giochi d’estate

Estate o inverno un ‘pigiama party’ ci sta sempre bene. Beh d’estate con la caloria che c’è nell’isola, più che altro si fa un ‘mutanda e canottiera party’. E va beh, chiamalo come vuoi, ogni occasione è buona per divertirsi fino a notte fonda, anzi ‘fondissima’, con le compagne. Scopo della festa, non dormire, organizzare giochi di società, gavettoni, chiacchiere e curtigghiu tra amiche. Ah, beata gioventù!
-Mamma ci prepari una tortina per lo spuntino notturno?
-‘Nca perciò!
 Torta di mirtilli, vaniglia e caramelle mou 

125 g di yogurt alla vaniglia
120 g di zucchero di canna
3 uova
100 g di caramelle mou
150 g di panna
90 g di nocciole
200 g di farina
150 g di mirtilli
una bustina di lievito

montate le uova con lo zucchero fino a farle raddoppiare di volume, unite delicatamente lo yogurt e la panna a filo. Tagliate a pezzetti le caramelle e riducete in farina le nocciole in un mixer. Unite al composto di uova la farina setacciata con il lievito e le nocciole. Per finire aggiungete le caramelle e i mirtilli. Otterrete un composto molto fluido. Oleate o imburrate una teglia da 24 cm di diametro, infarinatela eliminando la farina in eccesso; versate il composto, livellatelo e infornate a 170°C per circa 40 minuti. Fate la prova stecchino per verificarne la cottura, fatela raffreddare dentro la teglia prima di sformarla su una gratella per dolci.

il fiò fiore alle mele

o ciuriddo alle mele, appillatelu come vuliti, una torta di mele è, anche se non è periodo: flagellatemi! Con tanta frutta, direste voi, che avemu ‘n’ta la ‘stati…e va beh, facitimila passari, sono talmente innamorata delle torte di mele che non ho resistito dal pubblicarla in un giorno d’estate.
ingredienti per una teglia apribile da 24 cm di diametro:
200 g di farina
50 g di farina di riso
150 g di zucchero più un paio di manciate 
150 g di burro 
100 ml di yogurt greco al limone
4 uova
un cucchiaino raso di cannella
una bustina da 16 g di lievito
3 mele golden

 Preparate tutto il necessario prima di cominciare a impastare; foderate il fondo di una teglia apribile, da 24 cm di diametro, con un foglio di carta forno, imburrate sia il bordo che il fondo e spolveate con la farina, eliminando quella in eccesso. Accendete il forno e portatelo a una temperatura di circa 170°C.
Setacciate le farine con il lievito, la cannella e mettete da parte. Sciogliete il burro e fatelo raffreddare.
montate i tuorli con 150 g di zucchero, fino a farli diventare gonfi e chiari, aggiungete il burro fuso poco per volta e il mix di farine alternando allo yogurt. Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli al composto con molta delicatezza, con una spatola e con movimenti dal basso verso l’alto per non smontarli. Eliminate il torsolo da una mela e affettatela intera a 2 mm di spessore; il taglio è fondamentale, deve essere netto, preciso e uniforme. Il mio robot multifunzione ha lame in acciaio di alta precisione.

disponete le fette lungo il bordo e sul fondo, spargete una manciata di zucchero e versate l’impasto appena preparato.
 Tagliate in quarti le mele rimaste, affettatele nel senso della lunghezza e affondatele nell’impasto a raggiera, spolverate con una manciata di zucchero.
Cuocete per circa 45-50 minuti o fino a quando, facendo una prova con uno stecchino affondato nell’impasto, questo ne esca pulito e asciutto. 

  Fate raffreddare per mezz’ora dentro la teglia prima di sformare delicatamente e con l’ausilio di una spatola per dolci. Fate raffreddare completamente prima di servire. Se volete spolverate con dello zucchero a velo e servite con una pallina di gelato alla vaniglia opuru ‘nzuppatela nel latte domani, con la matinata.

non ci somiglia ppè ‘gniente

Il mese scorso mi fissai con il ricordo di un sapore; il gelato al croccante, quel cheesecake buonissimo era ma la cottura in forno ne “invernalizzava” il risultato finale che, invece, doveva essere “estivizzato”. Le fissazioni sono come un tarlo, mi macinano ‘u ciriveddu fino  a spurtusallu, allora nenti fici?, pronto accomodo, ne stampai n’autra che, come la precedente, non ci somiglia ppè gniente al famoso gelato però è buonissima e ve la consiglio. Facìtila!
Ingredienti:
per il pan di spagna
6 uova
150 g di farina
215 g zucchero a velo
una bacca di vaniglia
per la bagna
50 ml di latte
50 ml di sciroppo di amarene
per il ripieno
500 g di panna
500 g di yogurt greco
4 cucchiai colmi di zucchero a velo
230 g di amarene sciroppate
12 g di gelatina in fogli
per la copertura
10 g nocciole
2 biscotti digestive o chiddi chi vulìti secchi
10 g di meringa
200 g di cioccolato al latte
un cucchiaio di panna

Con il mio nuovo forno inforno a forno freddo, quindi voi basatevi sulla conoscenza del vostro elettrodomestico, considerate che dovrete cuocere, tre strati di impasto, senza bruciarli.
Foderate  tre teglie, con il fondo amovibile, da 24 cm di diametro, con la carta forno, imburrate i bordi, il fondo e infarinateli.
Setacciate la farina, montate i tuorli con metà  dello zucchero per una decina di minuti, fino a ottenere un composto molto gonfio e chiaro, unite i semi della vaniglia, la farina e un pizzico di sale. Montate gli albumi a neve aggiungendo a pioggia lo zucchero rimasto. Montate per circa dieci minuti; unite gli albumi con una spatola, al composto di tuorli e farina, mescolate con cura dal basso verso l’alto. Suddividete il composto in tre parti uguali e versate nelle tre teglie preparate, livellate, infornate e cuocete per circa 10 minuti o fino a quando il pan di spagna sarà dorato, sfornate e fate raffreddare su una gratella prima di sformare e fare raffreddare completamente. 
Preparate la bagna scaldando il latte con lo sciroppo delle amarene, mettetelo dentro una bottiglia per bagne e imbibite i dischi di pan di spagna.
A questo punto il più è fatto, non resta che preparare il ripieno; ponete in frigo, il contenitore per montare la panna e nel freezer le fruste, per 10 minuti. Prelevate due cucchiai di panna dalla dose richiesta e montate il resto con lo zucchero a velo, mettetela in frigo. Ammollate la gelatina in acqua fredda per dieci minuti poi strizzatela e ponetela in un tegamino con i due cucchiai di panna conservati, sciogliete su fuoco dolce e fate raffreddare. In un altro contenitore sbattete lo yogurt con le fruste per renderlo cremoso, unite le amarene e la gelatina ormai tiepida, la panna montata, mescolando delicatamente per non smontare il composto che sarà bello gonfio. 
Montate la torta; mettete un disco di pan di spagna su un disco di cartone di uguale dimensione della torta, circondatelo con un ring di acciaio regolabile e versate poco meno della metà del ripieno, adagiate il secondo disco di pan di spagna,compattate delicatamente con il palmo di una mano e proseguite con poco meno della metà del ripieno, coprite con l’ultimo disco di pan di spagna e poi velate la parte superiore con il ripieno avanzato. Mettete in frigo per tutta la notte. 
Il giorno dopo sciogliete a bagno maria, il cioccolato ridotto a quadrucci, con la panna, eliminate il ring agevolando l’operazione di apertura, con una spatola piccola per dolci. Preparate il croccante tritando a coltello tutti gli ingredienti. Versate il cioccolato sopra la torta e livellatelo con una spatola facendolo scivolare dai bordi, distribuite il croccante preparato e ponete in frigo fino al momento di servire.

sto studiando

Il forno, che mi ha accompagnato per otre 17 anni, ha deciso che era stanco di travagghiare e sinni iu in pensione. Quindi, dopo un’accuratissima ricerca di mercato abbiamo, il mio sposo e io, optato per un elettrodomestico super, mega, arci, ultra, iper,  dotato di un manuale d’uso al pari dei superlativi assoluti già usati. Studio, dunque, inforno, provo il vapore, il sottovuoto, il ventilato, sopra sotto, di lato, cuocio pane, biscotti, pizza, pasta, carne, pesce praticamente “al forno” qualunque cosa. Fortuna che a me il caldo piace.

Questi biscotti vengono direttamente da qui, ho cangiato solo un paio di ingredienti, un successone in pieno luglio.
Biscotti alle nocciole
350 g di farina
50 g di fecola di patate
160 g di zucchero di canna
125 g di burro
un uovo
100 g di cioccolato bianco
60 g di nocciole tostate
150 ml di panna fresca
un cucchiaino abbondante di pasta di nocciole
un cucchiaino e mezzo di lievito
zucchero a velo per decorare
mescolate gli ingredienti secchi e poi unite l’uovo e la panna, realizzate due salsicciotti, avvolgeteli in un foglio di pellicola e metteteli in frigo a rassodare per almeno un’ora…io tempo non ne avevo e ho tagliato la pasta molliccia evitando il passaggio in frigo. Infornate in forno caldo a 160°C per circa 15 minuti, io ho un forno ventilato e ho infornato ambedue le teglie a 150°C per circa 20 minuti

mousse alle Erinamarene

Un dessert dedicato a Erina che mi ha regalato una cassetta delle sue amarene; andò fino al paesello a raccoglierle sulu ppì mia, queste cose mi commuovono. E ccà mi stoppo picchì s’annunca mi scinni la lacrimuzza di gratitudine.
Grazie, biddazza di una amica
:*
Mousse alle Eninamarene
500 g di amarene
130 g di zucchero
3 cucchiai di succo di limone
100 ml di panna
2 albumi
crema pasticcera realizzata con:
2 tuorli
40 g di zucchero
10 g di farina
160 ml di latte
un paio di scorza di limone
snocciolate le amarene dopo averle lavate, mettetele in una casseruola con 100 g di zucchero, portate a bollore, mescolando ogni tanto, aggiungete il succo del limone e cuocete per circa 10 minuti. Frullate e riducete in purea, poi con un colino a maglie strette filtrate la coulis.

Preparate la crema pasticcera montando i tuorli con metà dello zucchero, aggiungete la farina setacciata e sbattete con una frusta. Portate a bollore il latte con lo zucchero rimasto e la scorza di limone, aggiungetelo al composto di uova e ripassate sul fuoco fino al bollore, lasciate bollire, sempre mescolando, per pochi istanti. Eliminate la scorza del limone e fate raffreddare completamente.
Montate la panna e aggiungetela alla crema pasticcera. Montate a neve gli albumi con i 30 g di zucchero rimasto, incorporate la crema con molta delicatezza. Unite la coulis di amarene, ormai fredda e mescolate poco per ottenere un effetto variegato.
Distribuite in 6 bicchierini e ponete in frigo per almeno tre ore prima di servire.

il ricordo di un sapore

L’idea nasce da una reminiscenza di quann’eramu picciriddi; vi ricordate il gelato al croccante con ripieno di panna e amarene? Ecco a quello anelavo, il risultato ci somiglia parecchio ma voglio provare a realizzare il cheesecake senza infornalo, senza uova ma con agar agar o colla di pesce. Voglio rasentare la perfezione, cu ‘u sapi, se c’arrinisciu, poi vi cuntu
Cheesecake alle amarene e croccante
per la base:
270 g di Digestive
100 g di burro
60 g di zucchero
per il ripieno:
500 g di yogurt greco
300 g di amarene sciroppate
150 g di panna fresca
90 g di zucchero di canna
una stecca di vaniglia
3 uova
6 amarene divise a metà
per la copertura:
150 g di cioccolato fondente
50 ml di panna fresca
20 g di digestive
20 g di meringhe
20 g di nocciole
sciogliete il burro, mettetelo dentro il robot da cucina insieme con i biscotti e lo zucchero, tritate fino a rendere in briciole il composto. Foderate il fondo di una teglia apribile con carta da forno, ungete e infarinate i bordi. Distribuite il composto di biscotti dentro la teglia espandendo anche verso i bordi, compattate e mettete in frigo.
Preparate il ripieno mescolando lo yogurt con la panna montata, le amarene frullate, lo zucchero, i semi della vaniglia e le uova. Versate dentro il guscio di biscotto, affondate le amarene rimaste tagliate a metà e infornate a 150°C per circa 35-40 minuti. Sfornate e fate raffreddare.

Preparate la copertura, sciogliendo a bagno maria il cioccolato, aggiungete la panna e mescolate. Versate sulla torta e livellate. tritate grossolanamente i biscotti, le meringhe e le nocciole, distribuite sul cioccolato e mettete in frigo per 5-6 ore. Sformate e servite.

un esercizio difficile, per me

una torta che desideravo fare da anni ma che dico? Da decenni, quando la vidi illustrata per la prima volta, su un libro bellissimo che accattai nel lontano ottobre 2003. Facitivi ‘stu cuntu, una vita fa! Mah, mi sono detta, sarà arrivato il momento di provarci, almeno? Dopo mille e mille torte, io, per una mano, un tentativo ‘u fici, e quello resta, un tentativo, picchì c’è sicuramente da azzizzare ‘n’anticchia di cose, quantomeno dal punto di vista della forma, che è cosa fondamentale. Un dolce parecchio cerimonioso, elegante e, quello vero, un capolavoro di pasticceria, venuto fuori da un caso fortunato. Il pasticcere che lo inventò nel lontano 1884, si chiamava Carl Jozsef DOBOS. La torta viene assaggiata dalla principessa Sissi e, in poco tempo, viene assunta come torta dell’alta società. Un trionfo per Dobos che trovò “l’America” partendo dall’Ungheria.

Preparazione: tre ore
Cottura: un ora circa
Difficoltà: difficile (per me)

per il pan di spagna:
7 uova piccole 
150 g di farina setacciata
225 g di zucchero a velo
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
per la crema al burro:
430 g di burro” a pomata”
200 g di cioccolato
200 g di zucchero a velo
60 g di crema alle nocciole
10 g di cacao amaro
un cucchiaino di estratto di vaniglia
per la bagna:
150 ml di latte
15 g di zucchero
per il caramello:
150 g di zucchero
3 cucchiai d’acqua
25 g di burro
due cucchiaini di succo di limone
per la finitura:
100 g di nocciole tostate
24 nocciole intere
10 nocciole da posizionare al centro
premetto subito che non è la ricetta originale, ho aggiunto la crema alle nocciole e la bagna degli strati di pan di spagna. 
accendete il forno a 150°C, almeno per il mio, voi basatevi sulla conoscenza del vostro forno, considerate che dovrete cuocere, per una decina di minuti, degli strati sottili di impasto, senza bruciarli.
Foderate due o tre teglie, se l’avete, con il fondo amovibile, da 24 cm di diametro, imburrate i bordi e infarinateli.
Setacciate la farina, montate i tuorli con metà  dello zucchero per una decina di minuti, fino a ottenere un composto molto gonfio e chiaro, unite l’estratto di vaniglia, la farina e un pizzico di sale. Montate gli albumi a neve aggiungendo a pioggia lo zucchero rimasto. Montate per circa dieci minuti; unite gli albumi con una spatola, al composto di tuorli e farina, mescolate con cura dal basso verso l’alto. Suddividete il composto in sei parti uguali, versate un sesto dentro una delle teglie preparate, livellate e cuocete per circa 10 minuti o fino a quando il pan di spagna sarà dorato, sfornate e fate raffreddare su una gratella prima di sformare. Cuocete così tutti gli altri strati, foderando le teglie per la nuova infornata. Fate raffreddare completamente, nel frattempo spezzettate il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria, fatelo intiepidire. Montate il burro morbido, aggiungete il cacao e lo zucchero setacciati, l’essenza di vaniglia e infine il cioccolato con la crema di nocciole. Preparate la bagna scaldando il latte con lo zucchero, ponetelo dentro una bottiglia per bagne.
Ponete un disco di pan di spagna su un piatto, cospargete con un quinto della bagna al latte e un quinto della crema al burro, chiudete con un altro strato fino a montare, così facendo, cinque strati di pan di spagna alternati alla crema. Vi rimarranno uno strato di pan di spagna e un quinto di crema, se così sarà, vi tornarono i conti. Con una spatola di metallo, cospargete con la crema rimasta, i bordi e la parte superiore della torta. Tritate le nocciole tostate e fatele aderire ai bordi della torta, ponete in frigo e preparate il caramello.
Mettete lo zucchero in un pentolino dal fondo spesso, bagnatelo con l’acqua e aggiungete il limone, portate a bollore e quando avrà raggiunto un colore ambrato, spegnete e unite il burro, mescolate. Prendete il disco rimasto, dividetelo con un coltello (in teoria, ma mi parseru assai) in dodici settori, io ne fici otto, mi parsi chiù facile; versate sopra il caramello facendo molta attenzione (questa fu un’operazione difficile per me) fate raffreddare un paio di minuti e poi tagliate i triangoli con un coltello affilato, fateli raffreddare completamente prima di disporli sulla torta a raggiera, inclinateli sorreggendoli con un gruppo di tre nocciole intere. Disponete quelle rimaste al centro e servite.  

Come disse un mio amico se puoi farlo in casa non è un dolce di pasticceria è un dolce casalingo. Manco a dirlo, di quello trattasi, una cosa alla buona. Mi sa che passeranno ancora una decina d’anni prima che rimetta le mani alla la prossima Dobos,

Dolce

ora io dico, a una che si chiama Dolce di cognome, secunnu vui, ci piaciunu le cose duci? Io rispunnirìa subito, SI! E invece la risposta giusta è NO!
Idda, Filippa Dolce, giornalista, speaker radiofonica, non impazzisce per i dolci ma, e dico ma, adora le torte di mele. Allora io nenti fici? Ci stampai una tortina di mele apposta ppì idda e per i so picciriddi. Parramu e parramu sempre di manciari durante il suo programma “A porte aperte” su Radio tivù Azzurra nella rubrica che mi ospita “Mercoledì in cucina” e ‘nta tuttu stu parrari non ci fici tastari mai niente. In effetti tuttu ‘stu parrari tutta una strategia fu, un modo per capire cosa potevo preparale per farle piacere.

“una torta di mele vere, stupefacente”
Filippa Dolce
150 g di burro
170 g di yogurt greco
140 g di zucchero
200 g di farina
4 mele golden
un pizzico di sale
8 g di lievito
2 uova
un cucchiaio di latte
per la finitura:
due cucchiai di zucchero di canna
fiocchetti di burro

imburrate e infarinate una teglia da 28 cm di diametro, io ho usato quella per la cassata, con i bordi svasati, accendete il forno a 180°C.
 Lavate, pelate e detorsolate le mele, affettatele sottili, circa 4 mm di spessore e mettete da parte. Fondete il burro e sbattetelo con lo zucchero in una terrina, aggiungete un uovo alla volta alternando con la farina setacciata con il lievito, finite con il sale, lo yogurt e il latte. L’impasto deve scivolare a “nastro” dalle fruste. Versate dentro la teglia, livellate e distribuite le mele a raggiera accavallando le fette e affondandole dentro l’impasto. Ponete qua e là i fiocchetti di burro e lo zucchero di canna su tutta la superficie delle mele. Abbassate la temperatura a 170°C e cuocete per circa 35 minuti circa. Sfornate il dolce e fate raffreddare dentro la teglia, poi sformate con delicatezza su una gratella per dolci e fate raffreddare completamente. Prima di servire, se volete, spolverate con lo zucchero a velo.

aumentare le dosi

 promemoria per me ma anche per tutti quelli che vorranno preparare questo dolce; aumentare considerevolmente le dosi della ricetta di Sale & Pepe del mese di maggio 2014 a pagina 38 e predisporre l’impasto all’interno di una teglia grande almeno 30 cm e dai bordi bassi. Ecco è proprio quello che fici. Ah, vi devo confessare che ho sostituito la scorza del limone con lo zenzero, le mandorle a lamelle con i pistacchi e la panna con con lo yogurt greco, voi, faciti come vuliti, non mi offendo.
700 g di ciliegie
150 ml di latte
3 uova
40 g di farina
2 cucchiai colmi di yogurt greco
90 g di zucchero
un cm di zenzero fresco
20 g di pistacchi non salati
20 g di gocce di cioccolato
zucchero a velo
burro

Con molta pazienza, snocciolate le ciliegie e distribuitele dentro lo stampo imburrato; fatene un bel suolo. Con una frusta a fili, mescolate il latte, leggermente intiepidito, con lo yogurt. Sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete la farina, lo zenzero tritato e il latte. Versate la crema sulle ciliegie, distribuite le gocce di cioccolato, i pistacchi tritati molto grossolanamente e infornate a 170°C in forno caldo per circa 40 minuti, comunque per la cottura, fidatevi della conoscenza del vostro forno. Spolverate con lo zucchero a velo.
In ultimo, sappiate che nella ricetta c’è scritto che vi serviranno “20 ora” per la preparazione, ecco è un errore di stampa. Compresa la parte più noiosa della ricetta che è appunto quella di snocciolare la frutta, in mezz’ora il vostro dolce è pronto per essere infornato…sempre che abbiate lo snocciolatore.

[…] ma che colore ha

una giornata uggiosa
ma che sapore ha
una vita mal spesa
[…]
Ah Luciuzzu Battisti, t’innannasti troppo preso, potevi rimanere ancora un po’ ad allietarci con la tua voce la nostre qualsiasisiasi giornate?
Vi pozzu cuntari il sapore di questa mia #giornata/domenica/maggio, una gran bella giornata uggiosa, calda al punto giusto, velata da una cutra di nuvole grigio Armani e punteggiata da una pioggerellina leggìa leggìa  a tipo assuppaviddanu. Altro che gita fuori porta o pennichella al sole tanto ppì canciari mi nnì vaju in cucina che è meglio.

Torta alle mele, sciroppo d’acero e cannella
100 g di farina di avena
100 g di farina di grano tenero tipo 1
50 g di mandorle tritate
160 g di burro
100 g di zucchero di canna
2 mele jazz (o qualunque mela a pasta dura e a buccia rossa)
3 uova
50 g di sciroppo d’acero
50 g di latte
12 g di lievito per dolci
fiocchetti di burro
zucchero di canna per la finitura
una spolverata di cannella

sciogliete il burro e fate intiepidire, ponetelo dentro l’impastatrice e sbattete con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta ,le farine, le mandorle e il lievito setacciato; unite lo sciroppo d’acero e il latte, versate l’impasto dentro una teglia da 20 cm di diametro imburrata e spolverata con della farina d’avena. Lavate le mele, eliminate il torsolo con l’apposito attrezzo e affettatele ad uno spessore di 2,5 mm. Se non avete una mandolina di precisione potreste avere bisogno di una mela in più perché otterrete delle fette più spesse. Disponete le ruote di mela a file parallele, leggermente inclinate rispetto all’impasto. Distribuite i fiocchetti di burro, lo zucchero di canna e la cannella. Infornate in forno caldo a circa 150-180°C, il calore dipende dalla potenza calorica del vostro forno, per circa 45 minuti, prima di sfornare fate la prova stecchino. Spegnete il forno, aprite lo sportello e fate intiepidire per circa 15 minuti dentro il forno, sfornate e fate raffreddare completamente