oggi 21 settembre?

ma, allora tra 2 giorni entra l’autunno!
….
quanto manca all’estate? ahahahahahah
il mio counterino segna appena 273 giorni e che sarà mai? una bazzecola
allora su dài! farò uno sforzo concentrandomi sulle cose belle di questa triste stagione, vi propongo una torta speziata con le mele 😀
provatela e poi mi raccontate che cosa ne pensate, occhei?

per una tortiera a 26 cm
4 mele
12 albicocche secche denocciolate
240 g di farina 00
170 g di zucchero
170 g di burro fuso
4 uova
1/2 cucchiano raso di cannella in polvere
1/2 cucchiano raso di chiodi di garofano in polvere
1/2 cucchiano raso di zenzero in polvere
50 g di gherigli di noci
2oo ml di Calvados
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
una manciata di zucchero di canna

sbucciate ed affettate le mele, riducetele a quadrucci e mettetele a bagno nel Calvados insieme con le albicocche spezzettate per circa 45 minuti, mescolando ogni tanto.
Accendete il forno a 170°C (il mio, il vostro non so regolatevi secondo la vostra esperienza)
Sbattete le uova con lo zucchero per 5 minuti fino a renderle belle spumose, aggiungete la farina setacciata, le spezie e il burro fuso sempre sbattendo e facendo in modo di incorporare ben bene ogni aggiunta. Unite i gherigli di noci spezzettati grossolanamente e il lievito setacciato.

Distribuite metà del composto nella teglia imburrata e foderata con carta forno, mettete il ripieno sgocciolato, coprite con il rimanente impasto, distribuite lo zucchero di canna e infornate per 35 minuti.


non c’è due senza…

-mamma…
-eh!?
-maaaa, che toTTa stai facendo? …non dirmelo, DI NUOVO quella con i mirtilli?
-(sospiro) si! di nuovo quella…
-mamma…
-eh!?
-maaaaaa quante volte l’hai fatta?
TRE, tre volte in tre settimane…perchè?
-no, così,… perchè mi piace
-ah! meno male…

adesso però basta! almeno per tre settimane non la voglio vedere nemmeno in cartolina, nonostante che la perfezione non l’abbia raggiunta nemmeno questa volta, per il fatto che, per errore, ho messo la roulade al contrario…come si evince dalla diapositiva, sbagghiai! ho messo la parte a contatto con la placca dal lato esterno invece al contrario la dovevo mettere…esattamente come nei post precedenti…ma ora basta! Accollatevela così com’è e state attenti a non commettere lo stesso fatale errore ahahahah!
però, le cose giuste dobbiamo dire, buonissima è!

Adesso tocca a voi! io ho sperimentato e potete stare tranquilli perchè adesso, magagne nascoste tra le pagine patinate di una rivista, non ce ne sono più, seguite i consigli sotto riportati e mettetevi all’opera. Fatemi sapere cosa ne pensate occhei?
Vi servono:
una placca da forno 34×34 cm
uno stampo ad anello per mousse diametro 20 cm altezza 8,5 cm
un foglio di carta forno

per la roulade:
150 g di zucchero semolato più una manciata per spolverare
120 g di farina 00
50 g di fecola di patate
4 uova da circa 67 g l’uno
Accendete il forno a 180°C e preparate la placca rivestendola con il foglio di carta forno bagnato e strizzato. Lavorate con le fruste, le uova intere con lo zucchero, per circa 2 minuti fino a quando diventano gonfie e spumose, unite la farina e la fecola setacciate insieme e poco alla volta, sbattendo alla media velocità. Versate l’impasto sulla placca, livellatelo con una spatola d’alluminio lunga e sagomata, cercando di stenderlo più uniformemente possibile. Cuocete per circa 10 minuti. Sfornate e spolverate la superficie con un cucchiaio di zucchero semolato distribuendolo con delicatezza con il palmo della mano…occhio, non bruciatevi 😀 fate raffreddare qualche minuto.
Poggiate su un piatto o su un disco di cartone lo stampo per mousse, ritagliate due strisce uguali alte 6 cm della roulade e rivestite la circonferenza dell’anello, disponendole in verticale, ma facendo attenzione a posizionare la parte che è stata a contatto della placca rivolta verso l’interno del cerchio, eviterete la brutta screpolatura che presenta la cottura del pandispagna. Tagliate dalla roulade, un disco della dimensione dello spazio rimasto alla base dello stampo.

Per la mousse:
300 g di cioccolato bianco
500 ml di panna fresca
46 g di tuorli ( due uova grandi e uno piccolo)
3 fogli di gelatina Paneangeli circa 6 g
200 g di mirtilli per il ripieno

per la copertura a vostra scelta, questa volta ho usato:
250 g di mirtilli
250 g di fragole

fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda per almeno 10 minuti, nel frattempo, spezzettate il cioccolato e fatelo fondere a bagnomaria, avendo come sempre, cura che il contenitore del cioccolato non tocchi l’acqua in ebollizione. Togliete dal fuoco e fate intiepidire, mescolando ogni tanto; sciogliete la gelatina in un cucchiaio di latte su fuoco leggero, mescolate e fate intiepidire. Montate i tuorli con una frusta e poi aggiungete la gelatina sbattendo per amalgamare. A questo punto montate la panna fredda nella planetaria alla massima velocità, aggiungete il cioccolato sciolto mescolando con una spatola dal basso verso l’alto. Aggiungete anche i tuorli con la gelatina e incorporate bene. Unite i mirtilli messi da parte per il ripieno e versate la mousse dentro lo stampo, livellate con una spatola di plastica e fate rassodare per un’ora in frigo. Decorate con la frutta la superficie e fate raffreddare ancora due ore.

non sono uno chef

…e questo mi pare assodato! ve l’ho detto in tutte le…salse (?) e leggendo, leggendo tra i 511 post, ve ne siete addunati (accorti) già dal primo, senza bisogno di ribadirlo tutte le volte.
Questa affermazione per me è una sorta di paravento, me ne rendo conto; m’ammuccio dietro quando faccio minchiate, ma è innegabile comunque che non ho “le scuole alte” .
Molte delle persone che leggono queste pagine, conoscono il mio amore per la realizzazione di dolci, e se non sono uno chef, posso confermare che non sono nemmeno un maestro pasticcere… ci mancassi, quella una scienza esatta è!
Tutto sto panegirico per raccontarvi la mia esperienza con una ricetta del Maestro Ernst Knam. In genere mi fido ciecamente delle mie amiche blogger e vado scopiazzando le loro esperienze, a fortiori mi fido ciecamente di un Maestro Pasticcere che pubblica una ricetta su una rivista…solo a taliare la foto ti fa venire lo sdilliniu, ti viene un mancamento…

foto desunta da Cucina Gourmet di agosto 2010

Sul rotocalco un articolo a doppia pagina ti assicura che, seguendo i consigli del Maestro, il successo è assicurato. Con tali premesse, mi dico: perchè no? E ALLORA FACCIAMOLO! (Disse Linguini a Rèmy nel film Ratatouille :D)

col senno di poi mi dico anche: -“ma il Maestro Pasticcere giusto a mia doveva svelare i suoi segreti? manco per l’anticamera del cervello ci vene a iddu!”…con rispetto parlando s’intende 😀

la ricetta prevede per la base di roulade:
150 g di zucchero semolato
100 g di farina 00
40 g di fecola di patate
4 uova
zucchero semolato

per la mousse al cioccolato bianco:
200 g di cioccolato bianco
200 g di panna fresca
40 g di tuorli
1 foglio e mezzo di gelatina
200 g di fragoline di bosco

occorrente:
uno stampo ad anello (senza fondo) per mousse da 24 cm di diametro

Preparate la roulade: lavorate con la frusta le uova con lo zucchero, unite la farina e la fecola setacciate e mescolate bene. Versate il composto in una placca da forno (non è specificata la dimensione) foderata con carta bagnata e strizzata, stendetelo in uno strato uniforme spesso 2 mm, aiutandovi con una spatola. Cuocete in forno caldo per 8 minuti. Sfornate e spolverizate con zucchero a velo (negli ingredienti c’è indicato zucchero semolato…va beh! niente ci fa)
Foderate con la carta un’altra placca da forno e appoggiatevi sopra lo stampo, tagliate dalla roulade una strisca lunga quanto la circonferenza dello stampo e alta la metà (…se la matematica non è un’opinione una placca da forno, di quelle che tipicamente si hanno a disposizione nella nostra cucina dotata di forno da 60 cm, è di circa 40 cm di lunghezza; la circonferenza dello stampo da 24 è 74 cm qui i conti non tornano, quindi ne ho ritagliate due). Disponetela all’interno dello stampo in verticale, lungo tutto il bordo. Tagliate la roulade anche un disco grande quanto lo spazio rimasto alla base dello stampo, in modo che i bordi aderiscano bene e posizionatelo all’interno dello stampo (non per polemizzare eh? ma la larghezza della suddetta placca è di 30 cm ma come cabasiso ce la faccio a ritagliare pure un intero disco di 22 cm di diametro? Figghioli qua c’è qualcosa che non quadra! o il Maestro ha una teglia grande un metro quadro oppure io sono una cosa ‘nutile! Quindi per forza di cose, ho ritagliato la mia roulade accussì, realizzando come si fa con la cassata siciliana, la basetta che deve ospitare la mousse. Lasciatemi dire che assomiglia ad un opera del neoplasticismo siciliano ahahahahah).

per la mousse: fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda per 10 minuti. Montate la panna in una ciotola con la frusta. Fate sciogliere il cioccolato a pezzetti in un recipiente a bagnomaria, togliete dal fuoco e versate nella ciotola con la panna e amalgamate il tutto con movimento dal basso verso l’alto. Montate i tuorli con la frusta in una ciotola, unite la gelatina e mescolate per un minuto (nella mia immensa ignoranza, ho sempre utilizzato la gelatina a freddo sciogliendola su fiamma bassissima con un po’ di qualcosa, anche solo un po’ di panna, giusto per fluidificarla. Il Maestro invece mi fa sbattere la gelatina ammollata e strizzata con i tuorli, il risultato è che si riduce a pezzetti piiiiiiccccccoli piccoli, ma che in definitiva si vedono sempre e sono antistetici). Incorporate i due composti e 100 g di fragoline, mescolando bene. Versate sopra la base roulade, riempiendo fino quasi al bordo (o_O ma quando mai! la quantità di mousse è poca per una base di 24 cm, infatti riesco solo a riempire fino al bordo della roulade circa 3 cm, quindi credo che ci sia un errore quantomeno sulla misura dello stampo ad anello…ne convenite con me?). Trasferite in frigorifero per almeno 3 ore. Sformate il dolce in un piatto da portata e decorate la superficie con le fragoline di bosco rimaste.

Come vedete dalle foto io ho usato i miei amati mirtilli e per la cronaca ho messo dentro la mousse 125 g di mirtilli e fuori per coprire l’intera superficie ne ho usati 250 g…
però imprecisioni a parte una parola a favore la devo dire…

è buonissima!

questa ricetta partecipa al contest “La sfida” di Benedetta

achipiacciono leamarene mettailditoquasoooootto!

ah ah ah ah ah certe volte mi vengono i flash di quannu era picciridda, per capire a chi andasse o meno di fare qualcosa si stendeva il braccio con la mano aperta con il palmo all’ingiù e si diceva sta frase con tanto di cantilena, chi era d’accordo metteva il dito sotto la mano…
mah! comunque tutta sta digressione per dirvi che qua si mancianu biscotti all’amarena se vi piacciono segnatevi la ricetta 😀

300 g di farina 00
50 g di maizena
1 cucchiaino di lievito
130 g di burro
1 uovo
150 g di zucchero zefiro
80 g di amarene tipo Fabbri oppure, se li volete rosa come questi, utilizzate amarene in confettura concentrata che trovate nei negozi che vendono prodotti per pasticceri.
una filaetta di aroma vaniglia
un pizzico di sale

amalgamate gli ingredienti secchi unite il burro morbido tagliato a pezzetti, l’uovo, le amarene sgocciolate dall’eventuale sciroppo e tagliate a pezzettini piccoli impastate bene fate una padduzza e fate riposare in frigo assai! con questo caldo io, tutta la notte in frigo ci fici fari 🙂
dopo il riposo, prelevate un quarto d’impasto, ammorbiditelo con le mani e poi realizzate un cilindro che affetterete con uno spessore di 1 cm circa. Ripetete l’operazione con tutte le porzioni di frolla. Ponete i biscotti distanziati l’uno dall’altro, su una placca foderata con carta forno, infornate a 180°C per 8 minuti fate raffreddare leggermente sulla placca e poi trasferiteli su una griglia.

Questi biscotti partecipano al concorso di Aurore

Pink Attitude in kitchen: 1° raccolta La cusine en rose

io voglio ancora un dolce al cioccolato

…quindi se volete accollatevelo e se no come sempre, liberissimi di cambiare canale 😀
questa è una ricetta scopiazzata da un libro davvero interessante “il mio corso di cucina. Le basi del cioccolato” di Orathay Souksisavanh e Vania Nikolcic, Guido Tommasi Editore

250 g di farina manitoba
100 ml di latte
20 g di lievito fresco
1 uovo più uno per spennellare
50 g di zucchero
60 g di burro morbido a pezzetti
8 quadretti di cioccolato al latte
un pizzico di sale

sciogliete il lievito nel latte tiepido. Nella planetaria con il gancio mescolate la farina con lo zucchero e il sale, aggiungete un uovo e il composto di latte. Impastate per 10 minuti fino a quando l’impasto si staccherà dalle pareti, unite il burro e lavorate fino ad amalgamare fino a quando l’impasto sarà moBBido e liscio.

Fate lievitare per 40 minuti circa in forno spento luce accesa. Spianate l’impasto ( sollevatelo e fatelo ricadere), copritelo e fatelo riposare in frigo per 15 minuti. Trascorso questo tempo preparate i panetti di 60 g l’uno; farciteli con il cioccolato, mettete i panini in una teglia foderata con carta forno, coprite e fare riposare ancora in forno spento luce accesa fino al raddoppio. Spennellate con l’uovo sbattuto e cuocete in forno caldo a 180°C per una ventina di minuti. Mangiateli tiepidi 😀

per amanti del cioccolato

si! in effetti è una crostata al cioccolato da urlo, è cosa da aprire le finestre e gridarlo al mondo…o almeno a tutti quelli del vicinato ahahahah

per la frolla:
300 g di farina 00
1 tuorlo
1 uovo intero
150 g tra burro a temperatura ambiente e strutto (metà e metà)
150 g di zucchero fine tipo Zefiro
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale

impastate tutti gli ingredienti e fate riposare almeno 1 ora in frigo.

per il substrato:
20 g di cacao amaro
85 ml di acqua bollente
65 g di farina autolievitante
40 g di burro morbido
60 g di zucchero semolato
1 uovo piccolo
i semi di mezzo baccello di vaniglia
la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio

riscaldate il forno a 160°C imburrate leggermente una teglia di 16 cm e foderatela con carta forno. In una terrina mescolate, il cacao setacciato con l’acqua bollente, sbattete delicatamente con una frusta a fili fino ad ottenere una crema liscia, fate raffreddare. Nella planetaria sbattete il burro morbido, unite lo zucchero, l’uovo e i semi di vaniglia, aggiungete il composto al cacao e poco per volta, la farina con il bicarbonato, amalgamate senza lavorare troppo. Versate l’impasto nella teglia, infornate per 15 minuti, fate la prova spiedino per verificare la cottura. Sfornate la tortina e fate raffreddare su una gratella per dolci.

per la crema al cioccolato: (desunta dal libro cioccolato de “la Cucina” del CORRIERE DELLA SERA)
150 g di cioccolato fondente
120 g di zucchero
1 uovo
50 ml di panna fresca ( la ricetta prevede l’uso di panna a lunga conservazione, consiglio quella fresca)
1 baccello di vaniglia

fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato, facendo attenzione che il fondo della bastardella non tocchi l’acqua in ebollizione; nel frattempo sbattete l’uovo con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, unite la pannae i semi della vaniglia. Quando il cioccolato è sciolto e tiepido unitelo al composto di panna, mescolate fino ad amalgamare.

montaggio e cottura:
stendete con un mattarello su un piano infarinato, un po’ più di metà dell’impasto di pasta frolla, adagiatelo in una teglia per crostate da 28 cm di diametro, precedentemente imburrato e infarinato, bucherellate il fondo e sbriciolate su esso la tortina al cioccolato oramai fredda. distribuite la crema al ciccolato e realizzate una grata con l’impasto di frolla rimasto. Infornate a 160 °C per circa 25-30 minuti o fino a quando il biscotto non si sia dorato, secondo la conoscenza del vostro forno

dopo l’amaro ci vuole ‘na cosa duci

e l’amaro si poteva trasformare in qualcosa di molto doloroso, uno strazio incolmabile, per fortuna il tempismo di mamma ha scatenato la velocità di cui c’era bisogno. Claudia è stata molto male ma con le giuste cure, amorevoli coccole ed un bel po’ di sane preghiere è uscita dal buio.

Domenica Claudia ha compiuto 7 anni, la sua mamma, per festeggiare ben due feste, compleanno e rinascita, mi ha chiesto di realizzare una toTTa strepitosa, una sorpresa capace di far rimanere alluccuta ‘a picciridda 😀 che dite ci sono riuscita? Ho visto la sua faccia e vi assicuro che il bersaglio è stato centrato ahahahahah

l’idea di fondo è quella di questa toTTa qui, ma ho cambiato l’impasto di base e ovviamente le decorazioni.
torta grande
procuratevi una teglia apribile da 26 cm
125 g di cacao,
500 ml di acqua bollente
385 g di farina autolievitante
2 cucchiaini rasi di bicarbonato di sodio
250 g di burro moBBido
4 uova grandi
360 g di zucchero semolato
1 fialetta aroma vaniglia

riscaldate il forno a160°C imburrate leggermente la teglia e foderatela con carta forno. In una terrina mescolate, il cacao setacciato con l’acqua bollente, sbattete delicatamente con una frusta a fili fino ad ottenere una crema liscia, fate raffreddare. Nella planetaria sbattete il burro morbido, unite lo zucchero, un uovo alla volta e l’essenza di vaniglia, aggiungete il composto al cacao e poco per volta, la farina con il bicarbonato, amalgamate senza lavorare troppo. Versate un terzo dell’impasto nella teglia, infornate per 15 minuti, fate la prova spiedino per verificare la cottura. Sfornate e fate raffreddare su una gratella per dolci. Cuocete allo stesso modo i 2/3 rimanenti.
Consiglio vivamente di realizzare queste basi al cacao il giorno prima.

torta piccola
procuratevi una teglia apribile di 16 cm
62 g di cacao amaro
250 g di acqua bollente
193 g di farina autolievitante
1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
125 g di burro morbido
2 uova grandi
180 g di zucchero semolato
1/2 fialetta di aroma vaniglia
stesso procedimento descritto sopra.

a questo punto componete la torta, preparate il ripieno e la copertura con:
1500 ml di panna fresca
150 g di zucchero a velo
3 fialette aroma vaniglia
q.b. nutella
mettete il contenitore, possibilmente di metallo, nel frigo per un’ora almeno e le fruste nel freezer, trascorso il raffreddamenteo dell’attrezzatura montate la panna alla massima velocità, aggiungete lo zucchero e la vaniglia. Mettete il piatto dove monterete la torta su uno girevole, adagiate il primo disco da 26 cm, spalmatelo con un velo di nutella e uno strato abbondante di panna; adagiate il secondo disco, con la mano aperta premete delicatamente per fare assestare gli stati, fate la stessa cosa sopra il secondo disco e poi ponete il terzo disco, con una spatola di metallo coprite con la panna, la parte superiore della torta e poi i bordi livellate aiutandovi con il piatto girevole. Mettete la torta piccola al centro di quella grande e ripetete le stesse operazioni; ponete in frigo. Lasciate raffreddare per un’ora, poi procedete con la decorazione finale io ho usato, marschmallows, caramelle, vari cioccolatini, riccioli di cioccolato rosa e codette leggerissime di meringa, ovviamente potrete sbizzarrirvi lasciando libero sfogo alla vostra fantasia.



‘na cosa duci e zuccherata

avete mai assaggiato questo kiwi qua?

è un dolcino solo lui, ha un colore dorato, vi dico di che sa…un sapore misto di frutti esotici e financo sa di miele, infatti dal mio spacciatore di frutta e verdura ufficiale, lo chiamano kiwi al miele, è buono tutto, si mangia pure (volendo) la buccia.


Fatta la premessa, il “cappello” introduttivo vi devo dire che la Zespri non mi paga per dire queste cose, nonostante sia partita a raffica la pubblicità su moltissime emittenti 😀
Lo mangio già da più un anno, nemmeno a farlo apposta appena ho deciso di realizzare un dessert usando questo prodotto, pattiu la pubblicità…questo si chiama tempismo 😉
la base è una semplicissima mousse al cioccolato bianco leggermente aromatizzata con un cucchiaio al limoncello, più o meno come questa qui, ma per me, è il giusto palcoscenico per un frutto così spettacolare.

Mousse al limoncello con kiwi al miele

mezzo litro di panna fresca
60 g di zucchero a velo
2 uova
40 g di zucchero semolato
180 g di cioccolato bianco
3 g di gelatina in fogli
1 limone
1 cucchiaio di limoncello
4 kiwi gold
granella di pistacchi e noccioline
foglioline di basilico
20 striscioline di scorza d’arancia prelevate dalla marmellata

Mettete a mollo la gelatina in acqua fredda, nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato tagliato a pezzetti, facendo sempre attenzione che il fondo del contenitore non tocchi l’acqua in ebollizione, poi mettetelo da parte e fatelo intiepidire. Montate i tuorli con 20 g di zucchero semolato, aggiungete il cioccolato fuso e mescolate ben bene; in un altro contenitore montate a neve ferma gli abumi con gli altri 20 g di zucchero , incorporateli delicatamente ai tuorli cioccolattosi. In un pentolino su un fuoco bassissimo, fate sciogliere la gelatina con un cucchiaio di limoncello, aggiungete il miscuglio al composto di uova e cioccolato, mescolando, unite la scorza grattugiata del limone e in ultimo incorporate la panna semimontata con lo zucchero a velo. Versate parte del composto in un bicchierino graduato e poi aiutandovi con il misurino, versate 150 ml di mousse in un bicchiere di vetro, ne riempierete 10. Ponete in frigo a rassodare per almeno 3 ore. Poco prima di servire sbucciate i kiwi (se volete ;)) e tagliateli a dadini, dividete la dadolata nei bicchieri, distribuite il trito di pistacchi e nocciole, finite con le scorze d’arancia e un ciuffo di basilico a foglia piccola.

un abbraccio collettivo

quando leggete un titolo simile, cosa pensate? cosa vi viene in mente?
va beh vi dico cosa ho pensato io:

un gesto che esprime affetto oppure gioia, euforia
una o più splendide immagini
una qualche canzone di Baglioni (mai sentita)
un biscotto
un incontro favoloso tra quattro foodblogger e le loro famiglie 😀
tranne la canzone tutte queste cose accaddero ieri a casa di Patrizia 😀
abbiamo mangiato come…non mai ahahahahah e fatto fotografie e riso e chiacchierato marò…ma quanto abbiamo parlato? ahahahahah

Roberta di “I pasticci di Roby”

io in una foto “rubata” a Stefaniaduciezuccherata

Patrizia di “Dolcemente gustoso”
la padrona di casa 😉

abbracci gluten free

100 g di farina di riso
70 di maizena
100 g di zucchero Zefiro
100 g di burro a temperatura ambiente
70 g di farina di mandorle
1 tuorlo (codice 0 o 1)
la scorza grattugiata di un lime
10 g di cacao
un pizzico di sale

Nella planetaria sbattete il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema moBBida, unite il tuolo e, dopo averlo amalgamato, sostituite la frusta con il gancio K. Aggiungete le farine, il sale, la scorza del lime; dividete l’impasto in due parti, ad una delle due aggiungete il cacao lavorando velocemente fino ad amalgamarlo. Prelevate dei pezzetti dai due impasti, formate dei cilindretti che abbinerete formando un cerchio o meglio un abbraccio bianco e nero.
infornate a 160°C per 10 minuti, lasciate raffreddare qualche minuto nella teglia e poi poggiateli su una griglia per farli raffreddare completamente.

Torta fredda allo yogurt con abbracci gluten free

il laurino regalato da Patrizia 😉

chi gradisce un altro biscotto?

(oramà sti biscotticeddi stazionano perennemente su un tavolino accanto al divano in una bella e grande scatola di latta, dopo cena c’è la “scanna” a chi si deve sedere al lato del tavolinetto ahahahahahahah)

vi sottopongo una bocconcino niente male tratto dal libriccino già menzionato qua ma anche qua (tra parentesi vi devo dire che fici sti biscotticetti della trapanisa boni sunnu!)
però, attenti a mia, ho realizzato la ricetta para para la prima volta, poi ho apportato qualche modifica come al solito aggiungendo di qua e togliendo di la, infine ho prodotto la versione che, secondo me, è quella vincente 😀
pigghiate un pizzinu che ve la cuntu:


160 g di burro morbido
130 g di zucchero zefiro
2 tuorli
260 g di farina 00
20 g di maizena
50 g di farina di mais tipo “fioretto”
100 g di cioccolato al latte
1 fialetta di aroma vaniglia
Tagliate a piccoli pezzi il cioccolato e mettetelo da parte. Con le fruste lavorate il burro con lo zucchero, aggiungete i tuorli e l’aroma; otterrete una crema omogenea. Se utilizzate la planetaria, cambiate la frusta con il gancio K per impasti friabili, in alternativa lavorate a mano, aggiungete dunque il cioccolato e le farine, amalgamate il tutto in una palla che porrete in frigo avvolta in un foglio di alluminio per almeno un’ora. Prelevate delle piccole porzioni di pasta, lavoratela poco e poi stendetela ad uno spessore di 3-4 (ma anche 5) mm su un piano infarinato, ritagliate con un coppapasta i biscotti e poneteli su una teglia foderata con carta forno. Infonrate in forno caldo a 160°C per 10 minuti o fino a quando il fondo risulta dorato. Se volete spolverate con dello zucchero a velo.