Le parole che abbiamo in sospeso, quelle che danno una ragione e proiettano vagheggiamenti lontani. Debiti di emozioni appese, segnate da separazioni algide, pesanti, imposte.
Ripenserò a tutto il bene che ho avuto in regalo; peserò l’assenza come fosse un ingrediente segreto da usare per un impasto, provando a trasformarla in qualcosa di bello e buono per me. Vorrei pesare il niente tuo con il mio tutto, assaggiare e aggiustarlo di zucchero, aggiungere un pizzico di sale e uno di bicarbonato che fa miracoli, quasi sempre. Infilo il mio anello di sempre al pollice sinistro, la spirale di pallini d’argento ora ha un’anima d’oro, più resistente e flessibile. Evoca un “per sempre” che non esiste. Mi tiro su i jeans che cominciano a cascare sui fianchi, indosso il grembiule e vado a principiare.
tartellette salate con robiola e pomodorini secchi
per la pasta brisée:
300 g di farina
75 g di burro
75 g di strutto
un paio di cucchiai di acqua fredda
un pizzico di sale
per il ripieno:
300 g di robiola
un mazzetto di basilico
5-6 fiori di cannella macinati o una spezia a tuo piacimento
una trentina di pomodorini secchi ammollati in acqua bollente e poi asciugati
impasta gli ingredienti per la brisée senza l’acqua che aggiungerai in ultimo per addensare il composto. Realizza una palla che avvolgerai dentro la pellicola; riponi in frigo per un’ora. Recupera l’impasto stendilo raggiungendo uno spessore di circa 2-3 mm, ritaglia la sfoglia con un coppapasta da 6 cm di diametro e fodera con questi dischi uno stampo da mini muffin. con queste dosi otterrai circa una quarantina di tartellette. Inforna a 180°C per circa 10 minuti o fino a quando le ciotoline di pasta si coloreranno di un bell’oro. Sforna e fai raffreddare.
Mescola con una frusta a fili montandola un po’, la robiola con il basilico tritato e la spezia che hai scelto, macinata finemente. Passala in frigo fino quasi al momento di servire, almeno un’ora. Monta una bocchetta a stella dentro un sac-a-poche, riempilo con la crema di robiola e poi riempi le tartellette. Finisci con uno o due pomodorini e servi. Oh, poi mi cunti.
Annalisa
Parole e gesti che accompagnano un piatto delizioso, come piccoli gioielli che si susseguono in fila facendo sognare gusto, vista e cuore..
Claudia Magistro
tesoro bello, grazie
ti abbraccio
Cla
Voyance par mail gratuit
La ringrazio molto per questa informazione utile e prezioso. Super blog, bravo!