quando scopiazzare diventa un’arte

un giorno, non molto lontano, ero da Babs a commentare questi deliziosi finger food. Molto dopo non riuscivo a togliermeli dalla testa, tipo chiodo fisso, continuavo a pensare a QuestiNonSiSaComeChiamarli. Allora, perfettamente allineata al mio non_stile, le ho rubato l’idea e li ho fatti anch’io. Complice un impasto polpettizzato, ospiti in arrivo e assenza di  cose di capriccio (leggasi antipasto).
Pacchetti di pasta phillo con ripieno a sentimento
300 g di tritato misto tra maiale e manzo
1 uovo
100 ml di panna
150 g mix di pangrattato, parmigiano, pepe e prezzemolo
olio extra vergine d’oliva
pesto alla genovese qb
6 fogli di pasta phillo 36*39 cm
burro qb
preparate le polpette come fate di solito, io ho mischiato maiale e manzo tritati, un bel mazzetto di prezzemolo tritato, pan grattato, parmigiano, sale, pepe, l’uovo e la panna. Voi, leggendo il titolo della ricetta, potreste riempirli come più vi piace, a sentimento dunque, anche mischiando delle verdurine croccanti precedentemente scottate tipo carote e zucchine.
Impastate con le mani amalgamando per bene gli ingredienti. Prelevate una parte di impasto e fate dei salsicciotti, friggeteli nell’olio caldo e poi fategli perdere l’unto in eccesso su un foglio di carta assorbente.
Tagliate i fogli di pasta phillo in 2 nel senso longitudinale e in 3 in quello trasversale, spennellate ogni porzione con il burro fuso e sovrapponete i foglietti ricavati a due a due. Collocate alla base di ogni foglietto un salsicciotto, pennellatelo con un’idea di pesto alla genovese,  arrotolate chiudendo le parti laterali e spennellate con il burro. Ponete i pacchetti su una teglia foderata di carta forno e infornate a 200°C per 10-15 minuti o fino a quando la pasta assume un colore dorato. Servite tiepidi.

Problema

La mamma, l’altra sera a cena, ha preparato 13 polpette moBBide, noi eravamo 3 e ne abbiamo mangiate 9.
Che fine ha fatto fare, la mamma, alle 4 polpette crude rimaste e a quella ‘nticchia di purea avanzata? 😀
(oh! che fa, ce li giochiamo questi numeri? ahahahahah)
Cocotte in crosta di patate
vi servono 2 cocotte
che spennellerete di olio, poi le spolverate con del pangrattato

in ognuna, spingete dentro una polpetta,

 distribuite 2 fettine di formaggio, io ho usato svizzero originale,

 mezza fetta di prosciutto cotto,

l’altra polpetta,

la purea di patate avanzata, che avrete sciolto sul fuoco, con un po’ di latte, ovviamente tirandola fuori dal frigo una mappazza è!

 distribuitela bene,

 spolverate con del pangrattato,

infornate in forno caldo a 200°C per circa mezz’ora

 questa ricetta partecipa al contest “tutto in cocotte” di Imma di “dolci a go go” in collaborazione con Le Creuset

ma che cos’è 2.1

potrebbero ricordare le arancine, ma di riso non ce n’è nemmeno l’ombra; potrebbe essere un giardino giapponese, con tanto di lanterna, bello, rilassante ma non si mangia; potrebbero essere delle polpette… in questo caso sarebbero delle polpette con il cuore moBBido moBBido 🙂
e sia!

Polpette con cuore moBBido su letto di purea di patate stile giardino giapponese, da un’idea di arancine siciliane… non tutto, ma di tutto insomma 😉
per 4 persone
150 g di vitello macinato
150 g di tritato di salsiccia
1 uovo
60 g di parmigiano grattugiato
100 ml di panna
4 fette di pancarrè
1 mazzetto di prezzemolo tritato
la scorza grattugiata di mezzo limone
per il cuore moBBido:
1 patata rossa di circa 200 g
30 g di burro
50 ml di latte
1 grattatina di noce moscata
60 g di formaggio tipo galbanino
sale e pepe
per la finitura delle polpette:
un uovo sbattuto
pane grattugiato qb
olio per friggere
mettete in una piccola casseruola la patata con la buccia dopo averla lavata. Coprite con acqua fredda e cuocete per almeno 45 minuti o fino a quando, infilzandola con una forchetta, sarà morbida. Eliminate la crosta dalle fette di pancarrè e ammollatele nella panna. Impastate le due carni, meglio sarebbe se fossero tritate insieme; unite 30 g di parmigiano, il prezzemolo, l’uovo, la scorza grattugiata di mezzo limone, il pancarrè ammollato nella panna, aggiustate di sale e pepate, mescolate bene e amalgamate.
Preparate la purea del ripieno. Sbucciate la patata ancora calda, schiacciatela con lo schiacciapatate direttamente in un tegamino con il burro e ponetela sul fuoco moderato, mescolate per fare sciogliere il burro, unite il latte poco alla volta per amalgamare gradatamente; togliete dal fuoco  e aggiungete gli ultimi 30 g di parmigiano, la grattatina di noce moscata, aggiustate di sale e pepate. Verrà una purea più soda. Tagliate a quadrucci il formaggio.
Adesso preparate le polpette, stendendo un po’ di impasto preparato, sul palmo della mano; mettete una parte di purea e qualche quadruccio di formaggio; richiudete l’impasto di carne sul ripieno e formate la polpetta. Finite così tutti gli ingredienti. Preparate la finitura delle polpette. Sbattete l’uovo, passate una polpetta alla volta, rigiratela sul pane grattugiato e ponetela su un piatto, fate così con tutte le polpette.

 
Mettete l’olio in una padella dai bordi alti, quando l’olio è caldo tuffatevi le polpette, e rigiratele spesso molto delicatamente, non vi allontanate, non fate nessun’altra cosa, state li a controllare. Fate perdere l’unto in eccesso su carta assorbente.

Prima di cominciare a friggere, vi consiglio di preparare il letto di purea. Io ho usato:
3 patate rosse medie circa 600g
60 g di burro
60 g di parmigiano grattugiato
200 ml di latte.
seguite il procedimento sopra descritto per preparare quest’altra purea.
Servite preparando il piatto singolo, disponendo uno specchio di purea tiepido e sopra le polpette calde.

Natale da me!

nessuna invenzione, copiato paro paro senza nessuna variazione e per la prima volta, senza possibilità di replica. Un esercizio riuscito al primo colpo ahahahah
l’esercizio lo trovate sulla mia rivista preferita mancoadiLLo SALE&PEPE, nel numero di gennaio 2003

allora, per eseguire a mestiere l’esercizio, andate dal vostro macellaio di fiducia e, se siete 12 quanti eravamo noi, fatevi dare un kg e mezzo di filetto di vitello 😉
accattate anche; 60 g di mandorle e 60 g di pistacchi, un po’ di senape delicata e 250 g di pancetta tagliata a fettine sottili, 5 cucchiai di miele di melata, 10 scalogni, 5 mele rosse, 100 ml di aceto di mele, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe.

In una ciotola mettete gli scalogni sbucciati e tagliati a metà e le mele lavate, private del torsolo e tagliate a spicchi; bagnate con l’aceto e mescolate il miele, lasciate insaporire ben bene; nel frattempo fate tostare le mandorle in un padellino antiaderente e poi, dopo averle fatte raffreddare, tritatele grossolanamente insieme con i pistacchi. Spalmate, con una spatolina, tutta la superficie del filetto con la senape, mettetelo su un foglio di carta forno cosparso con il trito di frutta secca e fatelo girare facendo aderire la granella. Allineate metà delle fette di pancetta su un tagliere, adagiate al centro la carne e copritela con le fatte rimaste, avvolgendola completamente. Fermate la pancetta con un giro di spago e trasferite il tutto dentro una teglia unta d’olio. Distribuite intorno l’insieme di scalogni, mele e il sughetto di aceto; ungete con 8 cucchiai d’olio, aggiungete un pizzico di sale e una macinata di pepe. Mettete la teglia con un coperchio, in forno caldo a 200°C per un’ora e mezza durante la quale bagnate spesso la carne con il fondo di cottura. Controllate la cottura con l’apposito termometro, dopo un’ora abbiate cura di togliere il coperchio. Togliete il filetto dal fondo fatelo riposare 5 minuti e poi tagliatelo a fettine non tropo sottili e disponetelo su un piatto da portata con il fondo di cottura e le mele.

…ma quante idee ti do!

già, ma quante me ne dai?
praticamente esisto grazie a te! ahahahahahahah!
che fortunata donna sono io eh?
maaaa, dimmi ‘na cosa, e tu? Tu che sbafi le tue idee cucinate da me? come sei?
dai dimmelo tu!
scusate era una delle tante chiacchierate tra i due sposi… lui ed io.
lui mi da le idee
e io le cucino
anche questa volta era una buona…idea?
se leggi questo post rispondimi 😉
ci vediamo a pranzo! (indovina che se magna?)
ahahahahaha
spezzatino di vitello, salCiCCia e patate ma quante idee ti do

per noi due perchè la nica era ad un pigiama party
300 g di vitellina tagliata a cubetti (vitello tenero)
200 g di salCiCCia
300 g di patate
100 ml di vino bianco
1 spicchio d’aglio
30 g di pancetta
olio extra vergine d’oliva
una fogia d’alloro
un cucchiaino di foglie di rosmarino
farina qb
un cucchiaino di concentrato di pomodoro
500 ml di acqua bollente
una vaschetta di “cuore di brodo” Knorr vegetale oppure se preferite un dado per brodo classico

in un tegame di coccio soffriggete l’aglio tritato con il rosmarino, aggiungete i pezzetti di carne leggermente infarinati, la pancetta, 50 g di salsiccia sminuzzata e quella restante a tocchetti. rosolate mescolando per pochi minuti aggiungete il vino, fatelo evaporare. Aggiungete il concentrato di pomodoro e quattro mestoli d’acqua bollente, unite l’alloro e il “cuore di brodo” coprite con il coperchio abbassate la fiamma al minimo e prosegute la cottura per 30 minuti, aggiugendo dell’acqua bollente mescolando. Sbucciate le patate e taglitele a dadini, unitele allo spezzatino, aggiungete ancora acqua bollente, pepate e proseguite la cottura per altri trenta minuti.


è primaveraaaaaaaaa…

svegliatevi bambineeeeee, alle ‘Ascine messer aprile fa il rubacuooooorrrrrrr
ahahahah, evviva finalmente! da un po’ di giorni mi canto e mi ricanto la “mattinata fiorentina “
è, secondo me, la canzone più azzeccata per cominciare ogni santissima giornata di sole ahhhhhh non ne potevo più di pioggia freddo e ventazzo mallitto!
approfitto di queste mie pagine per augurare a tutti voi lettori adorabili (ma anche a quelli stolti) Buona Pasqua!
😀

questa ricetta è tratta dal numero di aprile de “la Cucina” del CORRIERE DELLA SERA
ho manipolato l’esecuzione avvicinandola ai miei gusti

per 4 persone:
4 medaglioni di filetto di manzo da 150 g ciascuno
90 g di burro a temperatura ambiente
una noce di burro
10 g di prezzemolo
10 g di basilico
10 g di timo
4 patate medie
4 spicchi d’aglio fresco
1 piccola cipolla rossa di tropea
2 fette pancarrè senza il bordo
1 cucchiaio di succo di limone sale e pepe
lavate le patate, mettetele in una casseruola con l’acqua fredda portate ad ebolizione, salate e fate cuocere per una ventina di minuti. Io le ho pelate dopo la cottura anche se la ricetta non lo prevede, mi ni futtivi ;), mettetele in una teglia irroratele con un filo d’olio e gli spicchi d’aglio con la buccia, infornate a 180°C per 30 minuti. Tritate le erbe aromatiche (tenete da parte un bel cucchiaio abbondante), mischiatele con il burro, il pepe e il succo del limone lavorando con una forchetta in una terrina; mettete il burro in un foglio di alluminio lavorandolo formando un salsicciotto. Chiudete e mettete in freezer a rassodare. Tritate la cipolla, mischiatela alle erbe aromatiche messe da parte, il pancarrè passato nel mixer, ponete le briciole ottenute in un padellino, sprcato da una goccia d’olio extra vergine d’oliva, fate tostare con pochissimo zucchero, la punta di un cucchiaino e mettete da parte. Legate i medaglioni con del filo da cucina.

In una padella fate fondere una noce di burro e cuocete pochi minuti per parte, dai 5 ai 7 minuti, dipende moltissimo dall’altezza dei medaglioni se esagerate con la cottura sarà compromessa la morbidezza del risultato finale. Salate a fine cottura, mentre la carne è ancora sul fuoco ponete sulle fette le rotelline di burro aromatizzato cospargete con il miscuglio di pane ed erbe, spegnete il fuoco, eliminate il filo (io mu scurdai!)che tiene in forma la carne e servite subito con le patate tagliate a pezzetti grossolani.
Nelle foto noterete che ci sono anche dei carciofi…li ho aggiunti come contorno insieme con le patate. Prendete 2 carciofi puliteli e affettateli, immergeteli in acqua acidualata con il limone, scolateli e saltateli in padella con un paio di cucchiai d’olio, dell’aglio fresco intero e delle erbette aromatiche, quando sono cotti salate e pepate.

Cla, mi fai le polpettine in bianco…

…come le fa mia madre?
quando lo sposo ti dice di fare un piatto come lo faceva sua madre è la fine, mai e poi mai ti verrà uguale ma nemmeno simile ahahahahahah ma per far si che, almeno in apparenza, ci somigliasse, ho chiamato la mia suocerina e lei felice, mi ha raccontato la sua ricettuzza
“prendi la cipollina, la carotina…” :*
lìimpasto delle polpette è mio perchè lei nel racconto mi disse “fai le polpette come al solito …”
🙂
era contenta che l’avessi chiamata per una consulenza culinaria 🙂
Mia suocera aveva e ha tutt’ora, una montagna di cose che negli anni, ha distribuito ai sui figli, tra le tante cose che ho ricevuto, ce n’è stata una che le ho chiesto sfacciatamente…un vasetto anni 50 regalato al suo matrimonio lo vedete nella foto non ho saputo resistere 😀

per 4 persone
per le polpette
350 g di tritato di vitello
5 fette di prosciutto crudo tritato
1 uovo
qualche manciata di pangrattato
latte per ammorbidire l’impasto qualche cucchiaio, verificate la morbidezza con le mani
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
un mazzetto di prezzemolo tritato
sale
pepe

4 o 5 patate
2 scalogni
una carota
un mazzetto di prezzemolo
2 pomodori rossi
olio extra verdgine d’oliva
tritate la cipollina, il prezzemolo e la carota, riducete a cubetti piccoli il pomodoro, cuocete il tutto in un tegame capiente con 3 cucchiai d’olio e il coperchio per pochi minuti, unite le patate sbucciate e tagliate a cubetti, fate insaporire e poi versate dell’acqua fino quasi a coprire le patate. Friggete le polpette e poi quasi a fine cottura delle patate aggiungete le polpette cotte, facendole insaporire. Con il sughetto potete condire gli spaghetti 😉

…alla domanda “come sono venute? “
“…non mi ricordo più il sapore di quelle di mia madre…”
che dire?
ahahahahahah

cucinate ancora nella vecchia maniera?

Io si!
non ho una batteria da cucina o_0
sapete quelle favolose con fondo spesso un cm, in acciao inox 18/10 con innumerevoli pezzi di tutte le dimensioni, adatti a tuttissime le sigenze, di alta qualità etc etc…?
ecco no io non l’ho
piuttosto ho racimolato a pezzi e bocconi cimeli storici di mia suocera, di mia nonna, e via via arrivando ai giorni “nostri” pezzi di batteria da cucina di mia madre 😉
quando nì maritammo, abbiamo piuttosto accattato tegami e pentole di coccio
nemmeno l’ombra della pentola a pressione giammai!
ma non mi lamento no anzi, sembra quasi che quando mangi un prodotto venuto fuori dalla cottura in un pentolame antico ti pare di tornare indietro nel tempo…magari mi compro la cucina a legna ahahahah
va beh qualunque sia il “supporto” assaggiate questo contorno a delle semplicissime scaloppine

Scaloppine di carpaccio con chiodini e mandorle a lamelle

300 g di funghi chiodini
300 g di calvolfiore lessato
300 g carpaccio
farina 00
burro
15 pomodorini secchi
30 g di mandorle a scaglie
mezzo bicchierino di grappa
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Pulite i funghi, tostate le mandorle. Tritate lo spicchio d’aglio e soffriggetelo nell’olio. Aggiungete i chiodini e fate insaporire, sfumate con la grappa, unite il cavolfiore lessato e ridotto in piccole cime, i pomodorini sciacquati dal sale di conservazione e tagliati a filetti, aggiustate di sale se necessario, pepate e mettete da parte al caldo. Nello stesso tegame sciogliete il burro. Passate velocemente nella farina le fettine di carpaccio, scuotete dalla farina in eccesso e cuocete nel burro, salate e servite caldo con il contorno cospargendo con le mandorle a lamelle.

salsiccia con l’uva


considerando che la torta bellissima ma crudissima non mi decido a rifarla, ho provato a unciri la salsiccia con l’uva e un mix di funghi trifolati…l’apoteosi dell’autunno (mortacci sua)
ve la consiglio perchè buonissima è!
per 6 persone:
1,500 di salsiccia tipo pizzaiola
un grappolo d’uva nera (fate voi a sentimento)
15 g di funghi porcini secchi
270 g di funghi champignon (ho usato solo cappelle)
1 confezione da 300 g di funghi misti surgelati
un mazzetto di prezzemolo
2 foglie d’alloro
un bicchiere vino bianco
uno spicchio d’aglio
mettete a bagno in acqua calda i funghi secchi. In una larga padella soffriggete con un paio di cucchiai d’olio l’aglio affettato, unite gli champignos, i funghi surgelati, e quelli secchi rinvenuti e strizzati delicatamente; coprite e cuocete per pochi minuti fino a quando i funghi lasciano l’acqua di vegetazione e cominciano la cottura, sfumateli con mezzo bicchiere di vino e alzate la fiamma, a fine cottura spolverate con abbondante prezzemolo tritato, salate, pepate e mettete da parte.
Nella stessa padella, non lavata mettete la salsiccia tagliata a pezzetti di circa 4-5 cm, bucherellatela e fatela saltare pochi minuti, unite il vino rimasto e alzate il fuoco, aggiungete l’alloro, l’uva precedentemente tagliata in due (gli acini più grossi) e liberata dei semi. Cuocete ancora qualche minuto mescolando, unite i funghi e fate insaporire. Servite tiepida

mi hanno detto che è già arrivato…

…SETTEMBRE 0_o

ma dico…ma come si permette ho faticato tanto per raggiungere quella fantastica stagione che è la MIA e che mi contraddistingue e lui è già arrivato? al posto suo mi vergognerei, come una ladra mi vergognerei, non sono cose che si fanno ad una signora 😀
ho pensato di avvolgerlo dentro un rotolino di carne rossa mischiato a un po’ d’estate che dite se ne accorgerà?

rotoli di scaloppine speziate
per 2 persone
230 g di scaloppine di vitello
60 g di pangrattato
10 fettine di speck tagliate sottili
20 g di pistacchi non salati
olio extra vergine d’oliva
20 g di parmigiano grattugiato
1 punta di cucchiaino di cannella in polvere
1 spicchio d’aglio
1/2 filetto d’acciuga sott’olio
2 cucchiai d’olio
250 g di pomodori piccadilly
50 g di olive verdi snocciolate
pepe bianco
sale
Tagliate le scaloppine a misura di involtino (10×6 cm circa), battetele con un batticarne fra due fogli di carta forno, fatele marinare per circa mezz’ora a bagno con olio e sale. Preparate il ripieno con il pangrattato, i pistacchi tagliati a coltello, il parmigiano, la cannella, un pizzico di sale e una generosa macinata di pepe bianco, amalgamate con un paio di cucchiai d’olio. Stendete le fettine di carne su un tagliere. Adagiate le fettine di speck a misura riempite con il mix di pangrattato, arrotolate, infilzate con uno spiedino e ripassateli sul pangrattato.
In un tegame, soffriggete l’aglio affettato finemente in un paio di cucchiai di olio, sciogliete l’alice, agggiungete i pomodori tagliati a metà, le olive tagliate grossolanamente. Cuocete per 10 minuti, unite il pangrattato avanzato, unite i rotoli di carne e fate cuocere a fuoco leggero con il coperchio, girando spesso. Servite gli spiedini con la salsina di pomodoro.