il conforto dell’autunno

Confortevoli, calde, rassicuranti; sono le minestre. Dove fa freddo sono pressoché obbligatorie. Se poi si tramutano in zuppe meglio ancora, così ci bagni il panuzzo; ancora più confortevole, direi.
Anche se qui il freddo l’aspettiamo ancora, molti miei compaesani hanno cambiato stagione seguendo i dettami del calendario. Se iddu dice che è autunno, moltissimi si imbacuccano, perdendo di vista lo stato termico ambientale. Eh va beh! Niente ci fa, sudo a guardarli. Non che mi dispiaccia il troppo caldo eh, ma c’è chi si è stancato e vorrebbe girare pagina. Io ho promesso di non lamentarmi e, in effetti, ancora non ne ho motivo ahahahahahah!
per 4 cristiani
300 g di lenticchie nere
una di cipolla rossa
uno spicchio d’aglio
una costa di sedano
una carota
250 g di cimette di cavolfiore violetto di Catania
60 ml di vino rosso
mezzo peperoncino, circa 8 cm
olio extra vergine d’oliva
10 pomodori secchi sott’olio
900 ml di acqua a temperatura ambiente.

 Lavate le lenticchie, il cavolfiore ridotto in cimette e il sedano. Mondate la carota, l’aglio, la cipolla e realizzate un battuto insieme con il sedano. Mettete il trito in una risottiera e procedete con il soffritto versando 4 cucchiai d’olio e il peperoncino tagliato a metà. Aggiungete le cimette e le lenticchie. Mescolate per fare insaporire e poi irrorate con il vino che farete evaporare a fiamma alta sempre mescolando.

 Abbassate la fiamma, versate tutta l’acqua, chiudete con il coperchio e procedete alla cottura per circa 40-45 minuti. A fine cottura aggiustate di sale e fate riposare qualche minuto. Nel contempo tagliate a filetti sottili i pomodori secchi e metteteli da parte. Servite nelle scodelle decorandole con i pomodori secchi e insaporendo con un giro d’olio nuovo crudo.