pomodori rossi; secchi e freschi ‘nsemmula

 Questo è il periodo della caccia ai pomodori belli, rossi e maturi, per le conserve invernali. Cascitti  e cascitti in vendita alla putìa, al giusto punto di maturazione, che durano pochissimo in mostra. Le massare mercanteggiano col putiaru per poi deliziare i figghioli che spettunu ‘a casa per cominciare, non senza “un’ombra” di fastidio, la preparazione della sarsa di pumaruoru. Tutta la famigghia viene coinvolta, nuddu escluso; granni e picciriddi alle prese con le detestate “buttigghie”. E chista è la prima fase, poi vene chidda dei pumoruori sicchi: lavali, tagghial,i mettili sulle canne al sole, girali, votali, mettili dintra e poi nescili ‘o suli…un lavoro immane per conservare un gioiello: il pomo d’oro per l’inverno. Ma noi ancora in estate siamo e ancora ci sono quelli freschi; pigghiatevi un pizzino e segnatevi ‘sta ricetta che parra della bella stagione, caldulidda certu, ma bedda.
per 8 cristiani:
700 g di fettuccine ruvide
200 g di pomodori secchi
1 grosso pomodoro fresco
100 ml di vino bianco
uno spicchio d’aglio piccolo
un ciuffo di basilico
qualche foglia di menta
olio extra vergine d’oliva
80 g di ricotta salata grattugiata
50 g di pistacchi non salati
pepe
ricotta salata per servire
Fate ammorbidire i pomodori secchi in acqua calda per circa mezz’ora, poi asciugateli e metteteli nel frullatore con le erbe aromatiche, il vino, l’aglio, la ricotta salata grattugiata, il pomodoro fresco privato dei semi, i pistacchi, una generosa macinata di pepe e un paio di cucchiai d’olio. Frullate e amalgamate aggiungendo dell’altro olio se serve e aggiustate di sale. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente, avendo cura di conservare un po’ di acqua di cottura; conditela in una terrina capiente con il sugo preparato, fluidificando con l’acqua conservata. Servite immediatamente cospargendo con la ricotta salata grattugiata al momento.