Filetto al pepe verde

Questo è un piatto che adoro, perchè a me piace la carne tenera e al sangue…
Una ricetta facilissima e veloce a meno del riposo della carne.
Ingredienti per 4 persone:
4 fette di filetto di 3 cm di spessore,chiedete quelle centrali perchè sono rotonde
mezzo bicchiere di vino bianco
un bicchierino di cognac
2o0 ml di panna
un cucchiaio di grani di pepe verde in salamoia
una noce di burro
olio extravergine di oliva
sale
timo
Legate i filetti con lo spago da cucina cospargeteli con il pepe leggermente schiacciato in un mortaio, premete con le mani per farli aderire. coprite e lasciate riposare per un’ora. Scaldate il burro in una larga padella con 2 cucchiai d’olio e fate rosolare i filettio per 3-4 minuti per parte; bagnateli con il cognac e fiammeggiate; quando la fiamma si spegne toglieteli dalla padella senza pungerli, e teneteli al caldo, coperto. Unite il vino al fondo di cottura e lascdiatelo ridurre della metà; quindi aggiungete la panna e fate restringere ancora qualche minuto a fiamma bassa.
Rimettete in padella i filetti e il succo che si è formato; salate e lasciate insaporire un paio di minuti. Servite la carne irrorata con la salsa di cottura, decorate con foglioline di timo

Biscotti al burro e cioccolato

Ebbene si! mi sto divertendo a realizzare le ricettine delle amiche cuoche-blogger.
Lalla, nella sua ricettina dice che sono buonissimi…credetele! Anch’io ho avuto lo stesso problema che ha avuto lei nell’uso della sac a poche; durante la cottura hanno perso la forma a stella del beccuccio, e non so il perchè. In questa ricetta ci sono delle piccolissime varianti che potrete verificare andando a sbirciare anche nella sua cucina 😉
Ingredienti
400 g di farina
200 g di burro
200 g di zucchero al velo
3 uova
1 fialetta aroma fiori d’arancio
1 pizzico di sale
1 confezione di glassa al cioccolato pronta da 125 g
Accendete il forno a 180°C. In una ciotola, lavorate il burro morbido fino ad ottenere una crema. Aggiungete lo zucchero al velo setacciato ed incorporatelo bene. Aggiungete l’aroma ed il sale, le uova uno alla volta, amalgamando bene quello precedente. Aggiungete poco alla volta la farina setacciata, lasciate riposare per 15 minuti; dopo, con l’aiuto di una spatola, versate il composto in una sac a poche con beccuccio a stella. Rivestite una teglia con della carta forno, disporre sulla teglia la pasta realizzando con la sac a poche, dei bastoncini o delle “s” o cerchi. Cuocete in forno per circa 20′. Sciogliete la glassa in un pentolino secondo le istruzioni della stessa, versatela in una ciotolina ed intingete i biscotti freddi, fateli indurire su carta forno.


Risotto al radicchio trevigiano, speck e mandorle


Venerdì ho preparato questo risottino di Tuki che mi perdonerà (spero) se non ho usato lo speck di Sauris… comunque la ringrazio per la ricetta perchè è deliziosa
Ingredienti per 4 persone:
1 l di brodo vegetale
5-6 cucchiai d’olio extravergine di oliva
1 cipolla
320 g di riso per risotti
1 bicchiere di vino bianco secco
una noce di burro
50 g di parmigiano
200 g di radicchio trevigiano
100 g di speck
una manciata di mandorle a lamelle
sale
pepe

Mondate il radicchio e affettatelo, tagliare lo speck a listarelle. Tritate finemente la cipolla e fatela appassire nell’olio, aggiungere metà dello speck, metà del radicchio e lasciate insaporire per circa un minuto. Aggiungete il riso e fatelo tostare a fuoco alto, poi sfumate con il vino. Portare a cottura il riso aggiungendo altro brodo bollente poco per volta e mescolando; dopo circa 10 minuti di cottura aggiungete il radicchio rimasto. Durante la cottura tostate le mandorle in un padellino antiaderente; in un altro soffriggete in pochissimo olio lo speck rimasto, quando diventerà croccante sarà pronto. A fine cottura regolate di sale, pepate e mantecate con una noce di burro e il parmigiano. Mettete nei piatti e decorate con lo speck croccante e le lamelle di mandorle.

Vesuvio in crema di noci e sparacelli


Questa pasta è davvero favolosa!Marzia l’aveva detto, in effetti aveva proprio ragione
ho cambiato solo il formato della pasta , ma il “succo del discorso” è lo stesso
andiamo per ordine
ingredienti per noi 3
270 g di pasta formato Vesuvio
4 mazzetti di sparacelli
50 g di gherigli di noci
20 g di mollica di pane fresco
una bustina di zafferano
100 ml di panna
40 g di parmigiano grattugiato…ma me lo sono scordato 🙂
mezzo spicchio d’aglio
noce moscata
sale e pepe
tritate con il minipimer le noci , la mollica di pane, la panna, l’aglio, una presa di sale, una bella grattugiata di noce moscata e una macinata di pepe, riducete in crema, io ho usato della panna a lunga conservazione quindi il composto è risultato abbastanza denso. mondate e lavate gli sparacelli (broccoletti) e riduceteli in piccole cime. Portate a bollore abbondante acqua salata, versate lo zafferano e lessate gli sparacelli, quando i fiori sono cotti ma non sfatti, scolateli e metteteli da parte. Cuocete la pasta nella stessa acqua di cottura della verdura. In una terrina scolate la pasta e conditela con la crema di noci, mescolate ed aggiungete qualche mestolino d’acqua della pasta per rendete fluido il condimento, aggiungete la verdura, mescolate e servite, con il parmigiano grattugiato. Come dicevo io l’ho dimenticato ma devo dire che va bene anche senza.



alchechengi in rosso

Ci sono sere in cui ci piace coccolarci e perchè no concederci un aperitivo nell’attesa del pasto
in questi casi do un occhiata in frigo questa sera ho trovato uno spumante prosecco e una bottiglia di sanbitter rosso, in dispensa c’erano dei crackers alle olive e nel pomeriggio avevo comprato degli alchechengi…detto fatto!
ho mischiato 20 cl di spumante e 10 cl di sanbitter, ho mescolato e versato nei flut, ho sbucciato gli alchechengi li ho lavati, intaccati e messi sui bicchieri.
una cosina semplice semplice che rincuora l’anima

“Le mani nella marmellata”

NO! non è un post di cucina, è una repressione per i blog.
Blogger che si fa?
credo sia il caso di organizzare un MeMe serio serio;

Dal blog di Beppe Grillo…

“Boing Boing, il terzo blog del mondo, ha scritto della legge Levi-Prodi. Il Governo ha fatto un figura mondiale di incompetenza. Levi, un signor Nessuno eletto da nessuno, ha spiegato che c’è stata, per mesi, una consultazione con tutti i protagonisti del settore per redigere la legge, inclusi gli edicolanti. I blogger sono stati esclusi. Gli operatori della Rete sono stati esclusi. Con chi ha parlato Levi? Con Berlusconi, con De Benedetti? Non certo con i ministri del Governo.
Non ha illustrato la legge al titolare del ministero delle Comunicazioni, quello che avrebbe dovuto scriverla.
Il Consiglio dei Ministri è un luogo ben strano. Vorrei poterlo filmare. Il 12 ottobre alla presentazione della Levi-Prodi chi c’era dormiva e se non dormiva pensava ad altro:
– “mi prendo la mia parte di responsabilità per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo…che autorizza interpretazioni estensive che potrebbero limitare l’attività di molti siti e blog. Molto meglio lasciare le regole attuali…” Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni
– “non è stato discusso nel Consiglio dei Ministri del 12 ottobre perchè presentato come provvedimento di normale routine.” Antonio Di Pietro, Ministro delle Infrastrutture
– “dico subito che quel giorno, dopo aver tentato di migliorare il decreto sul welfare, sono dovuto correre al Quirinale per premiare i giovani impegnati sul cambiamento climatico e non ho potuto seguire la norma che sta allarmando la Rete. Rileggendola oggi, mi sembra decisamente restrittiva per chi gestisce un blog o una pagina web.” Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente

Per evitare altre brutte figure Prodi pubblichi prima le proposte del Consiglio on line, legga i commenti e poi proceda. I cittadini sarebbero informati e anche i Ministri.
La Commissione cultura della Camera esamina oggi la Levi-Prodi. Vorrei che la discussione sia resa pubblica con la possibilità di commentarla.
Levi ha dichiarato: “Per ogni legge, il passaggio parlamentare è l’occasione per migliorare i testi e, quando necessario, chiarire i punti ambigui”. La legge l’ha scritta lui su dettatura di Prodi. I casi sono due : Levi ci è o ci fa. Sicuramente ci ha provato. Questa volta sono stati presi con le mani nella marmellata. Ma quante volte ci hanno provato con successo senza che nessuno lo sapesse?”

Nocciole e cioccolato






questa doveva essere una copia di una ricettina di Viola…, noci e cioccolato solo che è cambiata in itinere. Va beh, pazienza.
200 g di zucchero
4 uova
75 g di cacao amaro
40 g di crema di nocciole
270 g di nocciole

Sbattete i tuorli con lo zucchero e amalgamate bene fino ad ottenere un composto lucido e omogeneo, aggiungete il cacao setacciato ed amalgamate al composto. Unitela la crema di nocciole e lavorate ancora. A parte montate a neve ferma gli albumi ed incorporateli al composrto di cacao. Aggiungete le nocciole tritate grossolanamente in un mortaio. Imburrate ed infarinate uno stampo rettangolare, versate il composto, livellatelo e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 20-25 minuti. Sformate su una gratella e fate raffreddare.

Strudel di zucchine e basilico

e buona seraaa! Ma vi rendete conto che fatica ogni sera, solo pensare cosa preparare per cena? marò…
comunque anche questa sera abbiamo cenato 🙂 un impasto farcito con delle zucchine e formaggio morbido, ci andrebbe la ricotta, ma al mio sposo non piace particolarmente, quindi ho optato per un Philadelfia.
Ingredienti per 8 persone
200 g di farina
400 g di zucchine
400 g di philadelfia
un uovo
un mazzo di basilico
uno spicchio d’aglio
40 g di pinoli
50 g di parmigiano grattugiato
100 g di pesto alla genovese
olio extravergine d’oliva
sale
pepe
Disponete la farina a fontana su una spianatoia, mettete al centro una presa di sale. 2 cucchiai d’olio, l’uovo e mezzo dl abbondante di acqua tiepida. Impastate gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo; ponetelo in una ciotola dentro il forno spento, fatelo riposare per un’ora.
spuntate, lavate le zucchine, grattugiatele con una grattugia a fori grossi e mettetele da parte; sbucciate e tritate lo spicchio d’aglio. Scaldate 3 cucchiai d’olio in una padella e aggiungete l’aglio tritato e i pinoli e quando quest’ultimi inizieranno a dorare, unite le zucchine. Cuocetele a fiamma media fino a quando non avranno emesso tutta l’acqua di vegetazione; regolate di sale pepate e togliete dal fuoco. In una ciotola mescolate il formaggio con il parmigiano, un pizzico di sale e una macinata di pepe; stendete la pasta sopra un canovaccio cosparso di farina e spianatela con un matterello infarinato fino ad ottenere una sfoglia di circa un mm, stendetevi sopra il composto di formaggio, lasciando un margine libero di circa 2 dita, tagliuzzate le foglie di basilico e terminate con le zucchine. Ripiegate verso l’interno i bordi della pasta e, aiutandovi con il canovaccio arrotolate la pasta sul ripieno

Trasferite lo strudel sulla placca rivestita da carta forno, piegatelo in modo da ottenere un semicerchio e cuocetelo in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti

Spennellate la pasta con un cucchiaio d’olio, lasciare intiepidire lo strudel e servitelo come piatto unico con il pesto a parte



Patate in padella di Ida

Quando preparerete queste patate (SE le preparerete), troverete che la ricetta è pressochè espressa, in 20 minuti servirete un contorno classico ma non troppo. E vi sentirete dire:”ma sono al forno?” . Ho chiesto la stessa cosa a Ida quando me le offerte una sera a cena da lei. Invece no! sono cotte in padella con un bel po’ di burro…ma chissenefrega, sono buonissime.

Ingredienti per 4 persone:
4 patate grosse
60 g di burro
q.b. olio extra vergine d’oliva
2 rametti di rosmarino
sale
pepe

Tagliate a tocchetti le patate, mettetele in padella con il rosmarino, un filo d’olio e il burro, coprite con un coperchio e se durante la cottura s’asciugano aggiungete ancora un filino d’olio; mescolate spesso. Quando le patate sono morbide, togliete il coperchio e alzate la fiamma mescolando.

Braciole alla messinese

Ricetta della mia città, semplice e versatile, si può preparare d’estate alla brace, e d’inverno in forno, c’è chi le fa al sugo…ma non c’azzecca.
Non sono involtini perchè sono piccoli bocconi teneri teneri, ed il ripieno è di una semplicità inverosimile 🙂

Dal vostro macellaio di fiducia, fate tagliare del carpaccio di carne di vitello o manzo, le fette saranno grandi, voi riducetele alla dimensione che vedete sotto…andiamo per ordine, perchè di questo passo, la cosa da semplice, diventa complicata

Ingredienti per 4 persone:
500 g di vitello tagliato come il carpaccio
200 g di pangrattato
100 g di parmigiano grattugiato
un bel mazzetto di prezzemolo
100 g di olio extra vergine d’oliva
olio per l’ammollo della carne
sale e pepe

Immergete la carne in olio extra vergine di oliva condita con il sale. Fate riposare minimo un’ora
Nel frattempo preparate la mollica di pangrattato con il prezzemolo tritato, 100 g d’olio e il parmigiano grattugiato; impastate ed amalgamate bene. C’è chi mette uno spicchio di aglio tritato: io no!
Riempite le fettine e richiudetele dai lati affinchè non fuoriesca il condimento. Infilzate negli spiedini e ripassate nella mollica. Se avete a disposizione una brace meglio, ma in questo caso decidete prima di far fare le fettine leggermente più spesse, in caso contrario non disperate infornate a 180° C per circa 15 minuti, girateli a metà cottura.