certo che due gocce di pioggia ci volevano

Oggi, 25 marzo pioggia a tinchitè, ieri sole da schiattare tanto che mi sono munita di crema solare protezione 50 (ciMManta) perché si sa che il sole fa male alla pelle ancor di più dopo i quarant’anni e poi si dice che nei mesi con la R (marzo, aprile, settembre, ottobre) è più dannoso…è vero o è solo una diceria? Non lo so ma per una mano, considerando che i 40 li ho passati, mi proteggo ben bene quando c’è il sole. Già quando c’è perché il sole, anche in Sicilia, c’è stato pochissimo, qualche apparizione di mezza giornata in alternativa abbiamo avuto freddo e pioggia. In questi casi, e sono stati tantissimi, mi consolo come posso…

 
Torta alla Nutella
per 8 persone
preparazione 20 minuti
cottura 40 minuti
ingredienti:
220 g di farina 00
8 g di lievito 
un pizzico di sale
160 g di burro morbidi
115 g di zucchero semolato
4 uova
200 g di Nutella
500 ml di panna fresca 
25 g di zucchero a velo
scaldate il forno a 170°C , imburrate e infarinate una teglia da 26 cm di diametro. Sbattete il burro con lo zucchero fino a ottenere una crema liscia, unite un uovo alla volta, il sale e poi la farina setacciata con il lievito. Sempre sbattendo unite in due volte 250 ml di panna alternando con la Nutella. Versate dentro la teglia e infornate per 40 minuti circa. Per la cottura vi consiglio, come sempre, di fidarvi della conoscenza del vostro forno. Fate la prova stecchino per verificare la cottura, lasciate l’interno leggermente umido e poi sfornate. Fate raffreddare pochi minuti dentro il contenitore, sformate e fate raffreddare su una griglia per pasticceria. Semimontate la panna rimasta con lo zucchero a velo e distribuitela grossolanamente sulla torta aiutandovi con una spatola lunga.
con questa torta partecipo alla raccolta di Sonia, Oggi pane e salame, domani… dal titolo “Voglia di torte

marzo_pazzo!

…ma nemmeno febbraio scherzò, di gennaio potremmo omettere qualunque commento. Mi sembra di essere in un’altra regione che non è la mia. Ci invidiavano tutti per il clima, il sole, il mare d’inverno…ma, mi pari a mmia ,che ci stiamo trasformando in una regione marziana. Oramà chi arriva nell’Isola trova malutempu e voli puru cuntu e ragiuni. Ma come, dicono, lascio la pioggia al noDD e trovo la pioggia nell’Isola del Sole? E il vento? E la grandine e la fuligine dell’Etna? A Messina, ‘na matina, si svigghiaru chi era tuttu nivuru di cenere del vulcano, che si trova a 130 km di distanza; direte voi, in linea D’ARIA più vicino è…in effetti, ma non oso immaginare Catania come doveva essere. Invece al nodd era tutto bianco per la neve. Nuje simmu ro sudd, nuje simmu curti e niri diceva una canzone napoletana, ah verità!
Mi veGGogno a diLLo di comu semu cumminati! Per non di meno a ciò, chiusa, ‘nserrata dintra a me casa, ho preparato questa tortina per ben tre ordini di motivi che vado a elencare (assittatevi)
1) ero invitata, ergo un dolcino volevo portare
2) desideravo un posto caldo, meglio del forno cosa? Nemmeno i radiatori…
3) volevo fare un dolce che, ho compreso solo dopo aver sgusciato le uova e averle mischiate allo zucchero, non potevo materialmente realizzare picchì va servito caldo, sugnu pure stunata!
E cheCChè! Mi sono detta -e ora?-
Certo lo so, mischiare solo 4 uova e 200 g di zucchero fesseria è, ma dovevo bilanciare.
la foto fa schifo come il tempo, ma a furia di tampasiare tutto il giorno si fece buio e la foto è fatta con il cellulare dentro casa…inorridisco ma dovevate farvi un’idea, portate pazienza e vogliatemi bene anche se la foto fa piangere in turcomanno, anche se è molto calorica per buona pace della mia nutrizionista: AnnaRita perdonami
Amunì, pigghiate un pizzino. (mi chiedo con il traslate i giappunisi come traducono pizzinu ? Ah certo, tanto i giappunisi ‘cca non ci venunu ahahahah)
4 uova
200 g di zucchero
200 g di burro
150 g di cioccolato fondente
la scorza di un’arancia
un cucchiaio di Gran Marnier
un cucchiaino di essenza di vaniglia
70 g di amido di mais
8 g di lievito per dolci
100 g di noci pecan sgusciate e tritate a com’è gghiè, grossolanamente
12 noci pecan gusciate e divise a metà nel senso della lunghezza.
per la glassa
200 g cioccolato fondente di copertura tritato
100 ml di panna fresca

 mariamariamariamaria che schifiu di fotu chi fici, che vergogna…
niè, tritate il cioccolato e ponetelo dentro una ciotola resistente al calore, dentro un pentolino con poca acqua e scioglietelo a bagno maria, a fuoco lento; aggiungente poco per volta, il burro  a pezzetti e mescolate con una frusta a fili. Sbattete le uova con lo zucchero, usate la planetaria o un frullino elettrico e montatele per triplicatele di volume. unite l’amido setacciato con il lievito mescolando con un cucchiaio di legno, in ultimo  aggiungete le noci tritate e il cioccolato fuso tiepido. Versate in una teglia dai bordi alti da 20 cm di diametro imburrata e foderata con carta forno e infornate in forno caldo a 160°C cuocete per circa 40 minuti, fate attenzione alla cottura, quando fate la prova stecchino questo ne deve uscire umido. Dopo la cottura aspettate almeno un quarto d’ora prima di sformarlo, è delicato. Preparate la glassa portando a bollore la panna, versatela sul cioccolato tritato finemente e mescolate per scioglierlo tutto, fate raffreddare fino alla consistenza desiderata, deve essere spalmabile. Distribuitela sul dolce posto su una gratella per dolci e decorate con le noci rimaste a corona o come più vi piace.

Gibson ES 175

 
Vi starete chiedendo: “ma questa è impazzita? Posta una volta ogni morte di Papa e poi mette su una foto di una chitarra…” Ora i Papi si dimettono ma questa è un’altra storia.
Beh! A tutto c’è una spiegazione; intanto lasciatemi dire che questa è una Gibson ES 175, una chitarra favolosa solo a taliarla, poi gli esperti dicono che è anche favolosa da suonare e ci credo. Questo strumento è il sogno del mio sposo, considerando che ancora non posso regalarglielo ho pensato che per il suo compleanno potevo, almeno, realizzarlo da mangiare. Ovviamente doveva essere una sorpresa dunque potevo lavorare durante il giorno ma alla sera, quando tornava dal lavor, tutto doveva “sparire”  e Carlotta ed io dovevamo fare finta di nulla. Inutile dire che ci sono stati degli incidenti di percorso -e figurati- Il primo progetto vede un’altra chitarra, nella mia immensa ignoranza avevo disegnato la chitarra sbagliata, pensavo “va beh, una vale l’altra” e invece no! Sono immensamente diverse. 
Dopo aver modificato il progetto ho realizzato i pandispagna preparando 4 impasti, uno alla volta e infornando 4 teglie, tipo placche da forno, di 41×36 cm. La ricetta che ho usato è questa:
120 g di farina 00
150 g di zucchero semolato
4 uova
4 g di lievito
Preparate le teglie, almeno due, sporcandole con del burro e poi rivestitele con dei fogli di carta forno e accendete il forno a 150°C ( per la cottura fate affidamento alla conoscenza del vostro forno). Sbattete a neve ferma gli albumi, aggiungete lo zucchero e continuate a sbattere energicamente fino ad ottenere un composto bianco, vaporoso e lucido; incorporate i tuorli, poco alla volta e la farina setacciata con il lievito. Distribuite l’impasto dentro una teglia e infornate per poco meno di 20 minuti. 
sfornate la teglia e fate raffreddare  l’impasto qualche minuto poi rovesciatelo su una griglia rettangolare per  farlo raffreddare completamente. Preparate la dima della chitarra su un foglio di carta forno, ritagliatela e poi ricavate le forme che vi servono per comporre la torta. Come potete vedere dalle foto, la chitarra è a grandezza naturale e, sia la teglia, sia la carta forno, hanno una dimensione minore, niente paura realizzateli a pezzi e poi ricomponete il puzzle legando il tutto con la crema di riempimento e dopo con la crema al burro. Dimenticavo di dirvi che vi serviranno due vassoi rettangolari di 40×58 cm su cui adagiare le torte.
per la farcitura ho realizzato una crema chantilly con fragoline di bosco
per prima cosa ho preparato la crema pasticcera con queste dosi:
400 ml di latte 
100 ml di panna fresca
6 tuorli
125 g di zucchero
40 g di amido di mais
un cucchiaino di essenza di vaniglia
sbattete i tuorli con lo zucchero e l’amido setacciato fino a quando assumeranno un colore biancastro e saranno vaporosi. Portate a bollore il latte con la panna e aggiungeteli, poco alla volta e mescolando, al composto di uova; aggiungete la vaniglia e, dopo aver amalgamato, riponete sul fuoco cuocendo fino a bollore per uno o due minuti. Togliete dal fuoco, versate dentro una ciotola e coprite con la pellicola a contatto con la crema.
per la crema chantilly:
1 litro di panna fresca
500 g di crema pasticcera (praticamente tutta quella preparata)
20 g di gelatina in fogli
150 g di zucchero a velo
Fate ammollare la gelatina in acqua fredda per circa dieci minuti, scaldate un po’ di panna dentro un pentolino e poi sciogliete la gelatina strizzata. Spegnete il fuoco e fate intiepidire prima di versare sulla crema pasticcera, mescolando con una frusta a fili manuale. Montate la panna con lo zucchero a velo, incorporatela alla crema pasticcera con movimenti lenti dal basso verso l’alto.
Inumidite la torta con una bagna realizzata con 250 ml di maraschino 700 ml di acqua e zucchero a piacere.
Distribuite la crema con un sac-a-poche lasciando qualche millimetro dal bordo esterno della torta in modo poi da sigillare con la crema al burro. Distribuite le fragoline e coprite con lo strato superiore di pandispagna.
Sigillate con la crema al burro, io l’ho preparata seguendo la ricetta di Renato:
250 g di burro morbido
350 g di zucchero a velo
10 ml di latte caldo, praticamente una goccia
Sbattete il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa infine unite il latte caldo, continuate a sbattere per pochi istanti. Per coprire tutta la chitarra ho dovuto realizzare due dosi quindi moltiplicate per due.
Per le decorazioni in pasta di zucchero vi consiglio caldamente, di prepararle qualche giorno prima in modo da farle indurire per bene. Io sono stata aiutata da Carlotta e Riccardo, il lavoro c’è! Tasti, chiavi, manopole, ponte, battipenna, potenziometro, pikups del tipo humbucker e tailpiece. Per la copertura e le decorazioni vi serviranno circa 3 kg di pasta di zucchero, compratela pronta perché è molto malleabile e resta morbida a lungo. 
Il manico e il battipenna li ho realizzati con 300 g di cioccolato plastico, invece le buche a “effe” le ho dipinte dopo avere realizzato la finitura sunburst. Le decorazioni le ho dipinte con un argento perlato, con lo stesso colore ho scritto “Gibson” e realizzato le decorazioni sulla paletta.
L’ultima decorazione da realizzare sono le corde in pasta di zucchero; utilizzate una sugarcraft e verranno fuori delle corde tutte uguali, abbiate cura di ammorbidire molto bene il fondente prima di utilizzarlo. 

Ah, dimenticavo; l’espressione di sorpresa del mio sposo quando ha visto la torta è stata impagabile. E’ rimasto a bocca aperta, si è accontentato, per ora di mangiare la sua chitarra preferita, è pur sempre un inizio no?

il più è fatto!

Che giorno è oggi?  Uhm, mercoledì; sono a buon punto, prometto solennemente che non l’assaggerò almeno fino a… domani. Se fossi Pinocchio il mio naso avrebbe già bucato il monitor; ebbene si, l’ho assaggiata se no non potevo postarla, no? Che garanzie potevo avallare se non ne assaggiavo nemmeno n’anticchia? Sacrifici sono! A ogni buon conto eccovi una ciambella  moBBida e di stagione.
torta di cachi e nocciole
400 g di cachi maturi da mondare
150 g di farina 00
3 uova
90 g di zucchero Muscovado
100 g di burro
120 g di nocciole tostate
una bustina di lievito
100 ml di latte

Accendete il forno a 160°C.  Sbattete il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema. Aggiungete un uovo alla volta, amalgamando bene prima di ogni aggiunta. Sbucciate i cachi, eliminate i semi, se ce ne sono e frullate la polpa con il latte. Setacciate la farina con il lievito, aggiungete il mix al composto di uova alternando le nocciole tagliate a coltello e il frullato di cachi. Versate l’impasto dentro una teglia a ciambella di   22 cm di diametro. Infornate per 30 minuti o fino a quando introducendo uno stecchino questo ne uscirà asciutto e pulito.

Una mamma e le prove da superare

 Ogni anno è una grande sfida, quella che mi lancia mia figlia. Quest’anno poi era coadiuvata da Riccardo che ha trovato in rete l’immagine della torta Kinder cereali. Dunque, risalendo alla fonte, devo ringraziare Carmen Belfiore che, nel suo sito ha pubblicato la sua torta. Ho provato a dissuadere Carlotta ma niente , non c’è potuto manco ‘u rasuolo, come si dice da queste parti. “Mamma, ogni anno la toTTa DEVE essere sempre più difficile, se no che piacere c’è?”
Deve? E picchì? Certo, secondo lei che piacere c’è se la sfida non è tosta? Mamme, se volete raccogliere la sfida dei vostri figli, pigghiate un pizzino che vi cunto. Ah, assittatevi picchi cosa longa è!
AH! Ancora una cosa, prima di elencare le innumerevoli cose da fare, vi segnalo per gli abitanti di Catania e PaleMMo che si svolgeranno dei corsi si modelling promossi da Hobby Dolce e tenuti da Ivana e le sue torte. Queste le toTTe che verranno realizzate. Per informazioni contattate Hobby Dolce o me.


Intanto vi devo confessare che, pur avendo una tonnellata di teglie di tutte le forme e misure, mi manca quella grande…così! Le misure di questa torta sono esagerate ma non disperate,  prendete due teglie da 25 per 35 cm, quelle per le lasagne per intenderci, imburratele leggermente e rivestitele di carta forno, poi imburratele e infarinatele. Accendete il forno a 160 °C e procedete con l’impasto. Potete realizzare quello che volete secondo i vostri gusti o meglio, quelli del festeggiato, più coerente con il tema sarebbe un impasto al cioccolato come quello che vi propongo.
190 g di cacao di ottima qualità setacciato
750 ml di acqua bollente
580 g di farina auto lievitante
3 cucchiaini rasi di bicarbonato di sodio
375 g di burro morbido
6 uova
540 g di zucchero
un cucchiaino e mezzo di essenza alla vaniglia
Prima di ogni cosa pesate il vostro bicchiere della planetaria oppure la ciotola dove lavorerete l’impasto.In una terrina mescolate il cacao setacciato con l’acqua bollente, sbattete delicatamente con una frusta a fili fino ad ottenete una crema liscia e omogenea, a questo punto fate raffreddare. Considerate una cosa da non sottovalutare, il vostro impasto sarà assai, le quantità sono notevoli, quindi dovrete usare dei contenitori grandi e delle fruste lunghe per questo motivo se avete un impastatrice lavorerete meglio. Sbattete il burro morbido, unite lo zucchero, un uovo alla volta e l’essenza di vaniglia, dovrete ottenere un composto omogeneo, chiaro e spumoso; aggiungete il composto di cacao e infine la farina setacciata con il bicarbonato, amalgamate senza sbattere troppo. A questo punto pesate tutto il bicchiere con l’impasto, sottraete il peso del bicchiere vuoto e dividete per tre. Prendete una delle due teglie preparate e versate un terzo del composto, livellate e infornate per 15 minuti circa (per la cottura affidatevi alla conoscenza del vostro forno), fate la prova stecchino per verificare la cottura,  sfornate e fate intiepidire la torta nella teglia, nel frattempo versate un altro terzo di impasto nell’altra teglia e infornate il secondo strato.Tirate fuori dalla teglia e con delicatezza la torta cotta, tirando i lembi della carta forno, poggiate su una griglia per dolci rettangolare e fate raffreddare completamente. Proseguite seguendo queste indicazioni per la cottura e il raffreddamento della parte rimasta. Vi consiglio di preparare le basi il giorno prima, fateli poi riposare nel forno freddo per tutta la notte.

preparate il ripieno:
250 g di cioccolato fondente
250 ml di panna fresca
250 g di burro
150 g di burro di arachidi
70 g di zucchero a velo
50 g di cereali
Fondete a vapore il cioccolato tagliato a piccoli pezzi con il burro e la panna, evitate il contatto del recipiente contente il cioccolato con l’acqua in ebollizione, amalgamate togliete dal fuoco e unite il burro di arachidi. Trasferite in una ciotola, unite lo zucchero a velo, fate intiepidire e poi ponete in frigo a raffreddare per almeno mezz’ora. Trascorso questo tempo montate con una frusta elettrica. 

Procuratevi un vassoio piuttosto grande io l’avevo 35 per 50 cm.  Prendete una delle basi che avete cotto il giorno prima e ponetela al centro del vassoio, poi tagliate a misura, circa metà, un altro strato e componete il rettangolo di base. Versate la crema preparata e livellate bene avendo cura di conservarne un poco per le rifiniture dei bordi. Distribuite i cereali e coprite con l’impasto intero, la metà messa da parte e rifinite i bordi con una spatola d’acciaio. Mettete in frigo a rassodare almeno due ore. Trascorso questo tempo distribuite su tutta la superficie della torta  un velo di confettura di albicocche o di pesche. Rimettete in frigo ancora per un’ora. 
Per la decorazione:
700 g di cioccolato plastico
un kg di pasta di zucchero bianca 
una manciata di cereali
coloranti alimentari rosso, azzurro, nero e del cacao per il marrone
spatole di plastica per modellare 
zucchero a velo
un matterello 
un metro da sarta pulito
un pennello per alimenti
carta da forno
una matita
una gomma
durante la giornata in cui preparate le basi al cioccolato preparate anche le scritte per la decorazione. Su un foglio di carta forno progettate la vostra scritta copiandola da una merendina vera e proporzionandola alla vostra torta. Colorate circa 200 g di pasta di zucchero con il cacao setacciato; aggiungetene poco alla volta e manipolate su un piano di marmo fino ad ottenere il colore desiderato. Setacciate un leggero strato di zucchero a velo sul piano di lavoro, stendete il vostro impasto marrone con un matterello fino allo spessore desiderato, due o tre millimetri andrà bene. Con la punta di un coltellino o con l’apposito attrezzo incidete la pasta di zucchero componendo la vostra scritta, poi con molta pazienza ritagliate seguendo la dima, ponetela su un piano di cartone per alimenti cosparso di zucchero a velo e fate indurire. Preparate la K di ‘kinder’: prendete un po’ di pasta di zucchero marrone; se avete coloranti in polvere sciogliete in una ciotolina un tappino di vodka con una punta di colorante nero, stendete l’impasto e coloratelo con il colore, aggiungendolo poco alla volta fino ad ottenere il colore desiderato. Se possedete coloranti in gel non è necessario il procedimento suddetto. Procedete disegnando la K sulla pasta nera stesa allo stesso spessore della precedente. Continuante colorando circa 500 g di pasta con il colorante rosso facendo attenzione a individuare la giusta tonalità di arancione. Prelevate una piccola quantità per realizzare la scritta ‘inder’ di kinder e ponete a indurire. Quella rimanente mettetela dentro un sacchetto per congelare gli alimenti ben chiuso. Colorate un piccolo pezzo di pasta di zucchero bianca con l’azzurro, stendetela e realizzate un rettangolo, per realizzare la scritta ‘latte e 5 cereali’ arrotolate la pasta di zucchero realizzando dei piccolissimi salsicciotti, andranno lavoranti in maniera certosina e con manuzze da picciriddu è veramente nicaredda. prelevate due pezzettini piccoli di pasta bianca e realizzate le due gocce di latte. Preparate la colla sciogliendo 10 g di colla di zucchero con un cucchiaino di acqua bollente. Lavorate con un cucchiaino, poi con il pennello stendetela sul rettangolo celeste e poi applicate le letterine bianche. Fate asciugare tutta la notte anche questo elemento.
Il giorno dopo lavorate il cioccolato plastico, stendetelo prendendo le misure dell’intera torta. Carmen nella sua è molto brava a segnare i quadratini della merendina, io ho commesso l’errore di stenderlo subito sulla torta, ottenendo un brutto effetto finale; vi consiglio di modellarlo prima sul piano di lavoro incidendolo delicatamente, simulando i quadrati di cioccolato e aiutandovi poi con il matterello per adagiarlo sulla torta. A questo punto con un elemento appuntito disegnate le spighe. Stendete la pasta bianca, considerando circa metà della torta, sul piano spolverato con lo zucchero a velo. Modellate il lato destro con un disegno ondulato in modo da simulare lo strappo dell’involucro; lisciate con le mani o con l’apposito attrezzo e ritagliate la parte eccedente sui lati lunghi mentre su lato corto lasciatene un po’ in più per simulare la chiusura a zig-zag dell’incartamento. Stendete la parte arancione con il bordo superiore ondulato, rifinite e procedete attaccando con la colla le scritte. Per il dettaglio del ripieno stendete un rettangolo di pasta di zucchero bianca, di dimensioni maggiori del rettangolo della sezione, distribuite una manciata di cereali e ripassate il matterello. Con un coltellino ritagliate il cioccolato plastico lasciando uno spessore e inserite la sezione bianca all’interno. Con il pennellino intinto in pochissimo colorante azzurro diluito date il tocco finale alle gocce di latte. La descrizione è lunga e laboriosa se avete dubbi o perplessità o peggio ancora avete notato qualche dimenticanza nei passaggi contattatemi pure. Con questa sfida lanciata da Carlotta, vi ricordo il contest di Cucinando in collaborazione con WFM. Coinvolgete figli, parenti o vicini di casa in cucina, fate una ricetta semplice con loro e postatela nei commenti a questo post. Vi aspetto.

Cucinando con i bambini: piccoli chef ai fornelli

Mamma facciamo una torta? In 13 anni, mia figlia mi ha posto questa domanda innumerevoli volte; combattuta tra la fatica di ripulire dopo e la luce di gioia che le accende gli occhi, vince all’istante, la seconda opzione. Cuore di mamma…proprio oggi è il suo compleanno 😀

Il nuovo contest dell’autunno di Cucinando vedrà loro, i picciriddi in cucina. Un luogo che stimola i grandi e appassiona i bambini. Un posto magico nel quale stare insieme, manipolando ingredienti e combinandoli tra loro per preparare ricette semplici.Un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti e cinque i sensi e che consolida la relazione tra stimoli e processi. Certo, sono d’accordo che la cucina è una zona della casa che  può presentare dei pericoli, ma il bello di questa esperienza è la condivisione con la supervisione degli adulti e lo straordinario passaggio di conoscenze per muovere i primi passi lungo la strada delle ricette di tradizione familiare. Un passaggio graduale di consegne che non vi risparmierà la classica telefonata che ancora oggi faccio a mia madre; “mamma, come si prepara?” 🙂
In questa nuova esperienza del gruppo di Cucinando il marchio WMF ci accompagnerà tenendoci mano manuzza, come farebbe un genitore.
il contest inizia oggi 25 settembre e si concluderà alla mezzanote del 20 novembre, giornata mondiale dell’infanzia. Consiste nel realizzare una ricetta semplice insieme con i vostri bambini ma anche i vostri nipoti o i ragazzini del vicinato, travestiteli da chef facendogli indossare un grembiule, farà già la differenza, lavatevi le mani, preparate gli ingredienti con gli attrezzi di lavoro e via verso la nuova ricetta! Le preparazioni possono essere dolci o salate l’importante è che siano facili e realizzate dai bambini. Può partecipare chiunque; per chi possiede un blog, postate la vostra ricetta con il banner e il link a questo post, corredando di foto del piatto finito e dei vostri bambini all’opera non dimenticate di mettere un commento con il link della ricetta, gli altri potranno scrivere alla mia mail; cla.magistro@gmail.com.
La giuria composta da Riccardo, Valentina e Lory sarà coadiuvata dai foodblogger del gruppo:
Agostina di Pane, burro e marmellata
Laura di Io…così come sono
Maky di Zenzero e cannella
Morena di Menta e cioccolato
Paolo e Sara di Fico secco e Uva passa
Ramona di Farina, lievito e fantasia
Sarah Fel di Fragola e limone
Valentina di L’aroma del caffè 
ed io 🙂
I premi che offre WMF::

Primo classificato:
Secondo classificato:
WMF PermaDur Gourmet 
padella bassa 28 cm

Terzo classificato
Set cottura biscotti 11 pezzi
Stampo cioccolatini cofanetto pralines 
                                       
Stampo cioccolatini fiore pralines 

 


Spatola 25 cm in legno patisserie
Oggi è il compleanno di Carlotta, la piccola cheffa da oggi è una tredicenne, questa ricetta, desunta dall’ultimo numero di Sale& Pepe e azzizzata, adattata, per esigenze di percorso, è semplicissima da realizzare, praticamente un gioco da ragazzi. 
per l’impasto
200 g di farina 00
180 g di nocciole tostate
150 g di zucchero
100 g di burro morbido
2 uova
8 g di lievito
100 ml di latte
per la glassa
130 g di cioccolato al latte
150 ml di panna
40 g di burro
burro e farina per uno stampo a ciambella di 22 cm di diametro
Preliminarmente accendete il forno a 160°C, preparate tutti gli ingredienti sul piano di lavoro, imburrate e infarinate lo stampo. Tritate finemente le nocciole dentro un mixer con 50 g di zucchero, versatele in una ciotola capiente insieme con la farina setacciata insieme al lievito. Con le fruste sbattete lo zucchero rimasto con il burro, aggiungete un uovo alla volta e un pizzico di sale, unite a cucchiaiate gli ingredienti secchi alternando con il latte; versate dentro lo stampo e infornate per circa 25-30 minuti. Ricordo che per la cottura dovrete fidarvi della conoscenza del vostro forno e fate la solita prova stecchino. Nel frattempo preparate la glassa, portando a ebollizione la panna, versatela poi sul cioccolato tagliato a pezzetti con il burro; mescolate, fate intiepidire e poi mettete in frigo fino al momento dell’utilizzo. Tirate fuori la torta, fate raffreddare qualche minuto e poi giratela su una gratella per dolci. Versate la glassa che non avrà una consistenza solida ma piuttosto liquida, cospargete con le nocciole rimaste sminuzzate grossolanamente e servite.
Buon compleanno Carlottina mia
p.s.: ppì mia sì sempre picciridda :*

ancora agosto è!

 
ho sentito dire che l’estate sta finendo, quasi non mi sono accorta che siano passati tre mesi…ma chi fici vulau? In un vidiri e svidiri, arrivammu a fine agosto, a ‘stu puntu, mi chiedo: ma io dov’ero? Veramente non lo so, quello che è palese è che le giornate si sono accorciate, è innegabile; anche che il ciavuru nell’aria canciau.  Ma ho fatto una promessa e intendo mantenerla. Non mi lamenterò più, quando arriverà l’autunno e anche quella gran camurria dell’inverno, non una parola lamentosa verrà fuori da questi tasti…
GIURIN GIURETTO!
Nel frattempo però fa ancora caldo, una toTTa fredda ci sta no? Amunìììì, che ci sta!
Torta fredda cioccolato e more
per la torta
140 g di cioccolato fondente
3 uova
230 g d ifarina che lievita
130 g di burro morbido
un pizzico di sale
20 g di cacao
150 g di zucchero
20 ml di latte
scaldate il forno a 160°C, foderate, con carta forno, il fondo di una teglia apribile da 24 cm poi imburrate e infarinate.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, facendo attenzione che il fondo del pentolino non tocchi l’acqua calda; mescolate e setacciate insieme la farina, il cacao e il sale. Sbattete il burro morbido con lo zucchero, aggiungete un tuorlo alla volta, mescolando bene prima di aggiungere il successivo, unite gli ingredienti secchi alternandoli al cioccolato fuso. In ultimo aggiungete gli albumi montati a neve e il latte. Versate il composto nella teglia, livellate e infornate per circa 25-30 minuti. Ricordo sempre, senza mai stancarmi, che la temperatura del forno varia da un elettrodomestico all’altro, fate tesoro della vostra esperienza. Quando il dolce sarà cotto, facendo la prova con lo spiedino di legno, sfornatelo, lasciate intiepidire qualche minuto, poi sformatelo e fatelo raffreddare completamente.

 per la farcitura e la copertura:
375 g di more
500 ml di panna fresca
3 tuorli
12 g di gelatina in fogli
100 g di zucchero
100 ml di latte
una manciata di mandorle a lamelle
per la bagna:
frullate 250 g di more, setacciatene due cucchiai; otterrete del succo che metterete in un pentolino con150 ml di acqua e due cucchiaini di zucchero, scaldate la mistura facendo sciogliere lo zucchero. Tagliate a metà la torta e, con l’aiuto di una bottiglia per bagna torta, inumidite le due parti della torta. Le more rimaste nel setaccio ricongiungetele a quelle frullate.
Mettete a bagno, in acqua fredda, i fogli di gelatina per una decina di minuti. Preparate la crema sbattendo, dentro un pentolino e con una frusta a fili, i tuorli con lo zucchero, aggiungete il latte, sempre mescolando e poi passate su fuoco moderato fino a raggiungere i 70°C di temperatura, se non avete un termometro, fate attenzione a non fare bollire il composto. Raffreddate la crema dentro un contenitore d’acqua fredda mescolando sempre. In un altro pentolino mettete un cucchiaio di panna con la gelatina strizzata, mescolate su fuoco dolce, fino a completo scioglimento della stessa. Unite la gelatina alle more frullate, aggiungete il composto di uova e poi la panna montata. Racchiudete la base della torta dentro un anello per pasticceria; distribuite metà della crema alla panna, chiudete con la calotta superiore della torta e ponete in frigo a raffreddare per almeno un’ora. Raccogliete la crema rimasta in una ciotola più piccola, copritela con un foglio di pellicola e passatela in frigo fino al momento di decorare.

 Trascorso questo tempo, eliminate con delicatezza l’anello, recuperate la crema rimasta, con l’aiuto di una spatola, mescolatela e rivestite la torta. Se volete la superficie della torta a cerchi concentrici, ponete la torta su una base rotante, munitevi di una spatola a pettine e realizzate il decoro facendo ruotare la base, tenendo ferma la spatola di plastica tra il centro della torta e la parte esterna. Ripassate in frigo ancora un’ora. Poco prima di servire decorate con le more rimaste e, se volete, il bordo con le mandorle a lamelle

signori, si chiude…

una stagione, quella delle arance.Vi scantastuvu? Certo, se al titolo del post vi siete fiondati qui, vuol dire che vi siete scantati che vi mannavo i miei saluti, chiudendo queste pagine; oppure, vi siete fiondati, per l’alligrizza per la medesima notizia, chi lo sa? Ma niente ci fa, chi non vuole leggere cambia canale, agli altri che restano cu mmia ci dugnu ‘nà vasata  e gli regalo questa torta di fine stagione :*

 Torta di mele e arance alla vaniglia
questa torta la dedico alla mia amica Mia, che si è trasferita da pochi mesi qui, in Italia. L’ho progettata pensando alla delicatezza del suo animo e alla leggerezza della sua emozione quando guarda un tramonto dalla sua finestra umbra; utilizzando due degli ingredienti speciali che mi ha portato dall’America.
100 g di cranberries secchi
100 ml di succo d’arancia (due arance piccole)
160 g di burro morbido
180 g di zucchero semolato
4 uova
290 g di farina
2 arance piccole (prelevate la scorza da una delle due)
una bacca di vaniglia del Madagascar
100 ml di latte scarsi
una bustina di lievito
un pizzico di sale
una mela pink lady
q.b. sciroppo d’acero
una manciata di zucchero di canna

 Scaldate il forno a 180°C, mettete dentro un pentolino i cranberries con il succo d’arancia, portate a ebollizione e cuocete fino a quando il succo viene assorbito dai frutti secchi. Affettate le mele con una mandolina, dopo aver eliminato il torsolo; sbucciate a vivo le arance piccole, tagliatele a metà e poi a fette sottili. Sbattete il burro morbido con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta amalgamandolo bene al composto. Unite a cucchiaiate la farina e il lievito setacciati, la scorza d’arancia grattugiata, i semi della bacca di vaniglia e il sale. In ultimo aggiungete i cranberries e il latte. Versate il composto in una teglia da 26 cm precedentemente imburrata e infarinata. Distibuite le mele e le arance alternate, spennellate con lo sciroppo d’acero, cospargete lo zucchero di canna e infornate per circa 45 minuti, a metà cottura abbassate la temperatura a 160°C, come al solito vi consiglio, per la cottura, di basarvi sulla conoscenza del vostro forno.

 

chi ha detto che non mi piacciono le torte di mele?

IO! L’ho detto proprio io in altri post…Dopo aver sfornato enne torte di mele posso asserire che mi piacciono e anche assai! Mi nnì stai facennu una scorpacciata di moriri per buona pace di tutte le diete del mondo. Per dimagrire c’è sempre tempo, e sinceramente mi nnì futtu, ora ho bisogno di cose duci e zuccherate.

 Torta di mele al pimento

2 mele Pink Lady
180 g di burro a temperatura ambiente
150 g di zucchero di canna più una manciata per spolverare
3 uova a temperatura ambiente
100 g di nocciole tostate
120 g di farina 00
un cucchiaino di lievito per dolci
100 ml di latte
6 bacche di pimento
un cucchiaio di marmellata di arance alla vaniglia 
un cucchiaio d’acqua

 Accendete il forno a 170°C. Polverizzate le nocciole nel tritatutto e unitele alla farina setacciata con il lievito. Pestate nel mortaio il pimento e aggiungetelo alla miscela di farine. Sbattete lo zucchero con il burro, aggiungete un uovo alla volta e infine gli ingredienti secchi alternati al latte. Distribuite il composto in una teglia da 26 cm di diametro e livellate con una spatola. Lavate bene le mele, tagliatele a quarti, eliminate il torsolo e affettatele sottili, con una mandolina. Distribuite le fettine di taglio a raggiera, spennellate con la marmellata di arance sciolta sul fuoco con l’acqua, spolverate con una manciata di zucchero di canna e infornate per 40 minuti circa. Per la cottura basatevi sulla conoscenza del vostro forno.

 una cosa la devo ancora dire…mi sono sbaciucchiata, picchì mi vinni accussì bona che per premio ero tutta da vasare 🙂

cucinare a colori

e scegliere quelli della natura, quelli che identifico con la stabilità dopo il terremoto 🙂
il marrone della Nutella è il tronco di un ulivo saraceno, nodoso e saldamente radicato al terreno; il verde del tè matcha sono le sue foglie che si allungano verso l’azzurro del cielo.
posso confessarvi un segreto? mi scantài!
Plum-cake Nutella e tè matcha
180 g di burro morbido
150 g di zucchero 3 uova
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
180 g di farina setacciata
1 cucchiaino di lievito in polvere
100 ml di latte
2 cucchiai di Nutella
1 cucchiaino raso di tè matcha
scaldate il forno a 160°C. Imburrate e infarinate uno stampo da plum-cake 30x13x8 cm. Sbattete lo zucchero con il burro, aggiungere i tuorli uno alla volta, la farina setacciata con il lievito alternando il latte. Montate a neve gli albumi e aggiungeteli al composto mescolando dal basso verso l’alto con una spatola. Dividete l’impasto in due. In uno aggiungete la Nutella, un cucchiaio alla volta e nell’altro il tè verde. Disponete il composto marrone sul fondo e quello verde sopra, con i rebbi di una forchetta mescolate gli impasti e infornate per circa 40-50 minuti, considerate sempre la resa del vostro forno. Fate la prova stecchino per verificare la cottura. Se volete servite con della cioccolata calda.