Carpaccio di vitello con panatura agli aromi


Un secondo di carne per simpatici bambini che mangiano la carne tenera ma così tenera che si taglia con un grissino… (in effetti quella è un’altra storia e parla di un tonno, per chi se lo ricorda) Marò oggi è diventato un problema far mangiare la carne o il pesce alle piccole pesti, ma questa soluzione sembra piacere a grandi e bambini.
ingredienti per 3:
6 fette di carpaccio di vitellone circa 250 g
50 g di mandorle pelate
50 g di mollica di pane grattugiato
noce moscata
la scorza di mezzo limone
2 rametti di rosmarino
sale
pepe
olio extravergine d’oliva
Mettete le fette di carne a bagno, in olio e sale, per circa mezz’ora; nel frattempo tritate con una mezzaluna le mandorle, le foglie di rosmarino lavate e asciugate e la scorza del limone prelevata con un riga limoni. Poneteli in un contenitore con la mollica, salate pepate e grattugiate un po’ di noce moscata. Amalgamate con olio tanto quanto basta a rendere un composto omogeneo. Panate le fettine e ponetele in una teglia leggermente unta, condite con un filo d’olio e infornate a 180 °C per 10 minuti. Affiancate un’insalata verde, io avevo il songino, ma adesso mentre riguardo le foto avrei potuto associare anche un bel finocchio, tra l’altro l’avevo…magari la prossima volta 😉

Crostata di carciofi


In questo periodo mangio poca carne e poco pesce, preferisco lanciarmi in crostate e torte salate, oggi però non è un buon giorno perchè la storica mammachenonsiammala…si è ammalata, ho l’influenza anch’io ebbene si! Ma per oggi avevamo programmato un incontro che è stato rimandato di settimana in settimana da ben 3 anni e mezzo, che vergogna! Quindi non si poteva rimandare ancora no, l’incontro tanto atteso con l’ amiKetta mia e suo marito c’è stato ma io ero ko, ho fatto tutta una serie di casini: credevo di aver preso dal frigo la sfoglia di mozarella per arrotolarla con il pane per tramezzini e fare un antipasto…ebbene non era mozzarella ma pastasfoglia, la cosa grave è che non me ne sono accorta mentre arrotolavo e mi dicevo “ma com’è che ‘sta mozzarella è così lunga? mah!” stendiamo un velo di mozzarella pietoso 😀 già vi sento ridere. Insomma me ne sono accorta solo quando è arrivato il momento di prendere la sfoglia ed invece quella non c’era. Manco a dirlo gli antipasti sono saltati entrambi, ma qualcosa l’abbiamo mangiata 😉

ingredienti per 6 persone
250 g di farina
175 g di burro
un cucchiaio di latte
un cucchino di zucchero
un uovo
per il ripieno:
5 o 6 carcifi, dipende dalla grandezza
250 g provola dolce
100 g di brie
100 g di latte
3 uova
sale e pepe

Sciogliete un pizzico di sale nel latte. Mettete la farina a fontana sul piano di lavoro, al centro unite il burro e pezzetti, lo zucchero, lavorate formando grosse briciole.Unite il latte salato, l’uovo e impastate gli ingredienti. Formate un panetto, avvolgetelo in un foglio d’alluminio e ponetelo in frigo per almeno 30 minuti.
Scaldate il forno a 180°C. Tirate la pasta in una sfoglia e rivestite una teglia di 30 cm di diametro. Passate il matterello sulla teglia per ritagliarne i bordi. Bucherellate la pasta con i rebbi di una forchetta. Coprite con carta forno e legumi secchi e cuocetela in forno per 10-15 minuti. Eiminate i legumi e la carta forno, spennellate con un tuorlo sbattuto e ripassate lo stampo in forno per altri 5 minuti. Pulite i carciofi, eliminate le foglie dure e le punte, tagliateli in due ed eliminate il fieno centrale. Affettateli a spicchi sottili e stufateli in padella con acqua e poco olio per circa un quarto d’ora o fino a quando non sono cotti.Tagliate il formaggio a dadini. Sbattete il latte con le uova, salate, pepate e versate il composto di formaggi e i carciofi ormai tiepidi, amalgamate il tutto e versatelo nel guscio di pasta. Mettete lo stampo in forno e cuocete la quiche per 25-30 minuti. Sfornatela, lasciatela riposare 5-10 minuti, sformate e servite tiepida.


Pauro al forno


La ricetta di base me l’ha regalata mia cognata Antonella, ma di quella ricettina è rimasto ben poco a cominciare dal pesce, che era una ricciola…
Quindi ricominciamo da capo: dal mio pescivendolo la ricciola non si era vista, invece era pieno di pauri, belli belli, quello scelto era di 1kg, troppo direi perchè eravamo solo noi 2
ci potevamo mangiare in 4 persone, ma non mi preoccupo per domani il pranzo è pronto 😉
Ingredienti per 4:
un pauro di circa 1 kg
4 patate
3 pomodori
3 carciofi
20 olive nere
20 g pinoli
un ciuffo di prezzemolo
3 spicchi d’aglio
2 fette di limone
100 ml di vino bianco
sale e pepe
Accendete il forno a 200°C. Pulite e lavate il pesce, ungete una teglia capace di contenere il pesce, adagiate il pesce ed inserite nella sua pancia il sale, il limone e un trito di aglio e prezzemolo, salate e oleate in superficie. Tagliate il pomodoro e la patata a dadini, pulite i carciofi e affettate i cuori dopo aver eliminato il fieno centrale. Mettete le verdure nella teglia con il pesce condite con sale e pepe e distribuite il vino, fate cuocere con un coperchio per mezz’ora. Trascorso questo tempo togliete il coperchio e aggiungete i pinoli e le olive snocciolate, tritate grossolanamente. Fate cuocere ancora una ventina di minuti o finchè il pesce e le patate raggiungono la cottura.


Involtini di pesce spada in salsa di pistacchi


Ero decisamente ispirata, si!
🙂
sarà stato anche desiderio di mangiare qualcosa…
questo è quello che è venuto fuori,
ingredienti per due:
5 fettine di pesce spada tagliate sottili
10 olive nere
3 fette di melenzana del tipo lungo
50 g di pistacchi
1 scalogno
noce moscata
20 g di parmigiano grattugiato
1 arancia
pane grattugiato
maggiorana
sale
pepe
olio extra vergine d’oliva
Togliete la parzialmente la buccia alle fette di melanzana, tagliatela a dadini e friggetela nell’olio e mettela da parte. Affettate sottilmente lo scalogno e soffriggetelo in un paio di cucchiai d’olio, aggiungete la melenzana le olive denocciolate e tagliate in piccoli pezzi, fate insaporire, unite una fettina di pescespada tagliato a dadini, fatelo cuocere un paio di minuti; spegnete e fate raffreddare qualche minuto. Tritate grossolanamente 20 g di pistacchi e uniteli al composto. Togliete con un riga limoni la scorza di mezza arancia, spremete metà del succo, salate, pepate e aggiungete le foglioline di un paio di rametti di maggiornana fresca e una manciata di pangrattato per amalgamare il composto.
Con un batticarne schiacciate le fettine di pescespada, tagliatele in due, e fatele marinare per 15 minuti in olio e sale. Trascorso questo tempo distribuite sul tagliare del pangrattato per la panatura, disponete le fettine di pesce, farcitele, arrotolate e infilzatele negli spiedini; panate ben bene, metteli in una teglia leggermente oleata e irrorateli con qualche goccia di succo d’arancia. Coprite la teglia e infornate a forno caldo a 180°C per 10 minuti, dopo togliete il coperchio e finite la cottura per altri 5 -6 minuti. Mentre il pesce è in forno preparate la salsa di pistacchi: nel bicchiere del minipimer mettete 20 g di pistacchi, il parmigiano, l’olio e una grattata di noce moscata, frullate e riducete in crema aggiungendo se necessario un po d’olio.
Tritate infine, grossolanamete gli ultimi 10 g di pistacchi per guarnire
Componete il piatto secondo il vostro gusto;


le due versioni presentano lo stesso piatto condito con la salsa a guarnizione nelle prime foto, e come parte integrante del piatto nelle seconde, perchè essendo una prova, dovevo capire com’era meglio. Secondo il mio gusto la salsa è meglio sopra.
Notte notte
:*

Stufato al vino rosso




Avete mai provato “l’ansia d’acquisto” ? Mi è capitato ieri di entrare in una macelleria megagalattica, stupenda, piena di carne di tutti i tipi, con un altissimo livello di freschezza. Ero assolutamente impressionata. Mentre aspettavo il mio turno, ascoltavo (senza volerlo) le ordinazioni della gente che, in preda all’euforia delle feste, ordinava chili e chili di carne…io dovevo prendere solo il necessario per fare un ragù per 3 persone, quisquilie in confronto. Ma i prodotti erano tanti e tali che ho comprato anche dell’altro così senza sapere bene come e quando cucinare quello che prendevo; salsiccia condita alla pizzaiola, 2 salami di cinghiale e un bel tocco di carne tenera, non ricordo però che parte del vitello fosse, ero troppo esaltata. Ovviamente ho preso anche il tritato per il ragù. Il risultato è stato che ieri a pranzo abbiamo mangiato la salsiccia, superba! Ieri sera ho preparato il vitello stufato al vino rosso, il salamino lo stiamo ancora mangiando, il ragù andrà nei cannelloni della cena di Natale.
NON VOGLIO PIU’ SENTIR MENZIONARE LA PAROLA CARNE!!!!
ah ah ah! 🙂
Ingredienti per 4
1100 g di carne di vitello in un solo pezzo
2 cipolle rosse
2 coste di sedano
2 carote
2 foglie di alloro fresco
80 g di burro
600 ml di chianti
4 cucchiai di brandy
Scaldate il forno a 160°C. Grattugiate la cipolla, tritate il sedano e le carote, ponete il battuto in una casseruola capiente che possa andare in forno. Soffriggete con il burro, fate rosolare a fuoco basso. Tagliate la carne a piccoli tocchetti e aggiungetela al soffritto insaporite con il sale e il pepe macinato al momento. Aggiungete 250 ml di vino, alzate la fiamma e fate sobollire fino a far evaporare metà del vino.Aggiungete il vino rimanente, l’alloro e riportate a bollore. Coprite con un coperchio e infornate per almeno un’ora e un quarto. Spostate in un piatto la carne, copritela. Ponete la casseruola sul fuoco vivo, porate a ebollizione; aggiungete il brandy. Riportate a bollore e fate stingere; Ponete ancora una volta la carne nella casseruola solo per insaporire e per riscaldare, aggiustate di sale, pepate ancora con una spolverata di pepe e servite subito.
E’ veramente buona!
Auguro a tutti voi che mi conoscete, e anche a voi che non mi conoscete, un sereno Natale.

Scaloppine con nocciole



Un secondo veloce, una ricetta di sale&pepe, alla quale ho aggiunto mezza arancia spremuta e che varierò ancora la prossima volta azzizzandola seguendo un mio pensiero.
ingredienti per 5 persone
600 g di scaloppine sottili
130 g di nocciole tritate
60 g di burro
2 scalogni
un bicchierino di Brandy
il succo di mezza arancia
2 filetti d’acciuga
timo
tritate le nocciole, trasferitele in un piatto e panate le fettine di vitello. In un larga padella sciogliete il burro, unite lo scalogno affettato sottile e le fettine di carne, cuocete per 2-3 minuti per lato; togliete la carne e sfumate con il liquore, fate evaporare, aggiungete il succo d’arancia e sciogliete i filetti d’acciuga. Aggiungete le scaloppine, fate insaporire per pochi secondi e unite le foglioline di timo. Servite con le nocciole tritate grossolanamente.

Cake di zucchine alle erbe




Questa sera cenetta con un po’ di famiglia, poca, giusto un po’ 😉
a gentile richiesta ho riproposto la pasta e fagioli che troverete qui , già è un piatto importante, consistente, non avevo voglia di associare ne’ un secondo di carne ne’ uno di pesce. Fortuna che esistono le verdure, dopo aver letto un cake Adrenalina, mi è venuta voglia di di zucchine e di fiori.
Ingredienti:
un rotolo di pasta sfoglia rettangolare
400 g circa di zucchine
20 piccoli fiori di zucca
3 scalogni
4 cucchiai d’olio
basilico, timo, rosmarino, salvia, erba cipollina
30 g parmigiano grattugiato
30 g di svizzero grattugiato
30 g di Bel Paese grattugiato
2 uova
10 cucchiai di panna fresca
sale e pepe
1 uovo per spennellare
Accendete il forno a 200°C. Soffriggete lo scalogno tritato; mondate, lavate e affettate a rondelle le zucchine, aggiungetele al soffritto e fate saltare qualche minuto. Toglietele dal fuoco e fate raffreddare. In una ciotola sbatte le uova con la panna, salate, pepate ed aggiungete le zucchine. Grattugiate con una grattugia a fori grossi i formaggi morbidi, aggiungete il parmigiano ed amalgamate tutti gli ingredienti. Tritate le erbe e unitele al composto. In uno stampo da plumcake stendete la pasta sfoglia con la carta forno, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta, versate il composto, livellatelo e coprite con i fiori lavati, privati dei pistilli e tagliati a metà, (quest’idea di Adrenalina è stupenda). Richiudete leggermente verso l’interno la pasta eccedente e spennellatela con un uovo leggermente sbattuto. Infornate per i primi 10 minuti a 200° poi continuate la cottura per altri 20 minuti a 180°. Sfornate, sformate e fate raffreddare un po’ prima di servire.

Pesce spada con patate e aromi



Se fossi superstiziosa, dovrei leggere qualcosa di oscuro in quello che mi è capitato nella preparazione di questo piatto…ma invece sono solo sbadata ah ah ah! certo c’è poco da ridere 😉 Lavo le patate, le metto in una pentola, le ricopro d’acqua e accendo il fuoco sotto…si sotto, ma sotto la caffettiera che essendo piena a metà è rimasta sul fornello. Nel frattempo faccio altre cose in giro per casa, e sento un sobollire strano,mi dico”così presto?” era il caffè che bolliva…marò e questa è la prima!
La seconda: accendo il forno per portarlo a temperatura…e invece non l’avevo acceso, quindi al momento di infornare, ho dovuto aspettare ancora e ricominciare con l’accensione!
va beh! in definitiva abbiamo cenato e adesso vi racconto con cosa.
A me il pesce piace tutto; adoro il pesce da pulire nel piatto, contrastare con le spine e finire col gustarmi le “guanciotte” mi sembra un rito irresistibile. Ma per far mangiare il pesce a mia figlia compro direttamente il pesce da taglio e penso di risolvere un problema, ma mi illudo. Che fatica farla mangiare!

Ingredienti per 3:
3 fette di pesce spada
30 g di pangrattato
30 g di sesamo
scorza di limone
40 g di pecorino di fossa
3 patate
un mazzetto di basilico
un mazzetto di prezzemolo
mezzo spicchio d’aglio
mezza cipolla
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Lavate le patate, lessatele intere, scolatele appena saranno tenere, sbucciatele, fatele raffreddare e tagliatele a dadini. Tritate le erbe aromatiche, l’aglio e le cipolla. Condite le patate con il trito, salate e pepate, unite un paio di cucchiai d’olio. Preparate la panatura per il pesce come l’ha suggerita Stella di Sale, unendo il pan grattato con il sesamo leggermente abbrustoliti, il pecorino grattugiato al momento con una grattugia a fori grossi, l’olio, il sale, il pepe e la buccia del limone tagliata con un rigalimoni…vi confido un segreto, avevo ancora un po’ di pan grattato giusto 30 g, avanzato dalla cena di ieri condito con le madorle e i pistacchi, e quindi l’ho usato con il sesamo…schhhh non ditelo in giro però ;). Bagnate con olio le fette di pesce, salate e panate schiacciando leggermente la panatura per farla aderire. Ungete una teglia, disponete il pesce e sopra le patate. Infornate a 180°C per circa 15-20 minuti.

Pesce spada aromatico



La ricetta originale l’ha postata Sigrid e v’invito ad andare a vedere qui, da dove è stata desunta. L’ho preparata pedissequamente altre volte, ma negli ultimi tempi preferisco il pesce spada al tonno. Nella mia immensa ignoranza credo che le dosi siano un tantino elevate da un canto e ridotte dall’altro canto.
Vi lascio le mie considerazioni ma prendetele come tali perchè sono assolutamente personali.
Ingredienti per 4
4 fette di pesce spada
1 melenzana media
4 fette di formaggio di fossa

per la panatura
olio extravergine d’oliva
150 g di pangrattato
50 g di pecorino stagionato siciliano
1 piccolo spicchio d’aglio
1 ciuffo di prezzemolo
una cima di origano
peperoncino
una punta di zafferano

per il salmoriglio
olio extravergine di oliva
un ciuffo menta fresca
1 spicchio d’aglio
una cima di origano
4 cucchiai di aceto balsamico
sale
Mettete a marinare il pesce in olio e sale. Grigliate la melenzana tagliata a fette spesse circa 1 cm. Nel frattempo mescolate il pangrattato con il pecorino grattugiato, il peperoncino, il prezzemolo, l’aglio e l’origano tritati, lo zafferano e 3 cucchiai d’olio; lavorate con le mani in modo da omogenizzare l’impasto. Impanate le fette di pesce premendo ben bene in modo da far aderire la panatura e cuocetele in una padella antiaderente rovente. Preparate il salmoriglio con qualche cucchiaio d’olio, l’origano, l’aglio tritato un pizzico di sale, l’aceto e la menta tagliuzzata. Servite il pesce su una o due fette di melenzana, una fetta di formaggio di fossa e un filo di salmoriglio. E’ un piatto spettacolare!

Polpette al profumo di lime

Ingredienti per 3 persone:
300 g di carne di vitello tritata
30 g di parmigiano grattugiato
30 g di mollica di pane ammorbidita nel latte
un ciuffo di prezzemolo
1 lime
un uovo
2 mestoli di brodo vegetale
mezzo bicchiere di vino bianco
uno scalogno
farina
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
Amalgamate in na terrina la carne, la mollica di pane strizzata ma non troppo, il parmigiano grattugiato e l’uovo, insaporite con sale e pepe, metà del prezzemolo e la scorza grattugiata del lime; con il composto preparate tante piccole polpette e infarinatele.
Fate imbiondire lo scalogno tritato in una padella antiaderente con 3 cucchiai d’olio e rosolatevi le polpette. bagnate con il vino, lasciatelo evaporare, aggiungete il brodo caldo e cuocete per pochi minuti, finchè si formerà una salsina; profumate con il prezzemolo rimasto e il pepe.