Paccheri al tonno con pomodorini gratinati

Sembra una cosa lunga da fare per via della gratinatura dei pomodori…e invece è una fissaria.
Considerando che non sono una cuoca ma una banalissima esecutrice di ricette copiate qua e la, vi conto da dove ho scopiazzato questa…come? Come dici? INDOVINATOOOOO!!! chi è stato ad indovinare? chi, chi? quella signorina laggiùùùùù, prova a indovinare pure il numero? beh certo diventa troppo difficile, considerando che compro sale & pepe dal giugno del 1997 ahahahah, comunque il numero è quello di Agosto del 2003…pagina 18 😉 (per quelli che andranno a verificare dico subito che la ricetta prevedeva gli anelli di pasta ma io non ne avevo! ;P)
per noi 3:
230 g di Paccheri
200g di filetti di tonno sott’olio sgocciolati
un cucchiaio di capperi sotto sale
10 olive verdi
10 olive nere
1 spicchio d’aglio
70 ml di vino bianco
un limone
300 g di pomodorini ciliegia
un mazzetto di prezzemolo
2 cucchiai di pan grattato
un cucchiaio di parmigiano grattugiato
un cucchiaio di origano
olio extra vergine d’oliva
sale
zucchero
pepe

Sciacquate i capperi eliminate il sale e metteteli da parte. Sbucciate l’aglio e affettatelo sottilmente, soffriggetelo in una padella con 4 cucchiai d’olio finchè risultano dorate, scolatele e mettetele da parte. Saltate i capperi nello stesso olio per pochi secondi 10-15 , scolate anche questi e teneteli da parte con l’aglio. Mettete in padella il tonno spezzettato, sfumate con il vino e cuocete a fiamma bassa per4-5 minuti; snocciolate le olive, tritatele e aggiungetele al soffritto, aggiungete la scorza del limone asportandola con un riga limoni. Mescolate e spegnete. Lavate i pomodori, tagliateli a metà e disponeteli su una placca da forno foderata con un foglio di carta forno, conditeli con un pizzico di sale, e uno di zucchero, cospargeteli con un mix dicomposto da pan grattato, parmigiano e origano. Passateli sotto il grill per 6-7 minuti. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento a base di tonno,unite il prezzemolo i pomodorini e l’aglio con i capperi fritti, amalgamate velocemente e servite.

Una pasta di fine estate per un’amica

L’ho sentita finalmente! ho sentito la sua voce, ma che bedda, dice che oramà ha i capelli lunghi e che la foto sul blog risale a due anni fa. Sono andata a curiosare tra le foto di piatticelli nuovi che fanno una gola solo a guardarli, immagino i frofumi e i sapori. Ama il mare ma anche la montagna ed io le dedico un piatto di pasta semplice che odora di estate, ancora qua fa caldo e le giornate meritano. Lei è una cuoca, una cuoca vera però mica bau bau micio micio, una di quelle che con un piatto ti fa nesciri pazzu, fuddi d’amuri.
Aspetto che torni con le sue ricette, aspetto di provare un sapore di quelli suoi.

Calamari di pasta con sfoglie di melenzane
per 4 persone
380g di pasta formato calamari
una melenzana lunga bella grossa oppure 2 piccole
una cipolla grossa di tropea
uno spicchio d’aglio
un cucchiaio di concentrato di pomodoro
4 rametti di maggiorana
10 foglie di basilico
4 pomodori rossi a grappolo
ricotta al forno da grattugiare al momento
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Spuntate la melenzana, affettatela sottilmente e friggetela poco alla volta in abbondante olio caldo e poi salatele appena. Ponetela poi a scolare su un foglio di carta assorbente. Lavate i pomori, spellateli, eliminate i semi e affettateli grossolanamente. In una larga padella soffriggete la cipolla e l’aglio affettai sottilmente in olio, mescolate e fate imbiondire; Aggiungete il concentrato di pomodoro precedentemente unite un paio di cucchiai di acqua calda e scioglietelo amalgamando al soffritto. Unite i pomodori e fate cuocere per circa un quarto d’ora. Aggiungete le foglie di basilico e quelle di maggiorana. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela in padella e saltate su fuoco vivace. Aggiungete le melenzane, pepate e mescolate velocemente. Servite nei piatti spolverando con la ricotta grattugiata

Finalmente la planetaria ha trovato la strada di casa…mia!

Vi ricordate che combinai qua? Il mio desiderio era palese no?
ahahahah fortuna che il mio sposo ha notato i morti e i feriti sparsi qua e la per casa…uno sbattitore philips preso con i punti del supermercato, e un altro preistorico preso con i punti della barilla…ed è cominciata la fase “ricerca qualità prodotto” su internet e negozi vari e questo
è stato il risultato


è stupenda non è vero? Visitate il sito e v’innamorerete
Allora il mio sposo mi ha detto: “considerando che non andremo più a mangiare la pizza perchè la farai SEMPRE TU, considerando che non compreremo più il pane perchè manco a dirlo lo farai sempre tu, considerando che non compreremo…etc etc etc nel giro di 6 mesi l’ammortizziamo 🙂
non è simpatico? ahahahahaha Allora per cominciare ho impastato la pasta all’uovo considerando la classica ricetta di un uovo ogni 100 g di farina, l’ho condita semplicemente con un sugo di pomodoro al basilico…una vera poesia
😉

‘a vuliti canusciri na notizia bedda?

Eccomi qua per un aggiornamento sul processo delle analisi relative ai linfonodi, molti mi chiedono delle notizie ed io qua sono!
In gergo medico non lo so come si dice (potrebbero venire in mio soccorso le mie amichette infermiere), ma sono “puliti” la terapia da seguire dovrebbe essere blanda o addirittura nulla, aspettiamo di parlare con l’oncologo che ci svelerà l’arcano…MA NON E’ MERAVIGLIOSO????
Grazie ancora per tutte le preghiere, per i buoni pensieri per l’affetto e l’amicizia che ci avete dimostrato. Quando Memà tornerà alla sua tastiera sarà un bell’evento

😀

Adesso ecco la pasticella che avevo promesso alla mia dolce amica ansiosa, 😉
…correva l’anno 2005, quando sul numero di luglio di Sale&pepe una pasticedda veloce veloce si presenta agli affamati lettori i quali non possono proprio dire di no!!!!

Gli affamati lettori siamo sempre IO AHAHAHAHAH! Vi conto la ricetta e se vi piaci va faciti,
assittatevi…

Garganelli al pesto di mandorle e salvia
per 3 persone:
250 g di garganelli
10 foglie di salvia
100 g di mandorle spellate
olio extra vergine d’oliva
una noce di burro (ma quant’è sta noce di burrooooooo? ahahah)
uno spicchio d’aglio
1 dl di panna
sale
pepe

Lavate e asciugate le foglie di salvia. Pestate nel mortaio con un pizzico di sale oppure frullate 7 foglie di salvia con 50g di mandorle. Aggiungete un filo d’olio e mescolate. In un padellino scaldate il burro e rosolate lo spicchio d’aglio schiacciato, versate il pesto alla salvia, mescolate e aggiungete la panna. Amalgamate, salate e pepate. Tritate grossolanamente le mandorle rimaste e tostatele leggermente con la salvia messa da parte. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento alla panna mescolando per insaporire, aggiungete un po’ d’acqua di cottura della pasta per fluidificare il sugo per evitare la mappazza finale 😉 il sugo deve essere fluido.
Servite nei piatti con il trito di mandorle e le foglioline di salvia.

Una cenetta e tre bloggers


Sabato scorso, finalmente dopo 3 mesi di appuntamenti mai presi, impegni e problemi di varia natura, ce l’abbiamo fatta!!!!
Aguamala, Mediterranea passione ed io ci siamo incontrati per uno schiticchio siculo in piena regola a base di pesce perforza considerando la mediterranea (e non) passione per il mare di ambedue i nostri ospiti. Erika è una donna tenera e speciale, ha un animo gentile e si vede anche fuori, ha fatto subito amicizia con Pepe che faceva bella mostra di sè tra riviste di cucina e il libro d’oro dei biscotti …pare finto vero?
😉


Miky, è un fiume…ehm un MARE IN PIENA, ha molte esperienze di vita da raccontare decisamente fuori dal comune, alla fine per amore è tornato nel suo mare. Cosa ho preparato vi starete chiedendo?
…perchè ve lo state chiedendo vero?
ahahah
Una cenetta leggera come dicevo a base di pesce:
il primo…

Spaccatelle mare e terra
Ingredienti per 6 persone
470 g di spaccatelle
5 zucchine genovesi
400 g di pomodorini ciliegia
100 g di pesce spada tagliato a dadini
1 spicchio d’aglio
6 fiori di zucca
150 g di gamberoni già sgusciati
6 gamberoni
100 ml circa di vino bianco
150 g di calamaretti oppure totanini
2 filetti di occhiata
un ciuffo di prezzemolo
olio extra vergine d’oliva
sale
pepe

Lavate e spuntate le zucchine, affettatele a rondelle di 3 mm circa, soffriggetele in una larga padella con 3 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva e l’aglio affettato sottilmente. Unite i pomodori tagliati a metà e mescolate, fateli stufare leggermente. Aggiungere il filetto d’occhiata tagliato grossolanamente, il pesce spada tagliato a dadini, i calamaretti e i gamberoni, fate insaporire mescolando sempre a fuoco basso. Sfumate con il vino e fate evaporare a fiamma alta, sempre mescolando, regolate di sale. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente nella padella con il condimento, fatela saltare finendo la cottura, aggiungente i fiori di zucca precedentemente lavati, asciugati e privati dai pistilli, non cuoceteli troppo perchè devono rimanere croccanti. Pepate e distribuite un trito di prezzemolo…io chiacchieravo e mu scurdai ahahahah

Di secondo ho preparato questo pesce spada qua, è un secondo davvero elegante e BBuono!!!

Trofie liguri in insalata e cialdine di parmigiano

sono in ritardo per concorrere alla sfida di Giallo Zafferano, ma ci provo lo stesso, male che vada ci resta questa bella insalata di pasta no?

😉
per 2 persone
200 g di trofie liguri
1 zucchina
200 g di pomodorini pachino
2 cucchiai di pesto alla genovese
olio extravergine d’oliva
olio per friggere
4o g di parmigiano grattugiato
30 g di parmigiano tagliato a dadini
20 g di pinoli tostati
pepe nero
foglie di basilico


Cuocete la pasta in abbondante acqua salata per 7 minuti ( la cottura completa è 10 minuti), Scolatela senza bagnarla con l’acqua fredda perchè se no s’incolla. Versatela nell’insalatiera e fatela raffreddare mescolando con 2 cucchiai d’olio.
Friggete la zucchina tagliata a rondelle sottili, scolatele dall’unto in eccesso e salatela. In una piccola ciotola tagliate in 2 i pomodorini e salateli. Condite la pasta con il pesto alla genovese, aggiungete le zucchine, i pomodori, i pinoli tostati e la dadolata di parmigiano. Regalate una generosa macinata di pepe nero e condite con altro olio se necessario; fate insaporire. Accendete il forno a 220°C distribuite il parmigiano grattugiato su una teglia foderata di carta forno ed infornate per 4-5 minuti. Servite la pasta accompagnando con le cialdine di parmigiano


Perciatelli laziali con totanetti e profumo di basilico rosso

Le mie papille gustative hanno una voglia…hanno voglia di pasta con le vongole, e che male c’è?
niente però ho anche un’esigenza, quella di consumare ciò che compro con voracità al supermercato e poi non cucino e magari surgelo, questo non va bene, no no, non si fa! Quindi è inutile che compro roba quando ne ho in casa!!! ok allora cominciamo col dire che c’erano dei calamaretti piccoli ma piccoli…aiutatemi a dire piccoli 😉 già puliti, lavati e congelati qualche giorno fa, che dicevano ” e allora?” con la vocina greve
ahahahah
Lo scenario al sapore di mare è una base molto semplice, un trito di erbe aromatiche e olive 🙂
adesso vi racconto:
Ingredienti per noi 3
270 g di perciatelli laziali
150 g di calamaretti piccoli già puliti
una piccola cipolla rossa
uno spicchio d’aglio
50 g di olive verdi snocciolate
un ciuffo di prezzemolo
un ciuffo di basilico rosso
un rametto di rosmarino
un cucchiaio di pan grattato
olio extra vergine d’oliva
sale & pepe

Tritate le erbe aromatiche e mescolatele in una ciotola con il pan grattato. Tritate finemente la cipolla e l’aglio, grossolanamente le olive, riunitele in una padella e fate soffriggere con 4 cucchiai d’olio. Aggiungete i calamaretti, interi quelli piccoli e ad anelli quelli più grossi, dopo 4-5 minuti aggiungete le erbe aromatiche e fate tostare per 5 minuti. Cuocete la pasta in abbondate acqua salata e versatela al dente nella padella con il pesce, fatela saltare qualche minuto aggiungendo acqua di cottura per rendere fluido il condimento. Macinate una generosa quantità di pepe nero un momento prima di servire.
Un bacio della buona notte *

Pasta alla carrettiera

Miiii che fatica essere la mamma della ballerina ahahah, ho passato un’ora e mezza per cucire le bretelline degli abiti di scena, ho anche pulito le scarpette da mezzapunta e prima mi sono innamorata di quella coccinella lì con Pepe che le faceva la posta. Insomma ho fatto tardi, invece mio marito, lui ha fatto presto, quindi il tempo a disposizione per preparare quello che volevo preparare non c’era più, finito, dissolto tra toulle e paillettes. Ma lui, sempre lo sposo, non vedendo nulla sul fuoco si è preoccupato, “ma che… non si mangia stasera?” ahahah
e mi ha dato quest’idea semplice e veloce e soprattutto da mangiare in coppia perchè se no stoni il tuo compagno per chi non lo sapesse la caratteristica di questa pasta è che l’aglio è crudo ihihihih!


La pasta alla carrettiera ha molte versioni sparse per l’Italia, perchè come si dice…carretto che vai usanze che trovi 😀
E’ chiamata così perchè i carrettieri siciliani che si trasferivano da un paese all’altro, percorrevano molta strada e non volevando privarsi di un piatto di pasta, si portavano dietro pochi ingredienti facilmente conservabili e leggeri.
Per 2 carrettieri
200 g di spaghetti, ho usato i vermicelli n°7
2 spicchi d’aglio
mezzo peperoncino rosso fresco
mezzo bicchiere d’olio extra vergine d’oliva ma ne ho usato meno 😉
ricotta salata
Schiacciate l’aglio con l’apposito attrezzo, metetelo in una ciotola con il peperoncino a fette e l’olio. Condite gli spaghetti lessati al dente, mescolate aggiungete acqua di cottura della pasta se necessario, cospargete con il formaggio e servite subitissimo se no diventa colla 😉


Indovina chi viene a cena?

Indovinato?
ahahahah, il test d’ingresso ha visto 2 commenti; l’amiketta mia mi fici ridiri, perchè mi piacerebbe molto ( e lei lo sa) avere il commissario a cena da me, e come me lei pensa che non sia il caso di mettere limiti alla provvidenza 🙂
e Lenny si è avicinata moltissimoooooo, adesso vi racconto mettetevi comodi…
🙂
venerdì abbiamo avuto il piacere di avere a cena questa stupenda insegnante di tango e il neo battezzato ingegnere salistico 😉 (di cui purtroppo non abbiamo una diapositiva)
è stata una serata tra vecchi amici ed è questa la cosa assurda, Ot ed io ci chiedevamo come fosse possibile tale situazione ihihih ma lasciamo andare noi due, che si sa tra”femmine” si ciuciulìa ma i nostri uomini? Ciuciuliavano pure loro cose se fossere amici…da sempre! mah meglio così o peggio per loro ahahahah Eravamo talmente in confidenza che vastasamente ci fici fari l’insalata di pomodorini ad Ot ihihih VASTASAAAAAA Che penserà questa personcina qui che con il suo GP è intenta tra confetti e toulle? :*****
ve lo dico io…vastasaaaaaa ahahahahah
Cosa ho preparato per cena? 😉
un primo a base di asparagi e un secondo missinisi, le braciole di cui vedete il piatto di Carlotta, con contorno di pomodorini e patate al burro.

Desidero ringraziare solennemente l’inventore del blog (inchino), che mi sta dando l’opportunità di conoscere tante personcine a modo e tante me ne farà conoscere
😀
ATTENTI VOI CHE LEGGETE AHAHAHAHA!!!!


Trofie al pesto d’asparagi.
per noi cinque
430 g di trofie
2 mazzi di asparagi
un limone
50 g di parmigiano grattugiato + 20 per condire in ultimo
30 g di pinoli
30 g di pistacchi
un pugno di pangrattato
noce moscata
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Mondate gli asparagi e lessateti in acqua salata in leggera ebollizione nell’apposita pentola per 15 minuti, lasciando le punte fuori dall’acqua, poi mettete il coperchio. Scolate gli asparagi, tagliate le punte e mettetele da parte; ridcete a tocchetti i gambi teneri e trasferiteli nelmixer, unite il succo del limone 5o g di parmigiano, 20 g di pinoli e una grattugiata di noce moscata, 5 cucchiai d’olio circa, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Frullate fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Tritate grossolanamente i pistacchi e tostateli con i pinoli in un padellino con una goccia d’olio e un pugno di pangrattato. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela in una ciotola e condite con il pesto di asparagi, diluite la salsa con dell’acqua di cottura della pasta se fosse necessario, unite le punte d’asparagi il parmigiano rimasto e il miscuglio di pistacchi e pinoli.

garganelli con fave e patate

AGGIORNAMENTO :
OGGI (20 MAGGIO) HO SCOPERTO DI AVERE COMMESSO UN ERRORE PER FORTUNA RIMEDIABILE…QUEL FORMATO DI PASTA NON SI CHIAMA GARGANELLI MA BENE CI STAVA QUESTO NOME NO? AHAHAHAHAH
quei simpatici cosetti si chiamano torchietti e sono un formato di pasta all’uovo della Barilla

Questa sera sono a pezzi, oggi ho fatto il giro della Sicilia in auto: Palermo-Catania-Messina- Palermo…la cosa terribile è stata arrivare a Palermo e pensare “EVVAI SONO ARRIVATA!!!” invece sono rimasta bloccata in un ingorgo pazzesco, proprio all’ingresso della città; sono arrivata a casa dopo 2 ore potendo percorrere lo stesso tragitto in 20 minuti
cose da pazzi!!!!
per non di meno a ciò…questa pasticedda è scopiazzata da Sale e Pepe, il numero di Lory per intenderci 🙂
Per 4 persone
320 g pasta
1 kg di fave fresche con il baccello (ho aumentato un po’ le dosi S&P ne considera 800 g)
250 g di patate
un mazzetto di finocchietto selvatico
3 fette di pancarrè
2 spicchi d’aglio
un pezzetto di peperoncino piccante fresco
olio extra vergine d’oliva
sale

Sgranate le fave , scottatele per 5 minuti in acqua bollente e scolatele. Raffreddatele sotto il getto d’acqua fredda ed eliminate la pellicina che le ricopre. Lavate le patate, sbucciatele, tagliatele a tocchetti e cuocetele in abbondante acqua salata, dopo 10 minuti aggiungete la pasta. Sbriciolate la mollica e del pancarrè, sbucciate l’aglio e rosolatelo per qualche istante in un tegame con 4 cucchiai d’olio e il peperoncino tritato. Poi eliminate l’aglio, aggiungete la mollica e fatela dorare. Poco prima che la pasta sia cotta, versate nella pentola le fave. Con una schiumarola estraete la pasta con la verdura ponetela nel tegame con la mollica e saltatela per fare insaporire, conditela con 4 cucchiai d’olio e il finocchietto sminuzzato grossolanamente, aggiungete un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta, mescolate e servite.
P.S. mio marito consiglia una cremina che leghi il condimento, in effetti non ha tutti i torti…si potrebbe realizzare frullando qualche tocchetto di patata con un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta ed aggiungendola in ultimo…
da provare 😉
adesso perdonatemi vado a letto a rimettere in sesto la mia schiena
serena notte a tutti
:*