chi ciavuruuuuu!

 

ancora una ricetta ciavurusa fuori concorso 😀
oggi che entra la primavera ci vuole proprio! un piatto semplicissimo, realizzato con un’accortezza speciale sulla pasta fatta in casa 🙂 ‘na cosa semplice diventa automaticamente più buona vero?

Fettuccine fresche all’uovo con funghi misti e carciofi al profumo di salvia
per noi tre
2 uova
200 g di farina
sulla spianatoia fate la fontana con la farina, sbattete le uova con una forchetta e amalgamate quanta più farina, poi cominciate ad impastare con le mani o se preferite fatte tutto nell’impastatrice che vi spirugghiate prima 🙂 se l’impasto dovesse essere troppo appiccicoso unite poca farina se invece fosse ancora granuloso aggiungete qualche goccia d’acqua. formate una palla e mettete a riposare per 15-20 minuti a campana cioè su un piatto coperto da una ciotola possibilmente di metallo, preriscaldata con dell’acqua calda, asciugata e messa a mo’ di coperchio sull’impasto. Stendete l’impasto con la macchina per la pasta o a mano scegliete voi e poi realizzate delle fettuccine grezzulidde, non troppo sottili.

per il condimento
200 g di funghi misti fate voi quello che trovate
2 carciofi
7-8 foglie tenere di salvia
2 cipolline fresche
1 spicchio d’aglio
vino bianco secco
sale e pepe
scaglie di parmigiano
affettate finemente la cipolla, stufate  in una padella con l’olio e poi aggiungete i carciofi precedentemente puliti, privati del fieno e tagliati a fettine, fate cuocere con il coperchio e infine salate. In un’altra padella tritate l’aglio e imbionditelo con un paio di cucchiai d’olio, unite i funghi puliti, bagnate con il vino e a fine cottura unite il sale e la salvia tritata. Aggiungete i funghi ai carciofi e fate insaporire insieme. Cuocte ela pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento, Servite calda con scaglie di parmigiano e una macinata di pepe.

ci state pensando?

come a cosa? al contest, al ciavuro delle piante aromatiche, ai premi ghghghghgh che sono favolosi!
voglio solleticarvi le narici con le foglioline del mio timo e proporvi una ricetta assolutamente fuori concorso 🙂
per due persone pigghiate 200 g di favette tenere, tenere già sgranate, 200 g di polpetti nichi, nichi, 25 g di pinoli, 2 cipollotti, 140 g di riso basmati, un pomodoro, foglioline di timo a tinchitè, n’anticchia di vino bianco, un lime, una bustina di zafferano, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
nichi=piccoli
a tinchitè= in abbondanza
n’anticchia= un poco
 
Sgranate le favette, tritate i cipollotti, metteteli in un wok con un filo d’olio, soffriggete leggermente e poi aggiungete le fave, fate insaporire un paio di minuti, aggiungete 100 ml di acqua calda in cui avrete sciolto lo zafferano, coprite e fate cuocere per 10 minuti. Nel frattempo tostate i pinoli e metteteli da parte, sporcate d’olio la stessa padella e mettete i polpetti tagliati a listarelle, fateli saltare a fuoco vivo, sfumateli con un’idea di vino, alzate la fiamma, 2 minuti e spegnete. Pelate il pomodoro, privatelo dei semi, tritatelo e unitelo alle fave, due minuti di cottura e aggiungete i polpetti con il loro sughetto. mescolate e spegnete. Unite a questo punto la scorza grattugiata del lime, le foglioline di timo, i pinoli e una macinata di pepe, aggiustate di sale se necessario. Cuocete il riso per 10-12 minuti scolatelo, disponetelo sul piatto, allargatelo leggermente formando una conca, mettete al centro il condimento, aggiungete ancora una grattatina di lime e altre foglie di timo per decorare.

non abbiate fretta

perchè per preparare un piatto del genere dovete avere tempo a disposizione, calma e tranquillità, se no, cambiate ricetta ahahahah
dovete cominciare il giorno prima con un esercizio facilissimo: mettere a bagno i ceci 😉 ne ho messo a bagno 250 perchè metà mi servivano per un’altra preparazione, ma ne bastano appunto, la metà.
La mattina dopo, di buon’ora, seguite le indicazioni della mia amica Lia 😉
io che fretta non ne ho, ho preso la mia pentola de coccio…della serie cotti piano, piano.
Tritate una cipolla rossa, un mazzetto di prezzemolo, una carota, unite mezzo cucchiaino di concentrato di pomodoro, i ceci sciacquati, coprite con 1 lt di acqua, mettete 2 dadi per brodo e fate andare per un’ora e mezza da quando comincia il bollore.

 
Mezze maniche affumicate con ceci e carciofi 
per 4 persone:
300 g di mezze maniche rigate
100 g di pesce spada affumicato
una costa di sedano
1 carota
130 g di ceci lessati
2 cucchiai di polpa di pomodoro
1 mazzetto di finocchietto selvatico
50 ml di brandy
3 carciofi
un limone
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva

Pulite i carciofi, eliminando le foglie più dure, le punte e il fieno, metteteli già affettati a bagno in acqua acidulata con il succo di un limone; realizzate un battuto con il sedano, la cipolla e la carota, scaldate l’olio in una padella e fate stufare le verdure, aggiungete i carciofi sgocciolati, 2 mestoli di brodo di cottura dei ceci e fate cuocere per 5 minuti con il coperchio, trascorso il tempo toglietelo, alzate la fiamma e fate cuocere facendo evaporare il brodo. Unite il pesce spada tagliato a piccoli pezzi, sfumate con il brandy e fate evaporare, unite la polpa di pomodoro, i ceci e cuocete per cinque minuti ancora. Lessate il finocchietto dopo averlo lavato, in abbondante acqua salata, scolatelo, tagliuzzatelo e amalgamatelo al condimento. Aggiustate di sale se fosse necessario e pepate. Cuocete la pasta nell’acqua di cottura del finocchietto, scolatela, ripassatela in padella con il condimento e servite.

ma che cos’è?

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una frittata di pasta, al forno? Un plum cake di pasta? Uno sformato di quelli chiummusi tipici siciliani? Ma-che-cosa-è-? Ma-che-ne-sooo! Quando devi preparare una pasta che non sia la solita pasta, quando devi stuzzicare l’olfatto, la vista e la gola, una cosa te la devi ingegnare. E questa pasticedda risponde a tutte le caratteristiche sopraelencate; dal forno arriva un ciuavuru che si diffonde per tutta la casa, quando la vedi, ti smorca ‘u pititto e quando l’assaggi…dovete proprio provarla!
In definitiva penso che sia una fantasia IN mezze maniche rigate al ciavuru di maggiorana

per 4 cristiani
200 g di mezze maniche
100  g di prosciutto cotto
150 g di funghi champignon
3 uova
50 g di parmigiano grattugiato
100 g di panna fresca
50 ml di vino bianco seco
3 rametti di maggiorana
50 g di burro
sale e pepe
olio

 sgusciate 2 uova e un tuorlo in una terrina, unite il parmigiano, la panna, un po’ di sale e una macinata di pepe. Sbattete per amalgamare, con una frusta a fili. Montate a neve l’albume rimasto e mettetelo da parte.Tritate grossolanamente i funghi, saltateli in padella con un cucchiaio d’olio e sfumateli subito con il vino, alzate la fiamma e portate a cottura; salate e aggiungetele le foglioline di maggiorana. Tritate grossolanamente il prosciutto.
Portate a bollore abbondante acqua salata, cuocete la pasta 10 minuti anzichè 14 come indicato sulla confezione, scolatela e mettetetela in una scodella con il burro a pezzetti, unite i funghi, il prosciutto, le uova e in ultimo l’albume montato a neve…come per le frittate al forno 😉 mescolate ben bene. Foderate con un foglio di carta forno uno stampo da plum cake, pennellatelo con dell’olio e versate metà della pasta, distribuite la mozzarella tagliata a dadini e coprite con la pasta rimanente. sbattete la teglia per eliminare l’aria e infornate a 200°C per 20-30 minuti. Sfornate e fate intiepidire qualche minuto. Servite la pasta su un piatto da portata, tagliandola a fette.
dimmelo tu che cos’è!

sai che c’è? con il contorno di oggi, ti condisco anche la pasta di domani

e perchè no? alla fin fine, matrimonio perfettu fu, di quelli che non fanno una grinza, di quelli stile Mulino Bianco, di quelli sempre e per sempre, di quelli per sempre felici e contenti, quelli da favola va! Non perdete l’occasione e faciti ‘na bella cosa, se siti 6 cristiani pigghiàti 
8 carciofi
800 g di patate
n’anticchia di vino bianco secco
1 cipudda russa
1 bustina di zafferano in polvere
pistilli di zafferano
un mazzetto di prezzemolo

Mondate i carciofi eliminando tutte le foglie dure, privateli del fieno, tagliateli a spicchi e metteteli in una ciotola in acqua acidulata con il succo di un limone. Pelate le patate, tagliatele a dadini, lavatele e asciugatele. In un tegame imbiondite la cipolla tritata, con 4 cucchiai d’olio e lo zafferano, unite i carciofi sgocciolati e le patate, fate cuocere  per fare insaporire. Salate pepate e sfumate con il vino, mantenete una fiamma vivace e finite la cottura. Profumate con una manciata di prezzemolo tritato e pochi pistilli di zafferano. 
  

Se volete utilizzate lo stesso condimento per condire un formato di pasta a vostro piacimento  🙂
abbiate cura di scaldare del brodo vegetale, cuocete la pasta come al solito in acqua salata e scolatela molto al dente, ripassatela in padella con il condimento e finite la cottura aggiungendo brodo bollente,  come fosse un risotto 😉

…capodanno da lei

 una festa di fine anno strepitosa, eravamo 19 ed ognuno si è prodigato a preparare qualcosa sulla base di un menù stabilito a monte. L’obiettivo era quello di realizzare una cena abbondante si, ma senza sprechi. Giovanni, Carlotta ed io abbiamo preparato uno dei due primi, ravioli con patate e speck; rigorosamente tre a persona 😀 direi che abbiamo centrato l’obiettivo ahahahahah

per circa 100 ravioli
800 g di patate rosse con la buccia
100 g tra scalogni e cipolle rosse mondati
80g di parmigiano grattugiato
200 g di speck, tagliato sottile e poi a fiammifero
50 g di burro
qb 4 pepi pestati al momento (bianco, verde, rosa, nero)
olio extra vergine d’oliva
sale
Lessate le patate con la buccia, schiacciatele con lo schiacciapatate  e mettetele da parte. Soffriggete con il burro e una girata d’olio, lo scalgno con la cipolla tritati finemente, unite lo speck 1- 2′, fate insaporire, spegnete e fate intiepidire. Mischiate alle patate il parmigiano, il miscuglio di pepe e quello di speck, impastate con le mani fino a rendere omogeneo il composto, aggiustate di sale se necessario.
Preparate la pasta utilizzando 500 g di farina e 5 uova, preparatela anche nella planetaria se volete, ma abbiate l’accortezza di sbattere con la forchetta le uova dentro la farina nel bicchiere del Ken. Poi azionate la macchina con il gancio al minimo, fino a quando l’impasto diventa sodo; in caso contrario aggiungete farina o qualche goccia d’acqua. L’impasto non deve essere appiccicoso. Riscaldate con dell’acqua calda una ciotola di metallo (trucchetto della Mercante magica maestra), asciugatela e coprite a campana l’impasto; prelevatelo a piccoli pezzi e lavoratelo con la macchina per stenderlo, seguite le istruzioni della casa produttrice. Questa operazione è bene farla almeno in due, mentre uno lavora la pasta l’altro riempie le strisce con il ripieno e li confeziona. Noi eravamo tre 😉 meglio abbondare no? ahahahah
Giovanni stendeva la pasta e la rendeva sottile tacca n°7 nella mia macchina Atlas, Carlotta ed io realizzavamo i mucchietti di impasto li poggiavamo sulle strisce, bagnavamo leggermente la base, poggiavamo l’altra striscia e, con lo stampo a stella li chiudevamo sigillandoli.
La cottura; 5 minuti in acqua bollente salata e poi un tuffo in padella con burro, salvia e pepe rosa.

passare dall’estate all’autunno con armonia…

e un nastro rosa che lega le donne e la prevenzione! Infatti se andrete a visitare i blog delle amiche troverete un filo che ci unisce. Fate i controlli preventivi. Io li faccio, ne ho uno prenotato già 😀


ho trovato questa ricetta sul Sale&Pepe di settembre 2005 e devo dire che il passaggio del testimone ci sta proprio tutto; la melenzana con i funghi sono abbracciati da una polpa di pomodoro che lega questo delizioso insieme.
eravamo sei sabato scorso: ho usato una melenzana tonda e abbondante olio per friggere, una cipolla rossa e una lattina da 400 g di polpa di pomodoro, 250 g di funghi misti freschi (o surgelati) e uno spicchio d’aglio, un peperoncino piccante e 40 g di mandorle a lamelle (Sale&Pepe utilizza i pinoli), una bella grattugiata di ricotta infornata e dell’olio buono extravergine d’oliva, 500 g di trofie, sale e mezzo cucchiaino di zucchero.


Friggete la melenzana tagliata a dadi grossi, nell’olio caldo, dopo fatele scolare bene. In una padella soffriggete lo spicchio d’aglio affettato, aggiungete i funghi lavati e affettati e fate cuocere per 5 minuti.
In un tegame abbastanza capiente, dorate la cipolla tritata finemente, unite la polpa di pomodoro, il peperoncino, il sale, e mezzo cucchiaino di zucchero, cuocete per 10 minuti, aggiungete al sugo le melenzane e i funghi e cuocete ancora 10 minuti. Tostate le mandorle e lavate e tagliuzzate il finocchietto. Cuocete le trofie in abbondante acqua salata, scolatele e mantecatele nel tegame con il sugo; togliete dal fuoco, cospargete con due cucchiai di ricotta grattuggiata, parte del finocchietto e le mandorle, impiattate e decorate con il rimanente finocchietto. Servite ma non dimenticate di portare in tavola dell’altra ricotta appena grattugiata.

una cenetta a lume di cannila

…che ogni tanto ci vuole no? n’anticchia d’atmosfera, preleudio ad una pasticedda senza troppe pretese e velocissima

per due piccioncini love love
250 g di mozzarella di bufala
200 g di pasta corta io ho usato le cataneselle Barilla, nella confezione c’era sta ricettuzza, io l’ho modificata a mio gusto
2 alici sott’olio
un cucchiaio di capperi sotto sale
1 pomodoro fresco
un cucchiaio di olive nere snocciolate
un paio di cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
4-5 foglioline di basilico
una manciata di mollica atturrata (abbrustolita con un filo d’olio e la punta di un cucchiaino di zucchero)
pepe

Nel bicchiere del frullatore mettete i capperi precedentemente dissalati sotto l’acqua corrente, le olive snocciolate, il pomodoro fresco tagliato a pezzetti, l’olio, il basilico e le alici, frullate tutto e mettete in una ciotola. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolate un paio di minuti prima della fine della cottura; amalgamatela al condimento, unite circa metà della mozzarella a pezzetti, mescolate e ponete in una teglia leggermete unta d’olio. Disponete l’altra metà della mozzarella tagliata a fettine a copertura e spolverate con la mollica atturrata. Infornate in forno già caldo a 200°C per 5-8 minuti.

arrotolate con funghi e zafferano

alcune volte ci fissiamo che alcuni ingredienti possano essere prevalentemente invernali o viceversa, estivi…vero è perchè da che mondo e mondo ci sono i frutti di stagione, anche se non ce ne accorgiamo più con tutti i prodotti di serra che circolano oggigiorno, ma pernondimeno a ciò! più che gli ingredienti io direi che ci fissiamo sui sapori; ad esempio un sugo a base di funghi amalgamato con la panna lo lego ad un clima più freddo, non mi sa di piatto fresco estivo, anche voi avete quest’impressione?

MA

se al piatto elimini la panna, non ci fai un figurone d’estate con i funghi champignon?
ahahahahah
si! anzi

SIIIIIIIII!!!!!!

per due persone
4 funghi champignon
un mazzetto di prezzemolo
uno spicchio d’aglio
un’idea di vino bianco per sfumare
una bustina di zafferano
zafferano in pistilli
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

affettate sottili i funghi, dopo averli sciacquati sotto l’acqua corrente ed asciugati. Fate soffriggere l’aglio affettato finemente con due cucchiai d’olio, ponetei funghi affettati e trifolateli mescolando, irrorareteli con il vino e fate evaporare l’alcol, aggiungete metà del prezzemolo tritato, salatee pepate. Sciogliete lo zafferano in polvere in un mestolino d’acqua calda della pasta, aggiungetelo al composto di funghi e spegnete il fuoco. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e versatela nella padella con il condimento, saltatela, unite il restante prezzemolo, pepate, impiattate e decorate con i pistilli di zafferano. Servite a piacere con del parmigiano grattugiato

i busiati per il mio compleanno

Credetemi, questa pasta spinge a chiedere un posto a tavola, la prossima volta ci stringiamo e aggiungiamo una (?) sedia ahahahahah
merita anche il bis ma anche il ter 😉
facilissima e soprattutto veloce considerando che di questi tempi le favette fresche non le trovate 😉 poi considerate anche che alla tasca una pasticedda del genere non pesa molto perchè è “al ciavuru di pisci” ahahahaha e di questi tempi di magrissima (c’è la crisi e la sentiamo ancora), anche questo non guasta, farete un figurone 😀

…vi fidate?

per 12 persone
1kg di pasta tipo busiati trapanesi
700 g di fave congelate
60 g di pistacchi tritati grossolanamente
28 gamberoni
1 rana pescatrice da 500 g
pepe rosa in grani
2 spicchi d’aglio
vodka qb
basilico e menta
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

lessate le favette in acqua bollente per circa 15 minuti dalla ripresa del bollore, comunque accertatevi che siano cotte prima di scolarle. Poi passatele con un minipimer ad immersione, aggiungendo dell’acqua di cottura per rendere la salsa liscia e omogenea. Sgusciate i gamberi lasciandone uno intero (almeno uno ahahahahah) a testa per guarnire il piatto, eliminate il budello nero dalla schiena. Pulite la rana pescatrice e recuperate la carne dividendola a tocchetti. Saltate il pesce con i gamberoni, compresi quelli interi, in una larga padella con l’aglio schiacciato e un fondo d’olio, circa 4 cucchiai. Sfumate con un velo di vodka e fate evaporare l’alcool. Slate leggermente, togliete il pesce dalla padella e mettetelo da parte. Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e ponetela nella padella che “sa di pesce” con la crema di favette salata, che diluirete con dell’acqua di pasta per fluidificarla ove fosse necessario, infine unite il pesce tenuto da parte, il trito di menta e basilico, i pistacchi e il pepe rosa in grani precedentemente pestato nel mortaio mescolate e servite.