grigliamo?

certo cu tuttu ‘stu malu tempu…c’è poco da grigliare ma prima che si scatenasse Giove Pluvio [cu fu? cu fu che lu fici ‘ncazzari?] serate meritevoli ce ne sono state 😉
Non so nelle altre regioni della nostra amata Italia, ma in Sicilia l’involtino o semplicemente lo spiedino, impazza ce ne sono di tutte le misure e di tutte le miscellanee. Ve ne propongo 2 tipologie; un gruppo abbastanza veloce perchè realizzato con verdure, pezzi di carne bianca e rossa. L’altro gruppo è un po’ più laborioso ma se avete tempo a disposizione vi consiglio di proporli perchè buoni sono!

spiedini di carne mista:
per 8 persone:
6 fette di petto di pollo
400 g di salsiccia a nastro
3 puntine di maiale
1 peperone verde
1 peperone verde
2 pannocchie precotte
1 cipolla rossa
foglie di alloro
per la marinata:
2 spicchi d’aglio
3 rametti di rosmarino
6 foglie d’alloro
un ciuffo di salvia
un ciuffo di timo
un ciuffo di maggiorana
la scorza di un limone
olio extra vergine d’oliva

Il 12 ore prima, realizzate la marinata; tritate il rosmarino, l’aglio degerminato, l’alloro, la salvia, il timo e la maggiorana; grattugiate la scorza del limone e mescolate tutti gli aromi in una ciotola capiente con l’olio. Immergete la carne nella marinata e lasciate insaporire in frigorifero sino al momento di grigliarla. Preparate tutti gli ingredienti sul piano di lavoro in modo da essere pronti per infilzare il tutto negli spiedini. Lavate i peperoni, puliteli internamente e tagliateli a pezzetti. Pulite la cipolla e tagliatela a spicchi. Tagliate a rondelle le pannocchie. Tagliate la carne a tocchetti e il pollo in piccole striscioline e poi arrotolatele. Procuratevi degli spiedini e cominciate ad infilzare la carne alternandola alle verdure e alle foglie di alloro. Finite con una ruota di pannocchia.
In ultimo ma non per importanza, dovete procuravi uno sposo come il mio, che è bravissimo a cuocere alla griglia 😉

Spiedini di carne rossa
per 8 persone:
600 g di carpaccio
300 g di formaggio tipo Galbanino
1 cipolla rossa
foglie d’alloro
200 g di prosciutto cotto
pangrattato
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
Metete a bagno la carne nell’olio, con il sale e una macinata di pepe per almeno mezza giornata, Tagliate a pezzetti il formaggio e il prosciutto. Panate la carne che deve essere ridotta a fettine piccole ma non troppo, riempitele con poco formaggio e poco prosciutto arrotolatele chiudendone i lati ed infilzatele negli spiedini alternate con spicchi di cipolla e foglie d’alloro.
Cuocete nella griglia ben calda ma se volete anche in forno vengono buoni.


costolette di maiale agli aromi e purea di melenzane alla menta

Il lunedì di Pasqua da queste parti c’è stato tempo brutto, nonostante ciò siamo riusciti, tra una pioggia e una schiarita a gustare un po’ di carne alla brace come da tradizione 😀
la ricetta è liberamente tratta da una raccolta di sale & pepe
per 6
6 costolette di maiale (ovviamene potete usare altra carne il manualetto consigliava l’agnello)
3 melenzane lunghe medie
2 spicchi d’aglio
un ciuffetto di menta
3 rametti di rosmarino
6 foglie d’alloro
un ciuffo di salvia
un ciuffo di timo
un ciuffo di maggiorana
la scorza di un limone
olio extra vergine d’oliva

Tritate il rosmarino, l’aglio degerminato, l’alloro, la salvia, il timo e la maggiorana; grattugiate la scorza del limone e mescolate tutti gli aromi in una ciotola capiente con l’olio. La sera prima della grigliata, immergete le fette di carne nella marinata e lasciate insaporire in frigorifero sino al momento di grigliarla. Preparate il purea di melenzane arrostendo le melenzane con la buccia su una piastra rovente. Quando le melenzane sono cotte eliminate la buccia e frullate la polpa con la menta e un poco d’olio. Scolate le fettine di carne e cuocetele sulla griglia accompagnate con il purea.

Cake di carne e pisellini

ma che bella giornata di sole! finalmente comincio a ragionare (…forse ahahahahah)
volevo segnalarvi questa ricettuzza, ho modificato una ricetta di uno degli speciali di Sale&Pepe, un polpettone mobbido mobbido, che vale la “pena” di provare…
ingredienti per 4 persone
400 g di tritato di vitello
200 g di salsiccia
200 g di tritato di maiale
150 g di pisellini freschi già sgusciati
una cipolla rossa
un uovo
100 g di parmigiano grattugiato
mezzo bicchiere d’acqua
mezzo dado per brodo vegetale
2 fette di pane americano
150 g di bacon tagliato non troppo sottile
8 chiodi di garofano
una grattugiata di noce moscata
la punta di un cucchiaino di paprica forte
un paio di cucchiai d’olio
latte q.b.
timo fresco
sale
pepe

cuocete al vapore i pisellini fino a quando non si ammorbidiscono, circa una decina di minuti dal bollore. In una padella soffriggete con l’olio la cipolla tritata molto finemente, fatela appassire e poi unite l’acqua, il dado e il pane sbriciolato mescolate e spegnete. Raccogliete in una ciotola, la carne e la salsiccia sbiciolata e privata del budello, il parmigiano, l’uovo, il composto di pane e cipolla, il timo, le spezie e i chiodi di garofano pestati, amalgamamte ben bene, aggiustate di sale e pepate; unite un paio di cucchiai di latte se necessario. Rivestite le pareti di uno stampo da 30 cm per plum cake, con le fette di bacon facendole sbordare, trasferite il composto di carne all’interno dello stampo, livellatelo e ripiegate le fettine di bacon che sbordano. Infornate in forno caldo a 180°C per 20 minuti, poi coprite con un foglio di carta d’alluminio e fate cuocere per altri 20 minuti a 150°C. Sformate delicatamente, affettatelo dopo qualche minuto.

AGGIORNAMENTO: il giorno dopo ho sbriciolato il cake avanzato in una padella antiaderente, con un filo d’olio l’ho maneggiato, ho aggiunto un’idea di vino bianco e ho sfumato, ho agggiunto anche un’idea di estratto di pomodoro. Ho cotto la pasta e poi l’ho daltata in padella con la carne e il bacon ho aggiunto anche qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta…ed era buonissima

quando il cacao non guasta pietanza

questa ricetta l’avevo vista sul numero di Cucina Italiana di gennaio di quest’anno e m’aveva intrigato, poi l’ho vista anche nella loro cucina allora mi son detta “ok! il vitello al cacao lo proverò anch’io!”
ho preso
1 kg di megatello
4 chiodi di garofano
5 foglie d’alloro
un rametto di rosmarino
una bottiglia di Corvo rosso
un cipollotto
una costa di sedano
una carota
2 spicchi d’aglio
una noce di burro
circa un litro di brodo vegetale
un paio di cucchiai rasi di farina
un cucchiaio abbondante di cacao
olio extra vergine d’oliva
sale
pepe
polenta precotta

Fate marinare la carne per tutta la notte in frigo in un tegame nel vino aromatizzato con i chiodi di garofano, le foglie d’alloro e le verdure tritate come per fare un battuto. Il giorno dopo sgocciolate la carne, asciugatela e rosolatela con un paio di cucchiai d’olio, salate e pepate. Filtrate la marinata, in un tegame rosolate le verdure con una noce di burro e un filo d’olio, poi unite la carne e il vino in cui avrete sciolto il cacao setacciato. Coprite con il brodo e fate cuocere con un coperchio per circa 2 ore. Fate molta attenzione il circa è fondamentale perchè dipende dal tocco di carne, munitevi di un termometro per misurare la temperatura interna del pezzo, io l’ho fatto dopo un ora e 45…decisamente troppo, aveva superato la cottura e la carne era troppo cotta. quindi fate attenzione al pezzo meglio se acquistate un tocco non molto grosso.
Preparate la polenta e fatela raffreddare. A fine cottura salate e pepate la carne ancora una volta leggermente, tagliatela a fettine; in una padella preparate la riduzione del sugo, aggiungete la farina setacciata, per un quarto di litro uso un cucchiaio di farina; mescolate e quando è addensata utilizzatela per guarnire i piatti con le fettine di carne sulla polenta

spaccatelle d’autunno

eravamo in 13 a tavola 🙂 ahahahahah, non sono supestiziosa!
La cosa bella? che è stata un’altra domenica soleggiata ed abbiamo pranzato sul terrazzo.
Queste spaccatelle sono da rifare, buonissime sono!
Per 13 persone
1 kg di spaccatelle
100 g di funghi porcini secchi
15 pomodori secchi sott’olio
500 g di salsiccia
un bicchiere scarso di vino bianco
5 o 6 rametti di timo
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
2 spicchi d’aglio
ricotta infornata
olio extra vergine d’oliva
sale
pepe

Fate ammollare in acqua tiepida i funghi secchi per una ventina di minuti. Scolate i pomodori dall’olio di conservazione, tagliateli a pezzetti piccoli e aggiungeteli all’aglio tritato finemente, poneteli in una larga padella con 4 cuccchiai d’olio e fate soffriggere leggermente, solo qualche secondo attenzione a non bruciare l’aglio 😉
aggiungete la salsiccia precedentemente spellata e sbriciolata rosolatela per 5 minuti e poi aggiungete il vino, fate sfumare su fuoco allegro, aggiungete il concentrato di pomodoro e scioglietelo con un cucchiaio di legno. Scolate i funghi e aggiungeteli al sugo, unite il timo e proseguite la cottura a fuoco dolce con un coperchio, per circa 10 minuti. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente nella padella con il sugo, saltatela e servite con un’abbondante macinata di pepe ed una grattugiata di ricotta infornata.
Se volete la ricetta originale andate a vedere il sale e pepe di ottobre 2008 a pagina 46
😉

Polpette di vitello, zucchine e peperoni

Vi devo confessare che adoro le polpette, che mi frega dirà qualcuno.. embè? qualcunaltro
🙂
magari a qualcuno interesserà e a quel qualcuno dedico questo piatto estivo…estivo solo per chi lo mangia, perchè chi lo cucina si scioglie ai fornelli. Ma questa è un’altra storia e stavolta a me non mi frega una beneamata, inverno o estate che sia io sto ai fornelli e accendo pure il forno TIE’!!!!!


ingredienti per noi 3:
300 g di polpa di vitello tritata
80 g di mortadella
un ciuffo di prezzemolo tritato
5 rametti di timo
un uovo
latte qb
qualche foglia di lattuga
un limone
pangrattato per la panatura
un peperone rosso
3 piccole zucchine
2 cucchiai di aceto balsamico
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Lavate e spuntate le zucchine, tagliatele a nastro con un pelapatate e scottatele in acqua bollente salata per 6-8 minuti. Scolatele su un foglio di carta assorbente. Mettete in forno sotto il gril acceso il peperone cosparso di olio, ma giusto un filo, giratelo ogni tanto per farlo abrustolire da tutti i lati. Tiratelo fuori e richiudetelo in un sacchetto del pane e fatelo raffreddare, dopo spelatelo eliminate i semi, i filamenti interni e tagliatelo a listarelle. Tritate la mortadella e mescolatela in una terrina con la carne, il parmigiano, l’uovo, la scorza del limone grattugiata e le erbe aromatiche, aggiungete il latte per ammorbidire l’impasto, salate e pepate. Ricavate delle piccole polpette, passatele nel pan grattato e friggetele in olio caldo girandole spesso. Scolatele su carta assorbente. In una ciotola condite le zucchine, il peperone e la lattuga con un’emulsione di 4 cucchiai d’olio, l’aceto balsamico, sale e pepe. Servite le polpettine calde su un letto di verdure.
ditemi vuoi se non è una cena appetitosa!!!!
ahahahah

(sempre di autostima si tratta)

🙂

Cotolette impanate alla salvia

Per la cronaca, l’interrogazione in geografia è andata bene! ahahaha
marò ogni giorno ce n’è una però…
😀
Intanto firmativi tanticchia pirchi sta cotoletta è la fine du munnu!
è un’altra ricetta del meraviglioso libro “Marie Clare Kithen”
sappiate che ho modificato qualcosa però 🙂
e per completezza vi dico anche cosa…
Marie Clare usa fettazze da 200 g io ho ridotto
Marie Clare utilizza 85 g di pangrattato fresco, io uso 100 g di pane in cassetta e 2 pugni di pangrattato secco
in più ho aggiunto un po d’olio extravergine d’oliva, per amalgamare…giusto tanticchia


Ingredienti per 4 persone:
4 cotolette da circa 150 g ciascuna (MC fette da 200 g ciascuna)
100 g di pane in cassetta (MC 85 g di pangrattato)
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
un mazzetto di prezzemolo
2 uova
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva (MC olio d’oliva) Per friggere
spicchi di limone
insalata verde io ho usato il songino
5 foglie di salvia
2 pugni di pan grattato (MC non prevede l’uso di altro pan grattato)
qb olio extravergine d’oliva per amalgamare il composto per la panatura
sale e pepe
Riscaldate il forno a 200°C. Frullate la salvia, il pane in cassetta, il pan grattato, il parmigiano e il prezzemolo. Condite con sale e pepe nero e riducete il composto con la consistenza del pangrattato. Sbattete le uova in una ciotola, immergete la carne nelle uova e poi panatela nel composto alla salvia. Riscaldate il burro e l’olio in una padella grande su fuoco medio. Friggete le cotolette per circa 2 minuti per lato poi infornatele per 15 minuti circa. Servite con spicchi di limone e e insalata verde e vidi chi manci
😀

Rubacchiando da Loste…ma lui non lo sa!

oramà faccio tutto “di nascosto” ahahah, non capisco come mai poi in un modo o nell’altro vengo scoperta…mah!!!
per non di meno a ciò.



Ho rubacchiato questa ricettina dal blog di Loste
la mia metà non apprezza la carne di agnello, quindi per il pranzo di Pasqua ho dirottato sul filetto e questo è quello che è venuto fuori.
ingredienti per 8 persone
1400 g di filetto tagliato a tocchetti
350 ml di vino bianco
150 ml di acqua
olio extravergine d’oliva
burro
rosmarino
salvia
timo
6 carciofi
10 patate medie
sale e pepe

Rosolate la carne in un largo tegame con l’olio e 2 noci di burro, aggiungete un trito di rosmarino, salvia e timo. Quando la carne è ben rosolata,salte, pepate e sfumate con il vino e poi aggiungete l’acqua. chiudete con un coperchio e fate cuocere a fuoco basso per circa 3/4 d’ora. Pulite i carciofi, tagliateli a spicchi e teneteli in acqua acidulata con il limone. Pelate le patate, tagliatele a rondelle spesse circa 1,5 cm e tuffatele in acqua bollente per 6-7 minuti. Raffreddate e asciugartele. Quando mancano 10 minuti alla fine della cottura della carne aggiungete i carciofi, salate e terminate la cottura. In una padella, scaldate un fondino d’olio e circa 60 g di burro, rosolate le patate finchè si formerà una bella crosticina dorata. Togliete la carne dal tegame e mettete da parte il sughetto di vino.: nel medesimo tegame sciogliete 2 cucchiai di farina con il sughetto di vino , aggiungetelo poco alla volta fino ad inglobarlo tutto. Servite la carne calda con l’intingolo preparato e i contorni a decorazione del piatto.

Agnello alla maniera dell’Artusi

I mariti dovrebbero arrivare presto la sera dopo il lavoro…
in genere mentre aspetto l’arrivo di mio marito preparo la cena, apparecchio la tavola; come tutte le mogliettine immagino…ma questa sera ho finito presto oppure lui è arrivato tardi…non so quale, delle due l’una; fatto sta che mentre aspettavo, ho sorseggiato un vinello molto buono, un nero d’Avola di MandraRossa regalo di Pasqua dei miei cognati, come del resto anche l’agnello di questa sera è stato un loro dono…Adoro l’agnello, mi piace il suo sapore particolare. ..dicevo il vinello, si ne ho sorseggiato troppo direi, e adesso barcollo, penso però che riuscirò a raccontarvi di questa ricettina che l’Artusi ci ha donato.
La chiama “spalla d’agnello all’ungherese”, ma poi si contraddice e la chiama fiamminga o spagnola, alla fin fine il nome non ha molta importanza, ma il suo gusto si! Perdonate se sono sconclusionata ma non sono io che parlo è il vinello…bonooooo!ihihihih
😀


per una persona, io!
5-6 pezzi d’agnello
1 cipolla
200 ml di brodo
2 noci di burro
poca farina
sale e pepe
olio extra vergine d’oliva
in una padella soffriggete la cipolla tagliata finemente in una noce di burro e un’idea di olio. Tagliate l’agnello a tocchetti e mettetelo a cucinare con la cipolla. Quando comincia a colorire aggiungete un’altra noce di burro intrisa di farina; mescolate e fategli prendere colore, poi tiratelo a cottura con il brodo versato poco alla volta. A cottura ultimata sevitelo caldo con la salsina.

Piccoli flan di vitello e broccoletti


Sono ufficialmente a dieta 🙂
lo dico, più che a voi, a me stessa; bisogna convincersi che non esiste nulla che ti possa far deviare sulla strada della perdizione di salse, dolci e meraviglie unte e bisunte
ARRGHHH!!!!!
tranquilli è tutto ok, ma non mi contrariate perchè quando sono a dieta sono nervosetta
😀
Andiamo a questa ricettina, non chiedetemi le calorie perchè non le so! Ho associato la verdura alle proteine, non ho mangiato pane e i condimenti…stendiamo un velo pietoso. Ma udite udite era buono e nemmeno tanto triste 😉
Le dosi sono molto alla femminina (leggi, alla buona)
per 3 cocotte
100 g di tritato di vitello di prima scelta
un mazzetto di broccoletti, praticamente un fiore solo
1/2 arancia
un pezzettino di cipolla rossa
noce moscata
un filo d’olio
un’idea di latte
sale e pepe
burro e pangrattato per le cocotte
semi di sesamo per decorare

Lavate bene le cimette dei broccoletti, lessateli in abbondante acqua salata per 6-7 minuti. In un padellino stufate la cipolla tritata finemente con il succo di mezz’arancia. Prelevate la scorza e tagliatela a julienne. Qualche filo mettetelo in un contenitore dove poi metterete la verdura scolata. Aggiungete alla verdura anche la cipolla aromatizzata all’arancia, frullate e distibuite nelle cocotte precedentemente imburrate e cosparse di pangrattato. Condite il tritato con sale pepe e noce moscata, un filino d’olio e un’idea di latte parzialmente scremato per ammorbidire la carne, amalgamate con le mani e suddividetela in 2 cocotte ( la carne è poca, verdura molta – si fa per dire-, quindi la terza cocotte e solo per la verdura). Ponete in forno già caldo a 180°C per 20 minuti circa. Sfornate e fate raffreddare un tantinello, non vi fate prendere dalla fame, come me, perchè sono troppo morbidi devono rassodarsi, sformate su un piatto da portata decorando con la scorza d’arancia tagliate a julienne e una spolverata di semi di sesamo.

notavo…la foto del flan in primo piano…non sembra anche a voi di vedere una rana con la bocca larga?
ho già le traveggole per mancanza di calorie
😀