è il loro tempo

torta ciliegie e cioccolato

Una tira l’altra, vero è! Per una mano le ho bloccate tra due strati di sofficissimo impasto al cioccolato… e bonu fici. Un esperimento testato dai compagni di mia figlia, loro sono cavie ufficiali, sembra che non ne soffrano più di tanto ahahahahah!

ciliegie snocciolate

amunì, pigghiate un pizzino e segnatevi ‘ste dosi:

circa 500 g di ciliegie
200 g di burro
3 uova grosse
190 g di zucchero di canna
150 g di cioccolato fondente
270 g di farina
8 g di lievito
un cucchiaino di fiori di cannella secchi oppure mezzo cucchiaino di cannella in polvere
un grano di pepe lungo
4 cucchiai di latte
2 cucchiai di Porto
zucchero a velo, quanto basta

ciliegie prep

Per cominciare snocciola le ciliegie,  mettile dentro una ciotola con il liquore, un cucchiaino di fiori di cannella e il pepe lungo pestati precedentemente, mescola e metti da parte.
Accendi il forno in modalità statica a 170°C, ungi e infarina uno stampo per ciambella da 24 cm di diametro, poi trita il cioccolato, ponilo dentro un pentolino a bagnomaria e fallo sciogliere. A questo punto sguscia le uova in una terrina e sbattile leggermente per amalgamarle. Monta il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto leggero e spumoso. Aggiungi le uova, poco alla volta e sbatti sempre. Versa il cioccolato fuso ormai freddo e amalgama bene. E’ arrivato il momento di setacciare la farina con il lievito e poi di aggiungere la miscela il composto, poco per volta e con una spatola. Fluidifica con il latte e il succo delle ciliegie scolate. Recupera lo stampo, versa metà del composto di uova e burro, distribuisci le ciliegie e copri con l’altra metà del composto. Inforna per 45-50 minuti e controlla la cottura con lo stecchino che dovrà venire fuori asciutto dopo aver infilzato la torta. Non seguire alla lettera le indicazioni per la cottura, fidati della conoscenza del tuo forno, è meglio. Tira fuori la teglia dal forno e fai raffreddare un po’ prima di sformarla con delicatezza su una gratella per dolci. Cospargi con dello zucchero a velo e servi.

ciliegie e cioccolato

ciliegie impasto

 

 

 

 

 

 

che te lo dico a fare?

oreo resize

Infatti è inutile, sprecare fiato, aprir bocca per fare uscire suoni sconsiderati; l’unica è approfittare delle mandibole spalancate per darici un muzzicuni a ‘sta torta. Il resto è aria fresca, inutili parole smozzicate per dire che cosa? CHE COSA?

Va beh, certo, una cosa la devo dire, la torta l’ho scopiazzata para_para da lei, Nigella, quello spettacolo di donna strepitosa che più mangia e più bedda diventa. Ci ho solo buttato una bella manciata di fragoline di bosco che danno per colpo di colore, spezzando il monocromatico e regalando un ciavuru impressionante oltre che una ventata di primavera. Amunì, pigghiate un pizzinu:

torta oreo resize

Torta Oreo con crema al coccolato e fragoline di bosco

Per una tortiera dal fondo amovibile da 26 cm di diametro

Per la base
2 pacchi di Oreo, 28 biscotti, contateli perché se c’è qualcuno in giro che perde il controllo… ve li mangia e voi nemmeno ve ne addunate
50 g di cioccolato fondente
50 g di burro
1/2 cucchiaino di sale marino affumicato (uno spettacolo lu ciavuru)

Per il ripieno
100 g di cioccolato fondente
25 g di amido di mais
60 ml di latte
50 g di cacao setacciato
500 ml di panna
2 cucchiaini rasi di caffè solubile
75 g di zucchero di canna
un cucchiaino di estratto di vaniglia
2 cucchiaini di olio extra vergine d’oliva usò lei io invece usai olio di nocciole
3/4 di cucchiaino di sale affumicato

frulla, nel robot, i biscotti e aggiungi il sale. Sciogli a bagnomaria il burro con il cioccolato tagliato a scaglie, poi mescola con il mix di biscotti ridotti in polvere. Mescola dentro una ciotola e poi distribuisci dentro la teglia, spalmando bene sul fondo e sulle pareti con il dorso di un cucchiaio. Metti in frigo e fai raffreddare per almeno un’ora.
Prepara il ripieno tritando il cioccolato. Sciogli l’amido con il latte, sbattendo con una frusta a fili o con una forchetta. Metti la crema dentro una ciotola capiente e cuoci a bagnomaria (io ho fatto così) aggiungi il cioccolato, il cacao setacciato, il caffè, lo zucchero, la vaniglia, l’olio, la panna e il sale. Con una frusta a fili sbatti delicatamente fino a quando gli ingredienti si amalgamano bene.
Fuori dal fuoco aggiungi la miscela di latte e amido, mescola e trasferisci il miscuglio in un tegame dal fondo spesso, cuoci per circa 10 minuti senza portare a ebollizione e mescolando sempre. Versa la crema dentro una brocca, bagna un foglio di carta forno, strizzalo e ponilo sulla caraffa, metti in frigo per almeno 20 minuti.
Prendi il guscio della torta, versa la crema, livella e rimetti in frigo tutta la notte. Poco prima di servire distribuisci se vuoi 300 g di fragoline di bosco

oreo tarte resize

ciavuru di zagara

zagara

‘Stu ciuri è di una bellezza incredibile, ma chi ciavuruuuuu, il profumo della zagara è conturbante, ‘u sitistuvu?  incanta tutto il mondo animale, financo l’uomo, anzi la donna che, se in questo periodo s’avi a maritari, si fa conzare dal fiorista un bouquet con questi ciuriddi… ma t’ummagini che spettacolo? Una nuvola bianca puntinata dai pistilli gialli. Niè una poesia.
Ora cca sugnu per cuntariti ‘sta ricettuzza del gelo di limiuni. S’intisi parrari sempre di gelo di mellone, anguria, quello più famoso, rosso con i pizzuddicchi di cioccolato dintra, per capirsi. Ma l’hai tastato mai il gelo di limone? Ah! che meraviglia, che delicatezza, che spettacolo. Sembra di mangiare una granita ma con la consistenza della gelatina. Un dolce delicatissimo che ti consiglio, se e solo se, hai dei limoni non trattati. Alessio è il mio spacciatori di limoni tirati su ad acqua e amore da sua papà, nella meravigliosa Conca d’Oro. Che dire di più? Ah, si la ricetta, classica, siciliana…

gelo di limone
Abbiate pazienza, le cose buone vogliono riposare per diventare ancora più buone.
tempo di preparazione: 15 minuti
tempo di riposo: un giorno
tempo di cottura: circa 15 minuti
per 6 cristiani
3 grossi limoni
un litro d’acqua
250 g di zucchero
80 g di amido di frumento
La mattina del giorno prima lava e asciuga i limoni, preleva la buccia con uno zester, solo la parte gialla, e mettila dentro un contenitore capiente. Aggiungi l’acqua, copri con una pellicola e fai riposare per 8 ore. La sera prima filtra l’acqua dentro una casseruola, stempera la frumina setacciata, aggiungi lo zucchero, metti sul fuoco e porta a bollore, aggiungi il succo dei limoni filtrato e cuoci ancore qualche minuto. Versa in stampi singoli oppure dentro uno unico precedentemente spennellati con un velo d’olio, l’ideale sarebbe quello di mandorle dolci, ma va beh! Metti in frigo tutta la notte.

a ciascuno il suo

squeezita 2

Sacrifici sono: sacrifici che cominciano alle 4 del pomeriggio in una giornata di festa quando in famiglia reclamano il dolce nonostante l’abbuffata del pranzo. Allora nenti fazzu? Impasto n’anticchiedda di farina e, durante la lievitazione, penso già a dei bomboloni farciti con i vari gusti della confettura Squeezita, a ciascuno il suo gusto, appunto.

squeezita

450 g di farina tipo 1
10 g di lievito di birra
un pizzico di sale
80 g di zucchero di canna più quello per ricoprire i bomboloni
125 g di latte
50 g di burro a pezzetti
2 uova piccole
50 g di acqua
olio per friggere
confettura Squeezita, tutti i gusti
Mescolate la farina con lo zucchero e il lievito sbriciolato. Scaldate il latte, mettete il burro e fatelo sciogliere mescolando, unite l’acqua e fate intiepidire. Impastate la farina aggiungendogli ingredienti liquidi poco alla volta, unite il sale e le uova leggermente sbattute. Il composto finale sarà parecchio idratato, trasferitelo su una spianatoia, se lo avete lavorato dentro un mixer, e lavoratelo ancora aggiungendo farina se occorre, senza esagerare dovrà rimanere umido.
Realizzate una palla e ponetelo dentro una ciotola coperta con la pellicola o con un telo umido e fate lievitare fino al raddoppio, circa due ore. Recuperate l’impasto, lavoratelo ancora sulla spianatoia e dividetelo in 10 panetti da circa 80 g l’uno, poneteli su un tagliere leggermente infarinato, discostati tra di loro, coprite con un canovaccio e fate lievitare ancora fino al raddoppio, circa un’ora.
Scaldate l’olio in un pentolino dai bordi alti e friggete, poco per volta, i bomboloni, poneteli a scolare su carta da cucina per assorbire l’unto in eccesso. Rotolate i bomboloni in una ciotola piena di zucchero di canna, praticate un taglio a croce sulla sommità, adagiate il pratico erogatore della confettura scelta e riempite i bomboloni con la confettura Squeezita. Poi mi cuntate.

 

squeezita_4

io porto il dolce

sciroppo d'acero.gimpCome vu cuntu?
Va beh, meglio cominciare dal fatto che amo lo sciroppo d’acero Maple Joe; sui pancake è un must, dentro questa torta è da urlo. Non ho usato zucchero, non c’era motivo, perché ho dolcificato l’impasto con lo sciroppo d’acero. La consistenza della pasta è quasi come quella dei pancake… Picchì non la faciti? é facilissima, una torticedda casereccia , di mele che piace sempre, aromatizzata al Porto e zuccherata con la ducizza di sciroppo d’acero. Vi ho convinto?
Amunìììììììì, pigghiate un pizzinu
Torta di mele e sciroppo d’acero Maple Joe

3 mele golden
40 g di Porto*un cucchino di amido di mais setacciato
225 g di burro
250 g di sciroppo d’acero Maple Joe
un pizzico di sale
un uovo
un cucchiaino di estratto di vaniglia
320 g di farina
8 g di lievito
100 g di panna
10 g di granella di pistacchi
mescolate l’amido con il liquore, affettate le mele a 4 mm e mescolatele insieme con la miscela alcolica.
Sbattete l’uovo con il burro a dadini, aggiungete 210 g di sciroppo d’acero, il sale, la vaniglia e la panna. Aggiungete la farina con il lievito. Imburrate e infarinate una teglia di 26 cm di diametro, versate i 3/4 dell’impasto, ripartite le mele con il liquido e schiacciate con le mani.

sciroppo prepgimp

Distribuite lo sciroppo rimasto nella bottiglia e coprite con l’impasto avanzato. Aggiungete la granella di pistacchi e infornate a 170°C per circa 40 minuti. Per la cottura basatevi sulla conoscenza del vostro forno, fate la prova stecchino prima di sfornare, dovrà uscire fuori dalla torta asciutto e pulito.

Ciambelline morbide ne abbiamo?

mini bundt cakes

Poi dice che i social non sociàlano. Sapete che vi dico? i social sociàlano eccome. Questa ricetta l’ho scovata da lei che è di una bravura stratosferica. Intanto mi acchiappò su instragram e per una mano cominciai a seguirla, poi, un bel gioNNo pubblica una foto, questa:

Schermata 2016-04-19 alle 09.18.33

MIZZICA! mi dico, ma che meraviglia. E comincio a scassare per la ricetta. Scopro così che ha un bellissimo blog, Ackyart si chiama, con la condivisione di tutto il suo sapere *_*
Niè, troppo favoloso.
La ricetta è qui, vi assicuro che è di una bontà assoluta; lei ha preso ispirazione qua e là, rielaborando la partenza e io, invece, la copiai para_para a eccezione dello zucchero, lo usai di canna per il lemon curd.
Amunì l’avete preso un pizzino?

Mini bundt cake al limone e lemon cud allo zucchero di canna.
leggi Ciambelline morbidissime al limone  e crema da sdillinio.
Prima base principale, procuratevi dei limoni biologici. E’ fondamentale, io ne ho avuti in regalo dal mio amico Alessio, che non smetterò mai di ringraziare e non solo per i limoni.
per circa 6 ciambelline:

180 g di farina
2 uova
180 g di zucchero di canna chiaro
60 g di olio di semi di girasole
140 g di ricotta
8 g di lievito per dolci
2 limoni biologici
zucchero a velo, fragole e lemon curd, per guarnire

Per il lemon curd:
150 g di zucchero di canna (cambia il colore)
3 tuorli
1 uovo
80 g burro
80 g di succo di limone
accendete il forno e portatelo a 180°C.
Montate lo zucchero con le uova per 5 minuti. Nel frattempo setacciate la ricotta e poi montatela con uno sbattitore elettrico. Unite la ricotta al composto di uova
delicatamente senza smontare il composto usando una spatola di gomma. Aggiungete la farina setacciata con il lievito, la scorza grattugiata dei limoni e il loro succo limoni. Unisci l’olio a filo e continua a mescolare dall’alto verso il basso. ungete 6 stampini da bundt cake e infarinateli eliminando la farina in eccesso, versate il composto riempiendoli un po’ più della metà e cuocete in forno per circa 25 minuti facendo la prova stecchino prima di sfornarli.
Mentre le ciambelline sono in forno preparate il lemon curd: cuocete a bagnomaria l’uovo, i tuorli, lo zucchero e il succo del limone. Mescolate continuamente con una frusta a fili fino quasi a ebollizione; la crema prenderà consistenza e si inspessirà. Togliete dal fuoco e aggiungete il burro a dadini, mescolate per scioglierlo. Passate il lemon curd a setaccio, è una seccatura, lo so ma è fondamentale. Ponete in un barattolo e fate raffreddare.
Sformate le ciambelline, riempite il buco con la crema e, se volete con delle fettine di fragola, cospargete con lo zucchero a velo e servite.

duci ma senza zucchero

sciroppo d'agave 4.gimp
Adoro la red velvet, mi piace perché è rossa, passionale e di forte impatto emotivo. Non mi sono mai cimentata nel realizzarla nella sua interezza per una questione puramente ossequiosa. Quando sarà il momento la realizzerò seguendo la ricetta pedissequamente, con “punti e virgole” perfettamente collocate. Nel frattempo mi sbizzarrisco realizzando varianti senza regole che escono da quel tappeto rosso, seguendo una strada alternativa, magari parallela oppure zigzagandoci sopra.
Oggi, domenica, la red velvet de noiartri è senza zucchero ma duci lo stesso, pensata per quelli che lo zucchero lo vedono con il cannocchiale ma che possono addolcire qualunque cosa con una perfetta alternativa, lo sciroppo d’agave Sunny Via.
sciroppo d'agave.gimp
Per la red velvet de noiartri
180 g di farina
230 g di barbabietole precotte
8 g di lievito
50 g di cacao amaro
180 g di sciroppo d’agave Sunny Via
3 uova
80 g di olio extra vergine d’oliva
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
frullate le barbabietole, aggiungete l’olio, lo sciroppo, e l’estratto di vaniglia. Mescolate la farina, il lievito, il sale e il cacao. Aggiungete il mix di barbabietola, sbattete per amalgamare con una frusta, unite un uovo alla volta e versate dentro una teglia imburrata e infarinata. Infornate in forno caldo a 170°C per circa mezz’ora. Fate attenzione per la cottura, regolate il vostro forno secondo la vostra esperienza e fate sempre la prova stecchino prima di sfornare il dolce. Fate raffreddare qualche minuto dentro la teglia e poi sformate la torta.

sciroppo d'agave 3.gimp

per la salsa al cacao:
85 g di burro
120 g di sciroppo d’agave Sunny Via
120 g di panna a lunga conservazione
2 cucchiaini di cacao amaro
2 cucchiaini di estratto di vaniglia

sciroppo d'agave 2.gimp

Sciogliete il burro dentro una piccola casseruola, su fuoco dolce. aggiungete lo sciroppo d’agave, e la panna e cuocere pochi minuti. Spegnete, aggiungete il cacao setacciato e l’estratto di vaniglia. mescolate e fate raffreddare completamente. Frullate e passate in frigo. Al momento di servire, distribuite un po’ di salsa al cacao sulla torta e anche uno specchio in ogni piatto prima di adagiare una fetta.

e ti ricordi?

occhio di bue.gimp

Mizzica, ci sono sapori e odori che restano piegati nei cassetti della memoria. Sono lì e te ne dimentichi di averli, esattamente come un qualunque oggetto ben riposto. Certe volte apri il cassetto e ti ritrovi una cosa tra le mani, spuntata così, come dal nulla.
Con i sapori e gli odori è la stessa cosa precisa ‘ntifica. A li voti dai un muzzicuni a ‘na cosa e quella niente fa? A timpulata ti riporta indietro di anni luce, e ti ritrovi picciriddu in una pellicola degli anni settanta con i colori ingialliti attipo Polaroid. Maria, maria, maria! E’ ‘na cosa che macari fa ‘mpressione.
IMG_20160404_143646_HDRcla

Accussì succidiu, l’autru jurnu, unni me matri
. Accattammu una guantiera di dolcetti, biscottini da the, cose accussì. Tra i tanti biscotticeddi c’erano chisti, gli occhi di bue
Ora, sentite ammia, pigghiate una penna e un pizzinu, che bonu faciti.

occhio di bue 2.gimp

Per l’impasto
500 g di
 farina
250 g di burro freddo tagliato a dadini
200 g di zucchero di canna a grana sottile
3 tuorli d’uovo
un uovo intero
Un cucchiaino di estratto di vaniglia
la scorza grattugiata di un grosso limone
un pizzico di sale
Per la farcitura e la finitura
confettura di albicocche
zucchero a velo

Mescolate tutti gli ingredienti per l’impasto, fatene una palla lavorando il meno possibile, avvolgete in un film di pellicola e ponete in frigo a rassodare almeno un’ora.
Accendete il forno a 170°C, almeno il mio, voi basatevi sulla conoscenza del vostro elettrodomestico; recuperate l’impasto, prelevate una porzione e il resto ponetelo di nuovo in frigo. Su una spianatoia leggermente infarinata stendete l’impasto a uno spessore di circa 4-5 mm. Con un taglia biscotti di e cm di diametro realizzate tanti dischi e poneteli su una placca foderata con carta forno. Sulla metà di questi dischi praticate un foro con un altro taglia biscotti di 2,5 cm di diametro. Cuocete in forno per circa 15 minuti. Controllate la cottura non devono scurirsi. procedente con questa operazione fino a esaurire la pasta frolla. Consiglio di rimettere in frigo i ritagli di pasta, rimpastarli e procedere come sopra. Quando i biscotti saranno freddi, cospargete con la confettura di albicocche quelli interi, coprite con gli anelli e poi spolverate con lo zucchero a velo.

occhio di bue 3gimp

ducizza al cioccolato miele e peperoncino

luna di miele gimp

un dolcino senza un granello di zucchero ma carico di un fluido e delicato miele di acacia. Piccante e sensuale questa è una torta facile da fare e poco impegnativa dal sapore incisivo e deciso. Provate per credere.
300 g di cioccolato fondente
125 g di burro
150 g di miele di acacia Luna di Miele
6 uova
mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere
cacao amaro per decorare
burro e farina per lo stampo
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato tritato con il burro a pezzetti. Separate i tuorli dagli albumi. Sbattete i tuorli con i 2/3 del miele e aggiungete il cioccolato fuso tiepido e il peperoncino. Montate gli albumi a neve e aggiungete il miele rimasto. Incorporateli al composto di tuorli. Imburrate e infarinate uno stampo da 32 cm di diametro, versate il composto e infornate in forno già caldo a 170°C per circa 15-20 minuti. Per la cottura fidatevi della conoscenza del vostro forno. Comunque, il dolce sarà cotto quando, inserendo uno stecchino all’interno, questo ne uscirà asciutto e pulito. Fate raffreddare prima di spolverare con del cacao amaro.

luna di miele due gimp

Crème di speculoos brûlée

speculoos giovanni resize gimp

devo dire grazie…
Grazie a Odueo, che distribuisce in Italia questa meraviglia.
La crema di speculoos è…
Uhm, difficile raccontarlo a parole, non esistono ancora, bisognerà inventarle. Nell’attesa che qualcuno nel mondo ci riesca, provo a definire, a modo mio, la bontà di questa crema.
Ah, se poteste vedermi in questo momento sarebbe meglio perché a gesti sarei, sicuramente, più eloquente. Va beh, ci provo dai…
Comincio da lontano chiedendovi se avete mai mangiato gli speculoos. Ecco, questo è facile, si tratta di un biscotto croccante aromatizzato alla cannella tipico, in Belgio, commemorativo della festa di San Nicola, il 6 dicembre; anche se oggi si trova in qualunque giorno dell’anno.
Detto ciò, la crema che ne deriva dalla lavorazione dei suddetti biscotti è paradisiaca, e non esagero se vi dico che è irresistibile, trascinante, travolgente, seducente, affascinante… ammuccinuni affondi le dita dentro il barattolo e t’arricrii, come dire, ti conforti e ti rimetti in pace con l’universo criatu.
Giurin giurello!

speculoos resize gimp

Mangiata direttamente dal barattolo ha, sicuramente, il suo fascino ma, se vi va, potreste assaggiarla anche alla francese, sotto forma di crème brûlée, amunìpigghiate un pizzinu.
Per 6-8 cristiani
500 ml di panna
5 tuorli
40 g di zucchero
150 g di crema di speculoos 
60 g di zucchero di canna
scaldate, in un pentolino e a fuoco leggero, la panna con la crema di speculoos, mescolate per amalgamare gli ingredienti. Dentro un contenitore, montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la miscela di panna e crema di speculoos, mescolando. Ponete il contenitore, coperto da un film di pellicola, dentro il frigo per almeno due ore. Consiglio di preparare questo delizioso dessert il giorno prima.
Accendete il forno e portatelo a una temperatura di 95°C, distribuite la crema dentro gli stampi da Crème brûlée e poi ponete gli stampi dentro una teglia, piena per metà, d’acqua. Cuocete a bagnomaria per almeno un’ora. Prolungate il tempo di cottura se i vostri stampi dovessero essere profondi. La consistenza della crema, una volta cotta, dovrà essere leggermente tremolante. Tirate fuori la teglia dal forno, fate intiepidire prima di porre le creme in frigo a rassodare per almeno un paio d’ore prima di servire.
speculoos prep resizegimp

Al momento di servire, spolverate la superficie delle creme con lo zucchero di canna e caramellate con l’aiuto di un cannello, oppure in forno sotto il grill o, all’antica, con il ferro rovente.

creme brulee speculoos resize gimp