sciopero del pane e della pasta

io ho aderito! Fortuna che Lenny mi ha ricordato che oggi bisognava porre l’attenzione su questo problema. Ma stamani al radio giornale il giornalista sosteneva che la protesta dovesse arrivare più in alto e consigliava oltre a non comprare pane e pasta di:
non usare l’auto,
non fare la spesa,
non consumare energia…

che faccio mi iberno per un giorno?
e anche li mi sarebbe servita l’energia per congelarmi 🙂
allora vi cunto chi fici…’o solito assittativi!
ho una lista della spesa lunghissima, ma non sono uscita, ho desistino, in fin dei conti non muore nessuno se la dispensa la riempio domani, non ho comprato quindi nulla (mio marito felice era!) sfruttando le scorte del frigo e del congelatore e in definitiva non ho sprecato benzina. Però…in cucina sono stata, tutto il pomeriggio, ho preparato una torta di mele (anzi 2), la cena e la focaccia, quindi ho utilizzato un bel po’ di gas e di eletricità per far andare la mia planetaria, in fondo dovevamo pur mangiare…o no?

focaccia all’origano moBBida moBBida:
per una teglia rotonda da circa 35 cm
500 g di farina 00
100 g di strutto
5 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva profumato
200 ml di latte
25 g di lievito di birra
un cucchiaino di sale
un cucchaino di zucchero
una bella manciata di origano

impastate metà della farina con il sale lo strutto, e l’origano, amalgamate bene. A parte sciogliete nel latte tiepido il lievito con lo zucchero, unitelo all’impasto precedente e completate sempre impastando con la restante farina. Formate una palla e stendetela leggermente nella teglia unta d’olio. Fate lievitare mezz’ora e continuate a stenderla fino a coprire l’intera superficie della teglia. In una ciotolina sbattete 3 cucchiai d’olio con uno d’acqua, emulsionate e con un pennello bello grande per alimenti spennellate la superficie della focaccia e fate lievitare ancoa una mezz’ora. Infornate a 200°C per circa un quarto d’ora, 20 minuti al massimo, tirate fuori la focaccia dal forno ripassate col pennello un velo d’emulsione olio-acqua e passate sotto il grill per pochissimi istanti…non vi allontanate dal forno se no arriva la befana col carbone ahahahahah

Le muffolette di Giovanna

presa da un’irrefrenabile bisogno…o forse irrefrenabile esigenza di ammortizzare la mia planetaria, son qui che sperimento pani e lievitati, questa ricetta l’ho cop…ehm presa in prestito dalla mia conterranea super indaffaratissima con il lavoro in questo periodo, sono sicura che arriveranno una valanga di ricette nel momento in cui avrà un attimo di respiro.
intanto mi mangio le sue muffolette che condite con i salumi sono una poesia, ma un poema se calde calde ci metti olio, sale, pepe e fettine sottili di cacio cavallo fresco 😉
Grazie Giò ***

Pane con l’ impasto, ma mica troppo

Ma che bella esperienza! Avevo già fatto il pane senza impasto qui, che emozione, buonissimo e bellissimo! Solo un piccolo dettaglio ci devi pensare un giorno prima…e checchè! Ho provato allora, una delle ricette del libro di sale & pepe sul pane fatto in casa ed è buono anche quello con la particolarità che, almeno d’estate, in 3-4 ore è pronto!!!!

Ingredienti per una pagnotta grande:
700 g di farina manitoba
10 g di sale
425 ml di acqua tiepida
15 g di lievito fresco


In una ciotola mescolate la farina e il sale, sciogliete il lievito nell’acqua tiepida, formate una fontana al centro della farina e versate l’acqua, lavorate l’impasto sino ad ottenere un impasto che si stacca dalle pareti della ciotola. Trasferite l’impasto siu un piano leggermente infarinato e lavorate per circa 10 minuti, allungatelo ben bene con i palmo della mano, ripetete fino a quando non sarà ben elastico e omogeneo. Riponete l’impasto nella ciotola, coprite con un foglio di pellicola e fate lievitare fino a quando non sarà raddoppiato di volume. In un ambiente caldo un’ora e mezza è stata più che sufficiente. Sgonfiate l’impasto e lavoratelo con le nocche facendo perdere l’aria. lavorate l’impasto ma non troppo, dategli una forma a palla un po’ schiacciata, ponetelo in una teglia unta, dentro un sacchetto di plastica per alimenti e fate lievitare per altri 45-60 minuti…io l’ho rimesso nella ciotola e l’ho ricoperto con la pellicola, dopo l’ho staccato dalle pareti della ciotola e l’ho riversato sulla teglia unta. Va bene uguale 😉 Intanto scaldate il forno a 220°C, togliete il pane dalla plastica e incidetelo sulla superficie più volte, cospargete con un velo di farina e infornate per 35 minuti. Per capire se è cotto, giratelo e battete le nocche sul fondo della pagnotta , se suona vuoto come un tamburo allora è cotto in caso contrario, cuocetelo altri 5 minuti.
Con la planetaria:
sciogliete il lievito in metà della quantità dell’acqua considerata, versatela nel bicchiere e con il gancio inserito fate partire la macchina al minimo, aggiungete tre quarti della farina poco alla volta; nella restante acqua sciogliete il sale e aggingetelo all’impasto, continuate la velocità poco oltre il minimo, fino ad arrivare a 1, unite anche il resto della farina e fate lavorare fino a quando l’impasto non si stacca dalle pareti del bicchiere. Poi continuate come da ricetta.

Chistu è sfinciuni fattu ra bella viaru chi sciavuru!!!

A palermo girano diverse lape (*) che abbannianu (**) questa frase vendendo uno sfincionello buonissimo, non l’ho mai assaggiato ma mi fido ahahahah
“Questo (si) che è sfincione fatto a regola d’arte veramente…che profumoooooooo!!!!”

Dall’oriente o pseudo tale, a Palermo in un soffio,
🙂
ho fatto lavorare la mia Kenwood, anche perchè il mio sposo mi vuole vedere all’attivo 😉
la tipica frase è: ” ed oggi che cosa hai impastato?”
ahahahah! Quindi ho preparato la base per lo sfincione palermitano, ci sono diverse ricette, chi dice che si fa così, chi dice che si fa colà…prendete per buono anzi buonissimo questo che vi propongo… parola di una falsa palermitana 😉

Ingredienti 4
per una teglia di circa 30×25 cm
500 g di farina manitoba
300 ml di acqua tiepida
25 g di lievito di birra
4 cipolle rosse di tropea (odio quelle bianche)
5 filetti di acciuga sott’olio
150 g di caciocavallo semi stagionato
100 g di tuma
500 g di pomodori pelati
50 g di pangrattato tostato
zucchero
origano
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Impastate la farina con il lievito sciolto in poca acqua tiepida prelevata dalla quantità indicata, aggiungete la punta di un cucchiaino di zucchero. Lavorate l’impasto aggiungendo tutta l’acqua con il sale circa 10 g e 2 cucchiai di olio, fino ad ottenere un impasto morbidissimo. Con la planetaria invece il procedimento devo invertirlo…
Sciogliete il lievito in circa la metà dell’acqua tiepida con la punta di un cucchiaio di zucchero, versatelo nel bicchiere delle planetaria, mettete in moto ad una velocità bassisima meno del minimo, aggiungete via via la farina, aumentando fino a 1 la velocità. Incorporate 2 cucchiai d’olio e in ultimo la restante acqua tiepida con 10 g circa di sale. Otterete una pasta molto morbida, ma morbida che pare seta 🙂 ma che si stacca facilmente dal gancio dell’impastatrice.
Ponete l’impasto in una terrina coperta, fatelo lievitare in un luogo tiepido per un paio d’ore.
In un tegame fate appassire le cipolle affettate sottili sottili con 3 cucchiai d’olio e mezzo bicchiere d’acqua, aggiungete i pomodori e fate cuocere per circa 20 minuti, salate e pepate.
Prelevate la pasta manipolatela e stendetela sulla teglia ben unta d’olio, cospargete con le acciughe spezzettate e fate lievitare ancora per mezz’ora. Coprite la superficie con i formaggi tagliati a dadini, versate la salsa di pomodoro, spolverizzate con il pangrattato precedentemente tostato in un padellino con un filo d’olio e un pizzico di zucchero. Infine siate generosi con l’origano e il pepe. fate riposare una decina di minuti ed infornate per 35-40 minuti. Prima di servire irrorate con un filo d’olio.

(*) la lapa è l’ape Piaggio
(**) abbannianu, gridano

Focaccia di Adina, Stella di Sale e un pochino anche mia

La focaccia “bianca”
…e quella condita


Avete presente quando fate una cosa che vi riesce bene, ma talmente bene che restate ammammaluccuti (leggi sorpresi)? Ero talmente felice che ho sbaciucchiato le mie manine d’oro, dicendomi:-“brava, brava, brava” 😀
Si chiama autostima 🙂
Va beh, scendo dalla nuvoletta e ritorno sulla terra, vi racconto cosa ho combinato.
Considerando che la dieta è finita nel giro di ventiquattr’ore, ho valuatato la possibilità di farla finire in bellezza. Nei cassetti della mia memoria era rimasta la meravigliosa focaccia unta e bisunta di queste ragazze qui, Qualche sera fa’ alcuni miei graditi ospiti ci hanno regalato un salame e una caciotta fresca. In verità l’idea è di mio marito il quale si prende tutto il merito di questa focaccia. Lui proponeva un casatiello, io invece con la testa alla focaccia elaboravo la possibilità di fare un ibrido 🙂
Ingredienti per una teglia:
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte
25 g di lievito di birra
20 g di zucchero
60 g di olio
10 g di sale
150 g di salame
250 g di formaggio tipo caciotta o galbanino
Scaldate l’acqua e il latte in pentolino. In una ciotolina sciogliete il lievito con un poco di questo miscuglio tiepido. Disponete la farina a fontana, mettete al centro il lievito sciolto e tutti gli ingredienti tranne il sale. Impastate ben bene, incorporate il sale e amalgamate bene. Lasciate lievitare fino al doppio,ci vorranno un paio d’ore, in un luogo asciutto e tiepido e soprattutto al riparo da correnti. Rimpastatela sul piano di lavoro con il formaggio e il salame tagliati precedentemente a dadini, lavorate fino ad incorporarli, non preoccupatevi se rimane un po di condimento fuori dall’impasto, lo aggiungerete poi nella teglia. Stendetela successivamente su una teglia ben unta d’olio (ho baipassato tutta la fase di lavorazione con il matterello) stendete leggermente con le dita unte e fate lievitare ancora mezz’ora. Ripetete l’operazione e stendete la focaccia fino a coprire tutta la teglia inglobando anche i pezzi esclusi dall’impasto, aggiungete 3 cucchiai di olio e 3 cucchiai d’acqua, distribuiteli uniformemente sulla pasta e infornate a 220°C per circa 20 minuti.
E’ morbidissima.

focaccine alle olive


Questa sera c’erano ben altri programmi, ma tra malesseri di stagione e non, tra il tempo che è da lupi, abbiamo deciso di rimandare la seratina precedentemente organizzata. Per non di meno a ciò, è sabato quindi un tipico giorno da pizza 😉 oltre alla pizza abbiamo assaggiato questa focaccina morbida morbida.
Ingredienti per 4
500 g di farina manitoba
25 g di lievito di birra
125 g di acqua
125 g di latte
60 g di olio
20 g di zucchero
20 g di sale
200 g olive nere
Sciogliete il lievito con un poco d’acqua tiepida, con un cucchiaino di zucchero e una manciata di farina. Coprite e fate lievitare per almeno 1/2 ora. Disponete la farina a fontana , impastate tutti gli ingredienti, tranne il sale che unirete in ultimo. Lasciate lievitare almeno un ‘ora. Accendete il forno alla massima potenza. Dividete l’impasto in piccole porzioni e, dopo aver snocciolato e tritato grossolanamente le olive, lavoratele incorporandole alle piccole dosi di pasta, disponetele su una teglia unta d’olio e fate lievitare ancora per mezz’ora; versate un filo d’olio e infornate per circa 15 minuti.

Focaccia in due versioni

Chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, siamo tre in famiglia e spesso cucino 3 cose diverse per lo stesso pasto…eh si! abituati male siamo!!!
almeno questa sera eravamo d’accordo 2 su 3, due volevamo mangiare la focaccia con le patate e una la focaccia margherita…che non esiste ma facciamo finta di nulla.
Ingredienti per 3 persone:
550 g di farina manitoba
120 g di olio extra vergine d’oliva
250 g di latte tiepido
3 cucchiaini di zucchero
2 cucchiaini di sale
1/2 cubetto di lievito di birra
3 patate medie
2 piccole cipolline
poca passata di pomodoro
1 mozzarella
sale
pepe
olio extra vergine d’oliva
qualche cucchiaio d’acqua
in una ciotola sciogliete il lievito con un poco d’acqua tiepida, un cucchiaino di zucchero e 50 g di farina. Coprite e fate lievitare per un’ora in forno spento.
Mettete il resto della farina in una ciotola, fate un buco in mezzo e mettete il lievito e cominciate ad impastare con le mani, amalgamate con il latte tiepido aggiungete il sale e l’olio. Impastate e fate lievitare ancora minimo un’ora.
Accendete, il forno al massimo, stendete 1/3 della pasta in una teglia rotonda unta d’olio e fate lievitare ancora mezz’ora, condite lla passata di pomodoro con sale, pepe ed una puntina di zucchero, distribuitela sopra la pasta ed infornate per 15 minuti, dopo mettete la mozzarella tagliata a fette ed infornate per qualche minuto in modo da farla sciogliere. Stendete i 2/3 rimanenti in una teglia rettangolare unta d’olio, e fate lievitare ancora mezz’ora. Ungete ben bene d’olio la pasta e distribuite sopra anche un paio di cucchiai di acqua. Affettate con una mandolina la cipolla e distribuitela sulla pasta, pepate e adagiate delicatamente le patate precedentemente tagliate a fette bollite in acqua salata. Pepate distribuite ancora un filo d’olio ed infornate per una ventina di minuti.




focaccia alla “Norma” e schiacciatine con le panelle

Con queste ricette ho idealmente riunito a cena 3 città siciliane con le loro specialità.
Le panelle palermitane rappresentano uno dei piatti di strada per eccellenza. La focaccia messinese, la versione originale, accosta il formaggio primo sale alla scarola e ai pomodori pelati.
La pasta alla Norma è originaria di Catania, a base di maccheroni, melenzane fritte, salsa di pomodoro, ricotta salata e basilico. Secondo Wikipedia, sembrerebbe che a dare questo nome alla ricetta sia stato Nino Martoglio, il commediografo catanese che assaggiandola esclamò: ” E’ una Norma!” indicando la suprema bontà paragonandola all’opera di Vincenzo Bellini .

Schiacciatine
Ingredienti:
300 g di farina di semola
1/2 cubetto di lievito di birra
10 g di sale
10 g di zucchero
150 g di latte
25 g di olio

sciogliete il lievito con un pò di latte e 1/2 cucchiaino di zucchero, aggiungete una manciata di farina e fate lievitare per un’ora circa.
Impastate la farina di semola con lo zucchero, l’olio e l’impasto a base di lievito, aggiungete il sale e amalgamate con il latte tiepido. Dividete l’impasto in piccole palline da 50 g l’una e ponete a lievitare coperte in un luogo caldo per almeno un’ora. A lievitazione ultimata dividete in due le palline e schiacciatele leggermente fatele lievitare ancora mezz’ora ed infornate in forno caldissimo su una placca da forno foderata con carta forno.
appena si raffreddano leggermente tagliatele a metà e mettete dentro una panella calda.

Panelle palermitane
Ingredienti:
500 grammi di farina di ceci
1,500 lt di acqua
sale e pepe
un mazzetto di prezzemolo
2 limoni

in un tegame stemperate la farina di ceci con l’acqua mescolate fino a sciogliere tutta la farina, mettete il tegame sul fuoco moderato e sempre mescolando cuocete per 30-40 minuti. trascorso questo tempo togliete dal fuoco, salate, pepate e aggiungete il prezzemolo tritato. procuratevi delle porzioni di tubo dal diametro di 8 cm e lunghe 30 cm e riempiteli stipando quanta più farinata possibile, aiutandovi con un cucchiaio di legno. Fate raffreddare, dopo fate scorrere il composto all’interno del tubo affettandolo sottilmente via via che viene fuori. Adagiate le panelle ancora da friggere su carta assorbente anche sovrapponendole. Friggete poco prima di servire in olio abbondante e bollente. Tipicamente si condisce la panella fritta con qualche goccia di limone.


La focaccia alla Norma
Ingredienti:
1 kg di farina 00
30 g di sale
30 g di zucchero
500 ml di latte
70 g di olio di oliva
un cubetto di lievito di birra
2 uova

devo premettere che nella ricetta originale dell’impasto non ci sono le uova è una mia licenza.
detto questo, sciogliete il lievito di birra con poco latte tiepido, aggiungete un cucchiaino di zucchero e una manciata di farina. fate lievitare un’ora. Dopo impastate la farina, lo zucchero le uova e parte dell’olio, amalgamando bene tutto, aggiungete il composto a base di lievito e impastate ancora, a questo punto aggiungete il sale e cominciate ad incorporare il latte tiepido, impastando sempre, in ultimo aggiungete l’olio rimanente e finite di impastare rendendo così l’impasto lisco e omogeneo. Dividetelo in 2 teglie da forno leggermente oleate e stendetelo poco con le mani unte. Ponete nel forno spento a lievitare per almeno un’ora. A questo punto ricomiciate a stendere la pasta con le dita unte fino a raggiungere le dimensioni della teglia, fate riposare ancora.
durante le diverse lievitazioni potreste preparare il condimento con questi ingredienti:

1400 g di passata di pomodoro
1 spicchio d’aglio
sale e pepe
500 g di tuma o primo sale
2 melenzane grosse del tipo lungo
olio per friggere
basilico
ricotta salata

preparate la salsa di pomodoro soffriggendo l’aglio tritato in un poco olio, appena s’imbiondisce aggiungete la passata e cucinate a fuoco basso con il basilico per circa 40 minuti salate, pepate e unite, se volete, un pò di zucchero per eliminare l’eventuale acidità del pomodoro
Preparate le melenzate, lavatele, togliete parte della buccia e affettatele, friggete in abbondante olio e ponetele a scolare su carta assorbente.
Tagliate a dadini il formaggio e mettetelo da parte.

Quando la pasta è lievitata, distribuite la salsa di pomodoro ed infornate a forno caldissimo, alla massima potenza, per circa 10 minuti, aggiungete il formaggio e infornate fino a farlo sciogliere, tirate fuori ancora una volta e aggiungete le melenzane fritte, scaldate per poco e sfornate, ponete la focaccia su un tagliere e spolveratela generosamente con la ricotta salata. Tagliate e servite calda.