole e continuate a mescolare finchè tutti gli ingredienti non saranno ben amalgamati. Imburrate e infarinate 2 stampi, uno da 24 e l’altro da 18 cm di diametro, suddividete il composto, livellatelo e cuocete in forno caldo a 170°C per circa 30-35 minuti prova cottura spiedino e sfornatele. Lasciatele raffreddare completamente su una gratella, dopo tagliatele in due e irrorate la base con del latte, cospargetelo con un cucchiaio, facendo in modo da inzuppare il pan di spagna alle nocciole. Con una spatola distibuite un generoso strato di nutella, coprite il disco di base grande con il suo coperchio e posizionatelo sul piatto da portata. Montate la panna con 30 g di zucchero a velo. Coprite la base interamente con la panna e livellate con una spatola sia i lati che la parte superiore. Un buon trucchetto per realizzare questa operazione è quello di posizionare il piatto su un disco rotante, tipo quello della Meliconi per la tv, tenere la spatola ferma e far girare il piatto con la torta 😉
Sistemate la torta piccola, farcita come la precedente, su quella grande al centro. Finite di spalmare di panna montata anche la seconda torta e poi, qui viene il bello, sbizzarritevi decorando la torta come più vi piace con caramelle, marschmallows, cioccolato e quant’altro. Fate riposare in frigo per un’ora.
vi assicuro il puro divertimento
p.s.: un consiglio: non preparate il giorno prima questa torta, il pds si indurisce molto presto

Una poesia al pistacchio e ciliegie

Amici miei, questa ve la dovete segnare, è una ricetta strepitosa, ovviamente per chi gradisce questi ingredienti speciali; che bei colori, che bei sapori, che associazioni devo complimentarmi ancora una volta con quella magica rivista che è Sale&Pepe, inimitabile, superlativa, unica. Ho imparato a cucinare praticamente mano manuzza con quelle pagine saporite.
questo numero risale al giugno del 2000.
Le foto non rendono giustizia ma il gusto era super!!!
400 g di ciliegie
mezzo bicchiere di maraschino
100 g di pistacchi
200 g di burro
120 g di farina
210 g di zucchero a velo
4 uova
una bustina di vanillina
per la crema:
2 tuorli
50 ml di latte ( si lo so è pochissimo ma basta fidatevi su su)
1 cucchiaio raso di fecola di patate (la ricetta ne prevede 2 cucchiai, ma sono troppi)
il succo di un’arancia
2 cucchiai di di maraschino

Portate a ebollizione in un pentolino 2 bicchieri d’acqua e versatevi i pistacchi; toglieteli dal fuoco, lasciateli a bagno per 5 minuti, scolateli e privateli della pellicina. Asciugateli poneteli nel mixer e tritateli con 100 g di zucchero a velofino ad ottenere un composto granuloso. Lavorate il burro ammorbidito con lo zucchero rimasto (tenendone da parte un cucchiaio per spolverare in ultimo) finchè sarà spumoso, poi aggiungete le uova intere, la farina setacciata, la vanillina e alla fine la mistura di pistacchi. Lavorate il composto energicamente per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Versate in uno stampo di 20 cm imburato e foderato di carta forno (io ho imburrato e infarinato) infornate e cuocete a 170-180° per circa 40 minuti. Sfornate e fate raffreddare su una gratella. Intanto lavate le ciliegie mettetele in una padella con il maraschino, fatele cucocere per pochi secondi e a fuoco vivo e lasciatele raffreddare. Preparate la crema; sbattete i tuorli con lo zucchero e la fecola amalgamando bene gli ingredienti, unitevi il succo d’arancia, io avevo un’arancia sanguinella ecco il perchè di questo colore rossiccio :), versate il latte bollente e, sbattendo rapidamente ponetela sul fuoco per farla addensare senza farla bollire. Lasciate raffreddare mescolando di tanto intanto; stendetela sulla torta, decoratela con le ciliegie e spolverizzate con lo zucchero a velo.
adesso datemi tregua che mi devo mettere a stecchetto
🙂
notte notte
*

…e sono 80

Il preludio a questa bellissima giornata è accaduto venerdi’ a Mondello, appuntamento in piazza, non possiamo sbagliare ci siamo dette e poi abbiamo i cellulari ci troviamo no? 🙂 Lei mi dice” avrò una rosa rossa tra i denti? o forse si addice più a OT…” naaaa ho detto, io ti riconosco, comunque io sono quella accanto alla sirena al centro della piazza non puoi sbagliare, ma non mi scambiare però con la sirena ahahaha


Ebbene Lei gira L’angolo e mi indica col ditino e lei è LEI , impossibile sbagliare!
uguale uguale stupenda bedda beddissima con il suo GP altissimo, fortuna che avevo i tacchi se no nemmeno un bacetto potevo dargli ahahah
dopo qualche minuto altro ingressso trionfale LEI che aveva cercato e magicamente TROVATO un parcheggio, leggiadra e sorridente bedda comu a so soru. Due al prezzo di una ma che cosa stupenda, che emozione che batticuore, ci siamo abbracciate più e più volte è stato bello!
in effetti come dice Vi avevamo un po di cose da dire, con Carlotta che cercava di raccontare barzellette io che la fulminavo con lo sguardo…e i nostri uomini attoniti ascoltavano le nostre chiacchiere
😉
che dire?
che meraviglia di donne
ah anche i loro uomini sono una meraviglia non per niente hanno scelto 2 donne così
:*
grazie di cuore è stato bellissimo


ottant’anni!
Ieri abbiamo festeggiato il compleanno di mio suocero, una bella giornata e come ogni compleanno che si rispetti non poteva mancare la torta di compleanno, la mia preferita panna e fragoline di bosco… come dite? non era il mio compleanno? beh ma considerando il fatto che don Petri’ non ha preferenze mi sono permessa di scegliere per lui. Questa volta sono stata attenta a non combinare guai e, udite udite, è andato tutto liscio come l’olio 😀

Ho utilizzato la ricetta del pan di spagna senza lievito di Angie
5 uova
70 g di zucchero semolato
50 g di zucchero a velo
70 g di farina
50 g di maizena
Il giorno prima preparate il pan di spagna; sbattete a lungo i tuorli con lo zucchero semolato, ottenendo una crema bianca, gonfia e spumosa. Setacciate insieme maizena e farina ed aggiungetele poco alla volta mescolando; montate a neve ferma gli albumi con lo zucchero a velo ed incorporateli al composto di tuorli, poco alla volta con movimenti dal basso verso l’alto delicatamente. Versare l’impasto in una tortiera di 26 cm di diametro, imburrata e infarinata. Infornate a forno caldo a 150-170°C per circa 30-35 minuti.

Bagna vaniglia e chiodi di garofano sempre di Angie
300 ml di acqua
3 chiodi di garofano
mezza stecca di vaniglia (ne ho usata una intera)
3 cucchiai di zucchero
Manipolate la stecca di vaniglia incidetela nel senso della lunghezza e mettetela a bollire con l’acqua lo zucchero e i chiodi di garofano. Spegnete, fate raffreddare e colate lo sciroppo. Tagliate in 2 il pan di spagna e spennellate senza riserve la bagna sul disco di base e su quel coperchio dalla parte tagliata.

Crema pasticcera alla vaniglia di Sale e Pepe
4 tuorli d’uovo
75 g di zucchero
25 g di farina
1 stecca di vaniglia
300 ml di latte
2 gocce di essenza ai fiori d’arancio
Sbattete i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare pallidi e cremosi, aggiungete la farina setacciata e sbattete per amalgamare. Manipolate la stecca di vaniglia e tagliatela in due nel senso della lunghezza, ponetela a bollire in un pentolino con il latte, eliminate la stecca di vaniglia e poi versatelo a filo nel composto di uova sempre sbattendo. Rimettete il composto nel pentolino e portate a bollore sempre mescolando. In ultimo aggiungete le 2 gocce di essenza ai fiori d’arancio…occhio a non esagerare se no sdegna e non sia mai!
fatela raffreddare.


per la guarnizione e la farcia
2 cucchiai di marmellata di frutti di bosco o di fragoline
750 g di panna fresca da montare
80 g di zucchero a velo
600 g circa di fragoline di bosco
glassa pronta al cioccolato Pane degli angeli

fate raffreddare le fruste dello sbattitore elettrico in freezer per una decina di minuti e contemporaneamente ponete in frigo il contenitore dove monterete la panna e fate raffreddare anch’esso. Montate la panna con lo zucchero a velo, aggiungetene 2 cucchiai alla crema pasticcera ormai fredda e amalgamate delicatamente. Riprendete il disco di base della torta, passate uno strato di marmellata precedentemente sciolta sul fuoco con un cucchiaino d’acqua e fatta raffreddare; mescolate 400 g di fragoline alla crema pasticcera e distribuite il composto sullo strato di marmellata ricoprite con l’altro disco pan di spagna e decorate la torta con la panna montata ricoprendola in modo uniforme con una spatola. Con una sac a poche munita di beccuccio a stella, realizzate le aste verticali sul bordo, poi i ciuffetti a raggiera o come meglio preferite. Aggiungete le fragoline secondo il vostro gusto. Sciogliete la glassa pronta a bagno maria, e poi realizzate degli occhielli o dei ghirigori su un foglio di carta forno, io ho realizzato anche il numerino da applicare e ho rivestito la candelina che era rosa, trasformandola al cioccolato ; )
quando le decorazioni si sono raffreddate applicatele sulla torta.