Ancora pasta

E tutta colpa sua . La mia concittadina ha risvegliato la voglia d’estate che già dimora sulla mia pelle come una tintarella estiva; e siccome al mio sposo piace da matti questa pasta, vi conto come la faccio io, scopiazzando dalla cucina di mia suocera …

Ingredienti per uno… sempre lui!
Una zucchina per friggere, è più lunga delle zucchine classiche ma più corta di quelle che in genere si lessano.
mezzo spicchio d’aglio
100 g di pasta formato perciatelli laziali
un mazzetto di basilico
olio extravergine d’oliva
ricotta salata
sale e pepe


Lavate e spuntate la zucchina, affettatela con una mandolina e friggetela in abbondante olio senza salarla, scolate su un foglio di carta assorbente. In un mortaio di marmo, pestate l’aglio con il basilico e poco sale. Pepate e aggiungete poco olio, mescolate e lunite le zucchine fritte. Fate riposare nel mortaio dalle 2 alle 3 ore mescolando ogni tanto. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e conditela con il condimento in una ciotola capiente, unendo poca acqua di cottura della pasta se ce ne fosse bisogno. Servite con una generoooosisssssima spolverata di ricotta salata.

Una variante nella preparazione del pesto, è quella di sostituire il basilico con la mentuccia.

Ritorno alle origini

…che dire amiche mie?

grazie!!!

è incredibile, mi sembrava di essere da sola con i miei pensieri…e invece sono circondata da persone speciali. Certo lo sapevo che le mie amiche blogger fossero speciali 😉 ma quando hai un momentino di defaiance e ti vedi accarezzata l’anima è emozionante, e dici CAPPERI! che meraviglia!!!
:*
quindi eccomi qua a rincuorare tutte le adorabili donne che si sono preoccupate per me, con una ricetta che risale al mio primo quadernetto pagina 2. Nel 1991 andavo alla ricerca di ricettine che potessero acchiappare il palato del mio futuro sposo e lo Zio Nato mi regalò questa :*


pasta con con crema di peperoni di zio Nato
Ingredienti per 2 cristiani:

250 g di farfalle o mezze maniche
2 peperoni piccoli o uno grande
1 piccolacipolla rossa di tropea
25 g di burro
mezzo bicchiere di cognac
1 dl di panna
2 cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato
sale e pepe
arrostite i peperoni, eliminate la pelle e i semini interni, affettateli a strisce e poneteli in un tegame dove avrete rosolato la cipolla tritata con metà del burro. Salate e continuate la cottura, sfumate con il liquore e fate evaporare. A fuoco spento mantecate con il burro rimasto. Passate tutto con il frullatore, riducendo in crema; mettete la crema nel tegame, aggiungete la panna e il parmigiano, aggiustate di sale e regalate una spolverata di pepe nero. Scolate la pasta e ripassatela nel tegame saltando con il condimento. Servite immediatamente se volete aggiungete qualche fogliolina di maggiorana fresca.

farfalle crema di peperoni
.

Pasta con le sarde a mare

Domenica, durante la scampagnata in quel di Messina la mamma ha raccolto per me un mazzetto di finocchietto ciavurusu (profumato), quindi consideravo già pronta questa ricettina povera, ma povera… aiutatemi a dire povera 😀
è la versione povera della pasta con le sarde, che già di per sè è un piatto povero.
ingredienti per 2:
100 g di finocchietto selvatico
1 bustina di zafferano
1 cipolla
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di uvetta
2 acciughe sott’olio
olio extra vergine d’oliva
vino bianco
80 g di pangrattato
sale e pepe
Lavate il finocchietto, dopo aver eliminato i gambi più duri e lessatelo in acqua salata. Sgocciolatelo, tenendo da parte l’acqua di cottura etritatelo finemente. Fate appassire la cipolla tritata in una padella con un poo d’olio, aggiungete le acciughe e scioglietele nel condimento. Unite i pinoli, il finocchietto, l’uvetta e lasciate insaporire tutto mescolando. Bagnate con il vino e fate evaporare. Versate 150 ml di acqua di cottura del finocchietto dove avrete sciolto lo zafferano, pepate e fate cuocere su fiamma moderata per circa 10 minuti. Lessate la pasta nell’acqua di cottura della verdura, scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento. Servite con una spolverata di pangrattato, precedentemente abbrustolito con un filino d’olio in un padellino.

Fagottini di pasta phillo al profumo di basilico


Una cosina stuzzichevole, veloce sia da preparare che da mangiare 🙂
8 fogli di pasta phillo
16 fettine di melenzane fritte
16 cubetti di parmigiano reggiano
16 cucchiaini di pesto alla genovese
buro fuso
stendete i fogli a due a due sovrapposti, tagliate ogni doppiofoglio in 4 strisce e procedete mettendo all’inizio di ogni striscia una fettina melenzana, un cubetto di parmigiano e un cucchiaino di pesto alla genovese, infagottate come qui che si capisce ben bene, spennellando con del burro fuso ad ogni piegatura. Infornate a 200°C per circa 15 minuti o fino a quando la pasta non si sia dorata.

Pasta con le sarde



Il contrasto dolce/salato di questo piatto povero di matrice araba, è la caratteristica fondamentale di questa ricetta della tradizione palermitana. Il giusto scenario per il pesce azzurro accompagnato dallo zafferano e dall’uva passa. Se riuscite a delegare il vostro pescivendolo all’arduo compito di diliscare e pulire le sarde, in meno di un’ora il condimento l’avrete pronto. Io non ho avuto questa fortuna questa sera, e più di mezz’ora, se n’è andata per effettuare questo lavoro. Sono quindi doppiamente soddisfatta per la riuscita del piatto.
Ingredienti per 4:
mezzo chilo di sarde fresche da pulire
mezzo chilo di finocchietto di montagna
400 g di bucatini
4 acciughe sott’olio
1 cipolla
60 g di uva passa
40 g di pinoli
una bustina di stimmi di zafferano
una bustina di zafferano
4 cucchiai di pangrattato
un cucchiaino scarso di zucchero
olio extra vergine d’oliva
pepe nero
Pulite le sarde, apritele a libro, diliscatele e mettetele da parte. Mondate il finocchietto, eliminando le parti dure, lavatelo e lessatelo in abbondante acqua salata. Mentre cuoce, soffriggete una cipolla, aggiungete le acciughe, scioglietele nell’olio, unite l’uva passa e i pinoli. Scolate i finocchietti, tritateli con una mezzaluna, aggiungeteli al soffritto con un mestolo di acqua di cottura. Aromatizzate con una macinata di pepe e le bustine di zafferano. Cuocete per 10 minuti, aggiungete le sarde e cuocete per altri 15 minuti, aggiungendo se necessario altra acqua. Cuocete i bucatini nell’acqua di cottura del finocchietto, scolateli al dente nella padella con il condimento, saltateli e infine aggiungete un filo d’olio crudo. Servite con una spolverata di pangrattato tostato in padella con un po’ d’olio e lo zucchero.

Girelle di pasta frolla



Ho letto numerose ricette per la realizzazione di questi biscottini affascinanti, poi ho deciso; come prima volta li realizzo a modo mio! quindi ho utilizzato la ricetta della pasta frolla della zia Antonella, la sua ricetta è ineguagliabile per me. La prossima volta utilizzerò una delle tante ricette.
Ingredienti per la frolla bianca:
300 g di farina
150 g di zucchero fine tipo Zefiro
150 g tra burro e strutto
2 tuorli
1 uovo
un pizzico di sale

Ingredienti per la frolla al cioccolato:
gli stessi di quella bianca
3 cucchiai di cacao

impastare separatamente le 2 frolle e ponetele a riposare in frigo avvolte in fogli di carta alluminio, per più di un’ora; tagliate in due il panetto bianco per stenderlo più facilmente, tirate la sfoglia arrotolatela sul matterello e poi adagiatela su una teglia rivestita di carta forno, spennellatela con gli albumi avanzati. Tagliate in due anche l’impasto al cacao, stendetelo più o meno della stessa misura del precedente, arrotolatelo sul matterello e poggiatelo su quello bianco, spennellate anche questo con l’albume, arrotolate le due frolle aiutandovi con la carta forno. Ponete il rotolo in frigo circa mezz’ora per facilitare il taglio. Fate lo stesso con le altre due metà. Accendete il forno a 180°C affettate un rotolo alla volta, a rotelle di 8 mm circa, disponete sulla teglia foderata da carta forno e infornate per 10-15 minuti.

Spaccatelle (o qualunque altra pasta corta) con carote e zucchine


carote e zucchine
Buona questa pasta!
🙂
ingredienti per 4:

400 g di spaccatelle o qualunque pasta corta che raccolga il sugo
2 carote medie
2 zucchine medie
un pomodoro
100 g di scamorza
estratto di pomodoro o salsa
un mazzetto di basilico
olio extra vergine di oliva
una spruzzata di vino bianco
uno spicchio d’aglio
sale e pepe

soffriggete leggermente l’aglio tagliato a fettine in 4 cucchiai d’olio aggiungete le carote e poi le zucchine e il pomodoro pelato e privato dei semi, aggiungete la punta di un cucchiaino di estratto o in alternativa un cucchiaio di salsa di pomodoro, cucinate una decina di minuti lasciate le verdure croccanti; sfumate con il vino, fate evaporare, salate, pepate e spegnete.
Lessate le spaccatelle in abbondante acqua salata, scolatele in padella con il condimento, aggiungete il basilico tagliato grossolananmente il formaggio tagliato a dadini e servite.

Vermicelli al vino

Reminiscenze toscane…
ho vissuto 5 anni a Montecatini in un posto stupendo in collina, ospite dei miei zii, accanto ad un ristorante che ha, nel suo menù, questo primo speciale. Spaghetti al Chianti.
Non ho una ricetta vera e propria, tra l’altro l’ho sempre preparata a occhio, ma il risultato finale ci somiglia. Quindi ci provo a scrivere delle dosi.
Tornando in Sicilia ho usato un Nero d’Avola, garantisco un ottimo risultato!

spaghetti al vino resize
Ingredienti per 4 persone:
320 g di vermicelli
30 g di olio
mezzo litro di Chianti oppure di Nero d’Avola per farla n’anticchiedda sicula
1 spicchio d’aglio a testa, ma se sono grossi direi 2 tagliati a metà
2 peperoncini
1 cuore di brodo vegetale
un mazzetto di prezzemolo

Rosolare l’aglio in una padella capiente con l’olio e il peperoncino; aggiungete il dado, scioglietelo nell’olio e poi aggiungete il vino. Fate sobbollire e poi spegnete. Nel frattempo fate bollire abbondante acqua salata, lessate i vermicelli e a metà cottura passateli in padella con la miscela di olio e vino, dopo che l’avrete riportata a bollore. Finite la cottura della pasta in padella mescolando sempre. Eliminate l’aglio e spolverate con il prezzemolo tritato.
A cottura ultimata la pasta avrà assorbito tutto il condimento, assumendo il colore rosso rubino del Chianti.
Se vi trovate a Montecatini, andate su in collina a mangiare quelli veri al ristorante Montaccolle, sono una vera prelibatezza.


nero d'avola Tasari resize

Pasta con le lenticchie per piccole belve

Oggi sono rimasta in casa a fare da baby sitter per mia figlia ed una sua amica…
una “splendida” riunione sindacale scolastica mi ha costretto a casa per ovvi motivi logistici.
Dopo un po’ di giochi comuni, le bimbe si stavano annoiando, allora ho proposto loro di fare i muffin con il cuore di cioccolato; non vi dico l’euforia.
Va bè è andata! C’era cioccolato sparso ovunque :).
Da quando mia figlia ospita amichette a pranzo, ho notato, come un po’ tutti i bambini siano difficili; chi non mangia questo, chi quello, per fortuna c’è un piatto che riscuote sempre successo.
per le due belve:
100 g di lenticchie mignon
100 g di pastina tipo puntine o midolline
1 pomodoro
1 costola di sedano
2 carotine
1 cipolla
1 zucchina genovese
1/2 litro di brodo vegetale
olio
premetto che le succitate belve mangiano frullato, tutto ciò che si può frullare, quindi tritate grossolanamente la cipolla, il sedano e le carote, fate soffriggere leggermente e aggiungete il pomodoro privato dai semi e la zucchina tagliata a rondelle. Lavate le lenticchie ed aggiungetele alle verdure, fate insaporire come fosse un risotto, poi aggiungete poco alla volta il brodo vegetale, ultimando la cottura. Con un frullatore a immersione frullate i legumi e le verdure. Cuocete la pastina in un pentolino, 5 minuti prima che sia cotta scolatela nella pentola con i legumi e finite la cottura aggiungendo via via l’acqua di cottura della pasta.

Quando preparo questo pasto per gli adulti, vario alcune cose; il battuto di cipolla, sedano e carote, lo trito finemente, taglio a cubetti il pomodoro e la zucchina, aggiungo un bel peperoncino e frullo metà delle composto di lenticchie aggiungendolo al resto integro. A fine cottura taglio a dadini 40 g di parmigiano e lo aggiungo alla pasta.
La pasta che utilizzo sono gli anelletti siciliani.


la consistenza finale, come si può notare è abbastanza compatta, ma dipende molto dai gusti, si può allungare ancora con dell’acqua di cottura della pasta.
A me le brodaglie non mi sono mai piaciute 😉

Pasta con il cavolfiore al forno di mia mamma

Quando ero piccola…ormai un tantino di anni fa ;), la mia mamma ha pensato di rendere più appetibile il cavolfiore inventandosi questa ricettina.
Adesso anch’io la propongo a mia figlia.

Ingredienti per 4 persone:
320 g di pasta corta
un cavolfiore
un’acciuga sott’olio
700 g passata di pomodoro
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
50 g di parmigiano
100 g di formaggio filante
20 olive nere
olio, sale e pepe
pane grattugiato.

Mondate il cavolfiore dividetelo in piccole cime; mettete a bollire l’acqua salata per cuocere il cavolfiore e dove dopo cuocerete la pasta. A cottura ultimata, scolatelo e mettetelo da parte. In una padella soffriggete la cipolla e l’aglio tritati, sciogliete l’acciuga e versate la passata, fatela cuocere, salate, pepate, aggiungete la verdura e le olive snocciolate. Saltate e mettete da parte per fare insaporire. Cuocete la pasta nell’acqua di cottura della verdura e scolatela a metà cottura nella padella con la salsa. Mescolate, aggiungete il formaggio grattugiato e quello a pasta filante tagliato a cubetti. In una teglia unta d’olio passate del pangrattato, versate la pasta, spolverate ancora con del parmigiano e con del pangrattato. Infornate a forno già caldo a 200°C per circa 40 minuti.