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crambool di verdure in italiano
Considerando che si avvicina Natale con le sue cene pantagrueliche, le enormi esagerazioni delle portate corredate da dolci con annessi caffè e ammazzacaffè, io vi propongo una ricetta recuperata su un numero autunnale di Sale & Pepe, mi pare ottobre ma non posso giurare tranne sul fatto che fosse di quest’anno; leggera leggera, verdure e ‘n’anticchiedda di pane e nocciole come copertura ‘crumbolosa’ . ‘Na cosicedda da preparare come contorno ‘sciuesciuè’ prima durante e dopo queste feste.
500 g di patate piccole
600 g di zucca decorticata
350 g di funghi champignon
30 g di funghi porcini secchi
50 g di nocciole tostate
100 g di pane fresco
foglioline di maggiorana
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
lavate i funghi freschi e mettete a bagno in acqua tiepida quelli secchi, pelate le patate e tagliate tutta la verdura a tocchetti. Mettete il mix di verdura dentro un wok , irrorate con 4 cucchiai d’olio e un giro d’acqua,coprite con un coperchio e cuocete per circa 20 minuti , togliete il coperchio e fate evaporare l’acqua di vegetazione cuocete ancora fino a quando le patate cederanno al tocco di una forchetta. preparate il crumble; riducete a tocchetti il pane frullatelo con le nocciole e la maggiorana. Mettete le verdure dentro una teglia, irrorate con un filo d’olio, distribuite il mix di pane e nocciole e infornate per 15-20 minuti. Servite tiepido
spaghettoni arriminati al Nero d’Avola e l’ospite inatteso
Qualche giorno fa, mi chiama Mariachiara e mi chiede un piatto per un ospite inatteso, “e se ci abbinassi un vino?”
Spaghettoni arriminati al Nero d’Avola IGP delle fattorie Azzolino
per 4 cristiani
tempo di preparazione: 15 minuti
tempo di cottura: 20 minuti
250 g di spaghettoni
250 g di cime di broccoletti
250 g di cavoletti di bruxelles
15 g di passolina, uva passa
15 g di pinoli
80 g di nero d’Avola IGP delle fattorie Azzolino
mezza cipolla
due spicchi d’aglio
un peperoncino secco
60 g di olive nere
300 g di Nero d’Avola IGP delle fattorie Azzolino
olio extra vergine d’oliva
un ciuffo di prezzemolo tritato
cacio cavallo grattugiato
tritate finemente uno spicchio d’aglio e la cipolla, poneteli in un wok con 15 g di olio e imbiondite leggermente, aggiungete la passolina con i pinoli, sfumate con il vino. Aggiungete i cavoletti tagliati a fettine e le sole cime dei broccoletti, unite 100 g di acqua, coprite e stufate per 15 minuti.
Togliete dal fuoco e salate; nella stessa padella sporca, aggiungete 15 g di olio con uno spicchio d’aglio schiacciato, un piccolo peperoncino tagliato a metà nel senso della lunghezza, le olive snocciolate e tritate finemente, soffriggete e poi versate 300 g di vino, portate a ebollizione.
panuzzelli al vapore
mi mancano i biscotti e poi, al vapore, ho cotto quasi tutto. Dico, dico, li fa Banderas nel suo mulino non li devo fare io con la mia Vitalis? Manco a dirlo! Tornando a questi panuzzelli vi dico che sembrano i panini giapponesi ma le farine usate sono, comune semola e una farina ai cinque cereali. Il colore pallido è dovuto alla cottura, non hanno la crosticina croccante sempre per lo stesso motivo e sono morbidissimi. Schetti, cotti senza farcitura, potreste accompagnarli a formaggi con salse o confetture, maritati invece, sono già ricchi e potreste mangiarli come finger food o come pane d’accompagnamento.
per sei panini
250 g di farina di semola di rimacinato
150 g di farina ai cinque cereali
250 g di acqua tiepida
un cucchiaino di zucchero
9 g di lievito di birra
9 g di sale
30 g di olio extra vergine d’oliva
in una ciotola mescolate le due farina con lo zucchero e il lievito sbriciolato, unite l’olio e parte dell’acqua, unite il sale e impastate energicamente. realizzate un panetto e fate lievitare mezz’ora al riparo da correnti fredde. Rimpastate il panetto e dividetelo in sei pezzi di circa 114 g l’uno; realizzate delle palline e introducetele dentro degli stampi in alluminio da babà precedentemente oleati e infarinati. Ponete nella vaporiera spenta, usandola come camera di lievitazione per circa un’ora o fino al raddoppio. Versate mezzo litro d’acqua nella vaporiera, accendete e portate la temperatura tra i 90-100°C e cuocete per circa 40 minuti. Se volete potreste, nella fase dell’impasto, unire formaggi o salumi tagliati a pezzetti. Sformate e servite tiepidi.
cavoletti o cavolicchi dal London fridge a quello di Palermo
300 g di cavoletti di bruxelles
mezza cipolla
20 g di passolina o uva passa che dir si voglia
20 g di pinoli
20 g di pistacchi
20 g di mandorle pelate e tostate
un cucchiaino colmo di miele
20 g parmigiano grattugiato
40 g di marsala secco
60 g melagrana
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
il mio albero dà solo buoni frutti
schiacciate le olive con delicatezza, dentro il mortaio. Trasferitele in una ciotola con l’aglio tritato fine, il sedano tagliato a rondelle, il prezzemolo tritato, i semi di finocchio e l’olio, abbondante, pepate, mescolate e ponete dentro un barattolo almeno 12 ore prima di servirle.
Nigella, tanto love
Sicilitudine di una ricetta di Sale & Pepe
come il vulcano
In questa pizza, nata in America, c’è moltissima Italia e non solo nel nome. Ma d’altronde con tutti gli emigranti italiani sbarcati nel nuovo continente che ci vuliti truvari? Italia a tinchitè!
Due diverse persone, con luoghi e date notevolmente diverse, si contendono la paternità di questa pizza, ma una cosa è certa, il nome è stato attribuito dopo l’uscita del film “Stromboli” nel 1950 con Ingrid Bergman, diretto da Roberto Rossellini. Come ogni pizza che si rispetti il ripieno facitilu come vuliti, a sentimento. La particolarità di questa pizza è nella forma; è arrotolata, spesso con dei tagli sulla superficie per ricordare il vulcano, potrebbe assomigliare a un calzone ma non lo è.
Stromboli
per 4 cristiani
400 g di farina Manitoba
100 g di semola di rimacinato
10 g di sale
325 ml di acqua tiepida
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
un cucchiaino di zucchero
10 g di lievito di birra fresco
per il ripieno:
6 cucchiai di salsa di pomodoro pronta
300 g di tuma tagliata a cubetti
origano
6 fette di prosciutto cotto
setacciate le farine, mettetele nella planetaria e, con il gancio a uncino, mescolatele con il lievito sbriciolato, aggiungete lo zucchero, l’acqua alternata all’olio e il sale; lavorate fino a quando l’impasto s’incorda al gancio, staccandosi completamente dal bicchiere del Ken. Spennellate con un filo d’olio una ciotola, disponete dentro l’impasto, coprite con un canovaccio umido e mettete in forno spento con la luce accesa per almeno un’ora o fino a quando raddoppierà il suo volume. Recuperate l’impasto, sgonfiatelo su un piano leggermente infarinato e dividetelo in due. Stendete una porzione per volta sul piano infarinato realizzando un rettangolo, distribuite 3 cucchiai di salsa lasciando un bordo di 2 cm libero tutt’intorno, una spolverata di origano, 3 fette di prosciutto e metà della tuma tagliata a dadini. Chiudete i lati corti dell’impasto verso l’interno e arrotolate il lato lungo ben stretto. Ponete in una teglia foderata con carta forno con la chiusura in basso, effettuate dei tagli obliqui sulla superficie, se volete l’effetto vulcano, e fate lievitare nel forno spento con la luce accesa ancora mezz’ora.
Scaldate il forno a 200°C, spennellate la superficie dello stromboli con un velo d’olio e una macinata di pepe, infornate per circa 25-30 minuti. Servite caldo. Se cuocete con una teglia per pizza Emile Henry ponetela molto ben infarinata, sul fondo del forno a contatto con la fiamma, quando cambierà colore sarà a temperatura, con l’aiuto di una pala per pizza molto ben infarinata, prelevate uno “Stromboli” per volta e adagiandolo sulla teglia. Cuocete come sopra.
vicini_vicini
Queste brioscine o briochine per non offendere i più, non sono molto dolci, si posso mangiare con i formaggi e le confetture per la versione salata o farcire con altre creme o marmellate per la versione dolce. Ciò che stupisce è la morbidezza del prodotto finito.
Nel bicchiere della planetaria mettete la farina, lo zucchero, il lievito sbriciolato e i semi della vaniglia, azionare la macchina al minimo, con il gancio a uncino, aggiungete poco per volta le uova, il latte e la panna acida e il sale, dopo aver unito tutti gli ingredienti fate lavorare la macchina fino a quando l’impasto si staccherà dal bicchiere attorcigliandosi al gancio mantenendosi sempre molto idratato.